Enrico Lanza, Bullismo. Tra diritto penale e complessità, Pacini Giuridica, Pisa, 2021, 296 p.
Il bullismo è considerato un problema sociale molto rilevante, bisognoso, secondo alcuni, di una risposta istituzionale forte, di tipo repressivo. In questo saggio si cerca di spiegare perché la scelta di criminalizzazione non sia necessaria (né opportuna) e quanto più importante sia, invece, un approccio al bullismo di tipo sistemico-relazionale, contestuale, diverso dalla logica semplicistica e simbolica della mera penalizzazione. La creazione del reato di “bullismo” costituisce, infatti, una semplificazione del problema, che non tiene conto della sua espressione gruppale. È proprio la presenza del gruppo, infatti, a costituire il tratto tipico del fenomeno. Diviene necessario, allora, incidere sul gruppo, con un approccio sistemico-contestuale e multi-fattoriale. Dal punto di vista penalistico, lo strumento della messa alla prova appare particolarmente utile in tal senso.
Collocazione Biblioteca: 18961
Anna Coluccia … [et al.], Caratteristiche distintive e strategie di prevenzione e intervento sul cyber-bullismo in Italia, in Rassegna Italiana di Criminologia, a. 15, n. 1 (2021) – on line, pp. 30-39
La familiarità di bambini e adolescenti con i nuovi strumenti di comunicazione, spostatisi sul piano virtuale, può avere conseguenze dannose a causa di un utilizzo non consapevole della tecnologia, ponendo questi soggetti in una condizione di vulnerabilità. Il cyberbullismo si configura come una nuova forma di comportamento aggressivo, per certi aspetti più dannosa rispetto al bullismo tradizionale, perché difficilmente controllabile dalla vittima che ha un’oggettiva difficoltà nel difendersi rispetto a un autore che si muove in un mondo contraddistinto dall’immaterialità ed è spesso protetto dall’anonimato della rete. Il presente lavoro si propone di fornire una revisione critica della letteratura sul cyberbullismo analizzandone le definizioni disponibili, le relative concettualizzazioni teoriche e le loro criticità, individuando le caratteristiche distintive a confronto con il bullismo tradizionale ed esaminando le evidenze scientifiche disponibili circa le strategie di intervento e prevenzione nel contesto italiano.
Luca Pagliari, #Cuoriconnessi. Cyberbullismo, bullismo e storie di vita online. Tu da che parte stai?, Poligrafici Il Borgo, Bologna, 2021, pp. 143
La pubblicazione, promossa dalla Polizia di Stato e dal progetto di responsabilità sociale di Unieuro SpA e distribuita gratuitamente, raccoglie le storie di ragazzi che, per diversi motivi, sono stati vittime di episodi di bullismo e cyberbullismo. Lo scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i giovani e aiutarli a comprendere sempre più in profondità le innumerevoli sfaccettature dell’universo online.
Collocazione Biblioteca: 18821
Alessandra Paladino, Revenge porn e cyberbullismo, Alpes Italia, Roma, 2020, 90 p.
Questo libro analizza e correla il revenge porn e il cyberbullismo, due nuove forme di prevaricazione, frutto della grande diffusione delle relazioni online che si concretizzano attraverso l’impiego dei sistemi telematici nel cyberspazio. La prima parte del volume propone una riflessione sul revenge porn ponendo l’accento sulla non consensualità alla divulgazione del materiale come aspetto centrale, palesando lo scenario delle possibili conseguenze ed evidenziando l’importanza della prevenzione per contrastare il fenomeno. La seconda parte offre una panoramica del cyberbullismo, ne illustra le caratteristiche, gli strumenti utilizzati dai cyberbulli e le conseguenze, delineando i profili psicologici dei protagonisti e tracciando le linee di intervento. La terza parte espone i profili giuridici e normativi dei due fenomeni con uno specifico riferimento all’Ammonimento del Questore come risorsa giuridica.
Collocazione biblioteca: 18677
A cura di Vichi De Marchi, Con gli occhi delle bambine. Atlante dell’infanzia a rischio 2020, Save the Children, Roma, 2020, 298 p.
Quest’anno l’Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, giunto alla sua undicesima edizione, accende i riflettori sul mondo delle bambine e delle ragazze. È lì che si cominciano a creare le premesse delle diseguaglianze, i solchi visibili e invisibili, gli stereotipi, le diverse abilità, le aspettative disattese. Indagare il pianeta dell’infanzia con gli occhi delle bambine e delle ragazze significa anche scoprire i tanti elementi di forza, di adattamento, di ribellione che le giovanissime coltivano. È un viaggio che inizia nelle periferie italiane, nei luoghi, non necessariamente fisici, dove i modelli proposti, i condizionamenti, gli stereotipi, le diseguaglianze, le povertà si avvertono più fortemente. Si segnala il capitolo: “Crepe violente. On line, on life, real life”.
Antonietta Nembri,“Giovani connessi” contro il cyberbullismo, in Vita, n. 3 (mar. 2020), pp. 1-1
I dati del rapporto della Commissione Parlamentare per l’infanzia, di Telefono Azzurro e di Terres des Hommes sul fenomeno del cyberbullismo sono piuttosto allarmanti. Il progetto “giovani connessi” tenta di dare una risposta positiva coinvolgendo i giovani sui social network e chiedendo loro di produrre delle challenge con finalità positive. La finalità è quella di aiutare i ragazzi a sperimentare, conoscere e utilizzare al meglio le tecnologie. Finanziato dal Fondo per il contrasto alla povertà educativa, il progetto coinvolge diverse Regioni italiane e vede il gruppo Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Mattarelli (CGM) come capofila.
Mariangela D’Ambrosio, Cyberbullismo e devianza emozionale. La comprensione del comportamento emotivo deviante nella sintesi fra reale e virtuale, Erickson, Trento, 2020, p. 191
Il bullismo e il cyberbullismo sono da tempo oggetto di studio della sociologia, che si è concentrata però più sugli aspetti psicologici del fenomeno che su quelli esclusivamente sociologici. Il taglio scelto da questa ricerca offre una prospettiva inedita che trova il proprio riferimento elettivo in un filone americano di studi sull’argomento e si addentra in un aspetto poco indagato del bullismo in generale e del cyberbullismo in particolare: quello della «devianza emozionale», ovvero del mondo delle emozioni come spazio del fraintendimento, entro il quale si inscrivono le dinamiche più violente di incomprensione, ritorsione e dileggio. Il libro mostra come il cyberbullismo non possa essere considerato solo un nuovo fenomeno di bullismo con mezzi diversi, ma vada piuttosto inquadrato in un ambito più ampio di comportamenti «devianti» oggi molto frequenti tra gli adolescenti.
Collocazione Biblioteca: 18874
Carmelo Dambone, La violenza spettacolarizzata. Il crimine e l’impatto psicologico della comunicazione, Franco Angeli, Milano, 2019, 204 p.
Negli anni ha preso piede, tra gli organi di informazione, una forma di narrazione degli eventi criminali raccontati con modi e finalità spettacolari, con l’intento di suscitare nello spettatore-lettore forti emozioni, soprattutto paura. Il libro ha lo scopo di introdurre allo studio dei complessi rapporti tra crimine e impatto psicologico della comunicazione, nonché offrire spunti per acquisire conoscenze e strumenti critici sui meccanismi correlati all’atto di violenza e sul loro significato sociale. Si segnala in particolare un capitolo dedicato a “Bullismo e cyberbullismo”.
[In arrivo in Biblioteca]
Julie Alev Dilmac … [et al.], L’humiliation sur internet : acteurs, méthodes d’enquete et prévention. Dossier, in Déviance et Société, n. 3 (2019) – on line, pp. 293-419
Il dossier tematico affronta il tema della “cyberhumiliation”, termine che ingloba tutte le forme di vessazione visibili sulla Rete. L’impegno è quello di differenziare le forme di umiliazione per conoscerle meglio e quindi combatterle più efficacemente. L’aggressione in rete di una vittima si è estesa al mondo intero per via di una mancanza di regolazione e dell’assenza di empatia tra gli utilizzatori del mondo virtuale. Questi attacchi virtuali si affermano come un fenomeno sociale in quanto possono impattare le vittime in modo più o meno durevole e persino spingerle al suicidio. In considerazione di questo i poteri pubblici hanno adottato misure preventive e repressive come campagne di sensibilizzazione e istituzione di unità di polizia. Tuttavia la lotta risulta complessa e frenata dalla mancanza di strumenti giuridici e operativi. oltre che dalla capacità dei delinquenti a sfruttare l’evoluzione rapida del mondo numerico.
Elisa Donghi … [et al.], Bullismo online. Conoscere e contrastare il cyber bullismo, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2018, 230 p.
La prima legge nazionale in tema di cyberbullismo, promulgata in Italia nel 2017, ha obbligato le istituzioni scolastiche e gli operatori che con esse collaborano ad attivare azioni di intervento concrete. Il testo si interroga sugli interventi efficaci contro il bullismo elettronico, oltre che contro il bullismo tradizionale, sulla nuova socialità dei giovanissimi legata all’uso delle tecnologie, su quali processi psicologici e di gruppo aumentino il rischio di bullismo e cyberbullismo.
Collocazione Biblioteca: 18959
Gabriella Magistro, Cyberbullismo, Villaggio Maori, Catania, 2018, 109 p.
Il cyberbullo è colui che compie atti aggressivi, prevaricatori o molesti attraverso l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione messi a disposizione dalle moderne tecnologie digitali (sms,chat, email, social network, giochi online), spostando le dinamiche di un fenomeno noto e per lo più circoscritto quale il bullismo all’universo sconfinato della rete. Il suo campo d’azione è, infatti, il cyberspazio: un luogo facilmente accessibile in un mondo continuamente connesso e dal pubblico potenzialmente illimitato, in grado di creare nuove forme di relazione e, al contempo, di offesa. Grazie anche all’utilizzo di testimonianze dirette è possibile approfondire la conoscenza delle nuove variabili in gioco e acquisire strumenti utili a definire, quanto a prevenire, il cyberbullismo e contemporaneamente in grado di individuarne le possibili vittime. Tra i tipi di intervento proposti troviamo la peer education, l’educazione alla resilienza e il counseling. L’autrice è politologa, sociologa ed esperta in Psicologia clinica.
Collocazione biblioteca: 18652
A cura di Giuseppe Burgio, Comprendere il bullismo femminile. Genere, dinamiche relazionali, rappresentazioni, Franco Angeli, Milano, 2018, 158 p.
Questo è un testo pionieristico su un fenomeno particolarmente complesso e sfuggente come il bullismo compiuto da ragazze. Esso raccoglie contributi che appartengono sia a differenti correnti teoriche degli studi di genere, sia a diversi settori disciplinari, al fine di provare a costruire non solo una descrizione, ma una comprensione multiprospettica del problema. Uno dei capitoli prende in esame il bullismo femminile anche nella letteratura per l’infanzia e per i ragazzi. Il libro intende essere utile a insegnanti, genitori e, più in generale, a chi si interroga sulle dinamiche relazionali tra pari a scuola.
Collocazione Biblioteca: 18124
Simone Cosimi … [et al.], Cyberbullismo, Città Nuova, Roma, 2018, 99 p.
Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto ripetutamente nel corso del tempo alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni. E il cyberbullismo è qualcosa di più dell’evoluzione del bullismo. Sembrerebbe averne in certe situazioni invertito la vettorialità. In altre parole: alle volte vengono compiuti atti di bullismo solo ed esclusivamente affinché siano “cyber”, se proprio dobbiamo continuare a usare questo prefisso, davvero fuori luogo. Cioè gli strumenti digitali “chiamano” in qualche modo certi contenuti. E quelli di bullismo sono, né più né meno di altri, contenuti che ci si scambia. Dimenticando le sofferenze delle vittime, sovrapponendo realtà e finzione.
Collocazione Biblioteca: 18173
Fabio Rapisarda, Devianze on line: sexting e cyberbullismo. Psicopatologia del fenomeno e alcune considerazioni psicodinamiche, in Psicologia di Comunità, n. 1 (2018), vol. 14, pp. 89 – 107
Il seguente lavoro, esaminando la notevole diffusione di alcuni fenomeni devianti on-line come il cyberbullismo (minacce insistite tramite email e mezzi di comunicazione on line) ed il sexting (invio di materiale pornografico offensivo non richiesto) evidenzia il ruolo che, sia sulle vittime, sia negli abusatori, hanno i tratti di personalità, l’ambiente familiare e il rapporto con i coetanei. Le vittime sono in maggior parte adolescenti e hanno forti probabilità di cadere in depressione. L’autore traccia una lettura psicodinamica dei fenomeni, evidenziando anche l’utilità di un trattamento psicoterapeutico per gli abusatori, non solo per le vittime.
Giuseppe Burgio, Adolescenza e violenza. Il bullismo omofobico come formazione alla maschilità, Mimesis, Milano, 2017, 250 p.
Il libro si concentra sulla costruzione sociale e relazionale del bullismo omofobico per individuare come nasca e perché. L’autore studia i legami tra genere maschile, orientamento sessuale e violenza in adolescenza, sulla base dell’ipotesi innovativa che il bullismo omofobico possa costituire una tappa della costruzione della maschilità. Cioè il bullismo omofobico emerge come un modo per produrre la differenza tra omosessuali ed eterosessuali nel periodo nodale della costruzione dell’identità sessuale.
Collocazione Biblioteca: 18175
A cura di Silvio Bolognini, Cyberbullismo. Profili psico-pedagogici e socio-giuridici, Giuffrè, Milano, 2017, 254 p.
Il volume contiene gli Atti del Convegno “Cyberbullismo – Profili psicolpedagogici e socio-giuridici” (Novedrate, Como – 4 dicembre 2015), organizzato dal CE.DI.S. Il fenomeno del cyberbullismo viene affrontato nei suoi aspetti psico-pedagogici e socio-giuridici. Nei diversi contributi si considera il ruolo delle famiglie e della scuola nell’educazione e nella prevenzione, si delinea un profilo psicologico del cybercriminale.
Collocazione Biblioteca: 17863
Valeria Roberti, Giulia Selmi, Una scuola arcobaleno. Dati e strumenti contro l’omotransfobia in classe, Settenove, Cagli, 2021, 97 p.
Tra i sedici e i vent’anni molti ragazzi e ragazze LGBTQ+ riscontrano ansia e difficoltà nel frequentare gli spazi scolastici a causa di linguaggi ed espressioni omofobiche da parte del corpo docente e della classe. In questo libro, Giulia Selmi, sociologa e fondatrice del progetto Alice, e Valeria Roberti, attivista e fondatrice del Centro Risorse LGBTI, ci conducono nel mondo dell’istruzione spinte dal bisogno di pensare azioni concrete per arginare il senso di insicurezza e discriminazione percepito dalle e dagli studenti LGBTQ+. Una guida che fornisce strumenti pratici e teorici per supportare le differenze a partire dai banchi di scuola.
Collocazione biblioteca: 18917
Genderlens e Agedo, Proposta di Regolamento Scolastico per ‘Carriera Alias, Agedo, Milano, 2021, 5p
Le Scuole fanno i conti quotidianamente col bisogno di garantire benessere e sicurezza a tutte e tutti coloro che vi trascorrono il loro tempo da studenti. Non per ogni studente è facile star bene a scuola, non per chi vive tutti i giorni la sensazione di non essere “conforme” ad aspettative sociali e a ruoli stereotipati, rigidamente stabiliti ed interiorizzati, che non tengono conto delle differenze individuali riguardanti anche l’identità di genere. La “carriera alias” è un accordo di riservatezza tra scuola, studente trans e famiglia (nel caso di studente minorenne), attraverso il quale la persona trans chiede di essere riconosciuta e denominata con un genere alternativo rispetto a quello assegnato alla nascita; è una procedura di semplice applicazione, che prevede la possibilità di modificare il nome anagrafico con quello di elezione, scelto dalla persona trans, nel registro elettronico, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale Non sono molte le scuole che in Italia hanno già nel loro Regolamento un Protocollo apposito per la ‘Carriera Alias, dato che il Ministero dell’Istruzione non ha ancora provveduto ad emanare delle Linee Guida specifiche per l’attivazione della Carriera Alias per studenti con varianza di genere, alle quali le Scuole di ogni ordine e grado possano fare riferimento. Questa Proposta di Regolamento Scolastico per “Carriera Alias”, elaborato da Genderlens e Agedo, vuole essere un esempio.
Barbara Gualco … [et al.], Esperienze intrafamiliari traumatiche precoci e vittimizzazione da cyberbullismo in adolescenza in Italia: i risultati di una ricerca multicentrica effettuata tramite questionari self-report, in Rassegna Italiana di Criminologia, A. 15, n. 1 (2021) – on line, pp. 40-49
Lo studio fa parte di una più ampia ricerca internazionale sulla devianza minorile, International Self-Report Delinquency Study-3, e vuole fornire una maggiore conoscenza sul rapporto tra esperienze traumatiche intrafamiliari precoci e vittimizzazione da cyberbullismo. I dati sono stati raccolti attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di 3.508 studenti italiani di seconda e terza media inferiore e prima media superiore. Dai risultati emerge un’associazione statisticamente significativa tra esperienze intrafamiliari traumatiche come una grave malattia di uno dei genitori, episodi di violenza subita ed assistita, la separazione o il divorzio dei genitori, e l’essere vittima in adolescenza di cyberbullismo.
Raffaele Mantegazza, Caro bullo ti scrivo… Lettera a un ragazzo violento da un ex ragazzo violento, Milano; Udine, Mimesis, 2020, 117 p.
L’autore, pedagogista, affronta il tema del bullismo. La prima parte del libro è una lettera che un immaginario ex bullo, ormai adulto, scrive a un adolescente violento, raccontando la sua storia, le motivazioni che lo hanno portato a comportarsi in un certo modo, i rimorsi che ha provato. La seconda parte analizza questo fenomeno, antico quanto la sopraffazione del forte sul debole, ne ricerca le ragioni senza confondere vittima e carnefice, suggerisce come affrontarlo.
Collocazione Biblioteca: 18905
Letizia Baroncelli, Paolo Antonelli, Davide Dettore, Il bullismo omofobico nelle scuole toscane: un’indagine empirica sulla valutazione degli insegnanti, in Rivista di sessuologia clinica, n. 1 (2019), pp. 51-70
La ricerca ha esplorato come gli insegnanti valutano il bullismo omofobico a scuola, in termini di frequenza osservata dei comportamenti omofobici, strategie adottate per fronteggiare il fenomeno e influenza degli atteggiamenti omofobici sull’individuazione del fenomeno e delle strategie per contrastarlo. I 142 insegnanti partecipanti hanno completato un questionario e gli autori discutono i risultati.
Marlene Vieira … [et al.], Maternal awareness of adolescent bullying victimization in a low-income context , in Adolescent Psychiatry, n. 3 (2019) – on line, pp. 1-12
Lo studio intende individuare i fattori che possono influenzare la percezione materna della vittimizzazione da bullismo vissuta dai propri figli, poiché i genitori spesso tendono a sottovalutarne il verificarsi. Un campione di 669 adolescenti studenti tra gli 11 e i 15 anni di età residenti a Itaboraì City, Brasile e le loro madri sono stati intervistati individualmente. Sono state considerate diverse variabili: il genere e l’età dell’adolescente, l’auto percezione della vittimizzazione da bullismo da parte dell’adolescente, l’esposizione a gravi punizioni fisiche da parte dei genitori, problemi di interiorizzazione/esteriorizzazione nel comportamento, l’istruzione e ansia o depressione materne. Secondo gli autori, emerge che gli adolescenti ansiosi/depressi possono nascondere episodi di vittimizzazione, mentre quelli senza problemi probabilmente rivelano questi episodi alla madre; la percezione dell’adolescente influenza quella materna quando l’adolescente non ha problemi clinici comportamentali di interiorizzazione e quando le madri hanno un’istruzione superiore. Nel medesimo numero della rivista si trova anche una ricerca sui ricoveri psichiatrici connessi ai media digitali di adolescenti in Inghilterra: Meredith Gansner … [et al.], An assessment of digital media-related admissions in psychiatrically hospitalized adolescent, pp. 220-231.
Giuseppe Maiolo, Mio figlio tra bullismo e cyberbullismo, vittima, bullo o complice, Giunti Edu, Firenze, 2019, 119 p.
Questo libro aiuta i genitori a: conoscere quali sono i cambiamenti che stanno avvenendo nella società moderna per comprendere meglio il contesto in cui bullismo e cyberbullismo si sviluppano e le forme in cui si manifestano; capire in che cosa consistono bullismo e cyberbullismo, quali sono gli attori coinvolti (il bullo, la vittima, i complici, gli spettatori) e quali caratteristiche hanno; intervenire per aiutare concretamente il proprio figlio, fornendo suggerimenti e indicazioni operative su come sostenerlo, spiegando se e quando chiedere l’intervento degli specialisti.
Collocazione Biblioteca: 18444
Monica Paris, Gianna Rita Zagaria, L’ Unione…non fa il bullismo, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 49, n. 1 (inverno 2019), pp. 12-15
In uno dei municipi romani di periferia con redditi e scolarizzazione molto bassa e con forte diseguaglianza sociale, viene realizzato un progetto per contrastare un episodio di bullismo a danno di un bambino disabile di otto anni. L’assistente sociale che si occupa del bambino, iniziando poco per volta a coinvolgere altri soggetti, costituisce una co-progettazione atta a lavorare non solo sui così detti “bulli” ma su tutto il tessuto sociale e familiare in cui i ragazzi agivano.
Creating safe schools & support for LGBT students. A Policy Analysis of Sustainable Development Goal 4, OutRightInternational, New York, 2019, 30 p.
Il documento auspica la creazione di scuole sicure a sostegno di studenti LGBT, attraverso l’abolizione delle leggi, delle politiche e delle pratiche che criminalizzano direttamente o indirettamente il comportamento consensuale nei confronti dello stesso sesso e l’autodeterminazione dell’identità di genere. Il raggiungimento di questi obiettivi entro il 2030, sempre nell’ottica di “non lasciare indietro nessuno”, renderanno la scuola più sicura per tutti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale effettivo o percepito, identità ed espressione di genere e caratteristiche sessuali.
Gianluca Gini, Tiziana Pozzoli, Gli interventi anti-bullismo, Carocci, Roma, 2018, 142 p.
A partire dalla concettualizzazione ampiamente condivisa in letteratura che vede il bullismo come fenomeno di gruppo e problema relazionale, anziché come problema comportamentale del singolo individuo, l’approccio alla prevenzione e all’intervento anti-bullismo proposto in questo volume si fonda sulla necessità di promuovere cambiamenti nel clima generale della scuola, nonché nelle norme e nei valori del gruppo, invece di focalizzarsi sugli studenti bulli e sulle vittime. Gli autori, rispettivamente docente e ricercatrice di Psicologia dello Sviluppo presso l’Università di Padova, passano così in rassegna i diversi livelli d’azione, dalla comunità alla scuola, alla classe, alla famiglia e agli interventi individuali. Il volume si chiude con una discussione sui diversi programmi anti-bullismo.
Collocazione Biblioteca:18119
Marisa Marraffino, Cyberbullismo e diagnosi del problema prima che diventi reato, in Pedagogika.it, a. 22, n. 3 (lug.- set. 2018), pp. 84-87
L’autrice, partendo da un’analisi della legge 71/2017 relativa al cyberbullismo, entrata in vigore il 18 giugno scorso, si rivolge ai docenti aiutandoli a evitare l’inerzia educativa e ad essere capaci di individuare fenomeni di disagio in atto nella propria scuola e a intervenire con misure idonee, prima che i comportamenti dei ragazzi diventino veri e propri reati.
Maria Assunta Zanetti … [et al.], Il Cyberbullismo come emergenza sociale: indicazioni per l’intervento alla luce della nuova normativa, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 1 (mar. 2018), vol. 20, pp. 7-66
La presente monografia illustra la nuova normativa italiana (legge 71/2017) mirata a combattere il cyberbullismo e presenta un quadro delle conseguenze del cyberbullismo per le vittime, chiarendo alcuni dei meccanismi di rischio connessi a tale fenomeno e offrendo indicazioni per un efficace intervento. In particolare vengono proposti i seguenti contributi: “Educare per prevenire la sofferenza delle cybervittime. Ricadute educative a partire dalla Legge 71/2017” di M.A. Zanetti e R.M. Colangelo; “Attraverso le sofferenze della vittima: tra bullismo, cyberbullismo e proposte di intervento” di S. Dimitri, S. Pedroni, E. Donghi; “Il funzionamento morale come fattore di rischio per il bullismo e il cyberbullismo” di S.C.S Carvita … [et al.].
Mauro Croce … [et al.], Un patentino per lo smartphone? Riflessioni e risultati da un progetto interistituzionale di educazione all’uso consapevole e responsabile, in Dal fare al dire, a. 27, n. 3 (2018), pp. 17-29
L’articolo espone un progetto che ha coinvolto a Verbania genitori, minori, insegnanti, Dipartimento Prevenzione Asl e Polizia di Stato al fine di promuovere una maggiore collaborazione fra le parti per un uso più consapevole dello smartphone per evitare fenomeni di cyberbullismo ed altri usi problematici delle tecnologie di rete.
Daniele Novara, Luigi Regoliosi, I bulli non sanno litigare. Insegnare ai ragazzi a vivere con gli altri e rispettarli, BUR, Milano, 2018, 239 p.
Secondo gli autori, i bulli non sanno litigare perché non sono stati educati al conflitto e alla cooperazione. Il volume aiuta a comprendere un fenomeno che si è evoluto insieme alla società e che presenta oggi nuove problematiche. A insegnanti ed educatori che non sanno come affrontare i casi di bullismo e non riescono a superare il senso di impotenza, Daniele Novara (pedagogista, counselor e formatore) e Luigi Regoliosi (psicologo e pedagogista) forniscono gli strumenti per riconoscere e contrastare i comportamenti non funzionali, proponendo soluzioni sperimentate in particolare nell’ambito scolastico. La nuova edizione comprende un approfondimento specifico relativo alla moderna frontiera del cyberbullismo, negli ultimi anni in primo piano nel dibattito sociale.
Collocazione Biblioteca: 18109
Alessio Castiglione … [et al.], Affrontare il cyberbullismo in classe. Comprendere e riconoscere gli effetti collaterali dei social network, in Psicologia di Comunità, n. 2 (2018), vol. 14, pp. 112-129
Il cyberbullismo, qui analizzato nelle sue specificità, implica la necessità di promuovere un’educazione digitale e affettivo-relazionale attraverso attività capaci di prevenire i numerosi e complessi pericoli della rete. Nell’articolo successivo “Campania Bullying stop” viene presentato l’omonimo progetto, attuato in una scuola superiore di Telese Terme (BN), che propone un approccio multilevel per intervenire sulla rete degli attori sociali di riferimento.
A cura di Annamaria Mandese, Alfredo De Risio, Giacomo Salvanelli, «Baby gang»: come prevenirle? Guida per genitori, insegnanti e istituzioni, Alpes, Roma, 2018, 166 p.
La finalità di questo lavoro è quella di ribaltare la logica repressiva ed emarginante imperante nella cultura italiana, nella convinzione che il migliore metodo per contenere l’entità di un problema è conoscerlo per prevenirlo. Il fenomeno delle baby gang, sempre più frequente come fatto di cronaca nera, viene analizzato da un punto di vista psicologico, sociologico, criminologico e geodetico fornendo indicazioni, anche pratiche, per la sua prevenzione.
Collocazione Biblioteca: 18194
Andrea Fiorucci, Omofobia, bullismo e scuola. Atteggiamenti degli insegnanti e sviluppo di pratiche inclusive a sostegno della differenza, Erickson, Trento, 2018, 151 p.
Il libro affronta, nell’ambito della recente legislazione italiana, la necessità di diffondere a scuola una cultura dell’inclusione e delle differenze, con una specifica attenzione alla prevenzione e al contrasto della stigmatizzazione e delle vittimizzazione omofobica. Vengono presentati i dati di una ricerca qualitativa sulle percezioni e sulla progettazione di interventi inclusivi di un gruppo di insegnanti in formazione e in servizio. Andrea Fiorucci è Dottore di ricerca in Psicologia dello Sviluppo presso l’Università del Salento.
Collocazione Biblioteca: 18228
Rosa Cambara, Ilaria Zanellato, Il bambino con le scarpe rotte, Torino, Edizioni Gruppo Abele, 2018, 38 p.
Questo testo, indirizzato ai bambini, è la storia di un bambino che a scuola viene rifiutato e fatto sentire diverso dai compagni perché vestito poveramente. Dario è quindi per i suoi compagni “Il bambino con le scarpe rotte”. L’albo inizia parlando delle scarpe, sgualcite e quasi inutilizzabili, ma presto va oltre, raccontando di bullismo, di povertà e di stigma sociale. Uno sguardo acuto su una società in cui essere poveri non è solo un disagio di per sé, ma anche motivo di vergogna e di allontanamento. Tuttavia alla fine Dario saprà liberarsi di questa identità negativa e ritrovare relazioni più autentiche con i compagni.
Collocazione Biblioteca: 18134
Giuseppe Maiolo, Giuliana Franchini, Ciripò, bulli e bulle. Storie di bullismo e Cyberbullismo,Trento, Erickson, 2017, 101 p.
Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini, psicoterapeuti dell’età evolutiva, hanno scritto un testo rivolto ai bambini, ma anche agli adulti che sono loro vicino e che possono aiutarli a comprendere meglio e ad affrontare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Ciripò, il simpatico gattino che naviga a vista tra i mille scogli e le conquiste dell’età dello sviluppo, in questi tre racconti è affiancato dalla sorella Baffettina ed è costretto ad affrontare i segreti pesanti e gli insidiosi pericoli nascosti dietro una delle più grandi risorse del nostro tempo: la navigazione in Internet. In fondo al libro troviamo attività e giochi che genitori ed educatori possono proporre ai bambini.
Collocazione Biblioteca: 17963
Amnesty International Italia, Stop bullying. Attività educative contro la discriminazione e il bullismo, Roma, Amnesty International Italia, 2016, 16 p.
Amnesty International considera il bullismo una violazione dei diritti umani poiché lede la dignità di chi lo subisce ed è contrario a principi fondamentali quali l’inclusione, la partecipazione e la non discriminazione. Questa guida, rivolta a docenti ed educatori, nasce come risorsa per affrontare il tema del bullismo, dei diritti umani e della lotta alla discriminazione. Propone un modulo con sei attività che affrontano anche temi come l’identità, il rispetto, l’empatia, l’autostima… Attualmente la guida è utilizzata all’interno del progetto “No al Bullismo” che è attivo dal novembre 2017 (https://www.amnesty.it/entra-in-azione/progetti-educativi/stop-bulliyng/)
Teo Benedetti, Davide Morosinotto, Cyberbulli al tappeto. Piccolo manuale per l’uso dei social, Firenze, Editoriale Scienza, 2016, 91 p.
Il libro parla direttamente ai ragazzi mostrando loro i vantaggi dell’articolato mondo di internet, ma anche i pericoli in cui possono incorrere, e affronta così il tema del bullismo on line. Il libro mostra in che cosa si traduce il bullismo in rete (esclusione, offese e insulti, diffusione di informazioni imbarazzanti o false, furto di identità, ecc.), come distinguerlo dallo scherzo e quali sono gli strumenti pratici per difendersi. Secondo gli autori infatti, la rete può essere anche un mondo pericoloso popolato da troll, fake hater e stalker, in una parola cyberbulli. Sono il lato oscuro della vita digitale: si nascondono dietro a uno schermo e da lì attaccano con armi micidiali, facili e immediate come un click. Per affrontarli ci vuole un addestramento speciale o, meglio, un manuale per riconoscerli, combatterli e metterli al tappeto.
Collocazione Biblioteca: 17618
Alberto Pellai, Il tesoro di Risolina. Storia sul valore della diversità, Trento, Erickson, 2014, 73 p.
L’autore, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, propone la favola di una bambina nata con i capelli fatti di seta e chicchi di riso – e perciò diversa – come strumento per riflettere sul valore della diversità all’interno di percorsi scolastici dedicati al tema dell’integrazione e della prevenzione del bullismo. Al libro è allegato un CD audio con una canzone, la lettura della favola e un commento dell’autore per genitori e insegnanti, con l’intento di offrire spunti di riflessione e rielaborazione dei contenuti della favola da utilizzare all’interno di un progetto educativo di classe oppure di una conversazione in famiglia.
Collocazione Biblioteca: 16706
Siti istituzionali:
Carabinieri
Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza
Commissione Europea per la lotta alla discriminazione
Goldsmith College di Londra
Governo del Regno Unito
Governo Australiano
Informagiovani Italia
Io Studio (Carta dello studente)
Ministero dell’Interno
Ministero della Pubblica Istruzione
Polizia di Stato
Provincia autonoma di Trento
Unicef Italia
altri:
AdoleScienza
Arcigay
Antibullying.net
Cyberbullying Research Centre
Didattica Persuasiva
Docenti.it
Focus Junior
Educare alle differenze
Generazioni connesse
Genere e differenze: istruzioni per l’uso
IFOS
Il progetto Alice – materiali
La mente è meravigliosa
Nostro figlio
Observatoire européen de la violence scolaire
Osservatorio nazionale bullismo e doping
Orizzonte scuola
Progetto ImageME – Fondazione CARIPLO
Portale Nazionale LGBT
Save the Children
Scuola.net
State of mind
Telefono Azzurro
Tracce arcobaleno
Universitrans-Carriera alias
Vita da mamma