I materiali elencati sono disponibili presso la Biblioteca del Gruppo Abele, negli orari e nelle modalità previste dal regolamento della Biblioteca. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in biblioteca sul tema in oggetto. Sono presenti anche pubblicazioni scaricabili on-line o in PDF. Per ulteriori approfondimenti, consultare il nostro catalogo. Disturbi alimentari 2022
I percorsi tematici proposti sono i seguenti:
Luca Rinaldi, Sul cibo, sul corpo e sul divenire della forma. Anoressia, bulimia e molto altro, Franco Angeli, 2021, Milano, 189 p.
Il volume offre, attraverso numerose esperienze cliniche, una possibilità di comprensione del sintomo alimentare (anoressia, bulimia, ecc.) che può essere di sostegno a pazienti e familiari e di supporto per la pratica clinica e psicoterapeutica. Più in generale, il libro può essere una grande opportunità per tutti coloro che sono interessati a riflettere sulla complessa relazione che intratteniamo nel corso della vita col cibo e con il corpo. Rifacendosi a Mondrian e soprattutto a Paul Klee con quelle che sono state definite le “anomalie controllate”, attraverso questo suo lavoro l’autore ci accompagna in una riflessione sul senso primario che il cibo assume nel corso della vita in termini di desiderio, relazione, dipendenza, crescita e sulla necessità dell’uomo di gestire mediante la forma profondi livelli emozionali, angosce, vissuti dolorosi e “minacce” evolutive. Ci riporta alla necessità di guardare al sintomo alimentare come rischio, come patologia, ma soprattutto come tentativo che, accolto in una prospettiva terapeutica multidisciplinare, può avviare mutamenti della forma di corpo, mondo affettivo e relazionale, proiettandoli verso una dimensione armonica non raggiunta fino a quel momento. Nella clinica questo significa che è indispensabile tollerare i tempi del costruirsi di forme della relazione terapeutica, ma soprattutto tollerare un’asimmetria temporale che investe il campo della cura tra urgenze e necessità del concreto e tempi di una costruzione interna e relazionale. L’autore ci propone anche quanto l’esperienza emotiva e relazionale correlata alla pandemia Covid-19 abbia avuto implicazioni a carattere catastrofico sulla forma della relazione con il cibo e con la corporeità, portando all’attenzione terapeutica l’esito di questo profondo sconvolgimento del vivere.
Collocazione Biblioteca: 19134
Pierluigi De Pascalis, Ortoressia. Quando il cibo diventa ossessione, Armando, Roma, 2020, 207 p.
L’autore descrive le tappe di individuazione e definizione di una condizione nota come ortoressia, che si manifesta quando la ricerca del cibo buono o sano diventa un’ossessione che compromette la sfera sociale e la salute dell’individuo. Il testo descrive i test diagnostici, i principali fattori di rischio, le strategie terapeutiche e preventive, il ruolo della famiglia e dell’ambiente riguardanti questo disturbo ossessivo compulsivo. Inoltre, presenta uno studio che delinea la situazione in Italia in merito al tema, individua i soggetti più a rischio e i regimi alimentari più facilmente coinvolti. Il volume è rivolto ai professionisti della nutrizione, ai terapeuti e ai famigliari di soggetti a rischio o con diagnosi di ortoressia.
Collocazione Biblioteca: 18989
A cura di Giada Maslovaric, EMDR di gruppo. Insieme verso il BenEssere. Protocolli di intervento, ApertaMenteWeb, Roma, 2020, 414 pp.
La curatrice, psicologa, psicoterapeuta, coordinatrice degli interventi clinici per l’Associazione EMDR Italia (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) durante disastri naturali ed emergenze, presenta l’applicazione di gruppo di questa terapia, utile per il trattamento di disturbi causati da eventi stressanti o traumatici. Nella prima parte del volume vengono descritte le fondamenta del protocollo di gruppo, con riflessioni e schede di lavoro per orientare il clinico, a cui si rivolge. La seconda parte è dedicata alle declinazioni dell’EMDR di gruppo nelle diverse fasce d’età, mentre la terza approfondisce l’utilizzo della terapia nel gruppo famiglia su traumi specifici. La quarta parte è dedicata ai contesti emergenziali, con i contributi di diversi autori che hanno partecipato agli interventi di supporto, ad esempio, per gli operatori sanitari in occasione della pandemia di Covid-19, nei centri di accoglienza per migranti, ai minori orfani siriani. Infine, la quinta parte esplora alcune potenzialità di applicazione della terapia con gruppi omogenei di pazienti; il capitolo 23 parla dell’EMDR con gruppi motivazionali per la perdita di peso.
Collocazione Biblioteca: 18707
Francesco Montecchi, Psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza. Percorsi terapeutici, Franco Angeli, Milano, 2019, 484 p.
L’autore racconta la modalità con cui ha pensato e realizzato negli anni il “prendersi cura”, superando la frequente riluttanza degli psicoanalisti a rivelare o far vedere i propri “trucchi del mestiere”, se non in termini teorici. Pur avendo come riferimento teorico di base la psicologia di C.G. Jung, utilizza una pluralità di semplici ed essenziali riferimenti teorici, reciprocamente integrati, disponendo così di più apparati per pensare e di diversi ascolti possibili in funzione dell’organizzazione dei pazienti. Dedicato agli psicoterapeuti in formazione, il testo è rivolto ai professionisti dell’area sanitaria che si occupano della salute fisica e mentale dell’età evolutiva ma può essere fruibile anche da chi non esercita professioni sanitarie ma lavora comunque con bambini e adolescenti in ambito educativo e scolastico. Il cap. 8 è dedicato ai disturbi alimentari,
Collocazione Biblioteca: 19088
A cura di Massimo Recalcati, Michele A. Rugo, Alimentare il desiderio. Trattamento istituzionale dei disturbi dell’alimentazione, Raffaello Cortina, Milano 2019, p.
Il volume presenta il caso grave nel contesto della clinica dei disturbi dell’alimentazione, considerandolo non solo dal punto di vista medico, ma soprattutto da quello della comorbilità psichiatrica. Gli autori, basandosi sulla propria esperienza clinica, offrono una riflessione su quanto gli interventi multidisciplinari e differenziati possano influire positivamente sull’esito della cura dei pazienti con disturbi dell’alimentazione. La prima parte del volume affronta i contenuti teorici generali per la descrizione del caso grave, la diagnosi, l’orientamento alla cura, le linee guida, il lavoro della rete e la presa in carico multidisciplinare. La seconda parte descrive la terapia residenziale, con interventi fondati sulla singolarità del paziente.
Collocazione Biblioteca: 19047
A cura di Grazia Fernanda Spitoni e Massimiliano Aragona, Manuale dei disturbi alimentari, Carocci, Roma, 2019, 515 p.
I disturbi alimentari (DA) sono una sfida stimolante sia per i clinici sia per il Sistema sanitario nazionale, poiché pongono problemi che coinvolgono varie prospettive cliniche, sociali e culturali. Ciò ha reso necessaria la creazione di affiatate équipe multidisciplinari, nella consapevolezza che la cura dei DA passi per una presa in carico integrata e complessa dei bisogni a livello sia psichico che somatico, sia personale che di sistema. Privilegiando un approccio multidisciplinare che illustri la complessità degli approcci alla cura dei DA, il volume descrive la storia di questi disturbi e le loro forme cliniche, negli adulti e nell’età evolutiva; i sintomi alimentari, gli strumenti psicodiagnostici per valutarli, gli aspetti corporei, neuroscientifici e quelli più generali che sottendono il disturbo, e presenta infine i modelli di cura, senza trascurare gli aspetti medico-legali.
Collocazione Biblioteca: 18611
Franco Fabbro, Manuale di neuropsichiatria infantile. Una prospettiva psicoeducativa, Carocci, Roma, 2019, 459 p.
Questo manuale universitario intende rispondere alle esigenze di insegnanti ed educatori, proponendosi come un compendio di neuropsichiatria dell’età evolutiva. Il volume è organizzato in cinque parti: la prima parte (La conoscenza del soggetto) illustra l’itinerario diagnostico e gli strumenti più frequentemente utilizzati per la valutazione delle disabilità intellettive, linguistiche, neuropsicologiche e psicopatologiche; le tre parti successive descrivono i più importanti disturbi neurologici, del neurosviluppo e psichiatrici, compresi i disturbi alimentari. Infine, l’ultima parte tratta i principali interventi riabilitativi, farmacologici e psicoterapeutici dell’età evolutiva.
Collocazione Biblioteca: 18620
Valentina Carretta, Obesità, sovrappeso e disturbi alimentari. Una lettura psicoanalitica. Patologia dell’oralità, patologia della dipendenza, patologia del legame con l’Altro, Alpes, Roma, 2019, 73 p.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono in costante e preoccupante aumento, anche in età pediatrica, tanto da costituire ormai una vera e propria epidemia sociale. Si stima che in Italia ne soffrano già tre milioni di persone. Obesità e sovrappeso sono patologie complesse e articolate che necessitano di un trattamento multidisciplinare. L’aumento ponderale, infatti, non si configura solo come il semplice e banale esito dell’iper-alimentazione, ma vi è molto di più. Freud evidenzia come il rapporto del bambino con l’oggetto cibo affondi le sue radici nelle primissime fasi dello sviluppo. Lacan osserva che l’atto del nutrirsi nell’uomo è in relazione al “benvolere dell’Altro” e che non bisogna confondere le cure col dono d’amore. Ciascun soggetto ha una storia, legge e interpreta il proprio sintomo, attribuendo a questo un particolare senso e significato. In questo testo, rivolto a psicologi, medici, educatori, operatori della salute, insegnanti e genitori, l’autrice risponde anche ad alcune delle più frequenti domande sul tema: “Si può guarire dai DCA?”, “Quali sono le cause di queste patologie?”, “Cos’è un’abbuffata?”.
Collocazione Biblioteca: 18495
A cura di Cleto Corposanto, Appetiti sociologici. Forme simboliche e pratiche sociali dell’alimentazione, in Salute e società, n. 3 (2018), pp. 7-135
Il numero monografico della rivista raccoglie diversi contributi sul tema dei comportamenti alimentari nella nostra società. Si discutono i diversi approcci legati al cibo, alle sue valenze culturali e sociali in un’ottica di benessere complessivo della persona. Si ipotizza l’esistenza di un nuovo disturbo legato al cibo, l’ortoressia sociale, dove l’attore sociale è alla continua ricerca del benessere, della scelta ossessiva degli alimenti, della cura eccessiva del corpo, una situazione in cui l’apparire in forma sovrasta la reale condizione di salute. I titoli degli articoli sono: “Il cibo funzionale tra alimentazione e salute” di Raffaele Sibilio, Angelo Falzarano; “Superfood e nutraceutica: epistemologia della medicalizzazione del cibo” di Cleto Corposanto e Beba Molinari; “Giochi nel piatto: fiducia e (inter)dipendenza nelle relazioni gastronomiche. Una “meta-analisi” su uno studio di caso in Francia” di Pietro Paolo Guzzo, Alessandro Porrovecchio; “Salute e alimentazione nel Corporate Food Regime” di Francesco Saverio Caruso, Umberto Pagano; “Maternal foodwork e biopolitica dell’alimentazione infantile” di Sebastiano Benasso, Luisa Stagi; “L’obesità in età pediatrica: le solite raccomandazioni” di Arianna Radin; “La promozione della salute alimentare nelle scuole: una indagine nel sud dell’Italia” di Carmine Clemente, Emilio Greco; “Il disastro e l’interruzione degli stili di vita. Salute alimentare nel dopo terremoto del centro Italia” di Marilin Mantineo, Serena Caroselli.
Marina Valcarenghi, L’Anoressia, Moretti&Vitali, Bergamo, 2018, 129 p.
Perché si tratta di un’inconscia autocondanna a morte per fame? Perché questa sentenza riguarda quasi esclusivamente le donne? Esiste un denominatore comune all’origine dell’anoressia? Quali sono le differenze fra un’anoressia isterica e un’anoressia tipica? E’ possibile neutralizzare questo comportamento autodistruttivo attraverso la psicoanalisi senza recidive? Quali sono l’utilità e il senso del ricovero ospedaliero e dell’intervento psichiatrico? Nella prima parte del libro l’autrice, psicoanalista, si propone di esaminare questi interrogativi dal punto di vista storico, teorico e clinico, presentando il suo metodo di intervento e di cura, fondato sulla ricerca di particolari cause inconsce, collettive e personali, del sintomo anoressico. Nella seconda parte è esposto il lavoro psicoanalitico con quattro pazienti e il lavoro rimasto incompiuto in un quinto incontro, attraverso le diverse storie di ognuna, i dialoghi con l’analista e l’interpretazione dei sogni, alla ricerca della ferita ancora aperta che si nasconde dietro un autolesionismo così radicale.
Collocazione Biblioteca: 18549
A cura di Nunzia Borrelli, Carlo Colloca, Luca Daconto, Cibo, territorio e politiche, in Sociologia urbana e rurale, Special issue (2018), pp. 7-159
Il tema delle relazioni tra cibo e territorio è attualmente al centro di un’ampia discussione scientifica ed è trattato in questa monografia con un approccio multidisciplinare. I temi affrontati sono vari ed ampi e vanno dalla produzione al consumo, con una particolare attenzione al significato che i cibi possono acquisire nella vita delle persone, ma anche a questioni più concrete, quali il tema dello spreco e del riuso degli scarti alimentari. Si segnala in particolare l’articolo “Cibo ed espressioni di disagio nei minorenni. La risposta istituzionale del territorio siciliano ai DCA”, di Deborah De Felice.
Agnese Buonomo, La famiglia divorata, Vivere accanto al disturbo alimentare, Mursia, Milano 2021, 139 p.
Quando un figlio o una figlia si ammalano di un disturbo alimentare è come se l’intera famiglia fosse investita da uno tsunami. Non esiste più nulla, tutto ruota intorno alla malattia. Anoressia, bulimia, binge-eating sono patologie subdole che trasformano in modo drastico la mente e il corpo di chi ne soffre. Dodici storie diverse, un viaggio attraverso gli occhi dei padri e delle madri, ma anche dei fratelli e delle sorelle che vivono e combattono la malattia dei loro cari.
Collocazione Biblioteca: 18916
Francesca Davini … [et al.], L’Adolescenza al tempo del Covid-19, in Psicobiettivo, a. 41, n. 3 (set.-dic. 2021), pp. 21-152
Questo numero della rivista è dedicato agli adolescenti e agli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto su di loro. Oscurati dall’incedere della pandemia, dimenticati soli e spaventati nelle loro stanze, abbandonati dalla scuola, incompresi dagli adulti, molti adolescenti hanno cominciato pian piano a riempire i reparti di neuropsichiatria infantile, ad affollare gli ambulatori alla ricerca di qualcuno che li aiutasse a comprendere il dolore che corrode l’anima e divora il futuro. Il tema è stato affidato a professionisti, psicoterapeuti, educatori, con il compito di rappresentare e dare voce al profondo disagio che vivono i ragazzi in questo terribile periodo storico. Si segnalano in particolare, sella sezione “Casi clinici” l’articolo di Benedetta Russo e Elisabetta Pizzi Pizzi. Il caso clinico di Giulia. Il lockdown da Covid-19 come evento scatenante di episodi di alimentazione incontrollata e l’articolo di Lavinia Celsan, Il cibo e lo sguardo.
Laurel Parnell, Il trattamento basato sull’EMDR per le dipendenze, Cortina, Milano 2020, 326 p.
L’autrice, psicologa clinica specializzata nel trattamento del trauma, applica la propria competenza nell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) focalizzato sull’attaccamento e nel Resource Tapping alla sfida clinica del trattamento delle dipendenze. Il testo descrive tecniche basate sulle neuroscienze, fondate sulla compassione e volte ad aumentare la resilienza, che possono facilmente essere integrate in qualunque livello del trattamento delle dipendenze. Il volume rappresenta un’utile guida per orientarsi nel complesso territorio del trattamento della dipendenza, in modo da riconoscere e affrontare il trauma e integrare nella pratica interventi riparativi sui deficit di attaccamento. Il volume riporta numerosi esempi clinici e, alla fine, alcuni capitoli dedicati specificatamente a resoconti clinici che illustrano le tecniche descritte nel libro. L’ ultimo capitolo espone l’utilizzo dell’EMDR focalizzato sull’attaccamento nel trattamento di una donna con disbulimia (cap. 16).
Collocazione Biblioteca: 19050
Benedetta Canonaco, Demoni allo specchio. Esperienze vissute di anoressia e bulimia, Abra Books, Vicenza, 2020, 44 p.
Il libro raccoglie pensieri e riflessioni sui disturbi del comportamento alimentare, bulimia e anoressia, scaturiti dalla personale esperienza dell’autrice. È una testimonianza che vuole sottolineare i processi evolutivi e le conseguenze di questi disturbi, non dal punto di vista medico o psicologico, ma più rivolta agli aspetti intimi e comportamentali.
Collocazione Biblioteca: 18985
Matteo Lancini … [et al.], L’ adolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva, Raffaello Cortina, Milano, 2020, 302 p.
Il libro, i cui autori sono psicologi e psicoterapeuti della Fondazione Minotauro, presenta un modello di consultazione e presa in carico dell’adolescente che coniuga teoria psicoanalitica e teoria evolutiva. Un intervento clinico che guarda alla crisi del giovane paziente come al segnale di un blocco nella realizzazione dei compiti evolutivi fase-specifici. Attraverso la presentazione di diversi casi e manifestazione sintomatiche (ansia, gesti autolesivi, disturbi alimentari, aggressività e antisocialità, insuccesso scolastico e ritiro sociale, dipendenze da sostanze e da Internet …) emergono il modello teorico, che sostiene l’intervento di psicoterapia psicoanalitica dell’adolescente in una prospettiva evolutiva, e la metodologia applicata di un lavoro clinico che prevede anche il coinvolgimento dei genitori del giovane paziente.Nal capitolo IV, Manifestazioni violente. Attacco al corpo, si espone il caso di Agata: Teoria evolutiva dei disturbi del comportamento alimentare.
Collocazione Biblioteca: 19085
Gianni Testino … [et al.], “Drunkorexia”: disturbo da cibo e alcol. Una nuova emergenza e un nuovo management, in Alcologia, n. 37 (2019) – on line, pp. 37-52
L’associazione tra anoressia nervosa e disturbo da uso di alcol (DUA) è stata definita dai media “drunkorexia”. La drunkorexia è caratterizzata da: 1) mancata assunzione di cibo in previsione di un consumo di alcol (binge drinking), 2) esercizio fisico eccessivo per consumare le calorie dell’etanolo, 3) consumo di quantità elevate di alcol per raggiungere uno stato di intossicazione acuta. Attualmente la definizione più accreditata è “Food and Alcohol Disorders” (FAD) (Disturbo da Uso di Cibo e Alcol). Tale condizione morbosa è caratterizzata da significative alterazioni psico-fisiche che vanno trattate in un percorso multidisciplinare integrato e personalizzato.
Stefano Vicari, Andrea Pamparana, Il filo teso. I disturbi mentali di adolescenti raccontati da due amici improbabili: un neuropsichiatra infantile e un giornalista, Giunti, Firenze, 2019, 122 p.
Uno dei due protagonisi, Francesco Nitti (alias di Stefano Vicari), primario di neuropsichiatria infantile all’Ospedale Santa Maria del Carmelo, ci accompagna nel mondo spesso sconosciuto dei disturbi psichiatrici che coinvolgono i ragazzi in età evolutiva: anoressia, psicosi, disturbi del comportamento, autolesionismo, autismo, ritardo mentale. Lo fa attraverso i suoi racconti sulla quotidianità nel reparto e sui giovani pazienti che ha in cura ogni giorno. Antonio Martini è un giornalista che lo ha contattato per una consulenza su un documentario sull’Autismo ed è diventato compagno di “avventure” del primario nell’intervento su alcuni casi difficili fuori reparto. Le storie dei ragazzi che costellano il volume, seppur rielaborate, prendono spunto da storie vere, raccolte da Stefano Vicari durante la sua carriera professionale. La malattia mentale continua a essere stigmatizzata e largamente incompresa: chi soffre di disturbi psichiatrici viene ancora demonizzato, lasciato al margine della società assieme alla famiglia, spesso incapace o impossibilitata a seguirlo nella malattia e nelle cure. Il libro, che avvicina con delicatezza storie reali e attuali di ragazzi in difficoltà, si prefigge di rimodulare la definizione di disagio mentale, esplorare le sue molteplici forme dall’interno e ridargli l’aspetto che ha per natura: quella di una malattia come tante, da riconoscere e curare.
Collocazione Biblioteca: 18648
Leonardo Mendolicchio, Prima di aprire bocca. Il corpo nel disagio contemporaneo tra disturbi alimentari, autolesionismo, identità di genere e dipendenze, Guerini e Associati, Milano 2018
Questo saggio nasce dall’esperienza maturata dall’autore come direttore sanitario di una comunità per la cura dei disturbi alimentari, con giovani affetti, dice l’autore, non solo da anoressia, bulimia, obesità, autolesionismo, ma soprattutto malati di solitudine. L’autore si incarna nelle storie di ragazzi affetti da disturbi alimentari, oggi così diffusi, per precipitare dentro le esperienze di vita di ciascuno, trovando alcuni spunti di riflessione sui grandi temi umani: la sessualità, la differenza di genere, le genitorialità, le dipendenze, gli abusi e i traumi. Il medium del discorso è il corpo, che smette di essere sostanza dialettica e aperta al mondo per diventare un’icona disumanizzata.
Collocazione Biblioteca: 18942
Gianluca Bocchi… [et al.], Tra vita e girovita. La minestra marinata, il merluzzo di colombo e altre storie di cibo e affetti, Colonnese, Napoli, 2018, 141 p.
Psichiatri, biologi, psicologi, sociologi, antropologi, chef e dirigenti dell’industria alimentare si interrogano sull’uso e sull’abuso del cibo, il piacere di nutrire sé e gli altri e su come “l’arte culinaria” sia ritornata protagonista della nostra società. Ma non più con un approccio materiale bensì con un approccio complesso in prevalenza teorico, attento al controllo delle calorie, dell’impatto sul nostro organismo, sul nostro stile di vita, sulla nostra immagine sociale.
Collocazione Biblioteca: 18412
A cura di Alessandro Raggi e Giuliana Mittiga, L’ esperienza clinica in ABA. Ricerca e trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, Franco Angeli, Milano, 2018, 164 p.
Questo libro raccoglie contributi teorici e clinici che esplorano in maniera innovativa e multidisciplinare il complesso lavoro di cura di chi esprime il proprio disagio attraverso il fenomeno anoressico-bulimico. In un’epoca in cui emergono con sempre maggiore prepotenza tentativi semplicistici di riduzione di queste manifestazioni cliniche a meri aspetti sintomatici, i cui tentativi di “cura” si risolvono spesso in vani approcci alla modulazione del comportamento alimentare, ABA ripropone un modello “alternativo” di cura incentrata sul soggetto, sulla sua storia e sulla sua posizione esistenziale. La serie di riflessioni e testimonianze qui scelta offre dunque al lettore il senso dell’esperienza maturata in oltre venticinque anni di attività clinica in ABA: vi si ritrovano, infatti, considerazioni circa i nodi, i passi e le interruzioni che hanno segnato il tragitto compiuto dal soggetto per la ricerca di una soluzione al proprio malessere. Inoltre il volume esplora e rilancia una serie di domande, con i relativi tentativi di risposta, circa il discorso sociale e familiare che fa da sfondo alle anoressie e bulimie: che si tratti di un abuso sotteso che passi di generazione in generazione, che riguardi i nuovi assetti sociali, che interroghi le posizioni genitoriali. Particolare valenza assume la nozione di trauma, inteso sia in senso narrativo, ovvero riportato nella storia del soggetto, sia in senso clinico come soluzione di continuità psichica, e del peculiare legame tra questo e i disturbi del comportamento alimentare. Tra i contributi presentati, sono inclusi anche lavori di ricerca empirica realizzati in ABA.
Collocazione Biblioteca: 19133
A cura di Calogero Iacolino, Il corpo in relazione, in Narrare i gruppi, n.1 (2018) – on line, pp. 7-124
Questo numero della rivista parla del corpo in relazione nelle attività sportive, del corpo come sede della mente relazionale individuale e familiare e come punto di partenza per una elaborazione simbolica che possiamo riscontrare nei sogni e nei temi onirici presenti nei sogni. Il corpo in relazione necessita di essere pensato, primariamente, nel suo sviluppo affettivo e nelle sue implicazione psicologiche che maggiormente si evincono studiando i disturbi dell’immagine corporea, nonché di quella condizione della mente che usiamo definire come mens sana in corpore sano. Si segnalano in particolare gli articoli: Compromissione dell’immagine corporea. Percezioni e valutazioni soggettive in adolescenti e giovani adulti di Ivan Formica e altri (pp. 13-32); Sviluppo affettivo e implicazione eziologica nei disturbi dell’immagine corporea e nell’anoressia. Riflessioni sulle manifestazioni dismorfofobiche e rifiuto verso il cibo secondo un’ottica psicodinamica di Riccardo Granà, Monica Pellerone.
Giuseppe Riva, Clelia Malighetti, Silvia Serino, Virtual reality in the treatment of eating disorders, in Clinical Psychology and Psychotherapy, vol. 28, n. 3 ( mag. – giu. 2021) – on line, pp. 477- 488
Negli ultimi 25 anni, la realtà virtuale (VR) ha offerto soluzioni innovative per curare diversi sintomi chiave dei disturbi alimentari: dal desiderio alle emozioni negative, dai pregiudizi attenzionali all’insoddisfazione del corpo. La presente rassegna narrativa valuta la letteratura esistente in queste aree cercando di identificare i loro diversi livelli di evidenza clinica. In particolare, la rassegna presenta quattro approcci clinici basati sulla VR e le loro implicazioni nel trattamento dei disturbi alimentari: esposizione al segnale della VR, spostamento del quadro di riferimento della VR, la VR per correggere distorsioni corporee e distorsioni attenzionali. In generale, i risultati esistenti dimostrano il valore clinico della VR. Da un lato, il presente lavoro suggerisce che due tecniche basate sulla realtà virtuale, l’esposizione alla realtà virtuale e lo spostamento del quadro di riferimento, hanno un supporto significativo nella ricerca e forniscono un possibile vantaggio rispetto alla tradizionale terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. D’altra parte, due applicazioni emergenti della VR: le illusioni corporee multisensoriali e l’uso della VR per la modifica dei bias attenzionali – anche se supportate da dati preliminari – necessitano ancora di ulteriori ricerche.
Alessandro Chinello … [et al.], La semantica del potere nella rappresentazione materna e paterna: uno studio-pilota linguistico e computazionale dei siti proana in Italia, in Orientamenti pedagogici, vol. 68, n. 1 (gen.-mar. 2021), pp. 47-56
L’articolo presenta i risultati di uno studio pilota che esplora la presenza della semantica del potere nei commenti degli utenti di 10 blog pro-anoressia. L’analisi testuale è stata effettuata tramite il software statistico T-LAB, focalizzando l’attenzione sulla rappresentazione materna e paterna
A cura di Nello Barile, Nicola Strizzolo, Spettacolarizzazione della disabilità. Media, estetizzazione e riconoscimento, in Salute e società, a. 19, n. 2 (2020), pp. 5-148
La monografia raccoglie contributi sulla rappresentazione contemporanea della disabilità dal punto di vista della sociologia dei processi culturali e comunicativi, sviluppando punti di vista diversi sulle premesse e sulle conseguenze di tale processo. Un contributo è dedicato specificamente ai disturbi alimentari: Recovery or harm? The role of Instagram in eating disorders di Alessia Bertolazzi… [et al.].
European Observatory on Health Systems and Policies, Organisation for Economic Co-operation and Development, State of Health in the EU: Italia.Profilo della Sanità 2021, European Observatory on Health Systems and Policies, Bruxelles, 2021, 24 p.
I Profili Sanitari prodotti per ciascun Paese nell’ambito del ciclo State of Health in the EU (“Stato della salute nell’UE”) consentono di ottenere una panoramica sintetica e programmaticamente puntuale della salute e dei sistemi sanitari dei paesi dell’UE e dello Spazio Economico Europeo. Le analisi presentate, condotte su base comparativa, si focalizzano sulle caratteristiche e sulle sfide specifiche di ciascun Paese. Un confronto con i profili di altre nazioni europee può essere fatto consultando la “Relazione di accompagnamento“. L’aspettativa di vita in Italia è tra le più alte in Europa, ma nel 2020 si è abbassata, almeno temporaneamente, a causa dei decessi dovuti al COVID-19. Il report riporta i tassi di sovrappeso e obesità tra i bambini, gli adolescenti e gli adulti. Tassi che risultano elevati, anche se inferiore alla media dell’ U.E. a causa di un’alimentazione inadeguata e di scarsa attività fisica.
Paola Nardone … [et al.], La sorveglianza HBSC 2018 – Health Behaviour in School-aged Children: risultati dello studio italiano tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni, in Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità, vol. 33, n. 9 (set. 2020) – supplemento, pp. 1-65
Nel 2018 è stata condotta nelle Regioni italiane un’indagine sugli studenti di 11, 13 e 15 anni nell’ambito dello studio internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children). Le classi su cui si è svolta l’indagine sono state la prima e la terza media della scuola secondaria inferiore e la seconda della secondaria superiore. A tutti i soggetti delle classi campionate è stato somministrato un questionario per indagare i comportamenti correlati alla salute (alimentazione, attività fisica, comportamenti a rischio, percezione del benessere), il rapporto con la scuola, i genitori e i pari e altre informazioni generali che ne definissero condizione di salute e livello sociale. In totale sono state coinvolte 4.183 classi e 58.976 ragazzi. Il documento presenta i risultati dello studio.
Michela Criscuolo … [et al.], La diagnosi clinica familiare nell’anoressia nervosa in adolescenza attraverso l’uso del Lausanne Trilogue Play (LTP), in Terapia familiare, a. 43, n. 123 (lug. 2020), pp. 91-111
Le attuali linee guida per il trattamento dell’anoressia nervosa (AN) in infanzia e adolescenza definiscono la terapia familiare come l’intervento elettivo in questa fascia d’età. Pertanto, la valutazione delle risorse e delle difficoltà del sistema familiare appare di primaria importanza nella definizione del progetto di cura dell’adolescente con AN. Questo studio intende approfondire le potenzialità della procedura osservativa del Lausanne Trilogue Play nella diagnostica clinica familiare in AN.
Enrico Visani … [et al.], Differenze e somiglianze fra famiglie cliniche e non cliniche. Uno studio con il Faces IV, in Terapia familiare, a. 43, n. 122 (mar. 2020), pp. 93-110
Scopo della ricerca presentata è quello di valutare le differenze nel funzionamento familiare tra un campione di famiglie in cui il figlio presenta un disturbo diagnosticato come psichiatrico (anoressia nervosa, bulimia nervosa, un primo episodio a rischio psicosi) e famiglie dove nessun membro presenta un disturbo psichiatrico. Il campione esaminato è costituito da 50 famiglie non cliniche e 60 famiglie cliniche; per ogni nucleo familiare sono stati raccolti i dati di ambedue i genitori e di un figlio.
Aaron Keshen … [et al.], A self-help carer intervention as an adjunct to adult outpatient eating disorder treatment, in Eating Behaviors, vol. 36, n. 1 (gen. 2020) – on line, pp. 1-6
I membri della famiglia, gli amici e i partner (descritti come ‘carers’, ‘accompagnatore/tutore’) possono svolgere un ruolo fondamentale nell’ostacolare o facilitare la guarigione dai disturbi alimentari. Per questo motivo, sono stati sviluppati libri di autoaiuto e forme di guida terapeutica con l’obiettivo di migliorare la loro efficacia. Questo studio esamina un nuovo DVD di autoaiuto che è stato sviluppato nell’ambito dell’intervento ECHO. In questo studio, altri materiali di supporto (ad esempio, quaderni di lavoro, formazione telefonica) non accompagnavano il DVD di ECHO, rendendo questa versione di ECHO un approccio comparato e puramente di autoaiuto. Nello stesso numero della rivista si segnalano anche: Johanna Levallius … [et. al.], Personality as predictor of outcome in internet-based treatment of bulimic eating disorders; Heather A. Davis, Gregory T. Smith, Pamela K. Keel, An examination of negative urgency and other impulsigenic traits in purging disorder.
Daniele Nucci … [et al.], Pubblicità televisiva e scelte alimentari dei bambini, in Salute e società, a. 18, n. 3 (2019), pp. 131-145
Obiettivo del presente lavoro è analizzare, attraverso lo studio dei dati disponibili in letteratura, il ruolo della pubblicità nello sviluppo dell’obesità infantile. Il saggio, inoltre, fornisce informazioni sulle strategie di promozione della salute e prevenzione dell’obesità in Europa (Action Plane on Childhood Obesity 2014-2020) e in Italia. Nel caso di quest’ultima, gli autori hanno posto l’attenzione sul SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), che opera attraverso servizi territoriali in varie regioni. Infine, vengono segnalate le azioni messe in atto per ridurre l’influenza dei mass media e della pubblicità sul cibo nelle abitudini alimentari dei bambini.
Sasha Gorrell … [et al.], Compulsive exercise and weight suppression: Associations with eating pathology in distance runners, in Eating Behaviors, vol. 36, n. 1 (gen. 2020) – on line, pp. 1-9
Alcuni atleti corrono un maggior rischio di sviluppare disturbi alimentari. L’esercizio compulsivo è collegato con i disturbi alimentari tra le atlete donne. Questo studio ha indagato le associazioni tra esercizio compulsivo e disturbi alimentari in un campione di genere misto di maratoneti adulti e ha testato l’impatto della soppressione (come processo psicologico) del peso. I risultati hanno indicato che disturbi alimentari ed esercizio compulsivo sono più diffusi tra le donne, mentre gli uomini hanno riportato una maggiore tendenza alla soppressione del peso. L’articolo è disponibile in PDF.
A cura di Luigi Enrico Zappa, Anoressia e gravidanza. Percorsi di cura, vissuti psicopatologici, ricerca clinica, Franco Angeli, Milano, 2019, 261 p.
Questo libro nasce con l’intento di ampliare le conoscenze riguardanti gli aspetti psicopatologici dell’anoressia nervosa nel particolare periodo della vita rappresentato dalla gravidanza. A tale scopo si sono resi necessari contributi clinici e scientifici di diverso orientamento, con l’obiettivo di comporre un percorso di ricerca finalizzato ad approfondire i significati legati a questo vissuto, evidenziando importanti tematiche derivanti dal rapporto madre-figlia, particolarmente significativo nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare. Le tre aree in cui si articola il testo – epidemiologia, psicologia e psicopatologia, ricerca clinica – sviluppano i contributi di ricercatori e clinici per creare e fornire competenze per affrontare percorsi di cura estremamente complicati, quali le psicoterapie delle varie forme anoressiche. Infatti, nonostante la gravidanza possa sembrare una scelta e un’esperienza rischiosa per queste pazienti, il periodo della gestazione costituisce una finestra di tempo importante per l’identificazione e il trattamento dell’anoressia nervosa. Il volume intende rivolgersi agli operatori sanitari e sociali della salute mentale e allo staff medico infermieristico delle unità di ginecologia e ostetricia. L’autore, medico psichiatra e psicoterapeuta, coordina l’Unità di cura per i Disturbi del Comportamento Alimentare presso l’Ospedale S. Gerardo di Monza.
Collocazione Biblioteca: 18442
Anna Rita Colasanti, Noemi Solarino, Programmi evidence-based per la prevenzione selettiva dei disturbi del comportamento alimentare: una rassegna sistematica della recente letteratura, in Orientamenti pedagogici, n. 4 (ott.-dic. 2018), pp. 729-748
Il presente articolo mira a esaminare la recente letteratura, nel panorama internazionale, relativa ai programmi che hanno riportato prove di efficacia (efficacy e effectiveness) nella prevenzione dei DCA (Disturbi del comportamento alimentare), con specifico riferimento agli interventi di tipo selettivo. La ricerca, che ha utilizzato il database elettronico SCOPUS, ha preso in considerazione gli articoli pubblicati negli ultimi 10 anni, selezionati sulla base di precisi criteri: articoli di ricerca pubblicati in lingua inglese, aventi per oggetto programmi specifici di prevenzione destinati a soggetti a rischio DCA, con studi clinici controllati randomizzati (RCT), con un follow-up di almeno 6 mesi e conseguimento di risultati statisticamente significativi.
Valentina Guiducci … [et al.], Disregolazione affettiva, disorganizzazione dell’attaccamento e disturbi alimentari: fattori di rischio individuali e familiari, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 2 (giu. 2018), pp. 65-85
I modelli di attaccamento sono stati interpretati quali pattern di regolazione/disregolazione affettiva, la cui organizzazione compromessa risulta associata ai disturbi alimentari. Scopo del presente lavoro è indagare i modelli di attaccamento e l’alessitimia in un campione di 50 giovani pazienti con anoressia e bulimia, in un sottocampione di genitori e un gruppo di controllo. Nel presente lavoro sono riportati e commentati i risultati dell’indagine.
Federica Pierini, Paolo Melani, Pio Enrico Ricci Bitti, Health-related quality of life and coping strategies in adolescents with eating disorders. A case-control study, in Psicologia della Salute, n. 1 (2018), pp. 63-80
Lo studio qui descritto intendeva rilevare i sintomi principali del disturbo del comportamento alimentare (DCA) in ragazze adolescenti in regime di ricovero ospedaliero per anoressia nervosa e bulimia nervosa e individuare quali indicatori della qualità di vita e quali strategie di coping caratterizzavano le partecipanti. Sono poi state esplorate le interazioni tra le variabili considerate. Hanno partecipato allo studio 72 ragazze adolescenti, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, di cui 36 con DCA che sono state confrontate con 36 ragazze del gruppo di controllo, omogenee per livello di scolarità.
Siti istituzionali:
Conferenza Nazionale sulla Nutrizione
Disturbi alimentari – Ministero della salute
Disturbi alimentari – Regione Umbria
Informagiovani – Comune di Torino
Mappa dei Servizi per la cura dei DNA e delle Associazioni
Progetto BIOVEDA (BIObanca Veneta per i Disturbi alimentari), Università di Padova
Regione Veneto
Centro Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso della ULSS 10 Veneto Orientale
Associazioni:
Academy for Eating Disorders – USA
Associazione Fenice Lazio
Eating Disorders Research Society – USA
European Association for the Study of Obesity
European Council on Eating Disorder
Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (AIDAP)
Associazione Prevenzione dell’Anoressia Torino
Federazione Italiana Disturbi Alimentari
Fondazione FOBAN
Società Italiana Obesità
Società Italiana Psicopatologia dell’Alimentazione
Riviste:
Eating and Weight Disorders – Studies on Anorexia, Bulimia and Obesity
Eating Behaviors
Eating Disorders – The Journal of Treatment and Prevention
European Eating Disorders Review
International Journal of Eating Disorders
New SIO (Società Italiana Obesità)
State of Mind. Il giornale delle scienze psicologiche