Aspetti culturali, psicologici, sociologici

bookMaria Angela Polesana, Influencer e social media, Franco Angeli, Milano, 2023, 141 pp.
Per l’individuo che abita i social media, essi si configurano come “luoghi” dell’esperienza contemporanea, ambiti per la costruzione di percorsi di senso sia individuali che collettivi. È possibile spiegare la relazione tra follower e Influencer alla luce di alcuni concetti quali comunità, celebrità, credibilità, influenza e autenticità. Oggi si fa un ampio utilizzo della parola “influencer” che, proprio per questo, è diventata un’etichetta vaga, a volte carica di pregiudizi, che identifica una tipologia di individui che influenzano altri individui attraverso la loro autorappresentazione e ne ricavano dei benefici economici. Il rapporto tra follower e Influencer avviene in particolare all’insegna di quella ludicità che è un tratto caratterizzante delle comunità postmoderne. Il volume analizza in profondità le principali caratteristiche di questo fenomeno, che riveste oggi una notevole centralità sociale e nel quale si palesa anche la capacità dei media di riarticolare gli spazi di vita della quotidianità, fondendo tra loro la dimensione pubblica e quella privata.
Collocazione Biblioteca: 20418

A cura di Veronica Cavicchi e Aluisi Tosolini, Nuove tecnologie intelligenza artificiale ed etica, in Missioneoggi, n. 5 (set.-ott. 2023), pp. 21-44
Quanto più la macchina sostituisce l’uomo tanto più diviene necessario codificarne le responsabilità. Tutto ciò solleva nuovi interrogativi etici. Il dossier si compone dei seguenti articoli: 1) “Gli algoritmi. Fine dell’uomo sapiens?” di M.C. Liguori, A. Guidazzoli; 2) “Nuove tecnologie ed etica” di S. Natoli; 3) “Transumanesimo. Quale etica?” di T. Tosolini; 4) “Intelligenza artificiale ed etica dei dati” di T. Catarci, D. Ruffini; 5) “IA e neuroscienze nei modelli linguistici di grandi dimensioni” di G. Sartori; 6) “IA ed educazione. Dal catastrofare all’orizzontare” di A. Tosolini; 7) “IA e scuola. Sostenibilità e didattica” di V. Cavicchi; 8) “IA e scuola esperienze didattiche sostenibili” di G. Fabiano; 9) “IA e Machine Learning nella medicina” di D. Gregori.

Michele Sorice, L’infosfera è davvero democratica?, in Aggiornamenti Sociali, a. 74, n. 10 (ott. 2023), pp. 539-546
La presenza sempre più pervasiva di internet nella nostra quotidianità non solo ha cambiato i nostri modelli di consumo e il nostro modo di lavorare, di studiare, di informarci, di relazionarci, ma ha un’influenza sempre più ampia e decisiva sulla struttura stessa della società e sulle nostre democrazie già in crisi di identità. L’autore, docente di sociologia della comunicazione, si interroga su quali sono le ricadute più rilevanti della “Platform society” e su come evitare che si giunga a una graduale e ulteriore contrazione degli spazi di autentica partecipazione democratica.

9788835157229_0_536_0_75A cura di Paola Panarese, Social media challenge. Processi, attori e rappresentazioni delle sfide virali negli ambienti digitali, Franco Angeli, Milano, 2023, 160 pp.
Le social media challenge si configurano come un fenomeno di rilievo nel vasto panorama delle piattaforme digitali. Questo libro riporta gli esiti di una ricerca la quale rivela che nelle social media challenge le dimensioni del gioco e della socialità prevalgono su quelle della sfida o del pericolo, che ne domina le rappresentazioni sociali. Si tratta, infatti, di pratiche più ludiche che rischiose, consistenti soprattutto in balli, prove sportive, sfide di make-up o gare alimentari/culinarie. Ne deriva un’immagine diversa da quella restituita dai media in uno scenario digitale pervaso da spazi e modi nuovi di relazione e segnato dalla varietà delle dinamiche sociali e dalla ricchezza della dimensione tecnoculturale.
Collocazione Biblioteca: 20428

Maria Francesca Murru, Twitter: vecchi e nuovi paradossi dei social media, in Aggiornamenti Sociali, a. 74, n. 5 (mag. 2023), pp. 311-318
L’articolo analizza il caso di Elon Musk che acquista il social media Twitter trasformandolo in una tribuna personale, portando alla ribalta il ruolo che i social media svolgono nelle nostre vite e il loro indiscusso peso anche in ambito sociale e politico. Ci si chiede anche quali siano le ricadute sociali e politiche delle dinamiche pubblicitarie e orientate al profitto che governano gli algoritmi delle piattaforme. Nel numero successivo della rivista si trova invece un’articolo sull’intelligenza artificiale di Giuseppe Riggio, Stregati dall’intelligenza artificiale? ChatGPT e i suoi epigoni, n. 6-7 (giu.-lug.2023), pp. 367-383.

Stefano Bonetti, L’impatto ambientale (nascosto) di Internet, in Aggiornamenti Sociali, a. 74, n. 4 (apr. 2023), pp. 274-278
L’autore, docente di Fisica sperimentale della materia (Università Ca’ Foscari di Venezia) spiega come l’uso di internet comporti un notevole consumo di energia, anche se mancano i dati per stimarlo con precisione. Per confrontare l’impatto ambientale delle diverse attività umane, è necessario esprimere i consumi energetici nella stessa unità di misura. Adottare questo criterio renderebbe più semplice per consumatori, imprese e Governi compiere scelte consapevoli e responsabili.

sognoAlfie Bown, Il sogno videoludico. Come i videogiochi trasformano la realtà, Luiss University Press, Roma, 2022, 141 pp.
Le piattaforme di gioco, create da multinazionali perfettamente inserite nella macchina capitalistica, hanno, secondo l’autore, un più sottile e inquietante effetto: quello di riprodurre le dinamiche del lavoro e del mercato, alienando i videogiocatori e rendendoli inoffensivi. I videogiochi sono quindi solamente uno strumento di oppressione? Secondo Alfie Bown riconoscere le dinamiche che entrano in azione ogni volta che iniziamo una partita è l’inizio di una nuova consapevolezza rivoluzionaria.
Collocazione Biblioteca: 19678

Giampaolo Cerri … [et al.], Il sociale sui social, in Vita, a. 29, n. 7-8 (lug.-ago. 2022), pp. 21-61
La monografia raccoglie diversi contributi sul tema della presenza dei temi sociali all’interno dei social network. Il primo capitolo presenta una selezione di influencer giudicati dalla rivista più autorevoli, riuscendo a sensibilizzare le persone che li seguono a temi come la salvaguardia dell’ambiente, l’educazione, i diritti umani o la disabilità. Il secondo capitolo dà voce ai responsabili degli enti del Terzo settore che raccontano le loro strategie e i loro obiettivi di presenza sui social. Infine, nel terzo capitolo, esperti di sociale e nuovi media forniscono alcuni suggerimenti sulla gestione della presenza all’interno dei social, in termini di etica, sicurezza, relazione.

Amalia Caputo, Mirella Paolillo, Giovani nell’infosfera. Informazione, comunicazione e partecipazione politica in Campania, Franco Angeli Open Access, Milano, 2022, 95 pp.
Il rapporto tra giovani e sfera pubblica rappresenta uno dei topoi della ricerca accademica e del dibattito pubblico e politico dell’ultimo ventennio. Oggi, nell’era della platform society, i giovani crescono in un ambiente mediale complesso e convergente in cui i connective media assumono un grande valore sociale e sono capaci di influenzare aspetti rilevanti della vita democratica. Le giovani generazioni utilizzano tali piattaforme per socializzare e interagire con gli altri, ma anche per informarsi e maturare orientamenti utili alle proprie scelte politiche. A partire da una riflessione teorica sul rapporto tra giovani, politica e media, il volume presenta i risultati di una ricerca condotta dall’Osservatorio Giovani dell’Università di Napoli Federico II in collaborazione con la Regione Campania, volta a leggere e interpretare le pratiche di partecipazione delle nuove generazioni nell’infosfera anche alla luce degli eventi pandemici. Ciò che emerge è una fotografia di una Regione tendenzialmente divisa in due: da un lato, i giovani con un capitale culturale e sociale tale da renderli protagonisti della vita politica della collettività; dall’altro, i giovani che, privi di consapevolezza e di strumenti per orientarsi, restano ai margini della sfera pubblica. Uno scenario che poco si discosta da quello nazionale e che suggerisce la necessità di progettare politiche pubbliche ri-pensando ai giovani come a una risorsa rilevante per lo sviluppo del territorio all’indomani della pandemia.

9791220600279_0_536_0_75A cura di Manolo Farci e Cosimo Marco Scarcelli, Media digitali, genere e sessualità, Mondadori Università, Milano, 2022, 371 pp.
Sin dagli esordi gli studi sui media digitali hanno posto attenzione alle questioni legate al genere e alla sessualità mostrando come chat, social network, blog e siti Internet potessero rappresentare luoghi di sperimentazione identitaria, strumenti di condivisione e pratiche di attivismo sociale e politico, ma anche amplificatori di forme di violenza e discriminazione che fanno riemergere vecchie dinamiche di potere. Il testo si propone di restituire tutta la ricchezza e profondità di tale dibattito attraverso il coinvolgimento di esperte ed esperti di questo ambito, ricostruendo le analisi attorno ai media digitali in una prospettiva gender-oriented e offrendo uno strumento didattico utile a riflettere su luci e ombre di queste tecnologie in materia di genere e sessualità. Edizione digitale su Pandora Campus.
Collocazione Biblioteca: 20320

 Arianna Mainardi, Digital Girls. Le ragazze e la ridefinizione dei rapporti di genere online e offline, ETS, Pisa, 2022, 174 pp.
La diffusione dei media digitali è cresciuta in ogni ambito della vita. In questo scenario, il volume si interroga sui processi di soggettivazione online e offline delle ragazze. Dialogando con la letteratura sul rapporto tra genere, tecnologie digitali e processi di soggettivazione, il libro indaga non solo la relazione con i social network, ma anche gli spazi d’azione nella vita quotidiana.
Collocazione Biblioteca: 19628

 Domenico Laera … [et al.], Chi crede alle Fake News? Aspetti psicologici e criminologici dei protagonisti dell’era della post-verità, in Rassegna Italiana di Criminologia, a. 16, n. 1 (2022) – on line, pp. 12-23
Questo articolo propone una rassegna della lettura scientifica sul tema della suscettibilità alla disinformazione. Sebbene sia una problematica insidiosa, poca attenzione è stata data alle variabili psicologiche coinvolte in tale fenomeno, così come non esistono ancora norme editoriali che tutelino la corretta diffusione delle notizie online. Gli Autori, dopo aver definito le molteplici sfaccettature delle notizie false, esplorano le differenze individuali implicate nella corretta o errata accuratezza percepita nelle Fake News e nel comportamento di condivisione delle stesse. In conclusione, premettendo l’analisi degli aspetti criminologico-clinici del fenomeno di interesse, si richiama l’attenzione dei cultori della criminologia per avviare uno studio scientifico diretto alla progettazione di strategie di fronteggiamento considerando autori e vittime di fake news.

9788833936444_92_270_0_75Davide Sisto, Porcospini digitali. Vivere e mai morire online, Bollati Boringhieri, Torino, 2022, 157 pp.
Nel 1851 Arthur Schopenhauer formula una celebre metafora per descrivere la difficoltà di articolare il rapporto tra vicinanza e lontananza nelle relazioni. In una fredda giornata d’inverno, alcuni porcospini si avvicinano per scaldarsi l’un l’altro e non rimanere assiderati. Ben presto però sentono il dolore delle reciproche spine, e sono costretti ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li porta di nuovo a stare insieme, si ripete il primo problema; e così via, sballottati avanti e indietro tra i due malanni. Partendo da questa metafora, Davide Sisto spiega che cosa accade oggi allorché, con l’allargarsi degli spazi virtuali e con le conseguenze della pandemia di COVID-19, vicinanza e lontananza non sono più formulate solo in termini di presenza fisica, ma anche come prossimità digitale e virtuale. Alla fragilità dei nostri corpi biologici abbiamo sopperito con la presunta intangibilità dei nostri corpi digitali. Quella che si è verificata (e continua a verificarsi) è una vera e propria metamorfosi antropologica, che ci costringe a ripensare alcune categorie fondamentali del nostro immaginario: il legame tra corpo e immagine, reale e virtuale, presenza e assenza, tra l’io e le sue molteplici identità virtuali. Da un punto di vista emotivo e psicologico, spiega Sisto, i corpi digitali influenzano direttamente il nostro modo di stare nel mondo. E ci svelano che, per quanto immersi fino alla punta dei capelli nella nuova civiltà digitale, non smettiamo di avere bisogno della vicinanza degli altri. Di essere porcospini digitali, sballottati avanti e indietro tra il bisogno di solitudine e quello del contatto.
Collocazione Biblioteca: 19696

Massimo Giuseppe Eusebio, Il problema dell’altro. Psicologia dei media tra identità e alterità, Franco Angeli, Milano, 2022, 190 pp.
A partire da una ricognizione su quella che oggi autorevoli studiosi chiamano «infosfera» o «interrealtà» come segno distintivo del presente, che vede l’individuo immerso in uno spazio informazionale intessuto di reale e virtuale, il volume descrive l’influenza esercitata dalle trasformazioni della realtà mediale sulla rappresentazione del Sé e sulle relazioni interpersonali, con particolare riguardo al rapporto tra narcisismo e disposizioni empatiche e al problema dell’altro colto nella nostra sovraesposizione al suo sguardo.
Collocazione Biblioteca: 19701

Comitato sui diritti dell’infanzia, Commento generale n° 25. Sui diritti dei minorenni in relazione all’ambiente digitale, Unicef, Roma, 2022, 73 pp.
Con il Commento generale n.25 il Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, che sovrintende al rispetto della Convenzione, ha definito come dovrebbero essere trattati i minorenni nel mondo digitale. I minorenni di tutto il mondo desiderano e hanno bisogno di usare Internet e i servizi digitali per la scuola e l’intrattenimento, oltre che per reperire informazioni e per essere in contatto con famiglie e amici, ma è necessario che il loro utilizzo sia equo e avvenga in sicurezza. Il testo afferma quattro principi generali, che vengono poi analizzati: non discriminazione; superiore interesse del minorenne; sopravvivenza e sviluppo; rispetto per le opinioni dei minorenni. L’auspicio finale è quello di costruire il mondo digitale che i giovani meritano.

31A4uzEyvVL._AC_UF1000,1000_QL80_Alessandra Corbetta, Corpi in rete. Rappresentazioni del sé tra visualità e racconto, Libreriauniversitaria.it, Padova, 2021, 126 pp.
Il volume è il risultato di un progetto di ricerca che ha permesso di indagare le modalità di self-presentation utilizzate dagli utenti di Facebook per creare il racconto di sé tramite foto di corpi, o parti di corpo, postate sul social network. L’obiettivo è comprendere se le modalità di presentazione del sé funzionino per imitazione di modelli esistenti – dentro o fuori la rete – o siano, invece, guidate da altri fattori; se siano orientate a una comunicazione di tipo estetico-formale, incentrata cioè sulla manifestazione dell’esteticità del corpo, o se, piuttosto, si rivolgano all’enucleazione di presentazione di altri aspetti della persona, o se venga prediletta una modalità di presentazione del sé mediana tra le due. L’autrice è ricercatrice in Sociologia della Comunicazione.
Collocazione Biblioteca: 20306

Rosario Valentino Simone Giordano, Conoscersi, ma da lontano: una review sul fenomeno del dating online nella popolazione eterosessuale, in Rivista di sessuologia clinica, a. 27, n. 2 (2021), pp. 47-65
L’articolo mira a trattare alcuni aspetti relativi all’utilizzo delle piattaforme di dating online da parte della popolazione eterosessuale. Dopo aver spiegato il loro funzionamento generale, si procede all’analisi dei più importanti tratti di personalità legati all’utilizzo di queste piattaforme, trattando anche le strategie per la creazione del proprio profilo. Inoltre si affrontano alcuni dei più comuni rischi legati al dating online, come il catfishing.

Eleonara Carraro, Comunicazione digitale e creatività. Uno studio empirico, Vita e pensiero, Milano, 2021, 248 pp.
L’autrice è stata scelta tra i vincitori della sessantesima edizione del Premio Gemelli (2020) grazie alla connessione tra i temi trattati nella sua tesi : comunicazione digitale e creatività e il periodo della pandemia che ha indotto molti a ricorrere a forme di comunicazione a distanza. In questo lavoro l’autrice ha raccolto la sfida complessa di esaminare il binomio “comunicazione digitale e creatività” sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista empirico. Riprende inoltre il dibattito circa il rapporto tra creatività, pensiero divergente e convergente. Si sofferma anche sulla descrizione della molteplicità dei percorsi che sono coinvolti nel pensiero creativo e affronta il tema degli stati d’animo connessi alla creatività. Focalizza la sua attenzione sul mondo delle giovani generazioni; l’autrice, in effetti, ha coinvolto un campione di più di duecento studenti universitari concentrandosi su alcune esperienze di comunicazione digitale, individuali e di gruppo, che sono più comuni tra i giovani ed ha esaminato come tali esperienze si associno alle prestazioni creative degli intervistati.
Collocazione Biblioteca: P0036

giovaniElena Bissaca, Massimo Cerulo, Cosimo Marco Scarcelli, Giovani e social network. Emozioni, costruzione dell’identità, media digitali, Carrocci, Roma, 2021, 122 pp.
Il volume esplora l’universo giovanile attraverso l’analisi sociologica elle parole di chi, ogni giorno fa esperienza in quegli spazi digitali quali i social network . L’indagine ha coinvolto 400 giovani di cinque città italiane e si concentra su ciò che concerne la costruzione dell’identità.
Collocazione Biblioteca: 19031

Gabriele Balbi, Paolo Magaudda, Media digitali. Storia, i contesti sociali, le narrazioni, Laterza, Bari ; Roma, 2021, 248 pp.
Il volume intende avvicinare allo studio dei media digitali da una prospettiva storica, attenta agli aspetti sociali e culturali della digitalizzazione. Ricostruisce le storie del computer, di internet, del telefono mobile e della digitalizzazione dei media analogici, a partire dalla fine dell’Ottocento. Gli autori, docenti universitari, intendono mettere in luce l’intreccio tra il cambiamento portato dalle tecnologie digitali e la continuità con il sistema dei media precedente, mostrando come i media digitali non abbiano causato una rivoluzione digitale permanente. La storia dei media digitali è narrata da vari punti di vista, per far emergere l’intreccio tra aspetti politici, economici, sociali, culturali, materiali e simbolici delle società contemporanee, con l’intento di comprendere come le tecnologie digitali abbiano plasmato diverse culture umane in vari modi, ma anche come esse siano state influenzate dalla società in un processo di modellamento reciproco.
Collocazione Biblioteca:19024

Grazia Perriello, Individuarsi nell’era contemporanea: il rapporto tra identità e cyberspazio, in Orientamenti pedagogici, n. 2 (apr.-giu. 2021), vol. 68, pp. 27-36
Individuarsi nell’era contemporanea è diventato sempre più complicato non solo per i molteplici cambiamenti valoriali e culturali che si sono susseguiti negli ultimi decenni, ma anche per la crescente diffusione della realtà virtuale, che, pur offrendo molteplici opportunità, annulla quei confini spazio-temporali, che sono alla base dell’identità di ogni essere umano. Questo contributo si propone di riflettere, all’interno di una prospettiva psicoanalitica, sul rapporto tra identità e cyberspazio. Esplorare questo rapporto significa cercare di cogliere alcuni significati che l’oggetto tecnologico può assumere nel mondo psichico dell’uomo odierno. Ciò con la sola finalità di pensare possibili modalità di contenere il rischio che l’uomo divenga oggetto tra gli oggetti.

www.mondadoristoreAngela Biscaldi, Vincenzo Matera, Antropologia dei social media. Comunicare nel mondo globale, Carocci, Roma, 2021, 139 pp.
La posizione dominante, che i media digitali hanno acquisito nella nostra vita sociale e cognitiva, si spiega se pensiamo alla loro capacità di permettere una personalizzazione dell’esperienza comunicativa, basata su azioni rapide, efficaci e gratificanti. Nonostante ciò, c’è chi pensa che l’uso delle nuove tecnologie comporti un impoverimento in umanità. Questo libro presenta un’articolata riflessione su queste e altre questioni cruciali per capire più a fondo i nuovi media, il loro potere di catturare l’attenzione e l’ incapacità di accantonarli anche solo per poco. Il testo contiene anche una ricerca etnografica su giovani e social network. Gli autori sono docenti di Antropologia culturale presso l’Università Statale di Milano e quella di Bologna.
Collocazione Biblioteca: 19007

Giorgio Nardone, Stefano Bartoli, Simona Milanese, Pragmatica della comunicazione digitale. Agire con efficacia online, Ponte alle Grazie, Milano, 2021, 151 pp.
Il lockdown ci ha messi di fronte a un cambiamento radicale: per continuare a svolgere le nostre attività è stato indispensabile trasferire la comunicazione sulle strade immateriali del web (Zoom, Skype e mille altre piattaforme) e questo ci ha permesso di continuare a incontrarci, a parlare, a vedere i nostri volti, insegnare, imparare, fare musica, e molte altre cose. Si può comunicare anche così, ma è innegabile che qualche cosa cambia, che gli strumenti a disposizione non sono gli stessi. Il contatto oculare non c’è più; prende molta più importanza la voce con le sue inflessioni; l’immagine sullo schermo diventa un’icona; il contatto fisico è impossibile. In questo libro, a partire dalla pragmatica della comunicazione classica, vengono analizzate le nuove forme della comunicazione online in tutti i suoi aspetti: istruzioni per l’uso di quella che forse diverrà una forma sempre più diffusa di comunicazione. Gli autori sono psicologi e psicoterapeuti.
Collocazione Biblioteca: 19008

social-network-squareLa psicologia dei Social Network, in State of Mind. Il giornale delle scienze psicologiche.
Gli articoli raccolti in questa sezione guardano ai social network (Facebook, Twitter, Linkedin…) da una prospettiva psicologica. I social media, così potentemente pervasivi nell’esperienza quotidiana, sono presenti in moltissimi ambiti della socialità contemporanea: la vita privata, la vita lavorativa, la costruzione di una “identità” online, o “pubblica”. Infiniti gli spunti di riflessione: ri-negoziazione della propria immagine, nuove forme di dipendenze, modificazioni delle nostre strutture mentali, ridefinizione del concetto di privacy…