Aggiornata a ottobre 2023

I materiali, elencati in ordine decrescente per anno di pubblicazione, sono disponibili presso la Biblioteca del Gruppo Abele, negli orari e nelle modalità previste dal regolamento della Biblioteca oppure on line. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in biblioteca sul tema in oggetto. Ulteriori ricerche sono possibili sul nostro catalogo bibliografico.

Vengono proposti i seguenti percorsi:

Dati di contesto sulla povertà

1Enrico Tormen … [et al.], Guaranteeing children’s future. How COVID-19, cost-of-living and climate crises affect children in poverty and what governments in Europe need to do, Save the Children Europe, Brussels, 2023, 164 p.
Nonostante l’Europa sia una delle regioni più ricche del mondo, il numero di minori e famiglie che vivono in condizioni di povertà ed esclusione sociale è in allarmante aumento, a causa del costo della vita, della crisi climatica e delle conseguenze della pandemia COVID-19. Nel 2021 il numero totale di bambini a rischio di povertà era oltre 19,6 milioni, 1 bambino su 4. Questo documento riporta dati e informazioni su come queste crisi colpiscano i minori e le loro famiglie, in 14 stati europei, di cui 10 membri dell’Unione Europea. Inoltre, esamina l’applicazione nei singoli paesi, compresa l’Italia, del programma Garanzia Infanzia (Child Guarantee) istituito nel 2021 dal Consiglio UE con l’obiettivo di spezzare il ciclo intergenerazionale dello svantaggio garantendo l’accesso dei bambini a rischio povertà ed esclusione sociale a servizi educativi per la prima infanzia, assistenza sanitaria, alloggio adeguato e alimentazione sana.

A cura di Federica De Lauso, Walter Nanni, La povertà in Italia secondo i dati della rete Caritas. Report Statistico Nazionale 2023. Caritas italiana, Caritas italiana, Roma, 2023, 44 p.
Il carattere statistico del Report appare evidente anche nel formato divulgativo e accessibile della pubblicazione, che limita al massimo il commento testuale lasciando ampio spazio ai numeri, alla rappresentazione grafica e tabellare, con ampie possibilità di confronti regionali e territoriali. Sempre all’interno del report è riportato l’esito di una articolata analisi statistica multivariata- la prima nel suo genere realizzata su dati di fonte Caritas- che ha consentito di estrapolare cinque profili o cluster di beneficiari, andando oltre la semplice analisi descrittiva delle tante variabili a disposizione nella nostra banca dati (complessivamente oltre 300). La classificazione in gruppi omogenei delle persone sostenute e accompagnate da Caritas assume una doppia valenza, interna ed esterna al mondo Caritas. Da un lato risponde a un’esigenza conoscitiva di studio e di ricerca; può infatti favorire una migliore messa fuoco e una più puntuale rappresentazione delle famiglie e delle persone in condizione di povertà. In seconda istanza può fornire degli elementi utili ai decisori, agli amministratori locali e agli stessi operatori Caritas nell’elaborare adeguate strategie di contrasto, nel definire risposte e interventi efficaci, nel costruire mirati percorsi di accompagnamento secondo le diverse esigenze sociali e territoriali.

Istat, Stabile il rischio di povertà o esclusione sociale. Condizioni di vita e reddito delle famiglie. Anni 2021-2022, Istat, Roma, 2023, 17 p.
Il Report annuale dell’Istat pubblica i dati aggiornati sulla povertà ed esclusione sociale delle famiglie in Italia, oltre ai dati sulla distribuzione delle misure emergenziali di sostegno al reddito.

41VaecrRpmL._AC_UF1000,1000_QL80_Censis, 56° Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2022, Franco Angeli, Milano, 2022, 436 p.
Come ogni anno, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di crisi che stiamo attraversando. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto descrivendo una società che vive in una sorta di latenza di risposta, sospesa tra i segnali dei suoi sensori e la mancata elaborazione di uno schema di funzionamento. Nella seconda parte, La società italiana al 2022, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno: il ciclo del post-populismo, l’ingresso in una nuova età dei rischi, il costo dei grandi eventi della storia, l’inceppamento dei meccanismi proiettivi e la malinconia sociale, il riposizionamento latente del sistema economico. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.
Collocazione Biblioteca: 01R56

ASviS, L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Rapporto ASviS 2022, ASviS, Roma, 2022, 240 p.    Il rapporto 2023 sarà presentato il 19 ottobre
Il Rapporto 2022 dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile analizza lo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda Onu 2030 e illustra un quadro organico di proposte, segnalando gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo. Tra le novità dell’edizione, il Rapporto illustra graficamente il cammino dei singoli Target a seconda delle diverse dimensioni – ambientale, economica, istituzionale, sociale – evidenziando con chiarezza la distanza che ancora si staglia tra le politiche nazionali e gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Le proposte trasversali avanzate nel Rapporto sono quelle formulate durante la campagna elettorale quando l’Alleanza ha consegnato alle forze politiche “Dieci idee per un Italia sostenibile” da realizzare nella prossima legislatura, aprendo il manifesto anche alle firme della società civile. A queste si aggiungono centinaia di proposte specifiche sui singoli Target, avanzate grazie al contributo degli oltre 600 esperti degli Aderenti all’Alleanza.

A cura di Mikhail Maslennikov, Disuguitalia. Ridare valore, potere e dignità al lavoro, Oxfam Italia, Roma, 2022, 56 p.
Dalle consegne per l’e-commerce, al cibo sulla nostra tavola, al lavoro domestico: “risultanze visibili” di lavoratori “invisibili”, sfruttati, precarizzati, dai diritti e dignità profondamente erosi e “valore sociale” scarsamente riconosciuto. Questo rapporto restituisce una fotografia delle moderne forme di sfruttamento lavorativo e di un mercato del lavoro nazionale profondamente iniquo – con ampi divari territoriali, generazionali e di genere – e che produce strutturalmente povertà. E una riflessione sul senso e sul valore del lavoro e su come le istituzioni dovrebbero riportare la dignità del lavoro al centro dell’agire politico.

41LzaK6A6gLCesare Bianciardi, Roberto Albano, Povertà nascoste. Il fenomeno dell’homelessness sul territorio metropolitano torinese, Liguori, Napoli, 2022, 120 p.
Gli autori, docenti dell’Università di Torino nel campo delle scienze sociali e del servizio sociale, illustrano i risultati di un percorso di ricerca sviluppato sui comuni dell’area metropolitana torinese, volto a far emergere le povertà, che essi definiscono “nascoste” nei piccoli centri abitati. Il territorio oggetto dell’indagine comprende quindi tutti i 312 comuni dell’ex Provincia, ad esclusione del capoluogo Torino. La prima parte del testo mette in luce i profili delle persone senza fissa dimora, fornisce una mappatura delle strutture e dei servizi e descrive alcune pratiche di intervento. La seconda parte affronta il tema dei sistemi informativi nei servizi socioassistenziali, indicati dagli autori come possibile via per il miglioramento delle politiche territoriali di contrasto all’emarginazione adulta. Il testo è rivolto sia agli operatori sia agli studiosi del tema delle persone senza fissa dimora.
Collocazione Biblioteca: 19425

Eurostat, Early estimates of income inequalities, Eurostat, Bruxelles, 2022, 6 p.
L’obiettivo di questo rapporto è fornire statistiche sociali il più possibile tempestive – in particolare riguardo agli indicatori sulla povertà e disuguaglianza di reddito. Tali indicatori si basano sulle statistiche dell’UE sul reddito e sulle condizioni di vita (EU-SILC). I dati del 2021 rispetto a quelli dell’anno precedente mostrano una riduzione della disoccupazione e un graduale ritorno al lavoro nel secondo anno della pandemia di Covid 19.

A cura di Associazione Società INformazione Onlus, 20° Rapporto sui diritti globali. Stato dell’impunità nel mondo 2022. Senza pace, senza giustizia, Milieu, Milano, 2022, 488 p.
Il Rapporto sui diritti globali è una pubblicazione annuale sui processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali. Dal 2020 il Rapporto è pubblicato anche in lingua inglese e si focalizza sui diritti umani e sulla lotta contro l’impunità, a partire dalla collaborazione con Fight Impunity (Association Against Impunity and for Transitional Justice), che promuove il volume. La fotografia che esce dalla ventesima edizione 2022 è quella di un mondo che sta cambiando rapidamente e drammaticamente, nella quotidiana escalation della guerra in Ucraina. Un conflitto che ha visto crimini e violazioni dei diritti umani sui territori direttamente colpiti, ma, al contempo, ha contribuito a nasconderli e “normalizzarli” in tante altre parti del mondo, così come a indurre ovunque processi di ulteriore vulnerazione dello stato della democrazia e del diritto. Crisi economica, crisi sociale, crisi pandemica/sindemica e crisi climatica, già intrecciate e interdipendenti, sono ora aggravate dalla crisi negli equilibri geopolitici e nell’ordine globale e dal precipitare di una guerra in Europa da cui si alimentano, moltiplicano e diffondono nuovi squilibri: crisi dell’energia, crisi delle catene di approvvigionamento globale, crisi del cibo, crisi dell’inflazione, rischi di recessione e di crisi del debito, così come rinnovate ed estese lesioni ai sistemi democratici, allo Stato di diritto e ai diritti umani.
Collocazione Biblioteca: 12R20

copertina_rapporto_torino_2021Luca Davico… [et al.], Un anno sospeso. 2021. Ventiduesimo Rapporto “Giorgio Rota” su Torino, Centro Einaudi, Torino, 2021, 213 p.
Per tener fede alla sua storica vocazione di fare ricerca a stretto contatto con i principali temi all’ordine del giorno nel dibattito pubblico, questo XXII Rapporto si articola in un primo capitolo focalizzato sugli impatti che la pandemia in atto ha prodotto – e sta producendo – sui sistemi socioeconomici e, quindi, sulla vita delle persone. I capitoli 2 e 3 si orientano prevalentemente verso il futuro, con una forte attenzione per i piani e i programmi (da quelli lanciati di recente dall’Unione europea, come Next Generation, a quelli di livello nazionale e locale), al tempo stesso guardando alle condizioni in cui si trovano i diversi territori metropolitani – e quello torinese in particolare – nel momento in cui si avvia una fase che potrebbe rivelarsi di rilevanti trasformazioni.

A cura di Laura Chies, Maria Dolores Ferrara, Elena Podrecca,  Le dimensioni della povertà.  Aspetti economici e giuridici, Giappichelli, Torino, 2021, 285 p.
Le autrici sono docenti di Economia, Diritto del lavoro o Macroeconomia all’Università di Trieste. Il volume nasce dalla collaborazione tra le curatrici nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia avente per oggetto le tematiche del benessere e delle misure di inclusione attiva dei cittadini e delle cittadine. Questo obiettivo iniziale si è poi ampliato in occasione della preparazione di questo volume che offre una generale riflessione multidisciplinare sulle diverse dimensioni della povertà sia in ambito economico sia in ambito giuridico alla luce anche delle crisi economiche e sociali che si sono succedute nell’ultimo decennio, culminate con l’emergenza causata dalla pandemia da Sars-Cov2. I saggi danno conto delle diverse nozioni di povertà, delle parabole evolutive che ha subito questo concetto, dei problemi di misura e delle cause sottostanti, in un quadro di riferimento teorico e di politica sociale e del lavoro in cui i diversi approcci disciplinari sono unificati dall’obiettivo di individuare le più idonee misure di contrasto con particolare riguardo all’esperienza italiana.
Collocazione Biblioteca: 19158

Clare Coffey … [et al.], Time to care. Unpaid and underpaid care work and the global inequality crisis, Oxfam, Oxford, 2020, 64 p.
L’organizzazione non governativa Oxfam pubblica questo rapporto sulla disuguaglianza economica nel mondo, partendo dal dato per cui nel 2019 poco più di duemila miliardari possedevano più ricchezza di 4,6 miliardi di persone. Questo divario è il risultato di un sistema economico che valorizza la ricchezza di pochi – soprattutto uomini – più dei miliardi di ore del lavoro più essenziale, cioè il lavoro di cura non retribuito e sottopagato che in tutto il mondo è svolto principalmente da donne e ragazze. Al vertice dell’economia globale c’è una piccola élite la cui ricchezza cresce in modo esponenziale nel tempo, con poco sforzo e indipendentemente dal fatto che apporti o meno valore alla società. La pesante responsabilità del lavoro di assistenza e la sua iniqua ripartizione perpetuano le disuguaglianze di genere e quelle economiche. Oxfam chiede ai governi nel mondo di agire per costruire un’economia umana che riconosca il ruolo delle donne e valorizzi ciò che conta veramente per la società, anziché alimentare l’eterno perseguimento di profitto e di ricchezza. I più urgenti provvedimenti richiesti sono: investimenti nei sistemi nazionali di assistenza per far fronte alla disproporzione di responsabilità che grava su donne e ragazze, il rafforzamento della progressività dei sistemi fiscali estesa alla tassazione della ricchezza e norme legislative a favore di chi presta lavoro di cura. Il riassunto in italiano del rapporto “Avere cura di noi. Lavoro di cura non retribuito o sottopagato e crisi globale della disuguaglianza” e il documento ” Disuguitalia. Dati e considerazioni sulla disuguaglianza socioeconomica in Italia” sono scaricabili dal sito di Oxfam Italia.

Forme e caratteristiche della povertà

Tanta-fatica-per-nulla-copertinaEdi Lazzi, Tanta fatica per nulla. La regola della precarietà, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2023, 156 p.
Tredici testimonianze, esemplari di un’intera generazione di giovani intrappolati loro malgrado in questa devastante condizione di precariato di vita e di lavoro. L’autrice, sindacalista della FIM-CGIl di Torino, analizza le cause ma soprattutto prova a indicare una via d’uscita, perché cambiare è possibile sempre.
Collocazione Biblioteca: 20146

Daniela Giudici, Sostenibile per chi? Vulnerabilità sociale e transizione ecologica, in Rassegna Italiana di Sociologia, A.64, n.1 (gen. – mar. 2023), pp. 27-50
Il cambiamento climatico radicalizza e globalizza una serie di rischi sociali (salute, sicurezza e povertà), colpendo soprattutto i territori e le popolazioni più vulnerabili. Per questo l’articolo analizza il tema delle conseguenze del cambiamento climatico come un oggetto multidimensionale che attraversa la ricerca sociale nel suo complesso, esaminando il nesso tra vulnerabilità sociale e transizione ecologica.

A cura di Ugo Ascoli e Fiorenza Deriu, Povertà, rapporti tra le generazioni e welfare: una riflessione sulle disuguaglianze sociali in Italia negli studi di Giovanni B. Sgritta, in RPS : La rivista delle politiche sociali, numero speciale (dic. 2022), pp. 1-206
Il numero speciale della rivista è interamente dedicato alle analisi del sociologo Gianni Sgritta. Gli studi sulla povertà, le riflessioni sulle condizioni dell’infanzia e sulla posizione sociale delle donne, il lavoro di «scavo» sulle problematiche delle nuove generazioni che rischiano di passare la propria vita fra precariato lavorativo, insicurezze esistenziali e pensioni povere, la difficoltà delle politiche sociali ad assumere un carattere di inclusività e di rapportarsi efficacemente alle istanze e alle potenzialità della società civile hanno evidenziato la sua sensibilità sociale e la sua capacità di intuire fra i primi la rilevanza di alcuni snodi cruciali per la crescita democratica del paese. Il testo è suddiviso in tre sezioni: la povertà e i nuovi processi di esclusione sociale; i rapporti tra le generazioni; il Welfare.

SDT-255-1Carlo Verdelli, La fila per il pane, in cravatta, in Scarp de’ tenis, n. 255 (nov. 2021), pp. 44-47
L’articolo racconta le storie di alcune persone incontrate dall’autore nei centri di aiuto e nelle mense per i poveri a Milano, come sono finiti in povertà e come riescono a vivere nella quotidianità.

Maria Assunta Casati, Non basta il lavoro, bisogna cambiare modelli di sviluppo. Intervista a Chiara Saraceno, in Scarp de’ tenis , n. 250 (mag. 2021), pp. 38-39
Nell’intervista, la sociologa Chiara Saraceno espone una propria riflessione sullo stato della povertà, delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale in Italia: per non essere poveri, non basta più avere un lavoro, a causa del nostro attuale sistema economico, delle carenze della preparazione scolastica e del welfare insufficiente.

Fabio Berti, Andrea Bilotti, Andrea Valzania, La povertà alimentare in Toscana. Strumenti di contrasto e possibili ricadute sul benessere e la salute delle persone, in Salute e società, n. 2 (2021), pp. 169-183
L’articolo analizza il legame tra la povertà alimentare e la salute a partire da una ricerca empirica sui beneficiari di interventi nazionali per combattere la povertà in Toscana. Lo scopo principale è quello di comprendere le implicazioni della povertà alimentare in termini di condizioni di salute e benessere psicofisico delle persone.

61TCeigPLhL._AC_UF1000,1000_QL80_A cura di Lorenzo Coccoli, I poveri possono parlare? Soggetti, problemi, alleanze, Futura, Roma, 2021, 158 p.
Sull’onda degli effetti esplosivi della pandemia e di una crisi economica e sociale più che decennale, il tema della povertà è tornato al centro del discorso pubblico e della produzione culturale. Attraverso i contributi di cinque giovani ricercatori provenienti da prospettive disciplinari diverse: diritto, sociologia, etnografia, filosofia politica, critica letteraria, il libro vuole mostrare come i confini fra i poveri e “noi” siano molto più labili di quanto si creda e come la povertà possa rivelarsi l’indice di una nuova politica dell’emancipazione e della libertà. La scommessa che accomuna i diversi contributi è che le questioni metodologiche poste nei rispettivi campi dal confronto con l’oggetto “povertà” possano essere messe al servizio di un lavoro di concettualizzazione politica. L’analisi dei singoli casi-studio produce subito uno spostamento: dalla povertà ai poveri. E non tanto ciò che i poveri sono, ma ciò che i poveri fanno. Questione dunque di pratiche, non di identità      .
Collocazione Biblioteca: 19185

Giacomo Gabbuti, Poveri, non disuguali?, in Italia Caritas, n. 2 (mar. 2020), pp. 14-20
Secondo alcuni analisti del settore, i problemi di povertà in Italia non sarebbero correlabili al crescente divario tra ricchi e poveri. Molti dati, in realtà, dimostrano che la forbice si allarga. E, secondo l’autore, le politiche tardano ad incidere. Sullo stesso argomento si segnala “Chi è solo se la cava” di Federica De Lauso (pp. 18-20), che analizza la povertà in relazione alla condizione delle famiglie numerose.

Martina Di Pirro, La geografia della speranza. Viaggio nell’Italia che resiste, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2020, 174 p.
L’autrice, giornalista, racconta alcune esperienze di persone che realizzano e diffondono nei territori relazioni e modelli economici fondati su solidarietà e integrazione, alcune delle centinaia di realtà riunite dal 2017 nella Rete dei Numeri Pari. Inoltre, il libro aiuta a riflettere sulle cause che hanno ridotto in povertà ed escluso dal contesto sociale una parte della popolazione italiana, già prima dell’epidemia di Covid-19.
Collocazione Biblioteca: 18673

Politiche sociali

2Federico Di Leo, Il contrasto alla povertà e le misure di politica attiva al lavoro. Perché parlare ancora del reddito di cittadinanza?, in Welfare oggi, n. 2 (apr.-giu. 2023), pp. 23-32
Il 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza (RdC) verrà sostituito dall’assegno di inclusione, nelle prossime settimane o mesi se ne comprenderanno meglio l’impostazione e le modalità di erogazione. Nel frattempo non è senza significato soffermarsi ancora sugli esiti dell’esperienza del RdC. Le azioni di contrasto alla povertà sono per loro natura complesse e, per produrre risultati, richiedono il respiro del medio e lungo periodo. Eppure il dibattito relativo alle misure di contrasto alla povertà è stato segnato da prese di posizione irrigidite e di corto respiro. Si intende, quindi, proporre una sorta di bilancio e un promemoria ragionato per sostenere decisioni e scelte che, a fronte di risorse economiche importanti, portino a risultati durevoli di benessere e coesione sociale per i cittadini.

Federica Vezzoli, Stare al fianco di chi vive in povertà. Seconda parte. Promuovere la partecipazione dei diretti interessati, in Lavoro sociale, n. 6 (dic. 2022), pp. 52-55
L’autrice di questa rubrica, docente di Scienze sociali, offre spunti e riflessioni di metodo attraverso la presentazione di un caso concreto. La prima parte della rubrica è pubblicata nel n. 5 (ott. 2022) della rivista, col titolo “Prima parte: il ruolo dei professionisti

Marco Arlotti, Luigi Bernardi, Reddito di cittadinanza e implementazione territoriale: un’analisi sul Nord Italia, in Polis : ricerche e studi su società e politica in Italia,   A. 36, n. 3 (dic. 2022), pp. 339-368
A seguito del forte aumento della povertà in Italia, a partire dal 2017 è stato introdotto il Reddito di Inclusione a sostegno delle persone in condizione di povertà. Nel 2018 viene sostituito con il Reddito di Cittadinanza, la cui normativa ha comportato un deciso aumento del numero dei beneficiari ed anche un incremento degli importi riconosciuti. Inoltre si è registrato uno squilibrio tra le varie zone d’Italia. L’articolo cerca di sviluppare una linea complementare di approfondimento con un focus specifico di analisi sulle dinamiche di incidenza territoriale nel Nord Italia.

867f01cc_780b_4216_bdb2_7eb5423de992Giuseppe De Marzo, Cooperazione contro precarietà e disuguaglianze, in lavialibera, n. 15 (2022), pp. 47-48
L’articolo propone, alla luce della situazione sociale ed economica italiana, cinque proposte su cui il paese dovrebbe mobilitarsi per una società più giusta (nate dal lavoro di diversi soggetti sociali al tavolo di lavoro “Quali politiche sociali e lavoro per sconfiggere disuguaglianze e mafie” di Contromafiecorruzione).

Fiorella Farinelli, Povertà. Un’enorme ferita sociale, in Rocca, a. 81, n. 22 (nov. 2022), pp. 17-19
Il 9,4% della popolazione, quasi 5,6 milioni, risultano “poveri assoluti”, cioè persone e famiglie che non possono permettersi le spese minime per una vita accettabile. Dal rapporto della Caritas non emergono solo numeri ma una visione più completa di cosa significa povertà in tutti i suoi risvolti umani e non solo economici. E’ necessario ma di sicuro non sufficiente mantenere il Reddito di cittadinanza, pur con le dovute modifiche che non significano eliminare o depotenziare. Occorrono politiche attive, abitative, salariali, sanitarie ed educative. Il lavoro non può essere solo precario e mal pagato. Inoltre occorre supportare il terzo settore che deve essere messo in grado di svolgere al meglio il suo lavoro.

Antonella Meo e Stella Volturo, Le politiche regionali di contrasto alla povertà. Un’analisi comparata nell’Italia settentrionale, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1 (apr. 2022), pp. 133-155
L’articolo prende in esame le politiche regionali di contrasto alla povertà, prestando attenzione alle trasformazioni avvenute a seguito dell’introduzione di misure nazionali di reddito minimo, soffermandosi in particolare sulle regioni del Nord Italia, dove vengono prese in esame le risposte politico sociali, a partire dalle forti ricadute economiche e sociali a seguito della grande recessione del 2008. Pur essendo regioni con una più ampia tradizione di welfare, tuttavia si trova ancora una volta conferma dell’estrema eterogeneità territoriale che va ben oltre il noto divario Nord Sud del paese.

5137788_FCOVRiccardo Prandini, Giulia Ganugi, Governance territoriali e politiche di contrasto alla grave emarginazione adulta. Verso un modello strategico integrato, Franco Angeli open access, Milano, 2021, 220 p.
Le ricerche sulla grave emarginazione adulta e, più nello specifico, sulla condizione di senza dimora, si concentrano spesso sulle persone, sul loro percorso all’interno del circuito dei servizi e sulla loro esperienza della città. Nel libro proposto gli autori presentano un’analisi su come vengono progettati e organizzati i servizi territoriali per questa fascia di popolazione; sugli attori coinvolti e a quali livelli territoriali e istituzionali operano; e come un “modello strategico integrato”, fondamentale per i policy maker nazionali, si realizza a livello locale. La ricerca presentata in questo libro ha indagato l’impatto della politica nazionale dell’Avviso 4/2016, emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla governance dei servizi sociali a scala regionale e urbana. Tramite l’utilizzo di molteplici tecniche di ricerca, il lavoro ha monitorato l’andamento dei servizi progettati e le modalità di collaborazione e progettazione all’interno delle cabine di regia territoriali multi-stakeholder.
Collocazione Biblioteca: P0127

Michal Krumer-Nevo, Speranza radicale. Lavoro sociale e povertà, Erickson, Trento, 2021, 291 p.
Anche se, negli anni, le politiche di contrasto alla povertà e le misure di sostegno al reddito hanno spesso coinvolto l’azione professionale degli operatori sociali, non è mai stata sviluppata una specifica metodologia per l’aiuto alle persone in difficoltà economiche. Questo libro offre un nuovo paradigma, il Poverty-Aware Social Work Paradigm (PA-P), sviluppato in trent’anni di ricerche, insegnamento e attivismo. Fondato su quattro pilastri fondamentali – Trasformazione, Riconoscimento, Diritti, Solidarietà – il PA-P non ci spiega solo come lavorare con le persone che vivono in povertà ma come ripensare un social work critico, in grado di promuovere una società libera dalle ingiustizie, tornando al senso profondo del lavoro di operatori sociali: legittimare la sofferenza dell’essere umano e la sua fragilità e avere cura di chi è in difficoltà attraverso un pieno riconoscimento dell’altro e del valore della relazione.
Collocazione Biblioteca: 18875

Massimo Pallottino, Non lasciare nessuno indietro”: il motore della cooperazione allo sviluppo, in Aggiornamenti Sociali, n. 11 (nov. 2021), pp. 601-609
La cooperazione allo sviluppo è tradizionalmente uno degli strumenti principali di cui la comunità internazionale dispone nella lotta contro la povertà a livello globale. Nel presente articolo, gli si chiedono quali siano le condizioni della sua efficacia, da quali spinte sia attraversata e con quali esiti, in un mondo caratterizzato da tensioni e problemi che sempre più assumono dimensioni globali e in cui tutti gli elementi appaiono interconnessi. Riflettono anche sulla crescente importanza degli attori privati e della logica di mercato di cui sono portatori.

copertina-PSS2103-212x300Gabriele Blasutig, Carla Dessi, Armida Salvati, Contrasto alla povertà e livelli di welfare, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 3 (estate 2021), pp. 26-29
A vent’anni dalla legge quadro 328/00 per la realizzazione del sistema integrato di interventi sociali, assistenziali e sociosanitari per garantire un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà, il presente contributo si propone di analizzare l’evoluzione degli interventi di contrasto alla povertà in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia. Le tre regioni adottano logiche di welfare differenti e si sono distinte negli ultimi anni per indirizzi specifici sul tema e per investimenti dedicati.

Valentina Gnoatto… [et al.], Le politiche sociali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in Welfare oggi, n. 2 (apr.-giu. 2021), pp. 5-46
Il numero della rivista è interamente dedicato ad illustrare le misure di politica sociale e sanitaria contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) varato dal Governo nell’Aprile 2021 e approvato dal Parlamento. Al fine di contrastare povertà e arretratezza, vengono previsti interventi rivolti ai territori definiti fragili, investimenti nell’edilizia sociale, nonchè alla valorizzazione dello sport e della cultura, quali componenti fondamentali della realizzazione e del rafforzamento sociale. Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano le aree tematiche strutturali di intervento. Tra queste risultano essere di particolare interesse le tematiche relative all’inclusione e alla salute, che sono analizzate e approfondite nella monografia proposta.

U. De Ambrogio… [et al.], Costruiamo il welfare dei diritti sul territorio. Uno sguardo oltre l’emergenza, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 50, n. 2 (primavera 2020), pp. 1-17
Nella monografia sono pubblicati gli articoli vincitori della quarta edizione del premio IrsCnoasPss “Costruiamo il welfare dei diritti sui territori”, operazione che guarda a un futuro prossimo ponendosi come auspicio per lo sviluppo di un welfare territoriale di comunità che deve e dovrà fronteggiare problemi cresciuti in questo periodo di emergenza coronavirus. Questi gli articoli proposti: “V.I.P. – Very Informal People”, progetto trentino presentato dallo Studio Associato Tangram. “Un modello di pronto intervento sociale: il servizio emergenza urgenza sociale”, progetto dell’Azienda USL Toscana Centro presentato da Rossella Boldrini e Andrea Mirri. “Microarea alessandrina: uno spazio multifunzione di promozione della qualità della vita nel quartiere Cristo di Alessandria”, progetto piemontese presentato da Marina Fasciolo e Stefania Guasasco di CISSACA e da Valeria Oddone della Coop. Il Gabbiano. “Nest: Nido Educazione Servizi Territorio”, progetto nazionale promosso dall’Associazione Pianoterra Onlus di Roma.

www.mondadoristoreFondazione Emanuela Zancan, La lotta alla povertà è innovazione sociale. La lotta alla povertà. Rapporto 2020, Il Mulino, Bologna, 2020, 163 p.
Il Rapporto 2020 della Fondazione Zancan, dopo aver analizzato la dispersione delle scelte politiche e legislative, si concentra sulle pratiche generative e i loro potenziali, che si stanno diffondendo nel nostro paese per meglio collegare la lotta alla povertà all’innovazione sociale. Il Rapporto considera la lotta alla povertà “con i poveri” un investimento prioritario e fruttuoso per l’intera società.
Collocazione Biblioteca:  33R18

A cura di Ugo Ascoli, Politiche di welfare e riduzioni delle disuguaglianze sociali, in Politiche Sociali, A. 7, n. 1 (gen.-apr. 2020), pp. 3-175
L’obiettivo di questo numero monografico della rivista è quello di approfondire le conseguenze delle principali politiche di welfare sulle disuguaglianze sociali in Italia e, inoltre, di giungere a suggerire alcuni possibili percorsi che potrebbero essere adottati per rendere la società italiana più equa e coesa. Partendo da una iniziale riflessione sui valori e i significati da porre alla base degli obiettivi di uguaglianza perseguibili, il quadro delle politiche analizzate si articola fino a comprendere le principali misure di welfare in atto oggi nel nostro paese: dalle politiche per contrastare la povertà alle politiche pensionistiche; dall’assistenza sanitaria sui territori alle politiche per le famiglie; da quelle di “long-term care”, per affrontare la non autosufficienza, all’istruzione.

Uscire dalla povertà: servizi e interventi

Simona Parolari, I poveri al tavolo del Piano di zona, in Lavoro sociale, n. 3 (giu. 2023), pp. 33-37
L’articolo invita ad affrontare il problema sociale della povertà attraverso il metodo del Relational social work, cioè tramite il coinvolgimento dei diretti interessati degli interventi sociali. Viene descritta una ricerca azione sperimentata nel distretto cremasco all’interno del Tavolo di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale del Piano di zona. Le persone coinvolte vengono viste come portatrici di risorse, riconoscendo loro un ruolo attivo nel sistema sociale.

per_mano_qubi2.0A cura di Pamela Aquilani, Francesca Romana Marta e Sofia Trezzi, Per Mano – QuBì 2.0. Appunti Sulla Costruzione Di Comunità Di Cura nella Città Di Milano, Save the children ; QuBi, Milano, 2023, 39 p.
Garantire l’esercizio dei diritti di base per i nuclei familiari più vulnerabili presi in carico, attraverso un aggancio forte al sistema sanitario, sociale ed educativo e rendere più efficace e stabile il sistema territoriale di riconoscimento, accompagnamento e presa in carico di bambini e bambine: è l’approccio di Per Mano QuBì, un progetto di Save the Children inserito in Ricetta QuBì, programma di Fondazione Cariplo contro la povertà infantile. Questo documento intende restituire le attività e i risultati della seconda edizione del progetto, gli ostacoli superati e quelli che permangono, ma anche le prospettive di lavoro perseguibili e realizzabili. Per Mano QuBì ha lavorato nelle zone di maggiore bisogno in 8 municipi Milanesi, con l’intento di coordinare le risorse presenti sui territori e contribuire al contrasto precoce della povertà nelle famiglie più vulnerabili, attraverso la presa in carico sociale precoce e integrata di bambini e bambine tra 0 e tre anni. I 6 partner di progetto hanno accolto complessivamente circa 400 famiglie con bambine e bambini piccolissimi e con un forte bisogno di supporto a causa di problemi legati a disabilità, marginalità sociale, precariato e disagio abitativo.

Sandro Busso … [et al.], La città dei ricchi e la città dei poveri, in gli asini, n. 107 (mar.- apr. 2023), pp. 18-52
Da cosa il welfare dovrebbe proteggere? Secondo gli autori da una economia della disuguaglianza che può fare a meno della maggioranza della popolazione dove i ricchi producono e scambiano la maggior parte delle risorse economiche e ambientali e i poveri (sempre moralmente connotati come oziosi, pigri e approfittatori) sono degli stranieri sociali. Gli articoli trattano anche della precarietà abitativa e del Rifugio Fraternità Massi di Oulx che offre accoglienza a bassissima soglia a chi si appresta a tentare il passaggio della frontiera: provengono dall’Africa, dai Balcani e quasi nessuno ha intenzione di fermarsi in Italia.

Pietro Segreto, Minori in povertà. Dimensioni del fenomeno in Italia e novità legislative, in Lavoro sociale, n. 6 (dic. 2022), pp. 45-49
L’articolo descrive gli strumenti dell’ordinamento legislativo italiano per il contrasto alla povertà minorile, fenomeno in crescita.

Remo Siza … [et al.], Welfare condizionale e contrasto alla povertà, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 52, n. 3 (estate 2022), pp. 1-19
La monografia raccoglie i seguenti contributi: 1) “Che cos’è il welfare condizionale?” di Remo Siza; 2) “Dal welfare attivo al welfare condizionale” di Remo Siza; 3) “Condizionalità e contrasto alla povertà. L’approccio prudente della rete dei servizi” di Matteo D’Emilione, Giovanna Giuliano; 4) “La relazione d’aiuto e le trappole della condizionalità. Riflessioni e prospettive per il lavoro nei servizi” di Maria Rosalba Demartis; 5) “Meccanismi e criteri che riducono l’efficacia delle prestazioni contro la povertà” di Maurizio Motta.

COP300_Lavoro_sociale_1-2022-758x1024Sara Ciconali, Il reddito di cittadinanza. Oltre gli stereotipi, in Lavoro sociale,  n. 1 (feb. 2022), pp. 33-37
L’autrice ci porta a fare chiarezza sul “reddito di cittadinanza” e sulla sua complessità. Partendo dalla riflessione di come al povero vengono attribuite attitudini che lo rendono “Altro” da noi. L’attuazione del Reddito di Cittadinanza non ha, a distanza di due anni, raccolto consensi attorno alla misura, anzi ha svilito tutte le riflessioni su come contrastare la povertà.

A cura del Gruppo di lavoro QuBì, L’assistente sociale di comunità. L’esperienza dei Servizi sociali del Comune di Milano all’interno del programma QuBì, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 4 (autunno 2021), pp. 19-23
Il programma QuBì (quanto basta), patrocinato dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, si pone l’obiettivo di rafforzare la capacità di contrasto alla povertà minorile nella città di Milano attraverso 4 assi di lavoro: raccolta di dati per fotografare la povertà ; realizzazione di azioni specifiche e innovative di contrasto alla povertà; aumento delle capacità di spesa delle famiglie in povertà; potenziamento dell’accompagnamento delle famiglie per uscire dalla situazione di bisogno.

Gabriele Blasutig, Carla Dessi, Armida Salvati, Contrasto alla povertà e livelli di welfare, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 51, n. 3 (estate 2021), pp. 26-29
A vent’anni dalla legge quadro 328/00 per la realizzazione del sistema integrato di interventi sociali, assistenziali e sociosanitari per garantire un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà, il presente contributo si propone di analizzare l’evoluzione degli interventi di contrasto alla povertà in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia. Le tre regioni adottano logiche di welfare differenti e si sono distinte negli ultimi anni per indirizzi specifici sul tema e per investimenti dedicati.

downloadA cura di Guido Cavalca, Reddito di Cittadinanza: verso un welfare più universalistico?, Franco Angeli Open Access, Milano, 2021, 265 p.
Il volume presenta analisi e riflessioni sulla trasformazione delle politiche del lavoro e di sostegno al reddito in Italia, messa in moto dalla recente introduzione del Reddito di Cittadinanza. Proprio questa nuova misura viene letta come primo rilevante passo di avvicinamento del welfare italiano verso quell’universalismo che nel nostro paese ha avuto realizzazione solo in campo sanitario. In un paese con problemi strutturali di disuguaglianza, disoccupazione e povertà, aggravati dalle recenti crisi economiche anche prima della pandemia in corso, l’introduzione della prima misura a vocazione universalistica di lotta alla povertà ha suscitato reazioni da parte di commentatori e politici. Il volume tratteggia alcuni elementi di sfondo, come la frammentazione e l’inadeguatezza delle politiche sociali e del lavoro, il dibattito teorico che accompagna ogni riforma del sostegno al reddito e le sperimentazioni del reddito minimo garantito nel nostro paese.
Collocazione Biblioteca: P0081

Marco Burgalassi, Cristina Tilli, L’attivazione negli interventi di servizio sociale per il contrasto della povertà, tra responsabilità individuale e capacitazione, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1 (apr. 2021), pp. 103-117
L’articolo propone una riflessione sui programmi di attivazione all’interno degli interventi di politica sociale a contrasto della povertà. Gli esaminano la letteratura internazionale sul tema e analizzano i dati di una ricerca qualitativa condotta su assistenti sociali del Comune di Roma.

Matteo D’Emilione, Giovanna Giuliano, Anna Grimaldi, La collaborazione tra professionisti e operatori sociali nelle politiche a contrasto della povertà. Il ruolo dell’équipe multidisciplinare, in Counseling , n. 2 (2020) – on line, pp. 17-41
Negli ultimi anni la metodologia di lavoro dell’équipe multidisciplinare ha trovato crescente spazio nei principali provvedimenti attuativi delle misure di contrasto alla povertà a livello nazionale e regionale. Ma cosa accade quando dalla norma si passa all’attuazione? Come hanno interagito operatori e professionisti appartenenti a diversi servizi? Il presente contributo cerca di rispondere a tali domande attraverso la ricostruzione delle evidenze di lavori di ricerca realizzati dall’INAPP negli ultimi anni, cogliendo il punto di vista degli operatori. La recente messa a regime del Reddito di cittadinanza e la pandemia Covid-19 stimolano, dunque, una riflessione proprio sul futuro del lavoro in équipe nei diversi sistemi di welfare locali.

La povertà educativa

Glenda Cinotti … [et al.], Comporre sguardi diversi sul contrasto alle povertà educative, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 53, n. 2 (2023), pp. 1-22
La povertà educativa, ovvero la privazione dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni, è il tema cui è dedicato questo inserto, nel quale vengono presentati cinque contributi che offrono diversi punti di vista sull’argomento: 1) I progetti sul territorio finanziati da con i bambini. Intervista a Marco Rossi Doria; 2) Comunità di pratiche. Processi partecipativi per il contrasto alla povertà educativa minorile; 3) Di donna in donna, di madre in madre; 4) Provaci ancora, Sam! a Torino. Attività urbane per l’inclusione e contro la povertà educativa; 5) La valutazione partecipata del progetto di contrasto alla povertà educativa.

7c7f50ccover2284Gabriele Tomei … [et al.], I programmi di contrasto della povertà educativa minorile. Focus, in Politiche Sociali, a. 9, n. 3 (set.-dic. 2022), pp. 359-537
Il focus monotematico raccoglie i seguenti contributi: 1) “Interventi di contrasto della povertà educativa minorile. Opportunità strategica o retorico passepartout?” di Gabriele Tomei e Francesca Pia Scardigno; 2) “Povertà educativa: perché e come misurarla anche a livello territoriale. Alcune analisi e proposte” di Monica Pratesi; 3) “Transmission and persistence of educational poverty. Children and anti-poverty policies in Greece, Italy and Spain” di Luca Salmieri et al.; 4) “Le azioni di contrasto alla povertà educativa. Elementi legislativi, storici e di mappatura degli interventi realizzati nel contesto nazionale, con specifica attenzione al contributo degli Uffici Scolastici Regionali e delle Regioni” di Brunella Fiore e Consuela Torelli; 5) “Nascere (o non nascere) nelle aree interne della Sardegna. Per una regolazione del delicato equilibrio tra work life balance, denatalità e povertà educativa minorile” di Maria Lucia Piga e Daniela Pisu; 6) “The evolution of inter-organisational urban networks to face poverty in education. The REACT experience” di Gianluca Argentin et al.; 7) “Teorie del cambiamento e misurazione di un’evidenza credibile. Risultati preliminari della valutazione d’impatto di un progetto multiregionale di contrasto della povertà educativa” di Marco Spampinato e Desirée Campagna; 8) “Costruire comunità e innovare le pratiche educative. Analisi di una esperienza che sfida la frammentazione” di Andrea Biagiotti e Tiziana Tarsia.

Andrea Farina, La povertà educativa minorile. Una privazione di opportunità che minaccia i diritti fondamentali dei minori, in Orientamenti pedagogici , n. 4 (ott.- dic. 2022), pp. 9-18
La povertà economica, fenomeno che va sempre più ad aggravarsi, porta anche ad una povertà educativa minorile che rappresenta una limitazione dei diritti fondamentali delle persone di minore età e compromette il loro diritto allo studio, allo sviluppo delle proprie potenzialità e a nutrirsi di esperienze educative e a crescere. Investire sulle disuguaglianze è diventato imprescindibile.

A cura di Maddalena Sottocorno e Giovanna Carugo, Povertà educative, in Bambini, n. 7 (sett. 2021), pp. 27-54
Gli articoli della rubrica “L’approfondimento”, fanno riferimento alla questione della povertà educativa, identificata come deprivazione derivata da mancato raggiungimento di livelli minimi di istruzione, utili ad affrontare l’attuale contesto economico, culturale ed occupazionale. Gli articoli: 1) Povertà e invisibilità dei bambini, di Paola Milani; 2) I bambini figli della povertà, di Paola Milani e Claudia Marcellan; 3) Sulla Buona Strada, di Maddalena Sottocorno e Emanuele Sciutto; 4) Scommettere sulla comunità, di Maria Gigantino; 5) Accorciare le distanze, di Mariangela Di Gangi e Alessandra Notarbartolo.

articolo-2Save the Children ; A cura di Cristina Vincenzo, Il progetto S.C.AT.T.I. Raccomandazioni e buone pratiche per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica, Save the Children, Roma, 2021, 32 p.
S.C.AT.T.I. è un progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, l’acronimo sta per: Scuola, Comunità, Attivazione, Territori, Innovazione. La scelta di queste parole chiave racconta l’anima del progetto: la promozione di un modello di presa in carico globale di bambini e ragazzi, basato sulla responsabilizzazione, il rafforzamento e la messa in rete di tutti gli attori attorno alle scuole, centrato sul protagonismo dei ragazzi e realizzato anche grazie al contributo positivo e consapevole delle tecnologie digitali. S.C.AT.T.I. ha coinvolto quartieri e aree urbane in grado di rappresentare sia le città che i piccoli centri periferici, su tutto il territorio nazionale: Giambellino a Milano, Ponte di Nona a Roma, Scalea e Praia a Mare in provincia di Cosenza, ZEN a Palermo. La scelta dei territori rispecchia l’intenzione di far comunicare contesti con caratteristiche differenti ma che affrontano criticità simili.

Matteo Moscatelli, Elisabetta Carrà, Chiara Ferrari, La lente dell’impatto familiare come punto di vista strategico sull’efficacia degli interventi. Le Family Impact Checklist in un progetto per il contrasto alla povertà educativa minorile, in Lavoro sociale, supplemento al n. 4 (ago. 2021) – on line, pp. 61-78
Il contributo presenta un’applicazione dell’approccio Family Impact Lens nell’ambito di un progetto volto a contrastare la povertà educativa dei bambini di 0-6 anni in un quartiere periferico del Comune di Novara. Secondo tale approccio, nel progettare, attuare e valutare politiche e pratiche vanno attentamente considerate le ricadute sul benessere delle famiglie, applicando una metodologia multidimensionale. Lo studio presenta l’applicazione del modello durante la seconda annualità del progetto, in cui sono state sviluppate e utilizzate cinque Family Impact Checklist che, oltre a monitorare il modus operandi degli operatori coinvolti, hanno anche promosso un processo metariflessivo da parte degli operatori stessi, rispetto all’acquisizione di una cultura familyoriented.

Marzia Sica, Contrastare la povertà educativa dei bambini. L’impegno delle fondazioni di origine bancaria, in Animazione Sociale, n. 2/334 (2020), pp. 18-27
Le condizioni socio-culturali in cui tanti bambini e adolescenti si trovano a crescere penalizzano i loro cammini di vita. Sempre più emerge come siano le fragilità dei genitori le determinanti della povertà educativa dei figli. Su questo fronte di intervento cruciale, da tempo le fondazioni di origine bancaria sono impegnate a promuovere iniziative per contrastare la povertà educativa di bambini e ragazzi del nostro Paese, fondando nel 2016 il Fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile, insieme al Governo e al Forum del Terzo settore. Nell’articolo si analizza l’intervento svolto negli ultimi anni.

Sitografia

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)
Banca Mondiale
Città di Torino – Servizio adulti in difficoltà
Commissione Europea Occupazione, Affari Sociali e Inclusione – Senzatetto
Con i bambini – Povertà educativa
EUROSTAT
Fio.psd – Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora
Global Call To Action AgainstPoverty
Italia No-Profit – Associazioni che si occupano di senza fissa dimora
ISTAT – Povertà
La legge per tutti – Cosa comporta essere senza fissa dimora
Ministero delle finanze: tabelle variabili IRPEF
Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Povertà ed esclusione sociale
Oxfamitalia.org
Openpolis
Save the children
Volontari per lo sviluppo
UNICEF