Sensibilizzare alle mafie, educare alla cittadinanza e alla legalità

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di Mario Biani

Domenico Razzini, L’”Umanità” in classe: una conditio per educare a una cittadinanza democratica, in Orientamenti pedagogici, n. 2 (apr.-giu. 2023), pp. 49-56
Intesa la democrazia in senso “deweyano”, l’articolo si propone di indagare il concetto di “umanità” come condizione imprescindibile per un’educazione alla cittadinanza democratica. L’autore non si sofferma tanto sulla responsabilità civica, e quindi sulla necessità della partecipazione alla res pubblica, quanto sull’importanza, nella formazione di cittadini democratici, della responsabilità civile e quindi sul modo in cui ci si rapporta con gli altri, sulla cura che si ha per gli altri e per le loro condizioni di vita.

Ylenia Sina, “La scuola non deve solo creare lavoratori”, in lavialibera, n. 20 (mar.-apr. 2023), pp. 18-21
L’articolo presenta un’intervista ad Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, che in seguito ad un pestaggio di due giovani di destra ai danni di studenti del liceo Michelangelo ha scritto una lettera ai suoi alunni per discutere dei fatti e della loro gravità, lettera che è circolata online e per cui ha ricevuto forti critiche dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. In questa intervista parla delle ragioni della lettera, della sua visione del mondo della scuola e quale deve essere il suo ruolo, soprattutto in questi tempi complessi e di fronte a una generazione sempre più fragile

Ferruccio Bianchi e Patrizia Farello, Educazione alla cittadinanza. Schede operative sui principi fondamentali della Costituzione, Erickson, Trento, 2022, 359 pp.
Le parole della cittadinanza devono essere oggetto di riflessione e rielaborate per essere davvero interiorizzate. Il volume, aggiornato alle linee guida MIUR per l’insegnamento e l’educazione civica del 2020 evidenzia l’importanza fondamentale dello studio della Costituzione e del ruolo della cittadinanza digitale, oltre al tema dello sviluppo sostenibile. Il testo è indirizzato al secondo ciclo della scuola primaria e alla secondaria di primo grado e, per sviluppare il concetto di cittadinanza attiva nei vari ambiti in cui si articola e si svolge la vita delle persone, presenta tredici unità didattiche, percorsi di riflessione relativi ai seguenti ambiti: la società, le regole, la comunicazione, l’inculturazione, la famiglia, la scuola, i mass media, il gruppo, la politica, il lavoro, la devianza, le migrazioni, il mondo digitale. Ogni unità didattica è arricchita di laboratori sull’educazione all’inclusione/convivenza democratica, alla legalità, al benessere, al patrimonio storico e artistico, alle emozioni, alla pace, alla tecnologia, alla cooperazione, all’identità nazionale e glocale, ai valori professionali, all’ambiente, all’intercultura e al contrasto del cyberbullismo..
Collocazione Biblioteca: 20132

Roberto Camarlinghi, Portiamo la classe davanti al mare. Scompaginare l’assetto d’aula per educare cittadini attivi, in Animazione Sociale, n. 08/358 (2022), pp. 6-16
Intervista a Elena Granata, docente di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e vicepresidente della Scuola di Economia Civile, la quale riflette su una nuova forma di didattica nella scuola, intesa non come una mera trasmissione di dati, ma come un dialogo dei docenti e del gruppo classe con i luoghi della città, inventando nuovi spazi di apprendimento per educare gli studenti ad una cittadinanza attiva.

Piergiorgio Giacchè … [et al.], La scuola democratica?, in gli asini, a. 13, n. 102/103 (ago. – set. 2022), pp. 23-37
Il dossier sulla democrazia nella scuola comprende i seguenti articoli: “La giovane storia” di P. Giacchè; “Un oscuro scrutinare” di F. Lupi; “Democrazia, scuola e riconoscimento” di A. Vigilante; “Videogames, loot box e gioco d’azzardo” di D. Giovanzana.
A cura di Elisa Crupi … [ et al.], Percorsi di educazione civica. Cittadini nella scuola e nel mondo, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Roma, 2022, 120 p.
Il progetto di Libera è un lavoro diffuso in ambito formativo ed educativo, nel contrasto alle pedagogie mafiose, e nella promozione di spazi, occasioni e strumenti per rafforzare in ogni comunità la diffusione di pratiche di educazione civile nelle scuole di ogni grado. I percorsi suggeriti si rivolgono sia agli studenti che ai docenti. I temi proposti per la scuola primaria sono la relazione, le emozioni, le regole, l’ambiente. Per la scuola secondaria sono la Costituzione, la Giustizia, il web, le mafie, il lavoro. Tali contenuti vengono proposti attraverso schede (con bibliografia e sitografia per approfondimenti), attività laboratoriali, confronto finale.
Collocazione Biblioteca: H0110

G. M. Patrizia Surace, Biografie difficili. Famiglie e mafie tra conciliazione e rieducazione, Progedit, Bari, 2022, 144 pp.
La lettura multidisciplinare del fenomeno mafioso si concentra, in prevalenza, sull’intervento educativo a favore di quei bambini e ragazzi che si trovano, sin dalla tenera età, a stretto contatto, per ragioni familiari o ambientali, con i contesti di criminalità organizzata. L’obiettivo, in coerenza con l’esperienza maturata dall’autrice presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, è quello di tutelare la loro crescita. La specificità pedagogica di questo percorso offre ai minorenni coinvolti la possibilità di relazionarsi con il proprio mondo interiore e con gli altri a partire dalle occasioni educative proposte. Le biografie narrate descrivono l’annientamento delle loro potenzialità esistenziali secondo un sistema di “devianze apprese” nel quale la “normalità” di vita è l’esito di un investimento pedagogico deviato.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.504

Alessandra Papa, La scuola al servizio della comunità per sviluppare apprendimento, in La Salute umana, n. 286 (apr. – giu. 2022), pp. 67-71
La consapevolezza dei cambiamenti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di nuove strategie educative che meglio rispondano ai nuovi e mutati percorsi disciplinari e che prevedono l’attivazione di pratiche educative e di metodologie didattiche attive, punto di incontro tra sapere formale e sapere informale. Viene qui presentata la proposta pedagogica dell’apprendimento e servizio (Service Learning) che unisce il servizio (la cittadinanza attiva, l’impegno a favore della comunità) con l’apprendimento (lo sviluppo di competenze sociali e disciplinari).

A cura di Anna Carletti, Educazione Civica vs Educazione alla Cittadinanza. Continuità? Novità? Conflitto?, in OPPInformazioni, a. 48, n. 129-130 (lug. 2020- giu. 2021), pp. 1-160
Il dossier raccoglie contributi sul tema dell’educazione civica nelle scuole, alla luce della Legge 92 del 2019 che ha reintrodotto la denominazione classica per questo insegnamento. L’educazione civica classica si intende centrata sull’apprendimento di contenuti di area storico-giuridico-costituzionale e del funzionamento delle istituzioni politiche di un paese. Negli ultimi vent’anni in Europa c’è stato il passaggio verso un’educazione civica e sociale in senso più ampio, orientata alla formazione di cittadini preparati e capaci di assumersi delle responsabilità verso se stessi e la comunità. Gli articoli intendono indagare le ragioni che hanno portato alla Legge 92, i limiti che essa pone e in quali direzioni orienta il lavoro degli insegnanti in ogni ordine e grado di scuola.

Luigi Garlando ; prefazione di Maria Falcone, Per questo mi chiamo Giovanni, BUR, Milano, 2020, 159 pp.
L’autore racconta una giornata speciale, trascorsa con il padre, il quale gli spiega come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s’intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi, anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze.
Collocazione Biblioteca: MAF.05.02

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Gibì e Doppiawdi Walter Kostner