Welfare, partecipazione e lavoro di comunità

Lavinia Bifulco, Maria Dodaro, Carlotta Mozzana, Welfare locale e innovazione sociale alla prova dell’emergenza, in Polis, a. 36, n. 1 (apr. 2022), pp. 105-134
La pandemia ha causato un aumento delle necessità e dei rischi sociali che ha immediatamente sfidato la capacità delle politiche sociali di assicurare protezioni adeguate. L’articolo si concentra sulle risposte del welfare locale a questa crisi con l’obiettivo di comprendere se e come le istituzioni locali, gli attori sociali e le comunità si sono riorganizzate di conseguenza. Discute anche i fattori che con più probabilità possono favorire o indebolire la capacità dell’azione sociale locale e l’innovazione, sia nel contesto attuale che in futuro. L’analisi delle risposte delle istituzioni e degli attori sociali originate nella città di Milano ci suggerisce che la pandemia abbia imposto una forte pressione sugli attori del welfare locale e sulle politiche per l’adozione di metodi socialmente innovativi di azione e governance. Questo mette in luce allo stesso tempo alcune delle caratteristiche chiave dei più recenti sviluppi del welfare a Milano e, su più larga scala, i problemi e il potenziale del welfare locale nella prospettiva dell’innovazione sociale.

PEDAGOGIKA_XXVI_1_coverSimona Faucitano, Welfare culturale: cultura e benessere sociale, in Pedagogika.it, a. 26, n.1 (gen.-mar. 2022), pp. 8-60
Il Dossier della rivista si occupa di patrimonio culturale inteso come generatore di salute e benessere per il singolo e per la comunità. Gli articoli: 1) “Nord Milano e Brianza, progetti integrati per la cultura” di Giancarlo Cattaneo; 2) “Valorizzare il patrimonio artistico e culturale creando lavoro” di Simona Faucitano; 3) “Rigenerazione della cultura, cultura della rigenerazione” di Rossella Monina; 4) “CULT- CultuRE pazienti. La cultura nei territori dentro e fuori ai luoghi della cura” di Michela Brugali; 5) “Welfare culturale: cosa ne pensano i giovani adulti?” di Serena Bignamini; 6) “Scusi, se dico ‘Welfare culturale’, per lei è tutto chiaro” di Marco Taddei; 7) “Welfare culturale: il paradosso della rilevanza” di Flaviano Zandonai; 8) “Arte e cultura per un nuovo modello di Welfare” di Annalisa Cicerchia; 9) “La cultura non isola” di Agostino Riitano; 10) “Affido culturale a Milano” di Silvia Baldini.

A cura di Rocco Di Santo, Dalla comunità alla prossimità: le nuove sfide del welfare, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2022, 109 p.
Se è vero che la globalizzazione ha portato a enormi vantaggi in termini di libertà di movimento, scambio, pensiero, è anche vero che ha contribuito ad accrescere vulnerabilità e precariati, dando vita a nuovi bisogni, povertà e disuguaglianze. Le forti pressioni generate da questo movimento – unite all’avanzare della crisi economica e in ultimo della crisi pandemica – hanno di fatto messo in discussione il modello originario del Welfare State. Dinanzi a un mondo sempre più aperto e a confini sempre più incerti si rende quindi necessaria l’attenzione ai bisogni specifici, localizzati in aree ben determinate, nelle comunità come il quartiere, il piccolo borgo, la comunità montana o isolana. Il volume punta la sua lente sulle tappe e sulle sfide di questo percorso in fieri da un welfare nazionale e istituzionale a uno generato direttamente sul territorio, in cui l’allargamento decisionale e le forme di partecipazione sono alla base di una progettazione che parte dal basso come espressione diretta dei bisogni della comunità e prossima a tutti i componenti di una singola collettività.
Collocazione Biblioteca: 19192

A cura di Roberto Camarlinghi, Francesco D’Angella, Franco Floris, Lavorare in ottica di comunità. Se i tempi chiedono di “territorializzare” l’aiuto, la cura, l’educare, in Animazione Sociale, n. 1/351 (2022), pp. 63-96
Il focus parte dall’ipotesi che lavorare nel sociale significa lavorare nei – e con i – contesti di vita delle persone. Per cui i temi trattati sono: “Perché è tempo di lavorare in ottica di comunità?”; “Che cosa implica lavorare in ottica di comunità?”; “È tempo di superare alcune resistenze”; “Nella comunità respira la nostra anima politica”.

A cura di Barbara Da Roit, Maurizio Busacca, Innovazione sociale e welfare territoriale: contesti, processi, esiti, in Autonomie locali e servizi sociali, a. 44, n, 3 (dic. 2021), pp. 437-592
La sezione monografica di questo numero si pone l’obiettivo di tematizzare e riflettere criticamente sul ruolo dell’innovazione sociale nello sviluppo del welfare locale, sottolineando l’influenza delle variabili istituzionali nel plasmarne il significato, nel dare forma alle pratiche e nel guidarne gli esiti. I lavori presentati aprono, piuttosto che chiudere, una prospettiva di ricerca e una riflessione sul rapporto tra welfare locale e innovazione. Le esperienze raccontate mettono in rilievo alcune importanti fragilità, in particolare nei contesti con una debole infrastruttura di welfare come quello italiano, tradizionalmente caratterizzato da frammentazione, orientamento familista, sotto-dotazione di risorse economiche, scarsa diffusione, strutturazione e continuità degli interventi.

ripartireFabrizio Ricci, Gaetano Sateriale, Ripartire dalle città. Per un futuro sostenibile dell’economia, della società, dell’ambiente, Futura, Roma, 2022, 111 p.
Il libro è uno strumento di analisi e proposte, ricco di dati e ben documentato, con il pregio di contenere anche spunti «pratici» che pongono il tema della rigenerazione urbana al centro di una possibile strategia politica, sindacale e contrattuale a tutto tondo. Strategia e proposte da cui pescare anche per singoli «punti», in grado di ridurre concretamente ingiustizie e disuguaglianze, ambientali e sociali, partendo dalle condizioni materiali del proprio quartiere. Analizzando gli obiettivi dell’Agenda Onu, i target da centrare entro il 2030 e il 2050 e le modalità di raggiungimento degli stessi, il libro declina il tutto alla luce dei limiti e delle potenzialità del nostro Paese. Diviso in due parti, la prima è intitolata “Contrattare città sostenibili”, la seconda “Riempire i vuoti della politica (con i pieni della società civile)”. Testo disponibile in sola consultazione in pdf.
Collocazione Biblioteca: P0008

Chiara Panciroli, Camilla Landi, Lavorare con le comunità per progettare interventi di prevenzione, in Lavoro sociale, vol. 21, n. 6 supplemento (dic. 2021) – online, pp. 55-75
L’articolo presenta il progetto di ricerca-azione “Tutto un altro gioco” volto a sperimentare e studiare il lavoro sociale di comunità promosso e realizzato secondo le indicazioni e gli accorgimenti del metodo Relational Social Work (RSW). Dopo una premessa teorica sul lavoro sociale di comunità in ottica relazionale e una presentazione delle indicazioni metodologiche fornite dal metodo RSW, l’articolo descrive il progetto e le fasi della ricerca-azione. I risultati mettono in luce le funzioni di facilitazione svolte dagli operatori sociali orientate a sostenere una progettazione aperta e partecipata. La motivazione e il coinvolgimento di cittadini, amministratori pubblici, professionisti e persone esperte hanno dato vita a progetti sostenibili nel tempo che hanno saputo mettere al centro la relazione e il «fare assieme».

A cura del Gruppo di lavoro QuBì, L’assistente sociale di comunità. L’esperienza dei Servizi sociali del Comune di Milano all’interno del programma QuBì, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a.51, n. 4 (autunno 2021), p. 19-23
Il programma QuBì (quanto basta), patrocinato dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, si pone l’obiettivo di rafforzare la capacità di contrasto alla povertà minorile nella città di Milano attraverso 4 assi di lavoro: raccolta di dati per fotografare la povertà; realizzazione di azioni specifiche e innovative di contrasto alla povertà; aumento delle capacità di spesa delle famiglie in povertà; potenziamento dell’accompagnamento delle famiglie per uscire dalla situazione di bisogno.

coverbajzkSara De Carli… [et al.], Il PNRR nel mirino, in Vita, a. 28, (nov. 2021), pp. 19-59
Il dossier proposto è diviso in due capitoli: “Il Pnrr esca dal palazzo”, con contributi volti a sottolineare l’importanza di una collaborazione tra istituzioni e collettività amministrate, che veda rispettato il principio del coinvolgimento attivo della cittadinanza nelle scelte e riesca a consolidare la fiducia nelle istituzioni insieme ad un necessario controllo sociale. Il secondo, “L’Osservatorio sul Pnrr sociale”, presenta contributi che sottolineano l’importanza dell’accesso alle informazioni per i cittadini, dati quantitativi e qualitativi, per consentire loro di analizzare l’attività e i processi decisionali pubblici.

Mimmo Lucà, Per un welfare generativo di comunità. Aver cura dei territori oggi, in Animazione Sociale, n. 9/350 (2021), pp. 15-25
L’autore espone alcune riflessioni sul sistema di welfare italiano e sulle sue criticità, emerse durante la pandemia di Covid-19. Le esperienze vissute nell’emergenza propongono alcuni insegnamenti, alla luce dei quali, secondo l’autore, la scelta di un welfare di comunità diviene strategica perché, perseguendo la tutela dei diritti delle persone e promuovendo la cultura della domiciliarità e della prossimità, contribuisce a rigenerare i fondamenti della solidarietà nel tessuto sociale locale.

A cura di Chiara Badino, Massimiliana Peis, Viola Poggi, Un territorio respira con le sue reti. Organizzazioni e operatori per quale vita nella comunità?, in Animazione Sociale, n. 8/349 (2021), pp. 14-23
L’articolo propone una rielaborazione del lavoro svolto in “Se io sono, tu sei e noi siamo”, progetto Wecare promosso dalla Regione Piemonte sul territorio di Pinerolo, in collaborazione con CISS Pinerolo, la Diaconia Valdese , le cooperative sociali La Tarta Volante e Chronos, il consorzio CFIQ e l’università della Strada del Gruppo Abele. In tempo di pandemia, nel mondo del welfare territoriale si è consolidata la consapevolezza che lavorare nel sociale significa tessere reti e sperimentare alleanze, sia operative che di senso; poiché per far fronte ai disagi sociali (solitudine, povertà e fragilità diffuse), oltre ai professionisti occorre l’attivazione della comunità.

9788857581149_0_536_0_75Matteo Moscatelli, Alvise Campostrini, Alessandro Manzella, Welfare per sognatori. Esperienze di rigenerazione sociale e urbana attraverso l’arte e la cultura, Mimesis, Sesto San Giovanni (Mi), 2021, 162 p.
Il volume intende approfondire, attraverso uno sguardo multidisciplinare all’azione e al lavoro sociale, diverse esperienze di riattivazione delle energie presenti nelle comunità locali, in contesti di grande vulnerabilità. Nella prima parte saranno trattati i riferimenti di sociologia applicata e gli assi che hanno guidato la progettazione di alcune buone pratiche di “resistenza/resilienza urbana”. I case studies approfonditi nei diversi capitoli del volume illustrano alcuni progetti che sono stati in grado, nei nuovi scenari di rischio che caratterizzano la contemporaneità, di mettere in campo strumenti d’azione innovativi, volti a co-costruire il benessere nei nostri quartieri, nei nostri territori e nelle nostre città. L’osservazione è in particolare rivolta alle attività realizzate dall’APS Le Compagnie Malviste, che opera nel sociale da oltre 15 anni attraverso gli strumenti del teatro e della cultura.
Collocazione Biblioteca: 18903

A cura di Nicola Basile, Per una città “del quarto d’ora”. Investire sul quartiere come bene abitabile da tutti. Intervista a Claudio Calvaresi, in Animazione Sociale, n. 5/346 (2021), p. 6-15
L’epidemia di Covid-19 ha riportato al centro del dibattito pubblico la città e il rapporto con i suoi abitanti, le criticità e le potenzialità della vita urbana, la volontà di partecipazione ai processi pubblici che orientano la vita collettiva. L’articolo è un’intervista a Claudio Calvaresi, urbanista, esperto di rigenerazione urbana e sviluppo territoriale per Avanzi, società milanese indipendente di promozione della sostenibilità attraverso l’innovazione sociale. Si vedano inoltre gli articoli di Nadia Conticelli … [et al.], Dialogare con la città della rabbia/2, in Animazione Sociale, n. 6/347 (2021), pp. 27-40, continuazione del dossier del
n. 5/346 (2021), pp. 27-39.

Sonia Bruzzese… [et al.], Il riscatto della Calabria comincia dal welfare, in Welfare oggi, n. 4 (ott.-dic. 2020) – on line, pp. 5-24
Le politiche sociali rappresentano in Calabria, ma non solo, uno snodo centrale per lo sviluppo del territorio e il miglioramento della qualità della vita dei propri cittadini. È urgente capire che bisogna investire sulle persone, su chi ha bisogno di sostegno e su chi ha le competenze per poterlo fare. È necessario creare opportunità per i giovani e, in particolare, per i professionisti del sociale della Calabria per fermare l’emorragia di risorse umane che fuggono dalla regione: anche questa è fuga dei cervelli. Analizzare i dati e le opportunità è il primo passo del cambiamento.

4732052_FCOVJacopo Sforzi, Giovanni Tenneggi, Le imprese di comunità come strumento di welfare rurale, in Sociologia urbana e rurale, a. 42, n. 123 (2020), pp. 29-45
All’interno di una monografia dal titolo “Quale welfare per le aree rurali, tra inclusione territoriale e strategie di rete per i servizi essenziali”, questo articolo prende in esame la relazione tra imprese di comunità e welfare nelle zone rurali. Le imprese di comunità sono un modo per produrre beni e servizi basati sulla partecipazione diretta degli abitanti nella gestione e nel finanziamento dei fattori di produzione. Partendo dall’analisi delle caratteristiche principali delle imprese di comunità, l’articolo fornisce le prove della capacità di tali imprese di ricostruire il sistema di welfare e promuovere nuovi percorsi di sviluppo locale nelle aree rurali.

A cura di Maurizio Busacca, Le città intelligenti e innovazione sociale: contro e (dentro) le retoriche della smartness e della social innovation, in Sociologia urbana e rurale, a. 42, n. 122 (2020), pp. 7-112
Smart city e social innovation sono due tra le locuzioni che hanno maggiormente influenzato le politiche urbane nel corso degli ultimi 15 anni. Nel loro complesso i saggi contenuti nella monografia proposta mettono in luce la contraddizione tra le caratteristiche spaziali, che contraddistinguono le pratiche di innovazione sociale, che evidenziano una marcata propensione per spazi collettivi e modalità d’uso collaborative, e quelle della città intelligente, che si caratterizzano per intensi processi di privatizzazione degli spazi comuni e forme d’uso fortemente individualizzate e finalizzate alla produzione di informazioni commercializzabili.

A cura di Immacolata Di Napoli, Sara Alfieri, Empowerment and social inclusion, in Psicologia di Comunità, vol. 16, n. 1 (2020), pp. 11-92
Empowerment e inclusione sociale sono due argomenti fortemente rilevanti per la psicologia di comunità e tra loro strettamente interconnessi. La presente monografia raccoglie cinque ricerche realizzate in Italia che arricchiscono la letteratura sui processi di empowerment individuali, organizzativi e di comunità e inclusione sociale con riferimento a specifici gruppi target (immigrati, studenti universitari, giovani NEET ecc.). I contributi proposti sono i seguenti: “Libertà di scelta e senso di controllo: impatto sui sintomi psichiatrici in persone senza dimora” di Chiara Curiale … [et al.]; “Come riattivare i giovani NEET. Alcuni spunti di riflessione a partire da “buone prassi” di Sara Alfieri … [et al.]; “Evaluating activities in Service-Learning” di Cristina Cecchini, Elisa Guidi, Patrizia Meringolo; “Local groups’ actions to develop a sense of responsible togetherness” di Fortuna Procentese, Anna Gargiulo, Flora Gatti; “Attitudes toward refugees in the Italian context” di Stefano Tartaglia, Chiara Rollero, Elisa Bergagna.

Ugo De Ambrogio… [et al.], Costruiamo il welfare dei diritti sul territorio. Uno sguardo oltre l’emergenza, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 50, n. 2 (primavera 2020), pp. 1-17
Nella monografia sono pubblicati gli articoli vincitori della quarta edizione del premio Irs Cnoas Pss “Costruiamo il welfare dei diritti sui territori”, operazione che guarda a un futuro prossimo ponendosi come auspicio per lo sviluppo di un welfare territoriale di comunità che deve e dovrà fronteggiare problemi cresciuti in questo periodo di emergenza coronavirus. Questi gli articoli proposti: “V.I.P. – Very Informal People”, progetto trentino presentato dallo Studio Associato Tangram. “Un modello di pronto intervento sociale: il servizio emergenza urgenza sociale”, progetto dell’Azienda USL Toscana Centro presentato da Rossella Boldrini e Andrea Mirri. “Microarea alessandrina: uno spazio multifunzione di promozione della qualità della vita nel quartiere Cristo di Alessandria”, progetto piemontese presentato da Marina Fasciolo e Stefania Guasasco di CISSACA e da Valeria Oddone della Coop. Il Gabbiano. “Nest: Nido Educazione Servizi Territorio”, progetto nazionale promosso dall’Associazione Pianoterra Onlus di Roma.

81vO5NqFLoLA cura di Simona Bartolini, Paola Villa, Forma, esplora, anima. Percorsi di trasformazione nelle comunità periferiche, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2020, 239 p.
Il libro raccoglie contributi di riflessione, frutto di un percorso corale all’interno di un’esperienza formativa triennale rivolta ad animatori di comunità, promossa dalle Acli. Alcune domande sono sottese al testo. Cosa significa agire processi di partecipazione e sviluppo nella comunità? Come l’animazione può diventare una pratica sociale discorsiva, capace di far emergere e organizzare le domande sociali? È possibile riconsiderare i rapporti tra centro e periferia, cogliendone gli aspetti trasformativi a partire dal vissuto di chi abita gli spazi? Quali implicazioni incontriamo nel ripensare percorsi educativi e di crescita della persona? Docenti, formatori, ricercatori sociali, partecipanti, coordinatori del processo offrono il proprio apporto di idee e di esperienze in un viaggio dove la formazione, l’animazione e l’esplorazione, si nutrono una dell’esperienza dell’altra, sperimentano un legame complesso nella pratica e nella riflessione.
Collocazione Biblioteca: 19060

Matteo D’Emilione, Giovanna Giuliano, Anna Grimaldi, La collaborazione tra professionisti e operatori sociali nelle politiche a contrasto della povertà. Il ruolo dell’équipe multidisciplinare, in Counseling, n. 2 (2020) – on line, pp. 17-41
Negli ultimi anni la metodologia di lavoro dell’équipe multidisciplinare ha trovato crescente spazio nei principali provvedimenti attuativi delle misure di contrasto alla povertà a livello nazionale e regionale. Ma cosa accade quando dalla norma si passa all’attuazione? Come hanno interagito operatori e professionisti appartenenti a diversi servizi? Il presente contributo cerca di rispondere a tali domande attraverso la ricostruzione delle evidenze di lavori di ricerca realizzati dall’INAPP negli ultimi anni, cogliendo il punto di vista degli operatori. La recente messa a regime del Reddito di cittadinanza e la pandemia Covid-19 stimolano, dunque, una riflessione proprio sul futuro del lavoro in équipe nei diversi sistemi di welfare locali.

Cristiano Gori, Una proposta per una protezione sociale universale contro la crisi, Milano, Welforum.it, 2020, 5 p.
Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD) e Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), insieme a Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università di Trento, hanno avanzato una proposta per fronteggiare immediatamente la perdita di reddito delle famiglie dovuta alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19, integrando il Decreto “Cura Italia”. La proposta sta ricevendo notevole attenzione del mondo politico ed istituzionale. Nell’articolo proposto se ne presentano i punti chiave.

cover_DBPGv72Maurizio Busacca, Alessandro Caputo, Valutazione, apprendimento e innovazione nelle azioni di welfare territorial. Lo SROI-Explore per i Piani Giovani in Veneto, Ca’ Foscari Digital Publishing, Venezia, 2020, 155 p.
Lo studio di caso nasce e si sviluppa in seno a un’iniziativa di politica pubblica denominata Piani di intervento in materia di politiche giovanili, avviata nel 2017 con deliberazione di giunta regionale nr. 1392. Tale iniziativa ha visto mutare radicalmente la programmazione regionale in materia di politica giovanile sia per quanto riguarda i contenuti sia per quanto riguarda la modalità di gestione delle risorse a disposizione, attivando i territori e le comunità locali nella progettazione e pianificazione di Piani di intervento disegnati in base alle specifiche esigenze del territorio di appartenenza. Gli esperti di valutazione delle politiche pubbliche della Fondazione Università Ca’ Foscari hanno coordinato le attività di monitoraggio e di valutazione di impatto sociale, di cui si riferisce nel presente volume, applicando il Social Return On Investment (SROI), una metodologia che misura il valore extra-finanziario di un intervento al netto delle risorse investite e di ciò che sarebbe avvenuto anche in assenza dell’intervento.
Collocazione Biblioteca: P0068

Roberto Camarlinghi… [et al.], Per una costituente del lavoro sociale, in Animazione Sociale, n. 4/336 (2020), pp. 6-16
Questo numero esce dopo i tre precedenti dedicati alla pandemia e prosegue il percorso di rielaborazione avviato. Il lavoro sociale, educativo, di cura è chiamato a riposizionarsi, a dare il proprio contributo alla costruzione della «nuova normalità». È una grande occasione per ridirsi gli orientamenti di fondo, rilanciare la propria funzione, ridisegnare le strategie e parlare con voce autorevole, un progetto che potrebbe essere chiamato «per una costituente del lavoro sociale ed educativo». Dopo un’intervista a Duccio Demetrio e un articolo di Ivo Lizzola, si trovano alcuni articoli sul rigenerare solidarietà nei territori (con interventi di Franca Olivetti Manoukian) e la descrizione del progetto Anemmu, un progetto di giustizia riparativa diretto a minori autori di reato. Seguono alcune esperienze e riflessioni di educatori professionali e un focus dal titolo “Spunti per un tempo aperto”, riflessioni sulla pandemia e sul prossimo futuro.

A cura di Elisabetta Marazzi, Matteo Taramelli, Destinazione territorio, in Bambini, n. 1 (gen. 2020), pp. 27-54
Questa monografia tratta del territorio come realtà complessa, strumento, luogo e oggetto di educazione. Dopo una breve introduzione la monografia si compone di due articoli tematici e quattro che raccontano esperienze e progettualità educative. Gli articoli tematici sono:” Prospettive e idee per il lavoro sociale” di Elisabetta Marazzi e Matteo Taramelli, e “Welfare e territorio” di Andrea Biondello. Le esperienze sono descritte negli articoli: “La tela di Carlotta. Una rete a sostegno delle famiglie con bambini da 0 a 6 anni” di Charlotte Stussi; “Anziani e bambini insieme. Educazione intergenerazionale e territorio” di Enza Stragapede; “Una rete che diventa intreccio. 0-99 connessioni educative” di Manuela Bruno; “Sopravvivere in montagna. La comunità come elemento generativo per il superamento di un paradigma che condanna all’insignificanza” di Giacomo Invernizzi.

in ingRory Hearne, Mary P. Murphy, Participatory Action Research: a Human Rights and Capability Approach. Part 1: The Theory e Part 2: The Practice, National University of Ireland Maynooth, Maynooth, 2020, 44 p. e 108 p.
L’opera, in due volumi, tratta della PAHRCA e della sua applicazione nell’approccio ai diritti umani. La PAR, la ricerca sull’azione partecipativa, è un approccio alla ricerca nelle comunità che enfatizza la partecipazione e l’azione. Cerca di capire il mondo provando a cambiarlo con la collaborazione e la riflessione. La prima parte del primo volume tratta l’approccio teorico della relazione tra diritti umani e la capacità delle persone di avere opportunità. Capacità che, in questo contesto, si definisce come la vera libertà di condurre il tipo di vita che le persone valutano positivamente. La seconda parte tratta del modello della PAHRCA e di come i ricercatori l’hanno applicato nella pratica. Una terza parte tratta delle considerazioni etiche dell’approccio, le sue realizzazioni, ma anche i suoi limiti. Nel secondo volume, dopo un’introduzione che spiega come usare il manuale e alcune informazione pratiche, la prima parte introduce ai passi importanti del metodo e della pratica PAHRCA. La seconda parte tratta di studi in cui i ricercatori hanno messo in pratica l’approccio PAHRCA in 13 paesi europei. La terza parte dà consigli su come mettere in pratica il metodo con i gruppi rispettando l’etica e la deontologia
Collocazione Biblioteca: 18642 e 18643

Ruggero Plebani… [et al.], Welfare di comunità, come si fa?, in Animazione Sociale, n.1/333 (2020), pp. 28-41
Il welfare di comunità appare oggi la formula più convincente per innovare e mandare avanti la storia del lavoro sociale in Italia e per tutelare una idea di convivenza. Nel welfare di comunità – spiega Camerlinghi – la comunità si fa welfare e assume su di sé la cura delle fragilità che la attraversano. I quattro articoli di questa monografia intendono precisare operativamente in cosa consiste il welfare di comunità e nascono dalla riflessione avvenuta nel territorio di Lecco durante gli “Stati Generali del Welfare” del novembre 2019.