Tratta degli esseri umani e prostituzione

Aggiornata ad Aprile 2022 a cura di Chiara Bertini e Paola Moriondo

I materiali (libri, articoli di riviste, audiovisivi e documentazione grigia), elencati in ordine decrescente per anno di pubblicazione sono disponibili presso la Biblioteca del Centro Studi o di libero accesso nel web. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in Biblioteca sul tema in oggetto. Ulteriori ricerche sono possibili sul nostro catalogo bibliografico.

I percorsi tematici proposti sono i seguenti:

La tratta degli esseri umani nel mondo

f7720a8d9361c4b10a95150deac9b605Donna M. Hughes, Ukrainian Women: Victims of Putin’s War and and Sex Industry Predators, in Dignity, vol. 7, n. 2 (2022), pp. 1-11
Dopo l’invasione Russa in Ucraina si contano già numerose notizie di violenze, stupri, rapimenti e deportazioni a scopo di tratta sessuale riportati dalle donne rifugiate ucraine. Ad oggi, quattro milioni di rifugiati, la maggior parte donne e bambini, sono partiti dall’ Ucraina, e si stima che ci siano circa 6,5 ​​milioni di sfollati all’interno del paese. Un gruppo così vasto e vulnerabile di donne e bambini sono bersagli facili dei trafficanti, in particolare degli operatori delle industrie del sesso europee. L’articolo espone l’azione delle attiviste femministe e delle forze dell’ordine per individuare e contrastare questi fenomeni.

Office of the Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings (OSCE), Policy responses to technology-facilitated trafficking in human beings: Analysis of current approaches and considerations for moving forward, OSCE, Vienna, 2022, 68 p.
Il documento esamina i diversi approcci delle politiche adottate dai paesi OSCE per contrastare il traffico degli esseri umani facilitato dalle nuove tecnologie. Innanzitutto esamina l’impatto delle tecnologie e dell’epidemia di Covid-19 sulla tratta ed esplora le risposte legislative degli Stati, suggerendo aggiornamenti e miglioramenti. Considera anche gli sforzi del settore privato per migliorare la risposta dell’industria tecnologica a questo problema. Inoltre esamina le questioni ritenute centrali per il contrasto alla tratta nel campo della regolamentazione del settore delle tecnologie, come l’accertamento dell’età, la rimozione dei contenuti, il blocco dei siti web e la trasparenza. Infine, il documento espone una serie di raccomandazioni per i decisori politici, mirate a migliorare la sicurezza e a proteggere le persone. Si consulti anche il documento che richiama l’attenzione sui motivi per cui gli Stati dovrebbero scoraggiare la domanda che promuove il traffico di esseri umani: Discouraging the demand that fosters trafficking for the purpose of sexual exploitation, OSCE, Vienna, 2022, 6 p.

Andrea Nichols, Erin Heil, Human Trafficking of People with a Disability. An analysis of State and Federal Cases, in Dignity, vol. 7, n.1 (2022) – on line, p. 21
L’attuale discorso accademico che esamina la tratta di esseri umani solitamente non si concentra sui sopravvissuti con disabilità, tuttavia la maggiore probabilità di abuso subita da persone con disabilità è ben documentata nella letteratura della ricerca e un piccolo corpus di ricerche indica un’accresciuta vittimizzazione del traffico sessuale di ragazze minorenni con disabilità. Attingendo da un’analisi del contenuto di 18 casi federali e 17 statali di tratta di esseri umani, il presente studio mira specificamente ad aumentare la nostra comprensione del traffico sessuale e lavorativo che coinvolge sopravvissuti con disabilità. I risultati hanno rivelato i seguenti modelli e temi: 1) il tipo di tratta subita (sesso, lavoro o entrambi), 2) se a livello statale o casi federali 3) i tipi di disabilità individuati tra i sopravvissuti alla tratta, 4) la natura del rapporto tra trafficanti e sopravvissuti, 5) modalità di reclutamento, 6) esiti del caso; e 7) caratteristiche demografiche dei trafficanti e delle vittime (es. genere/cittadinanza). Le implicazioni includono sforzi di prevenzione sotto forma di educazione sessuale per le potenziali vittime e di un curriculum di relazioni sane per i sopravvissuti con disabilità intellettiva, nonché formazione specializzata contro la tratta per coloro che lavorano nei servizi legali, sanitari e sociali che includono le persone con disabilità.

International_Review_of_Victimology_journal_front_cover_imageBiljana Meshkovska, Arjan E.R. Bos, Melissa Siegel, Long-term (re)integration of persons trafficked for the purpose of sexual exploitation, in International Review of Victimology, vol. 27, n. 3 (set. 2021) – on line, pp. 245–271
Questo documento si concentra sui processi di recupero e (re)integrazione delle donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale in Europa. Guarda alla loro vita non solo dopo un’esperienza di tratta, ma per diversi anni dopo. Cinquantadue interviste semistrutturate e approfondite sono state condotte con fornitori di servizi, persone trafficate e familiari delle persone trafficate. Sono stati individuati vari fattori che influenzano il processo di (re)integrazione, quali: (a) il background dell’individuo; (b) l’ esperienza di sfruttamento: chi era il trafficante e la gravità; (c) il ruolo delle istituzioni, delle ONG e dei fornitori di servizi; (d) fattori economici; (e) le caratteristiche personali, le sfide, le motivazioni ei meccanismi di risposta della vittima; e infine (f) il sostegno sociale. Tuttavia, ciò che è stato identificato come particolarmente importante per la sostenibilità del processo di (re)integrazione sono state le relazioni costruite con i fornitori di servizi, le relazioni ricostruite con i familiari esistenti o le relazioni costruite con nuove famiglie che si sono stabilite dopo l’esperienza della tratta.

Leslie M. Tutty, … [et al.], The Butterfly Longitudinal Study of Sex Trafficking in Cambodia, in Dignity, n. 4 (ago. 2021) – on line, pp. 1-217
Nonostante i molti studi fatti in Asia sul problema dello sfruttamento delle prostituzione questo è il primo studio longitudinale centrato su un unico stato. I ricercatori del collettivo Chab Dai hanno già pubblicato articoli sul Progetto Butterfly, ma questo studio è una ricerca longitudinale poderosa sul traffico sessuale in Camboglia, composta da sette articoli e basata su un decennio di studi. Per riassumere, questi articoli forniscono informazioni ampie e approfondite sulle persone che sono state vittime di tratta in Cambogia, ritraendo le loro lotte e i loro successi. Ogni articolo include citazioni dirette che inquadrano i percorsi dei sopravvissuti con narrazioni toccanti e spesso evocative. Ulteriori informazioni e le pubblicazioni del progetto Butterfly si trovano sul sito del progetto.

IOM UN Migration, World migration report 2022, International Organization for Migration, Geneva, 2021, 522 p.
Il Rapporto esplora dati e altre informazioni disponibili per comprendere come l’epidemia di Covid-19 abbia modificato la migrazione e la mobilità delle persone nel mondo, ma affronta anche altre questioni riguardanti il fenomeno migratorio, come  il contrasto alla tratta di esseri umani sulle rotte delle migrazioni. E, a livello europeo si consulti il rapporto: European Migration Network, Annual Report on Migration and Asylum 2020, European Commission, [s. l.], 2020, 59 p.

osce_page-0001Office of the Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings (CTHB), Trafficking in Human Beings and Terrorism: Where and How They Intersect: Analysis and recommendations for more effective policy responses, OSCE, Vienna, 2021, 72 p.
Questo documento esplora le relazioni tra il traffico di esseri umani e il terrorismo, analizzando le attività dei gruppi terroristici attraverso la lente del traffico di esseri umani. Facendo un’analisi critica dei regimi legali e politici, il documento fornisce uno studio comparativo di due crimini – il traffico di esseri umani e il terrorismo – basato su una serie di esempi illustrativi raccolti in tutta la regione OSCE. Il risultato è una serie di raccomandazioni mirate per sfidare le pratiche di traffico dei gruppi terroristici, facendo leva sui meccanismi di prevenzione e protezione esistenti nel campo della lotta al traffico. L’intento di queste raccomandazioni è sostenere gli Stati partecipanti nella prevenzione del crimine del traffico di esseri umani da parte dei gruppi terroristici, individuare i responsabili e proteggere le vittime.

Office to Monitor and Combat Trafficking in Persons (TIP), 2021 Trafficking in Persons Report, U.S. Department of State, Washington,  2021, 646 p.
Come richiesto dal Trafficking Victims Protection Act, il TIP Report valuta gli sforzi dei governi di tutto il mondo per combattere il traffico di esseri umani ed evidenzia le strategie raccomandate per affrontare questo crimine e proteggere le vittime. Per la prima volta, il rapporto avverte dei pericoli del razzismo sistematico e riconosce che le politiche discriminatorie perpetuano il traffico di esseri umani. Il rapporto 2021 declassa la Guinea-Bissau e la Malesia al livello 3, il più basso, per non essere riusciti a prendere provvedimenti per intervenire sullo sfruttamento di lavoratori migranti in piantagioni e fabbriche. Il regime nordcoreano e i governi di Afghanistan, Birmania, Cina, Cuba, Eritrea, Iran, Russia, Sud Sudan, Siria e Turkmenistan sono elencati come complici di una “politica o modello” di traffico di esseri umani. Altre quattordici nazioni, tra cui Afghanistan e Pakistan, sono anche criticate per il loro uso di bambini soldato. Altri paesi hanno migliorato i loro sforzi: Bielorussia, Burundi, Lesotho, Papua Nuova Guinea e Arabia Saudita. Il rapporto sull’Italia si trova in italiano sul sito dell’Ambasciata e Consolati degli Stati Uniti d’America in Italia.

Office of the Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings, Applying gender-sensitive approaches in combating trafficking in human beings, Vienna,  OSCE, 2021, 64 p.
Questo Occasional Paper si basa sui risultati di un progetto di ricerca multimetodo, che comprende indagini, interviste a esperti e riunioni di gruppi di esperti con partecipanti provenienti da più della metà degli Stati partecipanti dell’OSCE. Riunendo le voci dei sopravvissuti, degli esperti anti-tratta, dei fornitori di servizi e delle forze dell’ordine, questo documento offre un resoconto completo degli aspetti di genere nella tratta di esseri umani. Fornisce, inoltre, una base di discussione sui possibili modi di applicare approcci sensibili al genere. Il rapporto, quindi, esplora una serie di aspetti di genere che spesso non sono affrontati nelle strategie di prevenzione, protezione e perseguimento esistenti.

downloadGroup of experts on action against trafficking in human beings (GRETA), 10th General report on GRETA’s activities. Covering the period from 1 January to 31 December 2020, Council of Europe, Strasbourg, 2021, 71 p.
Questo è il 10° Rapporto Generale sulle attività del Gruppo di Esperti sull’azione contro la tratta di esseri umani (GRETA) del Consiglio d’Europa nel 2020. Ciò che distingue questo dai precedenti rapporti generali è l’impatto su scala globale della pandemia di COVID-19. L’epidemia ha infatti influenzato le attività del GRETA ed ha accentuato le difficoltà incontrate dalle vittime della tratta, che generalmente si trovano in una posizione di grande insicurezza e vulnerabilità. I rapporti precedenti sono reperibili sul sito.

The Inter-Agency Coordination group Against Trafficking in Persons (ICAT), Preventing trafficking in persons: the role of public procurement, ICAT Issue Brief, n. 10, pp. 1-10
Il traffico di esseri umani è una violazione dei diritti umani e un reato lucroso spesso presente nella produzione delle merci e nella fornitura di servizi di cui usufruiamo, compresi quelli procurati dai governi o dagli enti pubblici. L’articolo spiega il ruolo degli appalti pubblici nella prevenzione della tratta a scopo di lavoro forzato, accenna al quadro politico ai livelli nazionali e internazionale, approfondisce diversi aspetti dell’appalto, compreso come ottenere forniture sostenibili, segnala collaborazioni e accordi internazionali rilevanti e fornisce suggerimenti per gli attori coinvolti.

The Inter- Agency Coordination group against Trafficking in Persons (ICAT), 20th Anniversary of the Trafficking in Persons Protocol. An analytical review, ICAT, [s. l.], 2021, 27 p.
Il documento viene pubblicato in occasione del ventesimo anniversario dell’adozione del protocollo delle Nazioni unite per prevenire, eliminare e punire il traffico di esseri umani, specialmente donne e bambini. Fornisce una rassegna analitica dei progressi ai livelli nazionali e internazionale nel campo del contrasto al traffico di esseri umani, comprendendo anche le sfide emergenti, come quella derivante dalla pandemia di Covid-19. L’analisi ha lo scopo di aiutare a identificare le aree chiave che possono avere un grande impatto nella lotta alla tratta e le priorità per le azioni future; inoltre intende ispirare il piano strategico dell’ICAT per i prossimi anni (Plan of Action). Per una mappatura delle attività dell’ICAT si veda  il documento: Expertise and resources in countering trafficking in persons. Mapping of the mandates and activities of ICAT entities, ICAT, [s. l.], 2021, 53 p.

unodocThe Inter-Agency Coordination group against Trafficking in Persons (ICAT), Trafficking in persons for the purpose of organ removal, ICAT Issue Brief, n. 11 (2021), pp. 1-11
La carenza mondiale di organi umani per i trapianti, rispetto alla domanda crescente, è un fattore che contribuisce all’aumento degli abusi in tale campo, compreso il ricorso al traffico di esseri umani per ottenere gli organi illegalmente. L’articolo fornisce una panoramica della portata e dell’impatto della tratta di esseri umani per la sottrazione degli organi, nonché suggerimenti per affrontare questo problema.

United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), Global Report on Trafficking in Persons 2020, United Nations, New York,  2020, 176 p.
Questo report copre 136 paesi e fornisce una panoramica completa del reato di tratta di persone e della risposta ad esso da parte delle Nazioni. Come negli anni precedenti, questa edizione presenta un quadro globale dei modelli e dei flussi della tratta (Capitolo 1), insieme ad analisi regionali dettagliate (Capitolo 6) e al profilo nazionale. Il capitolo 2 tratta i fattori socioeconomici e il rischio di recessione a causa della pandemia da Covid-19; il capitolo 3 parla del traffico dei minori; il capitolo 4 espone i fattori socioeconomici che sottendono al tratta; il capitolo 5 illustra come il traffico si sviluppi anche in Internet. Sono disponibili anche le precedenti edizioni del Global Report alla pagina web del Rapporto.

The Inter-Agency Coordination group against Trafficking in Persons, Trafficking in persons for the purpose of forced labour, ICAT Issue Brief, n. 9 (2020), pp. 1-8
Il ​​lavoro forzato, la schiavitù e la tratta di persone, sono stati questioni di interesse per la comunità internazionale sin dal XIX secolo. Sebbene questi concetti si sovrappongano nella pratica, sono definiti separatamente nel diritto internazionale. Al loro fondamento, questi crimini sono un affronto ai diritti, alla libertà, alla dignità e all’autonomia delle loro vittime. Questo breve report affronta questo argomenti e l’azione di contrasto a livello nazionale e internazionale. Il suo obiettivo è aumentare la consapevolezza del problema e chiedere un miglioramento di politiche specifiche, identificazione e protezione delle vittime, responsabilità per gli autori.

downloadGroup of experts on action against trafficking in human beings (GRETA), Compendium of good practices in addressing trafficking in human beings for the purpose of labour exploitation, Concil of Europe, Strasbourg, 2020, 53 p.
Lo scopo di questo compendio è evidenziare le misure adottate dagli Stati parti della Convenzione per prevenire e combattere la tratta a scopo di sfruttamento lavorativo e per fornire spunti di riflessione e direzione nei loro sforzi futuri. Il compendio si basa sui rapporti di valutazione dei paesi elaborati da GRETA, che riflettono la situazione in ciascun Paese al momento dell’ultima valutazione, nonché informazioni aggiornate presentate dalle autorità nazionali in risposta alle raccomandazioni del Comitato delle Parti e al questionario di GRETA per il 3° ciclo di valutazione. Vengono presentate le leggi che criminalizzano il fenomeno; le politiche e i quadri istituzionali; il mandato, le risorse e la formazione degli ispettorati del lavoro per affrontare la tratta di esseri umani; la formazione sul tema; l’ applicazione delle norme sul diritto del lavoro in tutti i settori dell’economia e sui lavoratori privi di documenti; la collaborazione con i sindacati, le azioni di sensibilizzazione; la prevenzione attuata sui gruppi a rischio; l’identificazione, l’assistenza e il risarcimento delle vittime, la risposta della giustizia penale, la responsabilità delle aziende, le disposizioni non punitive, la raccolta dei dati e le ricerche in corso. Sulla base di quel compendio, GRETA ha adottato una nota di orientamento per approfondire e rafforzare l’attuazione dell’obbligo di adottare misure per prevenire e combattere la tratta a scopo di sfruttamento lavorativo:  Guidance note on preventing and combatting trafficking in human beingsfor the purpose of labour exploitation, Council of Europe, Strasbourg, 2020, 35 p.

Purna Sen, Rosario Grima Algora, Federica Lacava, Bridging the gap: Sexual exploitation, abuse and harassment (SEAH), United Nations, New York,  2020, 28 p.
Questo documento di advocacy cerca di riflettere e far progredire il dialogo sulle connessioni tra molestie sessuali, sfruttamento e abuso sessuale (SEA). Sono tutte violazioni dei diritti umani basate sulla discriminazione di genere, che si intersecano con ogni forma di disuguaglianza sociale, e fanno parte di un continuum di violenze (principalmente) contro donne e ragazze e quasi sempre commesse da uomini. Nonostante questi punti in comune, le organizzazioni nei settori dello sviluppo e umanitario, comprese le Nazioni Unite, hanno avuto la tendenza ad affrontare queste due forme di violenza come problemi separati e indipendenti. Questa pubblicazione sostiene un ripensamento degli approcci attuali per affrontare le molestie sessuali e la SEA, incluso il fatto che per l’eliminazione di questi fenomeni è necessario concentrarsi sulle voci delle vittime e comprendere cause e dinamiche comuni. Riguardo al tema specifico della tratta di ragazze e donne per fini sessuali si consulti il documento: United Nations General Assembly, Trafficking in women and girls. Report of the Secretary-General (2020), United Nation, New York 2020, 18 p.

The Inter-Agency Coordination Group against Trafficking in Persons (ICAT), Non-punishment of victims of trafficking, ICAT Issue Brief n. 8 (2020), pp. 1-6
Le vittime della tratta sono oggetto di sfruttamento in vari modi. A volte, a causa del loro vittimizzazione, si impegnano in una condotta illegale. Esempi comuni includono il coinvolgimento nel commercio del sesso, coinvolgimento nella produzione o nel traffico di droga, microcriminalità, possesso o uso di documenti fraudolenti o ingresso in un altro paese in modo non conforme alle sue leggi sull’immigrazione. In molti casi, le vittime sono costrette o altrimenti costrette dai trafficanti a commettere questi crimini o altra condotta illegale. Questo fatto viene poi utilizzato dai trafficanti come mezzo per mantenere un ulteriore controllo sulla loro vittime. In alcuni casi, una vittima potrebbe non essere consapevole di aver infranto la legge. Questo breve documento si concentra su questi argomenti ed in particolare affronta il tema dei criteri e delle pratiche della non punibilità e stila delle raccomandazioni in proposito. Sull’argomento si veda anche il documento del Group of experts on action against trafficking in human beings (GRETA), Guidance note on the entitlement of victims of trafficking, and persons at risk of being trafficked, to international protection, Council of Europe, Strasbourg, 2020, 15 p.

9788836250103_0_536_0_75A cura di Annamaria Fantauzzi, Narrare la violenza. Cultura, cura e clinica, Giovanni Fioriti, Roma, 2020, 112 p.
Si può narrare la violenza subita, vista, vissuta? Qual è l’atteggiamento eticamente corretto di accoglienza, ascolto e azione di un operatore sanitario (medico, infermiere, psicologo) di fronte a una persona vittima di una qualsiasi forma di violenza? Dall’antropologia medica, tramite la medicina narrativa, alla pratica infermieristica e la clinica biomedica e psicologica, il libro propone alcuni casi emblematici, tecniche e situazioni illustrate da esperti del settore, su cui riflettere e interrogarsi, soprattutto di fronte all’aumento continuo di vittime di violenza. Uno sguardo particolare è riservato alla violenza di genere, in particolare domestica, con le testimonianze dirette di donne italiane, che si raccontano in una forma di trauma indelebile inscritto nel corpo e nella mente. A questo si aggiunge invece il silenzio delle vittime straniere, spesso bambine e inserite nella rete della tratta, per le quali è richiesta un’alta formazione transculturale nella clinica e nel supporto psico-antropologico.
Collocazione Biblioteca: 19099

A cura di Rosita Rijtano, “L’Europa è la vera collaboratrice dei trafficanti”. Intervista a Maurice Stierl di Alarm Phone, in lavialibera, n. 2 (mar. – apr. 2020), pp. 16-19
Alarm phone è una linea telefonica di emergenza nata per supportare i migranti che attraversano il Mediterraneo per arrivare in Europa. Alle chiamate in cerca di aiuto rispondono volontari di ogni età che cercano di tranquillizzare, individuano la posizione della barca in difficoltà e allertano le autorità e le navi delle Ong nelle vicinanze. Nell’intervista il fondatore di Alarm phone racconta la sua esperienza e confuta con forza la frequente accusa di favorire l’immigrazione clandestina e di essere complici dei trafficanti. Denuncia inoltre gli accordi che l’Unione europea ha preso con la guardia costiera libica, responsabile di violenze e violazioni dei diritti umani.

Youngbee Dale, Money Laundering in the Commercial Sex Market in the United States, in Dignity, n. 4 (dic. 2019) – on line, vol. 4, pp. 1-36
Il documento proposto descrive le tecniche di riciclaggio del denaro sporco utilizzate da diverse organizzazioni criminali che operano nel mercato USA del sesso. L’autore ne descrive e classifica i vari metodi usati e indica quali sono le sfide attuali da cogliere per un’efficace lotta contro tale fenomeno.

Patrick Ryan … [et al.] ; Hestia, Underground Lives. Homelessness and Modern Slavery in London” – Ottobre 2019, London, Hestia, 2019, 16 p.
L’organizzazione non governativa HESTIA, che si occupa di fonire assistenza a vittime di tratta, persone con disagio psichico e vittime di violenza domestica nella città di Londra ha pubblicato, a fine ottobre, una ricerca che evidenzia come vi sia una stretta correlazione tra il fenomeno dei senzatetto e il fenomeno della schiavitù moderna. accanto ai dati sul fenomeno, vengono presentati ad esempio alcuni casi di persone sopravvissute a vari forme di schiavitù (sfruttamento domestico, prostituzione maschile e femminile) e che presentano diverse tipologie di alloggiamenti: persone con alloggiamenti temporanei, senza tetto nascosti (provvisoriamente alloggiati presso parenti e amici); persone che pernottano all’aperto. Vengono infine descritti quali problemi e bisogni presentino queste persone, quali agenzie forniscano loro aiuto e in che modo.

La tratta degli esseri umani in Italia

www.mondadoristoreLuca Rondi, Come sta cambiando lo sfruttamento delle vittime di tratta. Al centro i movimenti secondari tra Italia e Francia, in Altreconomia, n.247 (apr. 2022), pp. 18-21
La prostituzione non rappresenta più l’unica forma di costrizione per le donne nigeriane. Vengono infatti utilizzate dai “cult” criminali per compiere altri reati: traffico di stupefacenti, accattonaggio, truffe on line, riciclaggio… I cult originariamente erano associazioni di studenti universitari che combattevano contro le discriminazioni e per i diritti, ma che ora sono diventate organizzazioni criminali e agiscono in tutta Europa. Le donne vittime di tratta, che ultimamente spesso sono di ritorno in Italia dalla Francia e dalla Germania, fanno sempre riferimento ad una madame, un controllore o un fidanzato e sono costrette a lavorare per restituire il debito contratto con gli sfruttatori rendendosi disponibili per collaborare ai traffici illeciti del cult. Disponibile in PDF.

Anna Paus, Niccolò Casnici, Interpersonal cooperation in illegal markets. The case of human smuggling organisations in the North of Italy, in Rassegna Italiana di Sociologia, A. 62, n. 3 (lug.-set. 2021), pp. 701-731
L’articolo presenta i risultati di una ricerca sui mercati illegali, in particolare quello del traffico di esseri umani, volta a indagare sui fattori che facilitano la cooperazione interpersonale tra i diversi attori all’interno di questa impresa criminale. Queste reti criminali non necessariamente sono fondate su legami familiari o di parentela, generalmente non usano la violenza come intimidazione e non applicano un controllo del territorio o un codice di condotta di tipo mafioso. Tramite l’analisi della rete sociale di una grande organizzazione di traffico di esseri umani del Nord Italia, gli autori identificano le somiglianze culturali e l’esperienza criminale come fattori facilitanti nella cooperazione tra membri delle imprese dedite alla tratta, mentre il controllo sociale non risulta un fattore importante. Secondo gli autori, questi risultati vanno presi in considerazione riguardo all’inefficacia delle attuali misure di contrasto alla tratta.

Eugenia Bonetti … [et al.], Tratta, Sfruttamento, Servizi, Covid19: e Ora? Atti del Seminario, Roma – 26 ottobre 2020, Associazione Slaves no more, Roma, 2021, 158 p.
Nella prima parte, la pubblicazione presenta le riflessioni proposte durante il seminario omonimo svoltosi online il 26 ottobre 2020. I contributi raccontano il fenomeno della tratta in tempo di Covid-19, sollevano domande alla politica ed alle istituzioni sugli interventi da adottare, e raccontano esperienze di contrasto e presa in carica delle vittime. Nella seconda parte vengono presentate ulteriori riflessioni raccolte dopo l’evento.
Collocazione Biblioteca: 19129

8891639363Francesco Carchedi ; prefazione di Maria Grazia Giammarinaro, Vite capovolte. La tratta di esseri umani. Pratiche di sfruttamento sessuale e lavorativo sul territorio laziale, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2020, 262 p.
L’autore, studioso dei processi migratori, della tratta di esseri umani, delle politiche sociali e dei servizi per gli immigrati, espone i risultati di una ricerca che delinea le caratteristiche del fenomeno della tratta e dello sfruttamento sessuale e lavorativo nel territorio laziale. Il percorso di analisi e sistematizzazione delle informazioni e dei dati raccolti, anche tramite interviste dirette, si sviluppa all’interno di due ambiti problematici: da una parte lo sfruttamento sessuale di donne rumene e nigeriane e transessuali brasiliane, dall’altra il lavoro agricolo.
Collocazione Biblioteca: 19120

Mariapia Bonanate , Io sono Joy. Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2021, 176 p.
Joy ha 23 anni quando a Benin City viene convinta da un’amica di fiducia a partire per l’Italia con la promessa di un lavoro con il quale potrà mandare denaro alla sua famiglia e proseguire gli studi. Poche ore di viaggio per rendersi conto che è stata ingannata ed è precipitata in un girone infernale: la drammatica traversata del deserto, i campi di detenzione libici, veri e propri lager dove subisce violenze crudeli e conosce orrori indescrivibili, il barcone alla deriva nel Mediterraneo. Salvata miracolosamente dal naufragio, al suo arrivo in Italia scopre che il lavoro promesso è “la strada”, dove viene obbligata a prostituirsi con il ricatto del woodoo e di un debito di 35.000 euro. Ma Joy, anche nei momenti più drammatici, sorretta dalla forza atavica delle donne della sua terra, non smarrisce mai la sua fede in Dio. Un libro potente, raccontato in prima persona dalla testimone eccezionale di quel “crimine contro l’umanità”, come lo ha definito Papa Francesco, che a nostra insaputa coinvolge tutti.
Collocazione Biblioteca: 18957

Luca Rondi, La lotta alla tratta è stata smantellata, in La Via Libera, n. 10 (2021), pp. 64-67
Sono migliaia le persone fatte arrivare in Italia con l’inganno di un buon posto di lavoro e poi costrette a prostituirsi o sfruttate nei campi. Ma nel governo la lotta contro la tratta è affidata al lavoro di sole tre persone. Dopo aver costruito un sistema invidiato dal resto del mondo, in Italia il contrasto allo sfruttamento degli esseri umani, soprattutto sessuale, è stato messo in secondo piano. Nell’articolo l’autore indaga sulle motivazioni che hanno portato a questa situazione.

COP. RASSEGN fronte 03-21 copiaLuisa Ravagnani, Carlo Alberto Romano, Influenza dei riti voodoo nel fenomeno della tratta di donne dalla Nigeria in alcune sentenze di merito, in Rassegna Italiana di Criminologia, a. 15, n.1 (2021) – on line, pp. 6-17
Il fenomeno della tratta di donne dalla Nigeria ai fini di sfruttamento sessuale costituisce da anni un ben delineato ambito di indagine scientifica multidisciplinare. Tuttavia, se il ruolo pesantemente negativo di pratiche magico/religiose all’interno della relazione trafficante-vittima è emerso fin da subito, si è dovuto attendere a lungo prima che venisse preso in considerazione all’interno delle aule giudiziarie italiane quale elemento in grado di definire i contorni essenziali per la contestazione di gravi reati associativi previsti dal codice penale italiano. L’articolo, dopo aver discusso le principali caratteristiche della tratta di donne dalla Nigeria e preso in considerazione gli aspetti fondamentali della pratica del voodoo, analizza alcune sentenze di merito per sottolineare come, negli ultimi quindici anni, anche la giurisprudenza abbia dovuto rendersi permeabile a contenuti di tipo etnoculturale per assicurare una migliore tutela alle vittime di un reato tanto odioso.

Chiara Ferrari, Il Juju nel sex trafficking: quali strategie di affrancamento, in Studi Emigrazione, A. 58, n. 222 (apr.-giu. 2021), pp. 229-244
Attraverso le narrazioni di donne africane uscite dalla tratta sessuale, l’articolo esplora gli elementi che favoriscono l’emancipazione dalle forme di assoggettamento connesso al rituale del juju. La domanda che ci si pone è come si esce da un campo connotato da precise semantiche culturali e religiose, dentro la quale si è entrati attraverso una ritualità corale contrassegnata da particolare violenza simbolica.

Francesco Donnici, San Ferdinando, dopo lo sgombero tante macerie e nessun vincitore, in La Via Libera, n. 2 (mar. – apr. 2020), pp. 61-64
L’autore ripercorre le vicende dell’insediamento nella zona di San Ferdinando di migliaia di immigrati irregolari, sfruttati per il lavoro nelle campagne dal caporalato e dalla criminalità e costretti a vivere in una enorme baraccopoli priva di qualsiasi requisito di igiene. La decisione presa in seguito ai Decreti Sicurezza di distruggere la baraccopoli, ha reso invisibili i lavoratori clandestini e ancora più precarie le loro condizioni di vita, specialmente in questi ultimi mesi di emergenza coronavirus.

persone-annullateA cura di Francesco Carchedi e Marina Galati, Persone annullate. Lo sfruttamento sessuale e lavorativo in Calabria. Le politiche sociali, le caratteristiche e le aree di maggior presenza delle vittime, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2019, 355 p.
Il libro rappresenta la sintesi di circa due anni di svolgimento del al Dipartimento per le Pari Opportunità, per la presa in carico e la protezione delle vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo da parte dei servizi sociali operativi in ampie aree del territorio regionale. Le persone coinvolte in entrambi questi turpi fenomeni sono quasi sempre persone di origine straniera, per lo più adulte e provenienti maggiormente dai paesi dell’Est europeo ed anche dal Bangladesh e dall’Africa centro-occidentale. Il profilo sociale delle vittime è pressoché simile, trattandosi di donne e uomini adulti, ma anche di giovani e in qualche caso di minorenni, mediamente scolarizzati e di particolare vulnerabilità economica. Il volume descrive le condizioni delle vittime, il lavoro di emersione e di relazione con le stesse, nonché la sistemazione teorica che l’accompagna.
Collocazione Biblioteca: 18552

Stefania Prandi, Donne vittime del caporalato in Italia e in Spagna, in Aggiornamenti Sociali, a. 70, n. 6-7 (giu.-lug. 2019), pp. 493-503
In Italia e in Spagna, la situazione in cui vivono e lavorano le braccianti agricole è drammatica. Prive di diritti, esposte al ricatto e alle violenze di padroni e caporali, spesso non riescono e non possono denunciare la situazione in cui si trovano per paura di perdere il lavoro, la famiglia e la vita stessa. La denuncia che emerge dal reportage sprona a non restare indifferenti e ad attivarsi per cambiare le cose.

Ambasciata e Consolati degli Stati Uniti d’America in Italia, Rapporto 2019 sulla tratta di Esseri Umani. Le autorità italiane non soddisfano appieno i criteri minimi per lo sradicamento della tratta di esseri umani, Roma, Ambasciata e Consolati degli Stati Uniti d’America in Italia, 2019, 10 p.
Nonostante l’impegno del Governo e gli sforzi per smantellare le reti di trafficanti di persone, c’è stato un calo del numero di arresti e indagini rispetto al precedente rapporto. Non esistono norme legali che tutelino le vittime dal rischio di incorrere in sanzioni per atti illeciti che i trafficanti le hanno costrette a commettere. L’Italia è stata pertanto retrocessa in classe 2.

Ascia-Nera-Leonardo-Palmisano-Leonardo Palmisano, Ascia nera. La brutale intelligenza della mafia nigeriana, Roma, Fandango, 2019, 217 p.
L’autore affronta in una inchiesta sul campo la schiavitù sessuale e la tratta degli esseri umani incontrando una delle organizzazioni più pericolose degli ultimi anni. La chiamano Black Axe, Ascia Nera, ed è nata negli anni Settanta all’università di Benin City, in Nigeria, come una confraternita di studenti. All’inizio è una gang a metà tra un’associazione religiosa (li chiamano culti) e una banda criminale, che stabilisce riti d’iniziazione e impone ai suoi affiliati di portare un copricapo, un basco con un teschio e due ossa incrociate, come il simbolo dei corsari. Oggi invece è una nuova mafia e i tentacoli di questa organizzazione sono arrivati anche in Italia, dove i boss nigeriani hanno iniziato a dettare legge nei sobborghi delle nostre città.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.462

Emanuele Filograna, Nuovo schiavismo del 21° secolo, in Rocca, a. 78, n.11 (giu. 2019), pp. 34-36
L’articolo commenta la recente sentenza della Corte d’Assiste d’Appello di Lecce che ha annullato una precedente condanna per il reato di “riduzione in schiavitù”, assolvendo 11 imputati, fra imprenditori e caporali, condannati in primo grado per aver sfruttato i raccoglitori di angurie e pomodori nelle campagne salentine. Si commenta soprattutto il reato di “riduzione in schiavitù”, differenziandolo dall’idea di sfruttamento.

Women’s Refugee Commission, Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings (GRETA), Report concerning the implementation of the Council of Europe Convention on Action against Trafficking in Human Beings by Italy. Second evaluation round, Strasbourg, Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings, 2019, 85 p.
Questo è il secondo documento di valutazione da parte del GRETA delle misure messe in atto dal Governo italiano in attuazione della “Convention on Action against Trafficking in Human Beings” adottata nell’ambito del Consiglio d’Europa. (La prima ha la coll. della Bibl.: W0929)Tra i temi presi in esame: sfruttamento ai fini lavorativi e di prostituzione di minori e adulti, traffico di organi, tutela e non criminalizzazione delle vittime, in gran parte immigrati e rifugiati, procedure di tutela e collaborazione con la società civile. Gli argomenti sono corredati di raccomandazioni allo Stato per la prevenzione e la gestione del fenomeno. Il documento riporta alla fine i commenti del Governo italiano alla valutazione del GRETA. Sul sito si trovano anche le relazioni generali (mondiali) del GRETA.

La prostituzione

51nlrWTwPZL Julie Bindel, Il mito Pretty woman. Come la lobby dell’industria del sesso ci spaccia la prostituzione, Vand.A, Milano,  2021, 307 p.
Il commercio internazionale del sesso è al centro di uno dei dibattiti più accesi a livello mondiale e per decenni la sinistra liberale ha oscillato fra il pro-sex work e l’abolizionismo. Ma oggi le donne che hanno vissuto la violenza della prostituzione hanno preso la parola contro la favola di Pretty Woman, la “puttana felice”, dando vita a un movimento globale che sta portando avanti una battaglia a favore del modello nordico, l’unico modello legislativo che protegge i diritti umani delle persone prostituite. Allo stesso tempo una potente e ben finanziata lobby pro-prostituzione, che comprende proprietari di bordello, agenzie di escort e compratori di sesso, impone la sua narrazione, che occulta la violenza subita dalle donne e riduce la prostituzione a un “lavoro come un altro” allo scopo di decriminalizzare l’industria del sesso, trasformando gli sfruttatori in imprenditori e proteggendo il “diritto” dei compratori ad abusare dei corpi delle donne. Nel corso di due anni Julie Bindel, giornalista britannica, ha raccolto 250 interviste viaggiando instancabilmente fra Europa, Asia, Nord America, Australia, Nuova Zelanda e Africa. Ha visitato bordelli legali, conosciuto papponi, pornografi, sopravvissute alla prostituzione. Ha incontrato femministe abolizioniste, attivisti pro-sex work, poliziotti, uomini di governo, clienti delle prostitute. Il risultato è in questo libro: un’indagine approfondita, appassionata e sofferta che rivela le bugie di una mitologia tesa a truccare gli interessi di un’attività criminale fra le più redditizie a livello globale.
Collocazione Biblioteca: 19221

Office of the Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings (OSCE), Discouraging the demand that fosters trafficking for the purpose of sexual exploitation, OSCE, Vienna, 2021, 88 p.
Questo Occasional Paper sottolinea l’importanza di analizzare la domanda che favorisce la tratta a scopo di sfruttamento sessuale, in particolare lo sfruttamento della prostituzione altrui. Mette in luce il ruolo della domanda nell’incoraggiare lo sfruttamento e nel causare danni alle vittime; delinea la portata degli obblighi e degli impegni internazionali degli Stati per scoraggiare la domanda; analizza i modi in cui gli Stati hanno risposto a questi obblighi e impegni nelle loro pratiche di giustizia penale e di prevenzione e offre raccomandazioni su come incorporare meglio la lotta alla domanda di tratta negli sforzi nazionali. Lo scopo principale del documento è quello di sostenere e migliorare l’implementazione delle risposte alla domanda da parte degli Stati.

Chiara Perin, Lo zoning (im)possibile: il caso veneziano. Analisi dell’evoluzione storica, politica e sociale della governance pubblica della prostituzione nel Comune di Venezia, in Politiche sociali,  A. 8, n. 2 (mag.-ago. 2021), pp. 413-436
La ricerca qui descritta ha preso in esame la gestione pubblica della prostituzione nel comune di Venezia attraverso il meccanismo dello “zoning” e approfondisce i processi e le dinamiche che nel 2015 hanno portato alla chiusura del progetto “Città e prostituzione”, un modello ideato per tutelare e coinvolgere anche chi lavora in strada, cercando di farsi carico di tutte le soggettività che abitano e compongono una città. L’analisi dell’esperimento di zoning a Venezia si struttura come uno studio di caso, formalizzato attraverso una ricerca condotta tra il 2019 e il 2020.

9788865483152_0_536_0_75Cirus Rinaldi, Uomini che si fanno pagare. Genere, identità e sessualità nel sex work maschile tra devianza e nuove forme di normalizzazione, DeriveApprodi, Roma,  2020, 275 p.
Questo volume tenta di ricostruire le rappresentazioni, le teorie, le retoriche, l’organizzazione e le tipologie della prostituzione maschile, un tema complesso, scomodo e controverso, che si pone al crocevia della trasformazione delle maschilità e del mutamento socio-sessuale, a metà fra modelli tradizionali, configurazioni inedite e nuove forme di normalizzazione. Poco visibile ma presente negli interstizi dello spazio pubblico e delle involuzioni dei discorsi scientifici e delle retoriche disciplinari in età moderna, il lavoro sessuale maschile è la cartina al tornasole delle asimmetrie di genere, classe, età ed etnia che strutturano le nostre pratiche quotidiane convenzionali. Nel primo capitolo il volume affronta il tema anche dal punto di vista storico dall’antichità fino ai tempi attuali. Il secondo tratta della prostituzione maschile nelle teorie sociali. Nel terzo si affrontano le varie tipologie di mercato, i mondi sociali, le relazioni, i clienti. Nel quarto e ultimo capitolo si affrontano maschilità, sessualità e identità nel sex work maschile, anche nel mondo del cinema.
Collocazione Biblioteca: 1922

Jody Raphael, Prostitution Decriminalization Campaigns in the United States: Libertarianism or a “Decent Society”, in Dignity, vol. 6, n. 2 (mar. 2021) – on line, pp. 1-14
L’articolo esplora il rapporto tra i principi del libertarismo e il mercato del sesso, mostrando come tali principi portino un danno ad altri e all’intera comunità. Recentemente, alcune campagne per depenalizzare totalmente l’industria del sesso negli Stati Uniti sono fallite, ma i principi che ne muovevano i sostenitori erano soprattutto quelli del libertarismo. Secondo l’autore, la libertà non è mai assoluta e richiede una prova di equilibrio per creare una società decente.

Francesco Carchedi, Recluse in casa. Povertà economica, ricorso alla prostituzione tramite internet, sfruttamento sessuale. Il caso di quattro comunità straniere nel Lazio, Maggioli, Sanracangelo di Romagna, 2021, 300 p.
L’autore, studioso dei processi migratori, della tratta di esseri umani, delle politiche sociali e dei servizi per gli immigrati, presenta i risultati principali di un’indagine sulla prostituzione tramite strumenti informatici, delineando la rappresentazione sociale di questo mondo in parte virtuale e in parte materiale. Il volume è strutturato in quattro capitoli: 1) “La prostituzione all’aperto e al chiuso. Le interazioni, i dati e gli interventi sociali innovativi”; 2) “La prostituzione indoor e gli annunci on line. Aspetti qualitativi e quantitativi”; 3) “Le diverse modalità di esercizio. Il gruppo nazionale brasiliano transessuale, marocchino e cinese; 4) “Lo sfruttamento sessuale dei minori. Uno sguardo d’insieme”.
Collocazione Biblioteca: 19119

9788863573237_0_536_0_75A cura di Alessandro Colletti, Goffredo Fofi, Terra di lavoro. Esperienze e riflessioni dai paesi di don Peppe Diana, Edizioni dell’Asino, Roma, 2020, 360 p.
Questa raccolta di saggi e testimonianze cerca di fare il punto sulla provincia casertana, vittima della camorra e delle scorie che ha lasciato nei decenni. Gli autori misurano lo stato di salute di un popolo che oggi vive la contemporanea presenza della camorra e assenza delle istituzioni, attraverso il welfare e l’ambiente, due punti di osservazione usati come chiave di lettura delle complesse dinamiche sociali, che mostrano forme di resistenza attive e passive, ma mai banali e scontate. Come un caleidoscopio di voci, la realtà della provincia viene composta di frammenti di vite vissute nel sociale, nell’attivismo civico, nella volontà di esserci. Sul tema della tratta si veda il contributo di suor Rita Giaretta, Le ragazze immigrate, casa Rut a Caserta.
Collocazione Biblioteca: MAF.06.388

Kevin Hyland … [et al.], Addressing emerging human trafficking trends and consequences of the COVID-19 pandemic. Guidance, OSCE ODHR ; UN Women, Varsavia ; New York, 2020, 124 p.
In tutto il mondo, la pandemia di COVID-19 ha creato nuovi rischi e sfide per le vittime e i sopravvissuti alla tratta. Ha anche peggiorato la vulnerabilità dei gruppi a rischio, in particolare donne e minori, di tratta di esseri umani. Questa pubblicazione ha lo scopo di fornire ai legislatori, alle organizzazioni della società civile e al settore privato una guida efficace per prevenire e combattere la tratta degli esseri umani. Inoltre, il rapporto promuove un approccio incentrato sui diritti umani, sul genere e sull’età, incentrato sui traumi e sulla vittima ora e dopo la pandemia. Il rapporto si basa sui dati raccolti attraverso un’indagine globale sui sopravvissuti alla tratta e sulle organizzazioni in prima linea provenienti da oltre 100 paesi, nonché in consultazione con un gruppo di esperti. Analizza le tendenze e le conseguenze sulla tratta di esseri umani dopo il COVID-19. La pubblicazione offre raccomandazioni politiche concrete per affrontare queste tendenze e impatti a breve e lungo termine, in modo coerente con gli standard internazionali, gli impegni dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

A cura di Giulia Fabini, Omid Firouzi Tabar, Francesca Vianello, Lungo i confini dell’accoglienza. Migranti e territori tra resistenze e dispositivi di controllo, Manifestolibri, Castel San Pietro Romano (RM), 2019, 320 p.
In questo volume, un gruppo di studiose e studiosi – attraverso casi studio e ricerche sul campo – cerca di gettare una luce sul variegato sistema di confinamenti che si riversa sui migranti e, allo stesso tempo, di illuminare le resistenze individuali e collettive messe in campo dai soggetti stessi per la propria libertà e autodeterminazione. Secondo gli autori intorno al corpo delle e dei migranti si dispiegano politiche di controllo tese ad attivare e alimentare processi di stigmatizzazione e criminalizzazione funzionali al paradigma culturale populista e razzista che segna pericolosamente il nostro tempo. Si veda in particolare il cap. di Martina Facincani, Vittimizzazione delle donne Migranti nigeriane all’intersezione tra tratta e richiesta di asilo: un caso studio.
Collocazione Biblioteca: 19210

9788849860115_0_536_0_75Aldo Buonaiuto, Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2019, 213 p.
L’autore, impegnato contro lo sfruttamento della prostituzione all’interno della Comunità Papa Giovanni XXIII, inquadra il fenomeno della prostituzione dal punto di vista teorico, ma ripercorrendolo in termini di esperienza concreta sul campo. Inoltre, riporta le testimonianze di alcune donne come rappresentanti delle migliaia soccorse dalla Comunità in cui egli opera.
Collocazione Biblioteca: 19117

Pietro Segreto, Covid-19 e sfruttamento in Italia. Come la pandemia ha influito sulle condizioni di sfruttamento lavorativo e sessuale in Italia, in Lavoro sociale, n. 6 (dic. 2020), pp. 36-43
L’articolo espone i risultati di un rapporto di Save the Children sull’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla tratta e lo sfruttamento dei migranti in Italia. La necessità di combattere la diffusione del virus ha reso necessario far emergere il sommerso permettendo a molti migranti di regolarizzare la loro posizione. Invece, per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale, la situazione è peggiorata, con il trasferimento delle attività criminose on line e indoor, dove sono più difficilmente monitorabili.

Sergio Nazzaro, Mafia nigeriana. La prima indagine della Squadra antitratta, Città Nuova, Roma,  2019, 136 p.
Nel dicembre 2012, dopo la denuncia di una cittadina nigeriana a carico di due suoi connazionali, prende le mosse l’operazione Athenaeum, condotta dalla SAT, la Squadra antitratta della polizia locale di Torino. L’operazione si conclude nel 2016, il bilancio è di 53 persone identificate, 44 delle quali gravate dal provvedimento di custodia cautelare in carcere. Le indagini hanno permesso di individuare due organizzazioni, denominate Maphite e Eye, composte da cittadini nigeriani, specializzate nello sfruttamento della prostituzione e nel traffico di droga. Grazie al lavoro della SAT è stato possibile scoprire l’esistenza di «una grande organizzazione internazionale, dai contorni paragonabili alle nostre mafie, che minaccia, sfrutta e uccide». Questo libro ripercorre le tappe di un’indagine chiave nella storia della lotta alla mafia nigeriana in Italia.
Collocazione Biblioteca: 81702

corpiDon Gianpaolo Carrara… [et al.], Corpi e cuori a tratta. Le prostitute nigeriane in Italia, Fondazione GEDAMA onlus, Bergamo, 2021, 221 p.
La Fondazione GEDAMA lavora ai fini della liberazione delle vittime di tratta e delle schiave della prostituzione coatta, nonché per l’accompagnamento all’autonomia di ragazze e donne gravate da nuove situazioni di povertà ed emarginazione. Il volume racconta l’esperienza sul campo, partendo da alcune note essenziali sulla Nigeria e sulla tratta delle ragazze nigeriane in Italia. Seguono storie e interviste di alcune protagoniste
Collocazione Biblioteca: 18847

Ingeborg Kraus, Shadow Women: Wives Betrayed by Sex Buyers, in Dignity, vol. 4, n. 4 (dic. 2019) – on line, pp. 1-9
Le “donne ombra” sono donne tradite dai propri mariti con prostitute. In passato raramente è stata prestata attenzione al trauma subito dalle mogli o dalle compagne di uomini che frequentano prostitute. Nell’intervista proposta, la Dott.ssa Ingeborg Kraus dialoga con la ex moglie di un compratore di sesso, che descrive l’impatto su di lei e sulla sua famiglia del tradimento subito. L’autrice sottolinea, infine, la necessità che vengano fatte più ricerche approfondite in merito.

Brittany Barker … [et al.], Increased burden of suicidality among young street-involved sex workers who use drugs in Vancouver, Canada, in Journal of Public Health, n. 2 (giu. 2019) – on line, vol. 41, p. e152-e157
Obiettivo dello studio è valutare se i giovani senza fissa dimora (cosiddetti gioventù di strada) che si prostituiscono sono ad alto rischio di tentativi di suicidio. I dati sono ricavati dall’At-Risk Youth Study (Studio sui Giovani a Rischio), uno studio prospettico di coorte sui giovani di strada che usano droghe a Vancouver, Canada, che ha reclutato 1210 giovani tra il 2005 e il 2015. Gli autori discutono metodi e risultati e e concludono che i giovani di strada che si dedicano alla prostituzione hanno un rischio considerevolmente superiore di tendenza al suicidio. Gli autori sostengono che la sistematica discriminazione e i traumi non risolti possano contribuire al maggiore aggravio delle tendenze suicide osservato in questa popolazione e suggeriscono interventi urgenti a sostegno della salute mentale e del benessere di questi giovani.

9788860566058_0_536_0_75A cura di Annalisa Cegna, Natascia Mattucci, Alessio Ponzio, La prostituzione nell’Italia contemporanea. Tra storia, politiche e diritti, Macerata, EUM Edizioni Università di Macerata, 2019, 142 p.
Nel libro lo studio della prostituzione viene presentato come strumento analitico per comprendere il contesto storico, sociale e culturale di un paese in un determinato periodo storico da una prospettiva “marginale”. I contributi raccolti in questo libro inter-transdisciplinare aggiungono un frammento a un mosaico che permette di comprendere meglio in che modo è mutata la società italiana, da fine Ottocento ai nostri giorni, analizzando un’importante questione che generalmente scompare dinanzi alla storia dei grandi eventi.
Collocazione Biblioteca: 18569

Inter Agency Coordination group Against Traffiking in Persons (ICAT), Non Punishment of victims of trafficking, in ICAT Issue Brief, n. 8 (2019) – on line, pp. 1-6
Le vittime della tratta sono soggette a varie forme di sfruttamento. A volte, a causa della loro vittimizzazione, intraprendono una condotta illegale. Esempi comuni includono il coinvolgimento nel commercio sessuale, il coinvolgimento nella produzione o nel traffico di stupefacenti, piccoli reati, il possesso o l’uso di documenti fraudolenti o l’ingresso in un altro paese in modo non conforme alle sue leggi sull’immigrazione. In molti casi, le vittime sono costrette dai trafficanti a commettere questi crimini o altri comportamenti illegali. Questo fatto viene quindi utilizzato dai trafficanti come mezzo per mantenere un ulteriore controllo sulle loro vittime. In alcuni casi, una vittima potrebbe non essere consapevole di aver infranto la legge. Questo breve fascicolo esplora il principio di non punibilità e identifica le considerazioni chiave per sviluppare misure per supportare meglio la sua attuazione. Il fascicolo è attualmente accessibile on line e disponibile in PDF in Biblioteca.

Jennifer Millett-Barrett, Bound by Silence: Psychological Effects of the Traditional Oath Ceremony Used in the Sex Trafficking of Nigerian Women and Girls, in Dignity, vol. 44, n.3 (giu. 2019) – on line, pp. 1-53
Questo studio esplora le conseguenze psicologiche che le donne nigeriane subiscono dopo essere state sottoposte al rito “JuJu”,un sistema di controllo estremamente efficace per mettere a tacere le vittime e intrappolarle in una sottomissione tramite debiti. La ricerca include 51 sondaggi, 28 interviste a donne nigeriane sopravvissute al traffico sessuale e 15 ad alcuni esperti che lavorano sul territorio in Italia. Lo studio stabilisce che il rito “JuJu”, in questo contesto, crea un meccanismo di coercizione, minaccia e controllo mentale, incontrando così i criteri di tortura definiti dalla Convenzione ONU contro la tortura (UNCAT).

journalCoverSizeMediumAndrea Morniroli, Gaetana Castellaccio, Di pubblica utilità. Il lavoro con le donne nigeriane vittime di tratta, in Il Mulino, a. 68, n. 1/501 (2019), pp. 112-120
Partendo dalla narrazione della storia di Joy, ragazza nigeriana vittima di tratta e sfruttamento sessuale, inserita nel progetto Fuori Tratta, l’articolo descrive le modalità di lavoro nell’ambito di questo progetto. Le attività sono rivolte alle vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio forzato e inserimento coatto in attività criminali, e rappresentano un giusto intervento di tutela, ma anche un’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Gli autori ne sottolineano il valore sociale ed economico.

Kathryn Hodges, Sarah Burch, Multiple and Intersecting Experiences of Women in Prostitution: Improving Access to HelpingServices, in Dignity, vol. 4, n. 2 (mar. 2019) – on line, pp. 1-24
Le donne coinvolte nella prostituzione hanno spesso difficoltà nell’accedere alle agenzie di aiuto e al sostegno, sia per posizione geografica che per orari. Ricevono un sostegno limitato per la cura dei bambini e soffrono la mancanza di un servizio di aiuto esclusivamente femminile. Senza l’accesso ad una sistemazione sicura diventano sempre più vulnerabili. Questo progetto di ricerca intende indagare sulle scelte e decisioni che le donne prendono quando si impegnano con i servizi di assistenza. I risultati riportano uno studio qualitativo approfondito su 11 donne coinvolte o a rischio di coinvolgimento nella prostituzione. Le donne hanno frequentato un centro drop-in del terzo settore in una città dell’Inghilterra. Nell’articolo proposto vengono riportati e commentati i risultati dell’indagine. Nel medesimo numero della rivista si trova uno studio su un progetto austro-tedesco di prevenzione e intervento: Silke Gahleitner, Katharina Gerlich, Roschan Heiler, Reaching and Supporting Trafficked Women in Austria and Germany: A Call for Training on Attachment and Trust-Building.

Tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù dei minori

A cura di Raffaella Sette, Simone Tuzza, Abuso e sfruttamento di minori. Uno sguardo nazionale e internazionale, in Sicurezza e scienze sociali, A. 9, n. 2 (mag.-ago. 2021), pp. 7-115
Il numero monografico intende aggiungere un ulteriore tassello di conoscenza scientifica sulla tematica dell’abuso e dello sfruttamento dei minori, grazie all’offerta di punti di vista complementari e con prospettive internazionali che aiutano a interpretare la complessità delle relazioni abusanti sulle persone minorenni.

procedure_operative_standardSave the Children ; A cura di Viviana Coppola … [et al.], Procedure operative standard per l’identificazione di minorenni vittime di tratta e sfruttamento in Italia, Save the Children, Roma, 2020, 18 p.
La definizione di Procedure Operative Standard (POS) per le vittime o potenziali vittime di tratta e/o di sfruttamento di esseri umani ha come obiettivo la formalizzazione di un documento nel quale descrivere le misure, le azioni, le informazioni necessarie, le modalità e i tempi consigliati per svolgere una prima identificazione e una corretta presa in carico dei e delle minorenni potenziali vittime o vittime di tratta e/o sfruttamento, soprattutto nel caso di minorenni stranieri non accompagnati (MSNA). Le POS sono state descritte secondo una sequenza logica di misure/azioni che dovrebbero susseguirsi nel tempo e dovrebbero essere messe in atto dai diversi attori che concorrono alla loro implementazione sinergica nelle diverse fasi, a partire dall’ingresso sul territorio italiano.

Sara Giudice, Venditori di sogni, trafficanti bambini, in La Via Libera, n. 4 (lug. – ago. 2020), pp. 65-68
La giornalista Sara Giudice ha partecipato a una tappa del cammino disperato degli immigrati lungo la rotta balcanica, quella che percorre l’ultimo tratto della Bosnia, dal campo profughi di Vucjak al confine con la Croazia. La particolarità della drammatica esperienza è che si trattava di minori, ragazzini condotti da un ragazzino-trafficante, diventato esperto dei pericoli del territorio.

Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings (GRETA), In time of emergency the rights and safety of trafficking victims must be respected and protected, Strasbourg, Council of Europe, 2020, 4 p.
In caso di emergenza, i diritti e la sicurezza delle vittime della tratta devono essere rispettati e protetti. Nel mezzo della pandemia di COVID-19, il gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) mette in evidenza le particolari difficoltà incontrate dalle vittime della tratta di esseri umani, che generalmente si trovano in una posizione di grande insicurezza e vulnerabilità. Oltre ad aver subito un trauma psicologico invalidante e lesioni fisiche, molte di queste donne, uomini e bambini non hanno alcun mezzo di sussistenza e possono trovarsi in una situazione di migrazione o lavoro irregolare, senza protezione medica o sociale e senza documenti e risorse per consentire loro di tornare nei loro paesi d’origine. Durante la pandemia di COVID-19, la loro situazione non può che peggiorare e i criminali possono attivamente utilizzare questa crisi globale per sfruttare la vulnerabilità e aumentare il profitto finanziario che genera il traffico di esseri umani.

downloadOficina regional de la OIT para América Latina y el Caribe, Meta-análisis de las intervenciones de la OIT en América Latina y el Caribe en materia de trabajo infantil, trabajo forzoso y trata de personas, San Isidro, International Labour Organization, 2020, 130 p.
In un contesto in cui il finanziamento della cooperazione allo sviluppo è assai limitato, è particolarmente importante valutare quantità, varietà, efficacia ed efficienza degli interventi al fine di pianificare, implementare e valutare politiche, programmi e progetti di sviluppo. A tal fine è stata intrapresa la presente meta-analisi che analizza un campione di 36 interventi della International Labour Organization (su 74) effettuati in America Latina e nei Caraibi per contrastare i fenomeni del lavoro infantile, del lavoro forzato, della tratta delle persone e altri temi collegati.

International Labour Organization … [et al.], Ending child labour, forced labour and human trafficking in global supply chains, Genève, Aliance, 2019, 114 p.
Questo rapporto, stilato da International Labour Organization, Organization for Economic Cooperation and Development, International Organization for Migration e United Nations Children’s Fund (membri del partenariato dell’Alleanza 8.7), fornisce informazioni sul lavoro minorile, il lavoro forzato e la tratta di esseri umani nel mondo. E’ stato stilato in risposta a una richiesta del ministero del Lavoro e dell’occupazione del Gruppo dei Venti (G20) di valutare le violazioni dei diritti fondamentali del lavoro nelle catene di approvvigionamento globali. Le stime sono state generate combinando i dati sul numero totale stimato di bambini nel lavoro minorile con i dati sui flussi commerciali e sulle catene del valore all’interno dei paesi e oltre confine. Lo stesso metodo di calcolo è stato applicato anche per la tratta di esseri umani. Il documento sottolinea il ruolo fondamentale degli Stati nell’affrontare le lacune della normativa, dell’applicazione e dell’accesso alla giustizia (che crea spazio per l’inosservanza) e nella creazione di un quadro per una condotta aziendale responsabile. Esamina inoltre come i governi possano dare l’esempio integrando le considerazioni di due diligence nelle proprie attività in quanto appaltatori di beni e servizi, proprietari di imprese e fornitori di crediti e prestiti. Il Rapporto è fruibile anche in francese e spagnolo a questo link.

Federica Fioretti, Piccoli schiavi invisibili 2019. Rapporto sui minori vittime di tratta e grave sfruttamento. IX Edizione, Roma, Save the Children, 2019, 66 p.
Nel presente Rapporto si cerca di restituire al lettore un quadro completo e aggiornato del fenomeno della tratta e del grave sfruttamento dei minori in Italia. Attraverso la lettura e l’analisi delle fonti ufficiali e la ricerca sul campo, e tramite la raccolta di alcune interviste rivolte ad attori chiave, la IX edizione del Rapporto non solo cerca di offrire uno spaccato della dimensione del fenomeno in Italia e del relativo quadro normativo, ma intende far luce su una serie di criticità con cui si interfacciano gli operatori e le operatrici che interagiscono quotidianamente con i minori vittime di tratta e grave sfruttamento.

Jacinta Chiamaka Nwaka, Akachi Odoemene, “Baby Factories”: Exploitation of Women in Southern Nigeria, in Dignity, vol. 4, n. 2 (mar. 2019) – on line, pp. 1-17
Lo sfruttamento delle donne in molte parti del mondo, e soprattutto in Africa, è un fenomeno difficile da combattere, nonostante gli interventi da parte di istituzioni e sostenitori di movimenti femministi. La Nigeria è uno dei paesi dell’Africa dove le donne sono largamente esposte a vari livelli di sfruttamento. Questo documento esamina lo sviluppo e la proliferazione di centri di vendita di bambini nella Nigeria del sud e gli impatti e le implicazioni per le donne di quel paese. Esso dimostra come il tentativo di dare protezione a ragazze incinte non sposate si è trasformato in un “raccolto di bambini” e nella vendita attraverso le “fabbriche di bambini”, dove le giovani vengono tenute prigioniere e sfruttate per partorire. I bambini nati attraverso questo processo sono spesso venduti illegalmente, usati per il lavoro minorile o inseriti nel mercato della tratta per prostituzione, scopi rituali, o raccolta di organi.

Prostituzione e sfruttamento sessuale dei minori

510548National Referral Mechanisms, Joining efforts to protect the rights of trafficked persons. A practical handbook – Second edition, OSCE, Varsavia, 2022, p. 385
I meccanismi nazionali di riferimento (National Referral Mechanisms=NRM) sono meccanismi istituzionali che permettono agli Stati di identificare, proteggere e assistere le vittime della tratta, attraverso il coinvolgimento dell’autorità pubblica e della società civile. Questo documento costituisce una guida che i paesi aderenti all’OSCE possono adattare e applicare ai propri sistemi nazionali, per assicurarsi che i propri NMR siano appropriati. Fornisce una panoramica dei metodi di lavoro, delle procedure e dei servizi che sono richiesti attraverso quattro pilastri fondamentali: identificazione e protezione; supporto individuale e accesso ai servizi; inclusione sociale; giustizia e risarcimento. Questa seconda edizione pone un accento particolare sul traffico dei minori e sulla salute.

Jeanette M. Westbrook, Surviving Child Pornography: Fifty Years On, in Dignity, vol. 7, n.2 (2022) – on line, pp. 1-7
L’articolo è la testimonianza di una vittima dello sfruttamento sessuale minorile casalingo. L’abuso è avvenuto da parte del padre nei confronti, non solo della vittima, ma anche delle sue sorelle, con ogni genere di violenza, compreso la somministrazione di sostanze stupefacenti. L’utilizzo nella produzione di materiale pedopornografico è stata un’aggiunta all’incesto, alla tortura e all’abuso, sia fisico che mentale subito tra gli 8 e i 24 anni. Nella sua testimonianza l’autrice riporta anche i suoi sforzi per curarsi dal terribile trauma subito, reinserirsi nella società e ottenere giustizia.

Save the Children, Piccoli schiavi invisibili. XI edizione. Fuori dall’ombra: le vite sospese dei figli delle vittime di sfruttamento, Save the children, Roma, 2021, 104 p.
Mettere al centro la vittima di tratta implica la necessità di prevedere interventi ad ampio raggio anche nei confronti dei figli/e presenti, un fenomeno in costante e progressiva emersione. Risulta sempre maggiore infatti la presenza di bambini e bambine figli di giovani donne sole, circondati da situazioni di violenza e talvolta loro stessi a rischio di sfruttamento. Con questo rapporto, sempre con l’obiettivo di contrastare tratta e sfruttamento, proponiamo una lettura del fenomeno come strumento imprescindibile per mettere in campo azioni adeguate. Si segnala anche l’edizione 2020 del Rapporto, Piccoli schiavi. L’impatto del COVID-19 sulla tratta e lo sfruttamento: dalle strade all’online, che approfondisce l’impatto dell’emergenza sanitaria sul fenomeno della tratta e dello sfruttamento in Italia.

Chima Agazue, “Child Witches”: Sexual Exploitation and Abuse of Homeless Girls in South-Southern Nigeria, in Dignity, vol. 6, n. 1 (gen. 2021) – on line, pp. 1-35
Questo studio ha esplorato come l’abbandono di bambini in seguito alla loro stigmatizzazione come streghe contribuisca allo sfruttamento sessuale e all’abuso delle ragazze negli stati Akwa Ibom e Cross River della Nigeria. Lo studio si è basato sul paradigma della ricerca qualitativa. I dati sono stati raccolti tramite interviste semi-strutturate a tre membri senior dello staff del Child’s Rights and Rehabilitation Network (CRARN), un ente di beneficenza per minori che gestisce un rifugio per bambine abbandonate come streghe. Nell’articolo sono decritti i risultati dell’indagine.

downloadECPAT International, Summary paper on sale and trafficking of children for sexual purposes, ECPAT International Bangkok, 2020, p. 15
ECPAT International è una rete globale della società civile di cui fanno parte organizzazioni di oltre 100 paesi che lavorano insieme per porre fine allo sfruttamento sessuale di bambini (SEC). Questo sfruttamento può avvenire in varie forme, tra loro correlate. Questo documento si concentra sul traffico e la vendita di minori a fini sessuali, una delle peggiori violazioni dei diritti dell’infanzia. Sono particolarmente vulnerabili a questo genere di reato i minori che vivono in situazioni di povertà e vulnerabilità sociale, tuttavia tutti i minori possono essere potenziali vittime della tratta di esseri umani, Il documento inizia con l’illustrare “The Trafficking Protocol” detto anche “Palermo Protocol” e le “Terminology Guidelines for the Protection of Children from Sexual Exploitation and Sexual Abuse” o ‘Luxembourg Guidelines’. Spiega le tendenze e le sfide attuali del fenomeno, delinea le azioni prioritarie da compiere e le opportune azioni legislative per contrastarlo, pone inoltre la necessità di migliorare la raccolta dei dati, di promuovere buone pratiche per identificare e proteggere le vittime e di incrementare la lotta al traffico anche attraverso mezzi digitali. Si consultino anche, sempre di ECPAT, i documenti: Summary paper on sexual exploitation of children in prostitution, ECPAT International, ECPAT International, Bangkok,  2020, 17 p. e  Summary paper on sexual exploitation of children in travel and tourism, ECPAT International, Bangkok, 2020, 21 p.

Unicef, Research on the Sexual Exploitation of Boys: Findings, ethical considerations and methodological challenges, Unicef, New York 2020, 28 p.
Lo sfruttamento sessuale dei minori costituisce una grave violazione dei loro diritti, con conseguenze devastanti a lungo termine. La ricerca su questo argomento sta crescendo. Tuttavia, la maggior parte si concentra sullo sfruttamento delle ragazze, trascurando i bisogni, le esperienze e le prospettive dei ragazzi e dei giovani che si identificano al di fuori del binario di genere. Ampliare l’ambito di questa ricerca è un passo fondamentale per garantire sempre maggiore protezione ai bambini e ai giovani. Il lavoro proposto esamina l’entità, le cause, i fattori di rischio e le conseguenze dello sfruttamento sessuale dei ragazzi e le sfide etiche e metodologiche che pervadono la ricerca su questo argomento. Sono stati analizzate ricerche quantitative e qualitative pubblicate in inglese dal 1999 a marzo 2020.

Claudia Cappa … [et al.], Sexual Exploitation of Boys in Times of Crisis: What can we learn from existing research, and what is still unknown?, New York, Unicef,  2020, 6 p.
Lo sfruttamento sessuale è grave violazione dei diritti dei minori. Tuttavia troppo spesso non viene riconosciuto e denunciato. E, mentre molta attenzione è prestata allo sfruttamento sessuale delle ragazze (nella letteratura e dalla comunità internazionale), un investimento significativamente minore è dedicato allo sfruttamento sessuale dei ragazzi. Lo scopo del presente articolo è valutare lo stato della ricerca in merito e manifestare l’urgenza di nuove indagini, soprattutto alla luce dell’attuale pandemia da coronavirus.

9788864024059_0_536_0_75Ugo Rosenberg, Sex work. La prostituzione in Europa… oltre i pregiudizi, Croce, Roma, 2020, 447 p.
Questo testo pone sotto una nuova luce sul fenomeno della prostituzione, profondamente mutato negli ultimi anni a seguito dello sviluppo di Internet, dei processi migratori e della nascita di avanguardistici centri benessere. Da Amsterdam a Berlino, da Stoccolma a Budapest, lo scrittore fornisce un racconto documentato e vivace sul variegato mondo del sex work. Rosenberg cerca di abbattere barriere etiche e opinioni precostituite, descrivendo nel concreto i luoghi d’esercizio e raccogliendo molteplici testimonianze dirette: non vi sono solo vittime di tratta, ma anche tante persone consapevoli e assolutamente soddisfatte della propria scelta di vita. Nel testo si parla infatti, oltre che della prostituzione in strada, anche di centri benessere e case di appuntamento legali, di quartieri a luci rosse ed escort. Potrebbe dunque essere stimolo a rivedere anche le politiche italiane verso la prostituzione, da riconoscersi secondo l’autore come un lavoro a tutti gli effetti, con relativi diritti e doveri.
Collocazione Biblioteca: 19223

ECPAT, Why children are at risk of sexual exploitation during the pandemic, ECPAT International, Bangkok, ECPAT International, 2020, 8 p.
Il COVID-19 si è ora diffuso praticamente in tutti i paesi del mondo e ha un impatto devastante su persone, economie, sistemi sanitari e comunità. Mentre la vita della maggior parte delle persone viene messa in attesa, i criminali stanno trovando il modo di trarre vantaggio dalla situazione, compresi quelli che cercano di sfruttare sessualmente i minori. L’ECPAT ha raccolto informazioni su come durante la pandemia siano aumentati per i minori i rischi di abuso e sfruttamento sessuale. L’articolo prende in esame i fattori socio economici che predispongono al rischio e gli elementi che fanno sì che i rischi aumentino durante il confinamento. Ulteriori approfondimenti si trovano nel documento dell’EUROPOL “Catching the virus cybercrime disinformation and Covid-19 pandemic

UNICEF Innocenti, COVID-19 & Children. Rapid Research Response, Firenze, Unicef, 2020, 10 p.
Secondo l’ultimo documento politico delle Nazioni Unite su COVID-19 e i bambini, ci sono principalmente tre modi in cui questi sono colpiti dalla pandemia: infezione con il virus stesso; impatti socioeconomici immediati delle misure per fermare la trasmissione del virus e effetti a lungo termine di ritardo nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Si stima che 1,5 miliardi di bambini abbiano perso preziose settimane e mesi di progressi scolastici e milioni di bambini particolarmente vulnerabili – migranti e rifugiati, poveri, vulnerabili alla violenza e allo sfruttamento – siano esposti a livelli di rischio ancora più elevati. L’UNICEF Innocenti si sta attivando per ottenere valutazioni rapide delle criticità e per sviluppare urgenti strategie di interventi per fronteggiare le conseguenze a medio e lungo termine della crisi COVID -19.

regionalA cura di Zina Khoury e Sirsa Qursha, Sexual exploitation of children in the Middle East and North Africa. Regional overview, Bangkok, ECPAT International, 2020, 56 p.
Questo rapporto sullo sfruttamento sessuale dei minori in Medio Oriente e Nord Africa, ha preso in esame 19 Paesi molto eterogenei, sei dei quali sono devastati dalla guerra; ha mappato il contesto, i fattori di rischio, i problemi specifici della regione, le risposte e le lacune nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori. Lo scopo era quello di evidenziare le buone pratiche da parte dei governi e di altri enti e di identificare le opportunità di miglioramenti. Il rapporto parla di prostituzione, sfruttamento on line, tratta ai fini della prostituzione, turismo sessuale, matrimoni precoci e forzati. Vengono inoltre presi in esame le politiche messe in atto nei vari Paesi esaminati e le azioni di contrasto intraprese. ECPAT International avverte che la mancanza di attenzione e dati sulla questione, in combinazione con alti livelli di disuguaglianza, norme di genere dannose e conflitti armati, hanno gravi conseguenze per 160 milioni di bambini che vivono nella regione.

Unicef, Research on the Sexual Exploitation of Boys: Findings, ethical considerations and methodological challenges, New York, Unicef, 2020, 28 p.
Lo sfruttamento sessuale dei minori costituisce una grave violazione dei loro diritti, con conseguenze devastanti a lungo termine. La ricerca su questo argomento sta crescendo. Tuttavia, la maggior parte si concentra sullo sfruttamento delle ragazze, trascurando i bisogni, le esperienze e le prospettive dei ragazzi e dei giovani che si identificano al di fuori del binario di genere. Ampliare l’ambito di questa ricerca è un passo fondamentale per garantire sempre maggiore protezione ai bambini e ai giovani. Il lavoro proposto esamina l’entità, le cause, i fattori di rischio e le conseguenze dello sfruttamento sessuale dei ragazzi e le sfide etiche e metodologiche che pervadono la ricerca su questo argomento. Sono stati analizzate ricerche quantitative e qualitative pubblicate in inglese dal 1999 a marzo 2020.

Andrea Varrella, Mark Kavenagh ; ECPAT International, Italy. Country overview. A Report on the scale, scope and context of the sexual exploitation of children, ECPAT International, Bangkok, 2020, 32 p.
Le panoramiche ECPAT sui singoli Paesi raccolgono e presentano tutte le informazioni pubblicamente disponibili sul fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori (SEC), forniscono anche una valutazione dei risultati delle azioni di contrasto e suggeriscono le azioni prioritarie per portare avanti la lotta nazionale contro la SEC. La recessione economica e l’ aumento della migrazione in Italia ha aggravato la vulnerabilità allo sfruttamento sessuale di alcuni gruppi di minori, in particolare minori migranti non accompagnati. Anche i minori delle minoranze sono maggiormente a rischio di sfruttamento sessuale. Inoltre l’età legale del consenso sia per i ragazzi che per le ragazze, fissato a 14 anni, è uno dei più bassi in Europa e causa ulteriori rischi di sfruttamento sessuale. Lo sfruttamento dei minori nella prostituzione è un problema particolarmente rilevante al Sud e la povertà rimane un importante fattore di rischio. Aumenta lo streaming di contenuti sessualmente espliciti tra i giovani italiani, che è stato identificato come una possibilità per reati di pedofilia o di sfruttamento sessuale di minori. L’Italia è anche un Paese di destinazione, di transito e di origine per i bambini sottoposti a tratta a scopo sessuale, con la maggior parte delle vittime identificate provenienti da Nigeria, Cina ed Est Europa. Non sono disponibili stime chiare in merito allo sfruttamento sessuale dei minori in ambito turistico, anche se l’Italia è tradizionalmente considerata come Paese di origine per i trasgressori (maschi e femmine). Anche il fenomeno dei matrimoni precoci è scarsamente studiato, ma presente, soprattutto nelle baraccopoli. L’Italia  ha ratificato le convenzioni internazionali in merito al SEC e dispone di politiche nazionali su specifiche manifestazioni della SEC, ma il piano generale sullo sfruttamento sessuale e l’abuso dei minori non è più in vigore e non è stato aggiornato. Inoltre, ci sono poche o nessuna informazione per quanto riguarda l’attuazione di tali piani in anni precedenti, quindi resta difficile valutarne l’efficacia.

oltreWomen’s Refugee Commission (WRC), “Oltre un milione di ferite”: la violenza sessuale contro uomini e ragazzi lungo la rotta del Mediterraneo Centrale verso l’Italia, WRC, New York, 2019, 76 p.
Il documento presenta uno studio esplorativo sulla violenza sessuale contro uomini e ragazzi rifugiati, compresi quelli con diverso orientamento sessuale e identità ed espressione di genere, lungo la rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia, uno dei passaggi migratori più attivi e pericolosi del mondo. Molte persone sperimentano il rapimento, lo sfruttamento, l’estorsione e la schiavitù; molte muoiono o vengono confinate in centri di detenzione in Libia. Lo studio analizza la natura e le caratteristiche della violenza sessuale perpetrata contro uomini e ragazzi rifugiati e migranti in questo contesto, esaminando anche i legami esistenti con la violenza contro donne e ragazze. I risultati e le raccomandazioni di questo rapporto mirano ad aiutare le agenzie umanitarie internazionali e nazionali a migliorare i meccanismi di protezione e a rafforzare i servizi per gli uomini e i ragazzi a rischio e i sopravvissuti alla violenza sessuale maschile in Italia. Si segnala sullo stesso argomento: “10 Insights from Discussions with Boys and Young Men Traveling to Italy on Sexual Violence – March 15, 2019

Jarret D. Davis, Glenn M. Miles, “They Shamed Me”: An Exploratory Study on the Vulnerabilities of Street-Involved Boys to Sexual Exploitation in Manila, Philippines, in Dignity, n. 3 (giu. 2019) – on line, pp. 1-23
Questo studio esplorativo è uno di una serie di progetti di ricerca che intervistano sopravvissuti allo sfruttamento nel sud-est asiatico. Esamina i fattori di rischio e le vulnerabilità dei bambini di strada a Manila. Ai partecipanti è stato somministrato un questionario per acquisire una visione olistica delle vite di 51 ragazzi originari dell’area di Manila, con domande sulla demografia, il contesto familiare, pregiudizi e discriminazione, abuso di sostanze, violenza sessuale, spiritualità e progetti futuri. È emerso che la maggior parte dei partecipanti stava subendo violenze fisiche, sessuali e abusava di sostanze. Inoltre, i partecipanti hanno mostrato lo stigma e le discriminazioni che vivono lavorando in strada e hanno messo in luce il conflitto interiore tra il mantenere le proprie famiglie e le tradizioni sociali.

Terre des Hommes, La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo, Milano, Fondazione Terre des Hommes Italia ONLUS, 2019, 68 p.
L’ottava edizione del Dossier “Indifesa” di Terres des Hommes sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo costituisce il risultato del lavoro congiunto di Governi, Istituzioni internazionali e ONG, impegnati già da anni con successo su diversi fronti. Si veda in particolare il paragrafo “Violenza legata al sesso, tra luci e ombre” a p. 54

?????????????????????????????????????????????????????????Save the Children, Piccoli schiavi: la storia di Sophia vittima di tratta e sfruttamento, Save the children, 2019, 10 p.
A partire dalla storia di Sophia, minore nigerina, vittima di tratta e sfruttamento a fini sessuali, il documento illustra il contesto nigeriano in cui avviene, i dati del fenomeno e il progetto “vie d’uscita” di Save the Children.

Daniela Prioglio … [et al.], Ragazze con la speranza negli occhi. Storie di tratta, in Animazione Sociale, n. 3/326 (2019), pp. 64-66
Le ragazze accolte nel progetto FAMI di Torino provengono principalmente dalla Nigeria, hanno un’età intorno ai 15 anni e alle spalle storie di estrema sofferenza, legate allo sfruttamento sessuale e alla tratta. Nell’articolo si riportano le storie di due ragazze, che accolte nella struttura di Torino hanno ricominciato a sperare.

“Oltre un milione di ferite”: La Violenza Sessuale contro Uomini e Ragazzi lungo la Rotta del Mediterraneo Centrale verso l’Italia, Unicef Italia, 2019, 76 p.
Ogni anno, dal 2014, decine di migliaia di rifugiati e migranti raggiungono l’Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più utilizzate e pericolose al mondo. Lungo il viaggio, sono vittime di rapimenti, sfruttamento, estorsione e schiavitù, a migliaia muoiono nel deserto, vengono rinchiusi nei centri di detenzione libici in condizioni disumane o affogano in mare. Donne e ragazze rifugiate e migranti sono vittime di violenze, sfruttamento e traffico sessuale lungo tutto il percorso e persino all’arrivo in Italia.

 Sitografia

Alliance 8.7

Camera dei Deputati. Tratta di esseri umani: normativa e statistica

Council of Europe- Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings (GRETA)

ECPAT international

European Commission – European Migration Network (EMN)

European Institute for Gender Equality (EIGE)

European Union Agency for Fundamental Rights (FRA)

Europol – Trafficking in human beings

Hestia Charity

ILO International Labour Organization in Sri Lanka

Inter-Agency Coordination Group against Trafficking in Persons (ICAT)

IOM-OIM Organizzazione Internazionale per le migrazioni – Sfruttamento lavorativo

Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE)

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità

UNICEF

UNICEF Office of Research – Innocenti

United Nation Office on Drugs and Crime :Global Report on Trafficking in Persons

UNODC – United Nations Office on Drugs and Crime

UNSMIL | United Nations Support Mission in Libya

UN WOMEN

US Department of State, Trafficking in persons

Womens Refugee Commission