Welfare, partecipazione e lavoro di comunità

9788829021376-768x1084Donata Francescato, Manuela Tomai, Manuale di psicologia di comunità. Teorie, metodi, esperienze per il benessere delle società contemporanee, Carocci, Roma, 2023, 462 pp.
Il volume vuole diffondere i valori, i costrutti teorici e i metodi di intervento sviluppati dagli psicologi di comunità per affrontare problemi individuali e collettivi, locali e globali, e promuovere futuri migliori. A tal fine illustra teorie elaborate da psicologi moderati e radicali negli Stati Uniti, in Europa, Africa, Oceania e America Latina, e si interroga anche sui rapporti tra psicologia clinica e di comunità. Vengono inoltre presentati metodi di intervento tradizionali, come lo sviluppo di comunità, il lavoro di rete e la ricerca-azione partecipata, e altri che offrono risposte a nuovi problemi, come percorsi di recovery nella violenza domestica usando il web, l’educazione affettiva anche online e la formazione empowering che rimotiva ad affrontare la vita molti individui disorientati di fronte alla duplice minaccia dei cambiamenti climatici e dell’intelligenza artificiale. Gli ultimi due capitoli danno la parola a psicologi di comunità di generazioni diverse che raccontano le loro storie professionali.
Collocazione Biblioteca: 20590

Luca Fazzi, Co-progettazione e welfare locale in Italia: innovazione o ancora un caso di dipendenza dal percorso?, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1, (apr. 2023), pp. 119-135
L’articolo discute i risultati di una ricerca nazionale sulla diffusione della co-progettazione. Lo studio ha analizzato 20 procedure di co-progettazione attraverso 60 interviste semistrutturate a funzionari pubblici, rappresentanti del terzo settore e consulenti coinvolti nella loro realizzazione. L’autore discute i risultati per indagare criticità e vantaggi dell’introduzione della co-progettazione nell’amministrazione del welfare locale. Sull’argomento si veda anche il documento a cura di Franca Maino, Agire insieme. Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfare. Sesto Rapporto sul secondo welfare, Percorsi di Secondo Welfare, Milano, 2023, 277 pp. e gli articoli di Nicola Basile … [et al.], Come collaborare per co-produrre il welfare locale?, Idee e percorsi intorno a co-programmazione e co-progettazione, in Animazione Sociale, n. 3/362 (2023), pag. 64-96.

Miriam Fiorenza, Rigenerazione e politiche giovanili: quale collegamento per rispondere alle attuali sfide sociali? Un’analisi qualitativa del Centro giovani Smart Lab di Rovereto, Franco Angeli Open Access, Milano, 2022, 125 pp.
Il volume presenta uno studio sulle sinergie tra rigenerazione urbana e politiche di welfare, nate su un importante comune del Trentino, per creare risposte alle sfide sociali del territorio. Si affronta il tema della cultura come veicolo di innovazione che porta a risultati sociali ed economici difficili da riconoscere persino per i diretti fruitori. La ricerca ha contribuito a fotografare questa azione di sviluppo e a costruire una definizione del Centro da parte degli stessi utenti. Sul tema si veda anche il documento s cura di Marcello Musio, Promuovere la partecipazione giovanile nel contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa, Futuro Prossimo. Linee guida, Save the Children, Roma, 2022, 24 pp.

cover_il_lavoro_socialeA cura di Roberto Camarlinghi e Francesco d’Angella, Il lavoro sociale in ottica di comunità, Idee, visioni, metodi di lavoro, in Animazione Sociale, supplemento al n. 2/361 (2023), pp. 5-159
Molte riflessioni raccolte in questo volume hanno preso forma nel percorso di ricerca-formazione “Per un nuovo welfare generativo di comunità”, promosso dal CIdiS in collaborazione con la rivista Animazione sociale. Obiettivo del percorso era condividere gli orientamenti culturali e metodologici del welfare generativo di comunità. Il volume è articolato in 5 parti: 1) La visione. L’ottica della comunità; 2) Idee per l’azione. Il lavoro in ottica di comunità; 3) Quale soggettività? Formarsi al lavoro di comunità; 4) Tracce di metodo. Attivare processi partecipativi; 5) Sentieri di futuro. Trasformare i territori in comunità.

Tommaso Frangioni, “Comunità di gente che passa”? Social housing e comunità a Torino, in Politiche Sociali, a. 9, n. 3 (set.-dic. 2022), pp. 539-556
L’articolo analizza una residenza collettiva temporanea a Torino, con l’obiettivo di mostrare come i luoghi di residenza collaborativa possono produrre discorsi e pratiche comunitarie.

Valentina Calcaterra, The community advocates: Promoting young people’s participation in community work projects, in Relational social work, vol. 6, n. 2 (ott. 2022) – on line, pp. 58-70
L’articolo presenta i risultati di una ricerca su un progetto, sviluppato in un’area dell’Italia settentrionale, finalizzato a realizzare interventi di lavoro di comunità per favorire e promuovere la partecipazione dei giovani con il supporto di avvocati di comunità. Tre avvocati di comunità e tre assistenti sociali di comunità hanno lavorato con i giovani per ascoltare le loro proposte e aiutarli a presentare le loro idee alle autorità locali competenti. È stata condotta una ricerca qualitativa per capire in quali aree e in che misura i giovani sono stati in grado di partecipare allo sviluppo di interventi comunitari; quali sono stati i risultati della loro partecipazione e quale ruolo svolgono i difensori della comunità.

Ri-connettere generazioni. L'apprendimento intergenerazionale per sviluppare nuovi modelli di welfare e città per tutte le etÃGina Chianese, Matteo Cornacchia, Ri-connettere generazioni. L’apprendimento intergenerazionale per sviluppare nuovi modelli di welfare e città per tutte le età, Pensa MultiMedia, Lecce, 2022, 234 pp.
Il volume nasce a seguito degli esiti del progetto europeo Generation in Interaction (Ge&In) che ha consentito a un consorzio di sei partner appartenenti a cinque paesi (Finlandia, Polonia, Slovenia, Romania e Italia) di confrontarsi sul tema dell’apprendimento intergenerazionale in relazione alla domanda di coesione e di inclusione sociale. Il testo, a partire dalla definizione dei fondamenti teorici e delle condizioni di esercizio dell’apprendimento intergenerazionale, pone una riflessione sul nesso fra la solidarietà intergenerazionale e lo sviluppo di una visione del welfare di tipo partecipativo. In tale direzione viene elaborata e presentata la proposta di un modello di centro di apprendimento intergenerazionale in grado di coniugare la promozione della continuità educativa con la rigenerazione di spazi urbani nella prospettiva inclusiva e sostenibile delle “learning cities”.
Collocazione Biblioteca: 20395

Elisa Cozzarini, Lezioni di comunità, in Nuova ecologia, a. 44. n. 8 (set. 2022), pp. 14-26
Oggi nella scuola italiana si fa meno educazione ambientale rispetto a vent’anni fa. All’aumento dei bisogni sociali abbiamo assistito ad un disinvestimento in termini di risorse e politiche. La strada per ripartire è creare alleanze con i territori. Gli articoli: 1) “Scuola ai margini” di Elisa Cozzarini; 2) “Lo spazio che insegna” di Teresa Panzarella; 3) “Catania prende strada” di Asia La Rosa.

Caroline Cardenas, Berthin Nzonza, Fausto Sorino; a cura di Lucia Bianco e Viola Poggi, L’associarsi apre al futuro le storie dei migranti, in Animazione Sociale, n. 09/359 (2022), pp. 33-43
Molte persone straniere costruiscono la cittadinanza sociale (in attesa di quella giuridica…) associandosi e partecipando così alla vita delle comunità, superando l’integrazione subalterna che è oggi in Italia la condizione dei migranti. Viene anche presentata la rete “Torino plurale”, nata in piena emergenza pandemica: trenta associazioni di comunità hanno sottoscritto una convenzione per supportare l’ente pubblico nel distribuire aiuti alimentari e generi di prima necessità, con azioni di mediazione sociale e di prossimità verso le fasce di popolazione più fragili. La convenzione è stata rinnovata per altri tre anni, coinvolgendo la rete delle Case di Quartiere, il Gruppo Abele e l’Arci, per consolidare la rete come soggetto di welfare di prossimità cittadino.

Cattura gA cura di Giampaolo Nuvolati, Marianna d’Ovidio, Temi e metodi per la sociologia del territorio, Utet, Milano, 2022, 318 pp.
Il volume fornisce alcune indicazioni operative per lo studio dei fenomeni sociali nella loro relazione con il territorio. Vengono discusse le principali coordinate teoriche e metodologiche riguardanti la globalizzazione, il capitalismo cognitivo, i flussi migratori, il turismo, ed altro, le cadute di queste dinamiche sulle istituzioni sociali e sulla vita quotidiana. Il libro si rivolge a studenti e ricercatori, a operatori e innovatori del territorio.
Collocazione Biblioteca: 19905

 A cura di Nicoletta Spadoni … [et al…], Storie di servizi sociali che lavorano in ottica di comunità. Come coniugare lavoro con le persone e lavoro con le collettività, in Animazione Sociale, n. 07/357 (2022), pp. 66-96
Il Focus di questo numero raccoglie i contributi seguenti:1) I servizi, luogo di combinazione di “intrecci sociali”, di Nicoletta Spadoni; 2) Singolare e plurale nelle misure di sostegno al reddito, di Alina Balma e Gabriele Rossetto; 3) Come far nascere comunità vive e solidali, di Monica Lingua con Simona Cicolani.

A cura di Gilda Sciortino, Zen, la sfida del sociale nel quartiere oltre confine, Nella “terra di nessuno”: “Qui è tutto difficile, ma riscriveremo la storia”, in Vita, a. 29, (giu. 2022), pp. 80-86
Nell’articolo viene descritta la condizione di solitudine sociale in cui si trovano gli abitanti del quartiere Zen 1 e Zen 2 a Palermo: un’area nella quale sono stati realizzati pricipalmente progetti abitativi senza pensare a spazi destinati alla socialità o alla vita di comunità. La condizione di isolamento ha un immediato impatto sul versante della scuola, in termini di dispersione scolastica, e della sanità pubblica. Nell’articolo vengono raccontati progetti e iniziative volti a migliorare la qualità di vita dei quartieri.

9788829004713_0_424_0_75A cura di Marina Ciampi, Vivere il quartiere. Esperienze di socialità e partecipazione a Tor Pignattara e Trullo, Carocci, Roma, 2022, 209 pp.
Il libro presenta i risultati di una ricerca sociologica di tipo qualitativo che analizza il fenomeno urbano delle periferie. In particolare l’obiettivo dell’indagine è circostanziato alle esperienze di due quartieri di Roma, che si configurano come spazi ove le pratiche sociali, i rapporti di convivenza e vicinato, l’agire politico, le forme di partecipazione o di esclusione, assumono significarti riferibili ad un destino comune. Emerge un tratto unificante riconducibile ad azioni creative, estetiche e di partecipazione solidale, che non escludono anche le criticità tipiche di una realtà complessa come quella della capitale.
Collocazione Biblioteca: 19593

A cura di Francesco Berni … [et al.], Reaction. Strategie e progetti di welfare locale e innovazione sociale, Il Poligrafo, Padova, 2002, 96 pp.
Reaction è un programma strategico dedicato alla rigenerazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica (ERP) della città di Milano attraverso progetti di welfare collaborativo e di animazione socioculturale degli spazi comuni tra i condomini. Il racconto delle esperienze realizzate e condotte nei quartieri di Gallarate, Lorenteggio e Gorla mostra il tentativo di sperimentare prototipi di natura incrementale per ridisegnare una città a partire dalle sue relazioni sociali di prossimità. L’innovazione sociale è il filo conduttore del libro, non solo in chiave progettuale, ma come azione concreta sperimentata nei quartieri, nei cortili e nei caseggiati attivando processi generativi e coinvolgendo direttamente gli abitanti in percorsi di trasformazione basati su una loro forte, consapevole e collettiva responsabilizzazione.
Collocazione Biblioteca: 19706

Andrea Petrella, Mappare la comunità. Una proposta teorica e metodologica per il lavoro socio-educativo, Pensa Multimedia, Lecce, 2022, 156 pp.
Il testo suggerisce un inedito utilizzo della mappa come possibile metodologia per il lavoro socio-educativo, capace di fare emergere gli aspetti materiali e immateriali che alimentano e rendono vivi e dinamici i territori e le interazioni. Oltre a un inquadramento pedagogico dei concetti di vicinanza solidale, supporto informale, comunità e partecipazione, il volume offre pertanto una guida metodologico-pratica per educatori e operatori sociali che intendono arricchire gli strumenti a propria disposizione per il lavoro con famiglie e bambini in ottica preventiva e promozionale. Nel testo sono problematizzate e descritte le varie fasi di cui si compone il processo partecipativo di co-costruzione della mappa per la comunità, le sue finalità e alcune prime indicazioni emerse da due esperienze italiane in cui lo strumento è già stato sperimentato e adottato coinvolgendo bambini, genitori, scuole, servizi e realtà del Terzo settore. Le mappe, create dal basso, hanno avuto il merito non solo di dotare i territori di nuove e innovative rappresentazioni, ma anche di fornire opportunità di incontro durante la loro stessa elaborazione.
Collocazione Biblioteca: 19746

9788855223294_0_424_0_75Patrizia Luongo, Andrea Morniroli, Marco Rossi-Doria, Rammendare. Il lavoro sociale ed educativo come leva per lo sviluppo, Donzelli, Roma, 2022, 245 pp.
Il lavoro sociale ed educativo deve cambiare, imboccare una strada nuova. Quella indicata dagli esempi di cittadinanza attiva delle piccole realtà e associazioni: micro-modelli in cui ad essere vincente è una concezione del fare sociale non assistenzialista ma fondata sul coinvolgimento di tutti. La vera crescita è possibile solo attraverso un’opera di rammendo: non solo occuparsi della cura e dell’assistenza degli esclusi e dei fragili ma allargare lo sguardo alla comunità intera, potenziando le capacità di ciascuno, chiamando tutti a un’opera di sutura delle fratture prodotte dalle disuguaglianze.
Collocazione Biblioteca: 19649

A cura di Salvatore Rao, Piossasco: una comunità che si prende cura. Un Progetto di salute comunitaria, centrato sulla preminenza del sostegno alla domiciliarità, in Welfare oggi, n. 1 (gen. – mar. 2022), pp. 31-37
La sperimentazione avviata nel Comune di Piossasco e sviluppatasi dal 2016 in tre fasi, propone un approccio di Cure integrate di Comunità, che punta a favorire il coinvolgimento delle persone nella co-produzione di azioni, nel quadro di collaborazioni e alleanze tra soggetti diversi, sia del settore pubblico che del privato sociale. L’articolo presenta la sperimentazione, dà conto dei numeri del progetto, analizza il monitoraggio e la valutazione.

Vinicio Albanesi, Welfare Umano. Una comunità integrata per accogliere persone, Franco Angeli, Milano, 2022, 198 pp.
ll volume muove da una sintesi della storia degli ultimi venti secoli di assistenza, cogliendo come i destinatari siano rimasti sempre i medesimi – poveri, malati, orfani, disabili… – mentre la forma dell’assistere abbia assunto invece modalità diverse in relazione al contesto storico e socioculturale: la risposta delle istituzioni è stata quindi un’ emanazione del progetto di umanità della società di appartenenza. A fronte dell’inadeguatezza delle risposte socio-sanitarie del nostro tempo, parcellizzate e non comunicanti tra loro, l’autore mette a tema la dimensione comunitaria quale spazio e tempo per un innovativo welfare umano: un fare comunità che parte dalla cura dei dettagli (dell’abitazione, del cibo, della cura della persona e della relazione), attraversa lo stile comunitario, l’appartenenza e la condivisione, per giungere alla promozione del benessere fisico, psichico e sociale della persona con fragilità.
Collocazione Biblioteca: 20239

9788891770301_0_536_0_75Mara Maretti, Welfare sociale nella società in rete. Nuove sfide e opportunità per la programmazione e la valutazione del sistema integrato dei servizi e interventi sociali di comunità, Franco Angeli, Milano, 2022, 175 pp.
Il processo di riforma del welfare in Italia trova nella programmazione del sistema integrato di interventi e servizi alla persona un settore importante di innovazione per le politiche pubbliche. Ciò in particolare rispetto a due elementi: il primo è costituito dalla partecipazione e dalla corresponsabilità che, attraverso la coprogrammazione e la coprogettazione, definiscono un quadro decisionale e gestionale inclusivo e aperto; il secondo vettore di mutamento è rappresentato dalle sfide e dalle opportunità che i cambiamenti sociali, politici, economici e culturali, causati dalla diffusione delle tecnologie dell’informazione, possono determinare in termini di nuove sfide e nuove opportunità per il welfare. In questa cornice il testo si presenta come una riflessione aperta sul rapporto tra welfare sociale di comunità, nuove opportunità e rischi della società in rete, con particolare riferimento alla programmazione e valutazione nell’ambito del sistema integrato di servizi e interventi sociali.
Collocazione Biblioteca: 20456

A cura di Marcella Stermieri, Martina Esposito, Costruire comunità resilienti. Esperienze e riflessioni sulla mediazione dei conflitti e le pratiche di sviluppo di comunità, Erickson, Trento, 2022, 256 pp.
Il volume, rivolto sia ai professionisti (mediatori, educatori, assistenti sociali, operatori sociali, psicologi), sia ai cittadini che desiderano attivare risorse per creare benessere sociale, rende conto di tanti anni di formazione e sperimentazione dello strumento della mediazione dei conflitti nel lavoro sociale e nei progetti di sviluppo di comunità operata dalla Cooperativa Mediando all’interno di un Servizio del Comune di Modena.
Collocazione Biblioteca: P0442

 A cura di Roberto Camarlinghi, Francesco D’Angella, Franco Floris, Lavorare in ottica di comunità. Se i tempi chiedono di “territorializzare” l’aiuto, la cura, l’educare, in Animazione Sociale, n. 1/351 (2022), pp. 63-96
Il focus parte dall’ipotesi che lavorare nel sociale significa lavorare nei – e con i – contesti di vita delle persone. Per cui i temi trattati sono: “Perché è tempo di lavorare in ottica di comunità?”; “Che cosa implica lavorare in ottica di comunità?”; “È tempo di superare alcune resistenze”; “Nella comunità respira la nostra anima politica”.

51t0trUbOpL._AC_UF1000,1000_QL80_A cura di Rocco Di Santo, Dalla comunità alla prossimità: le nuove sfide del welfare, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2022, 109 pp.
Se è vero che la globalizzazione ha portato a enormi vantaggi in termini di libertà di movimento, scambio, pensiero, è anche vero che ha contribuito ad accrescere vulnerabilità e precariati, dando vita a nuovi bisogni, povertà e disuguaglianze. Le forti pressioni generate da questo movimento – unite all’avanzare della crisi economica e in ultimo della crisi pandemica – hanno di fatto messo in discussione il modello originario del Welfare State. Dinanzi a un mondo sempre più aperto e a confini sempre più incerti si rende quindi necessaria l’attenzione ai bisogni specifici, localizzati in aree ben determinate, nelle comunità come il quartiere, il piccolo borgo, la comunità montana o isolana. Il volume punta la sua lente sulle tappe e sulle sfide di questo percorso in fieri da un welfare nazionale e istituzionale a uno generato direttamente sul territorio, in cui l’allargamento decisionale e le forme di partecipazione sono alla base di una progettazione che parte dal basso come espressione diretta dei bisogni della comunità e prossima a tutti i componenti di una singola collettività.
Collocazione Biblioteca: 19192

A cura di Barbara Da Roit, Maurizio Busacca, Innovazione sociale e welfare territoriale: contesti, processi, esiti, in Autonomie locali e servizi sociali, a. 44, n. 3 (dic. 2021), pp. 437-592
La sezione monografica di questo numero si pone l’obiettivo di tematizzare e riflettere criticamente sul ruolo dell’innovazione sociale nello sviluppo del welfare locale, sottolineando l’influenza delle variabili istituzionali nel plasmarne il significato, nel dare forma alle pratiche e nel guidarne gli esiti. I lavori presentati aprono, piuttosto che chiudere, una prospettiva di ricerca e una riflessione sul rapporto tra welfare locale e innovazione.

Stefania Collina … [et al.], Abitare, in Solidea, a. 11, n. 3 (dic. 2021), pp. 1-58
Questo numero, partendo dal significato che ciascuno dà al concetto di casa, prova a rispondere a una domanda che apre una finestra su una delle scommesse più delicate del nostro “futuro sostenibile”: come si traduce, in termini di strategie politiche, il diritto all’abitare? Ripensare l’abitare come azione collettiva e condivisa è un esercizio di democrazia: i cittadini possono sperimentare in modo diretto che il comportamento di ciascuno può avere un impatto positivo all’interno della comunità e che quindi aiutare gli altri diventa un valore necessario e fondamentale per il futuro. Segnaliamo a p. 18 un articolo sul progetto dell’ex MOI (Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso) di Torino.

og__id11752_w800_t1627316421__1xMatteo Moscatelli, Alvise Campostrini, Alessandro Manzella, Welfare per sognatori. Esperienze di rigenerazione sociale e urbana attraverso l’arte e la cultura, Mimesis, Sesto San Giovanni, 2021, 162 pp.
Il volume intende approfondire, attraverso uno sguardo multidisciplinare all’azione e al lavoro sociale, diverse esperienze di riattivazione delle energie presenti nelle comunità locali, in contesti di grande vulnerabilità. Nella prima parte saranno trattati i riferimenti di sociologia applicata e gli assi che hanno guidato la progettazione di alcune buone pratiche di “resistenza/resilienza urbana”. I case studies approfonditi nei diversi capitoli del volume illustrano alcuni progetti che sono stati in grado, nei nuovi scenari di rischio che caratterizzano la contemporaneità, di mettere in campo strumenti d’azione innovativi, volti a co-costruire il benessere nei nostri quartieri, nei nostri territori e nelle nostre città.
Collocazione Biblioteca: 18903

Chiara Panciroli, Camilla Landi, Lavorare con le comunità per progettare interventi di prevenzione, in Lavoro sociale, vol. 21, n. 6 supplemento (dic. 2021) – on line, pp. 55-75
L’articolo presenta il progetto di ricerca-azione “Tutto un altro gioco” volto a sperimentare e studiare il lavoro sociale di comunità promosso e realizzato secondo le indicazioni e gli accorgimenti del metodo Relational Social Work (RSW). Dopo una premessa teorica sul lavoro sociale di comunità in ottica relazionale e una presentazione delle indicazioni metodologiche fornite dal metodo RSW, l’articolo descrive il progetto e le fasi della ricerca-azione. I risultati mettono in luce le funzioni di facilitazione svolte dagli operatori sociali orientate a sostenere una progettazione aperta e partecipata.

A cura di Nicola Basile, Per una città “del quarto d’ora”. Investire sul quartiere come bene abitabile da tutti. Intervista a Claudio Calvaresi, in Animazione Sociale, n. 5/346 (2021), pp. 6-15
L’epidemia di Covid-19 ha riportato al centro del dibattito pubblico la città e il rapporto con i suoi abitanti, le criticità e le potenzialità della vita urbana, la volontà di partecipazione ai processi pubblici che orientano la vita collettiva. L’articolo è un’intervista a Claudio Calvaresi, urbanista, esperto di rigenerazione urbana e sviluppo territoriale per Avanzi, società milanese indipendente di promozione della sostenibilità attraverso l’innovazione sociale. Si vedano inoltre gli articoli di Nadia Conticelli … [et al.], Dialogare con la città della rabbia/2, in Animazione Sociale, n. 6/347 (2021), pp. 27-40, continuazione del dossier del n. 5/346 (2021), pp. 27-39.