Materiali audiovisivi: film, video…

Il materiale qui raccolto, per la maggior parte non è presente in biblioteca ma sul web, sulle principali piattaforme gratuite o a pagamento e può costituire spunto di riflessione sui temi in oggetto.

Film e serie TV:

you-3-locandina-credits-netflix-460x600Greg Berlanti, Sera Gamble (ideatori), You, serie TV, thriller psicologico, U.S.A., 2018- in corso, 3 stagioni, 40 episodi di 40-60’
La serie si ispira ai romanzi “You” e “Hidden Bodies” di Caroline Kepnes. Joe Goldberg, il personaggio principale, è un ex libraio di New York. Inizia a sviluppare un’ossessione eccessiva, tossica e delirante per una ragazza e porta il suo amore a livelli estremi con un grande aiuto da parte dei social. You esplora i pericoli dello stalking e della cultura dei social, mettendo in evidenza la mancanza di privacy digitale e i pericoli di condividere sui social notizie personali.

Laura Luchetti, Nudes, miniserie tv per adolescenti, Italia, 2021, 10 episodi da 20-24’
Le storie dei tre adolescenti Vittorio, Sofia e Ada, sono ciascuna separata dall’altra seguendo il formato antologico, ma unite dal tema unico del revenge porn, ovvero la diffusione illecita di video sessualmente espliciti, che è il tema principalmente affrontato dalla serie in modo diretto, entrando di petto nelle storie, nelle vite stravolte degli adolescenti inconsapevoli del potere devastante delle immagini. La serie racconta quel preciso momento di passaggio che accomuna gli adolescenti di ogni epoca e luogo: la linea d’ombra che li accompagna verso l’età adulta. Un momento in cui tutto cambia, da un giorno all’altro e per sempre. Mostra inoltre quanto sia pericoloso oltrepassare questo confine nel modo sbagliato, affrontando il tema del “revenge porn” attraverso il punto di vista dei protagonisti che ne sono coinvolti.

Brad Anderson, … [et al.] (registi), Tony Ayres e Christian White (ideatori), Clickbait, miniserie tv, crime e mistery, Australia, 2021, 8 episodi di 40-50’
Clickbait (o clickbaiting, tradotto “esca da clic”), in italiano acchiappaclic, è un termine che indica un contenuto web la cui principale funzione è di attirare il maggior numero possibile d’internauti, per generare rendite pubblicitarie online. Nel caso di questa serie, la pratica in questione assume fattezze malate e deleterie, tanto da trasformare un video virale in una condanna a morte per un uomo, qualcosa in grado di mandare in frantumi la sua vita e quella dei suoi cari. Il protagonista, Nick Brewer, stimato fisioterapista sportivo di Oakland, un giorno sparisce nel nulla, per poi riapparire poco dopo in un filmato diffuso su Internet che lo mostra ferito e con in mano dei cartelli sui quali c’è scritto: “Io abuso le donne. A 5 milioni di visualizzazioni morirò”. L’ architettura narrativa si regge e si sviluppa attraverso un passaggio di testimone da un personaggio all’ altro, quasi fosse una staffetta in una gara di atletica. Oltre alla sorella Pia e alla moglie Sophie, che indagano sulla vicenda, altre sei figure chiave direttamente o indirettamente coinvolte nel caso, raccolgono a turno il testimone e mediante il rispettivo punto di vista si va a comporre un mosaico che assomiglia sempre più a una ragnatela nella quale Nick per primo rimane fatalmente impigliato. Nella trama si innestano accurate e non banali riflessioni sulle pressioni mediatiche, ma soprattutto sul lato oscuro dei social media nella contemporaneità e  sui pericoli legati all’uso e all’abuso delle piattaforme online, svelando una frattura sempre più grande tra le nostre identità virtuali e reali.

Screenshot_20210719-121014_ChromeCarlos Quintanilla (ideatore), Control Z, serie tv per adolescenti, drammatico, Messico, 2020, 2 stagioni, 16 episodi di 40’
In un liceo messicano l’adolescente Sofia, con pochi amici ma un ottimo intuito si impegna, con l’aiuto del nuovo arrivato e suo amico Javier, a scoprire l’identità anonima di un hacker che minaccia di svelare i segreti di tutti gli alunni del liceo, incluso quello di Sofia. La prima vittima delle opere di questo hacker è la bellissima e popolare Isabela, il cellulare della quale viene hackerato. Il suo segreto di Isabella viene dunque a galla: quello di essere una ragazza transgender, segreto che scuote l’intera scuola. Da qui alcune amicizie muoiono e nascono dei rancori.

Rich Moore, Phil Johnston, Ralph spacca Internet, film d’animazione, USA, 2019, 112′
Nella sala di giochi di Litwak le cose vanno molto meglio da quando Ralph ha la sua amica Vanellope e Vanellope ha il suo eroe Ralph. A volte, se mai, alla ragazzina va un po’ stretto il suo gioco: sempre le stesse piste, poco spazio per l’imprevisto. Ma ecco che una grande avventura bussa allora alle loro porte, quando un guasto al volante di Sugar Rush, e l’impossibilità di reperire il pezzo di ricambio, minaccia di mandare in pensione il gioco di Vanellope, lasciando senza casa e senza lavoro lei e tutti gli altri corridori. Non resta che tentare di acquistare il volante su Ebay, avventurandosi in quell’ignoto universo chiamato Internet.

Simon Bouisson, Stalk, serie TV, drammatico, Francia, 2019, 2 stagioni, 20 episodi di 20’
Lucas, in arte Lux, è un brillante studente della più prestigiosa scuola di informatica francese. Umiliato dai suoi compagni di studi, decide di vendicarsi escogitando un sofisticato piano di stalking. Pagandone, però, tutte le conseguenze.

robNiels Arden Oplev, … [et al.]; Sam Esmail (ideatore), Mr. Robot, serie tv, drammatico-thriller, U.S.A., 2015-2019,  4 stagioni, 45 episodi di 40-60’
Il protagonista è Elliot Alderson, un giovane ingegnere informatico di New York che lavora come esperto di sicurezza informatica presso la Allsafe Cybersecurity. Sociofobico, la sua mente è fortemente influenzata da deliri paranoici e allucinazioni che gli causano grossi problemi nel relazionarsi con le persone e che lo fanno vivere in un costante stato di ansia e paranoia. Nella vita privata, Elliot è uno stalker informatico che tratta le persone come computer da hackerare per scoprirne i segreti più intimi. Elliot viene avvicinato da Mr. Robot, un misterioso anarchico-insurrezionalista, che intende introdurlo in un gruppo di hacktivisti conosciuti con il nome di fsociety. Il manifesto di fsociety è liberare l’umanità dai debiti con le banche e smascherare i potenti che stanno distruggendo il mondo. Per convincere il giovane a unirsi alla causa, Mr. Robot dichiara di voler causare il fallimento della potente multinazionale E Corp, ritenuta responsabile di un disastro ambientale che causò la morte del padre di Elliot, insieme ad altre centinaia di persone. La E Corp, ribattezzata dal protagonista in Evil Corp (multinazionale malvagia), è il principale cliente della Allsafe e Elliot ne sarà nominato supervisore della sicurezza informatica.

Chuck Lorre, Bill Prady (ideatori), The Big Bang Theory, serie TV, commedia, U.S.A. 2007-2019, 12 stagioni, 279 episodi, 20’
La serie, molto nota, racconta in maniera ironica le vicende quotidiane di un gruppo di giovani scienziati, e di come la loro condizione di nerd e geek ne influenzi i rapporti con il mondo circostante. La serie ha preso degli interessi di nicchia, come i fumetti, i giochi di ruolo, la fantascienza, e li ha resi materia di commedia per un pubblico generalista. Così come gli elogi, non mancano le critiche per questa serie di grande successo, tra le quali una certa stanchezza e ripetitività negli episodi delle ultime stagioni e un latente sessismo nella presentazone dei personaggi.

Steven Spielberg, Ready Player One, U.S.A., 2018, durata 140’
Il film è basato sul romanzo omonimo di Ernest Cline. Nell’anno 2045, l’inquinamento e la sovrappopolazione hanno rovinato la vita sulla Terra. Come via di fuga dalle loro vite nelle città decadenti, le persone si immergono nel mondo virtuale di Oasis, dove possono prendere parte a numerose attività per lavoro, istruzione e intrattenimento. Il protagonista Wade, un giovane che frequenta Oasis, tenta di battere il “Gioco di Anorak”, una serie di sfide create dall’ideatore del videogioco, James Halliday, morto da poco. Il vincitore che troverà il tesoro del gioco acquisirà il possesso di Oasis e l’eredità miliardaria di Halliday. Mentre Wade collabora con un gruppo di amici per cercare di trovare il tesoro di Anorak e prendere il controllo di OASIS, la multinazionale IOI impiega un gruppo di giocatori per risalire al tesoro prima che lo faccia Wade. La particolarità del film è il rimasticare l’immaginario collettivo videoludico degli anni Ottanta. Nel film di Spielberg non troviamo affatto condanna dell’escapismo, ma umana comprensione per chi evade da una realtà priva di speranze. E se il ritorno al reale è un passaggio obbligato per il successo dell’eroe, questo non contraddice il fatto che il protagonista Wade, senza aver trascorso tonnellate di ore in Oasis, non avrebbe mai avuto una chance di salvezza.

downloadJames Ponsoldt, The Circle, film,  thriller, drammatico, fantascienza,U.S.A. 2017, 110’
La protagonista della vicenda è Mae Holland una ragazza di provincia che tenta di contribuire alla delicata situazione economica familiare, aggravata dagli esosi costi per le cure del padre Vinnie affetto da sclerosi multipla. Quando l’amica Annie le consiglia di lavorare per la The Circle, un’importante società di tecnologia e mass media, Mae presenta entusiasta il suo curriculum. La ragazza supera il colloquio e viene assunta come centralinista, trasferendosi nel moderno e tecnologico campus della società. Lo stile di vita di Mae, tuttavia, è troppo lontano dagli standard pretesi dal suo capo Eamon Bailey. L’ uomo, infatti, ha intenzione di lanciare sul mercato una potente e discreta telecamera che permetta a chiunque di osservare gli altri, in ogni momento e senza rispetto per la privacy. Al contrario, Mae è molto attenta a ritagliarsi i suoi spazi personali nonostante incontri la ferma opposizione di Bailey. Dopo essersi arresa alle richieste dei suoi superiori per poter estendere l’assicurazione medicaa suo padre, Mae fa la conoscenza del misterioso Kalden (John Boyega), inventore del social network The Circle. Il ragazzo le rivela di aver lasciato la società poiché, sebbene le tecnologie inventate siano di estrema utilità per l’umanità, i progetti potrebbero ledere all’integrità dell’umanità. Negli U.S.A. è stato prodotto anche un celebre reality show che prende spunto e nome dal film, ormai alla terza stagione e diffuso a livello internazionale da una nota piattaforma a pagamento.

Paolo Genovese, Perfetti sconosciuti, film commedia, Italia, 2016, 97′
Perfetti sconosciuti è un film dove tutto è il contrario di tutto, dove ognuno può raccontare la sua esperienza, può fissare dei confini tra cose giuste e sbagliate, corrette e scorrette, disdicevoli o no, parlando di vite segrete, di quello che non possiamo o non vogliamo raccontare. Nel corso di una cena, che riunisce un gruppo di amici, la padrona di casa Eva, ad un certo punto, si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell’altro. Parte così una sorta di gioco per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere i messaggi che ricevono o ascoltare telefonate pubblicamente. Quello che all’inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un gioco al massacro e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo. Paolo Genovese affronta di petto il modo in cui l’allargarsi dei cerchi nell’acqua di questi “giochi” finisca per rivelare la “frangibilità” di tutti: e la scelta stessa di questo vocabolo al limite del neologismo, assai legato alla delicatezza strutturale di strumenti così poco affidabili e per loro stessa natura caduchi come i nuovi media, indica la serietà con cui il team degli sceneggiatori ha lavorato su un argomento che definire spinoso è poco, visto che oggi riguarda (quasi) tutti.
Collocazione Biblioteca: 03D17

Spike Jonze, Lei, film commedia, USA 2013, 126’
Ambientato a Los Angeles, in un futuro non troppo lontano, Lei racconta la storia di Theodore (Joaquin Phoenix), un uomo sensibile e complesso che si guadagna da vivere scrivendo lettere personali e toccanti per altre persone. Distrutto dalla fine di una lunga relazione, Theodore resta affascinato da un nuovo e sofisticato sistema operativo che promette di essere uno strumento unico, intuitivo e ad altissime prestazioni. Incontra così “Samantha”, una voce femminile sintetica (Scarlett Johansson nella versione originale e Micaela Ramazzotti nella versione italiana) vivace, empatica, sensibile e sorprendentemente spiritosa. Via via che i bisogni e i desideri di lei crescono insieme a quelli di lui, la loro amicizia si fa sempre più profonda finché non si trasforma in vero e proprio amore.
Collocazione Biblioteca: 02D81

Documentari, canali, video e canzoni

dowkknloadChallenge social: consigli per i genitori, Save the Children Italia- YouTube, Italia, 2021, 2’
Le cosiddette sfide o challenge social sono sempre più diffuse sul web e suscitano l’interesse di un gran numero di persone, coinvolgendo soprattutto i bambini e gli adolescenti. Non si tratta di una consuetudine che comporta pericoli di per sé, ma è bene conoscerne le dinamiche e le possibili implicazioni per proteggere i più piccoli. Ecco alcuni consigli per i genitori.

Madre e figlio hikikomori raccontano la loro esperienza, Hikikomori Italia – YouTube, Italia, 2021, 27’
Il 15enne Christian e la mamma Barbara, raccontano la storia del ragazzo che sta ora uscendo dallo stato di isolamento in cui versa da alcuni anni. Altre testimonianze sul canale Hikikomori Italia.

Smartphone – l’inizio di una nuova era, National Geographic, U.S.A., 2020, 161’
Lo smartphone, (lett. “telefono intelligente”) è un apparecchio con capacità di calcolo, memoria e connessione dati molto più avanzate rispetto ai normali telefoni cellulari, basato su un sistema operativo per dispositivi mobili. I primi modelli combinavano le funzioni di un elaboratore palmare con quelle di un telefono mobile. I modelli più recenti si sono arricchiti della funzionalità di dispositivi multimediali in grado di riprodurre musica, scattare foto e girare video. Molti smartphone moderni inoltre sono dotati di schermo tattile ad alta risoluzione e web browser che sono in grado di caricare sia normali pagine web sia siti web appositamente creati per i dispositivi mobili. Questa tecnologia ha realmente cambiato la nostra vita ed è diventato uno strumento indispensabile nella quotidianità.

81sMdDQlQ1L._SS500_Jeff Orlowski, The Social Dilemma, film documentario, U.S.A., 2020, 94’
Il film esamina la diffusione dei social media e il danno che essi causano alla società, concentrandosi particolarmente sullo sfruttamento e sulla manipolazione degli utenti, attraverso l’utilizzo di tecniche come il data mining e la vendita dei dati personali. The social dilemma approfondisce alcuni aspetti dei social media: la dipendenza che provocano, in particolare nei più giovani, l’uso in politica, il contributo alla diffusione di teorie complottistiche, gli effetti sulla salute mentale

Marco Serafini, Il cinema non si ferma, Rai, Italia, 2020, 156’
Il primo docufilm a episodi interamente realizzato usando set casalinghi e smartphone. Un progetto a scopo benefico (i proventi raccolti andranno devoluti alla Protezione Civile) per dimostrare che, nonostante l’emergenza Coronavirus abbia portato a un blocco di set e produzioni cinematografiche, le maestranze e i professionisti del mondo del cinema non si fermano.

Fake News: come si diffondono e come contrastarle, Domande Snack,  Rai, Italia, 2020, 22’
La Rete è uno strumento straordinario che ci rende molto più veloci, ma contiene anche tante falsità. Le fake news esistono da sempre, ma oggi si diffondono più velocemente grazie a internet: bisogna sempre dubitare, capire chi ha interesse a diffonderle e come districarci tra le informazioni vere e le bufale. Perché le notizie false attecchiscono tanto bene? Una notizia sensazionale viene comunque letta da molte persone, anche se è una fake news e la “caccia al like” è uno dei motivi che fa pubblicare tante informazioni fasulle . Le notizie false hanno anche un altro meccanismo di diffusione: gruppi di persone che condividono la stessa visione del mondo tendono a pubblicare solo le notizie che danno loro ragione, sono le cosiddette echo chamber. Il CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, da 30 anni dà gli strumenti critici per “smontare” da soli le bufale e verificare le notizie al “confine” tra il vero e il falso. Interessanti anche altri video di Domande Snack, tra i quali: Cittadinanza digitale: cos’è e perché è importante, 2020, 9’ e Sicurezza: 10 domande per capire la sicurezza informatica, 2020, 12’

smartLo Smart Working – Superquark 26/08/2020, Italia, 2020, 8’
Possibilità e limiti dello smart working, spiegati nella trasmissione di Piero Angela, da Barbara Garavotti e Piero Orsinger, con interviste a Mariano Corso, responsabile scentifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano.

Ogni cosa è illuminata. Smart City: le città del futuro, Rai, Italia, 2020, 7’
Le Smart Cities sono città intelligenti, ma anche sostenibili, efficienti e innovative, in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai propri cittadini grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici connessi e integrati tra loro. Diverse metropoli, da questo punto di vista, sono già molto avanti. Sull’argomento si vedano anche Cos’è una smart city?, Sapiens – Un solo pianeta, Rai, Italia, 2019, 3’ e Cartolina dalle “Smart Cities” , Quante storie, Rai, Italia , 2019, 2’

Artemix, Hikikomori, Youtube, Italia, 2019
“Sento l’aria che comprime ogni singolo secondo
Sempre più finchè il secondo non diventa eterno
Tu che dici: <<Sei asociale, vivi solo per te stesso
Sempre chiuso in quella stanza, vai un po’ fuori, sii diverso!>>”
Sono i primi versi della canzone del cantautore Federico Artemi, in arte Artemix, 21enne che dai 16 anni era barricato nella sua casa milanese. La musica lo costringe a uscire, ad affrontare la luce, il sole, le persone, la sala di registrazione. La musica, oltre alle cure che sta seguendo, è diventata il suo strumento terapeutico.

Kevin Byrnest, Harvest, documentario, Indevu Films – Vimeo, U.S.A., 2017, 11’
Il video, in lingua inglese, mostra la vita ordinaria di una donna e il numero di volte che i suoi dati sono stati inviati ad aziende terze attraverso il telefono.

stampa-verticaleManifesto della comunicazione non ostile
Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa per creare una Rete rispettosa e civile, che ci rappresenti e che ci faccia sentire in un luogo sicuro. Scritto e votato da una community di oltre 300 comunicatori, blogger e influencer, è una carta con 10 principi utili a ridefinire lo stile con cui stare in Rete: 1) Virtuale è reale: dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona; 2) Si è ciò che si comunica: le parole che scelgo raccontano la persona che sono, mi rappresentano; 3) Le parole danno forma al pensiero: mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso; 4) Prima di parlare bisogna ascoltare: nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura; 5) Le parole sono un ponte: scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri: 6) Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi; 7) Condividere è una responsabilità: condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi; 8) Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare: non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare; 9) Gli insulti non sono argomenti: non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi; 10) Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio. Si veda anche: il video del Manifesto della comunicazione non ostile e Parole ostili (2017)

 

Dal sito del Gruppo Abele:

gruppo“Non possiamo fingere che non sia successo nulla” (26 novembre 2021)

Bullismo e cyberbullismo: a Torino supporto psicologico per le vittime e un aiuto per gli ammoniti dal Questore  (18 novembre 2921)

Educare i figli ai tempi di internet (4 Novembre 2021)

Riappropriarsi delle parole, del loro senso, per farne un uso consapevole consapevole (19 Luglio 2021)

Il Gruppo Abele sempre aperto agli hikikomori (2 Marzo 2021)

La doppia Barriera della Dad (10 febbraio 2021)

Hikikomori, così il Gruppo Abele li accompagna dentro al mondo (15 dicembre 2020)

Non esiste “Gioco sicuro” (9 dicembre 2021)

Giovani e anziani sono più soli. Il paradosso del “tutti collegati(7 Agosto 2020)

Hikikomori. Adolescenti isolati e famiglie smarrite (18 febbraio 2020)

HTripApp. Nasce l’applicazione per prevenire le overdose e l’uso di sostanze inaspettate (2 Gennaio 2020)

Hikikomori: giovani eremiti del disagio (3 settembre 2019)