Area terzo settore, privato sociale e volontariato

1120-9488Eleonora Costantini, Andreea A. Piriu, Tindara Addabbo, Quale governance locale per quale innovazione sociale? Apprendimenti intorno a un progetto sperimentale sulle politiche familiari a Modena, interrotto dalla pandemia, in Polis, a. 36, n. 1 (apr. 2022), pp. 71-104
Questo articolo nasce dal “Progetto Pilota Natalità” della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Il progetto, che ha avuto corso tra il 2019 e il 2021, introduce nuovi dati per il progresso nell’ideazione e implementazione di politiche familiari che siano rilevanti nel territorio della provincia di Modena. Nello specifico, vengono integrati dati sull’operato delle associazioni di volontariato nel terzo settore italiano a livello d’impresa ottenuti durante la pandemia da Covid-19 con dati ottenuti appena prima dello scoppio della pandemia. Vi sono approfondimenti significativi sull’intersezione tra i settori del pubblico, privato e del volontariato, e linee guida. Lo studio è principalmente incentrato su due temi: (1) il processo di territorializzazione delle politiche pubbliche, in particolare politiche familiari; (2) il potenziale di queste politiche in termine di innovazione sociale. L’articolo esplora la dimensionalità dell’innovazione sociale attraverso l’emergere e la crescita di processi innovativi come risultato di un trasferimento di governance dai livelli nazionali e europei fino al livello locale.

Giampaolo Cerri… [et al.], Il dilemma della pace, in Vita, a. 29, n. 4 (apr. 2022), pp. 23-69
Il dossier contiene numerosi articoli legati alla guerra in corso in Ucraina. Si segnalano in particolare gli articoli “Qui Ucraina. La mappa degli aiuti”, sull’attività delle O.N.G. italiane presenti sul campo; “Qui Italia. La mappa dell’accoglienza”, sulla mobilitazione attiva per l’accoglienza in Italia. Nel medesimo numero troviamo l’articolo a cura di Emiliano Moccia, Bari. La scommessa sull’agricoltura sociale per far crescere la terra del Levante, pp. 85-92

Claudia Campese, Caltanissetta, un nonluogo in cerca d’identità, in lavialibera, n. 13 (2022), pp. 51-56
L’articolo denuncia la situazione di Caltanissetta, città siciliana dove la qualità della vita è tra le più basse d’Italia. I giovani emigrano, gli immigrati stranieri sono confinati in quartieri ghetto e l’immobilismo favorisce la criminalità organizzata. Tuttavia qualcuno prova a reagire con alcune iniziative culturali, artistiche e sociali.

as353Nicola Basile e Giuseppe Imbrogno, Dove sarà il Terzo settore nel futuro? Tornare all’azione politica per uscire dall’auto-centratura, in Animazione Sociale, n. 03/353 (2022), pp. 18-29
Domanda obbligatoria è quali saranno le priorità e le modalità che gli enti del Terzo settore dovranno porsi per continuare a svolgere la propria funzione sociale e politica e per sopravvivere ai cambiamenti del mercato. Il complicato presente assorbe le energie mentali per affrontare questioni di sopravvivenza degli enti, ma è necessario un pensiero sul futuro per capire come riposizionarsi nel mercato e nella società.

Riccardo Bonacina, Il volontariato in transizione, in Vita, a. 29, n. 3 (mar. 2022), pp. 67-73
La pandemia ha reso evidente la necessità di volontari come energia delle comunità e cittadinanza attiva. Nell’articolo l’autore raccoglie esperienze sul campo e sottolinea l’importanza di valorizzare questo patrimonio umano. Nel medesimo numero della rivista si trova anche un approfondimento sulle ONG operanti in Italia per i migranti e povertà educativa in periodo di pandemia: Anna Spena … [et al.], ONG. L’Italia chiamò, pp. 19-59

Riccardo Bonacina… [et al.], Fondazioni: ritorno al futuro, in Vita, a. 28, n. 12 (dic. 2021), pp. 21-65
Il dossier raccoglie diversi articoli sul tema delle fondazioni, ripercorrendone la storia nel nostro paese, mappandone la distribuzione sul territorio nazionale e descrivendone alcuni interventi significativi. Infine, le interviste ai presidenti di alcune fondazioni propongono riflessioni sul contributo delle fondazioni al Pnrr, sul rapporto con le comunità, con il terzo settore e con le pubbliche amministrazioni, e sulle priorità di intervento per i prossimi anni.

www.nadironlusFilippo Von Schlosser, ICAR, in Delta, n. 91 (inverno 2021) – on line, pp. 8-10
L’articolo è dedicato alla XIII Edizione della Conferenza ICAR, tenutasi a Riccione, dal 21 al 23 ottobre 2021, particolarmente attenta ai temi sociali ed epidemiologici, al peso degli aspetti psicologici e della salute mentale per riconquistare la qualità della vita persa negli ultimi due anni e che ha dato ampio spazio alle attività svolte dal Terzo Settore.

A cura di Maura Pozzi e Carlo Pistoni, Partecipare nelle comunità: forme e pratiche di azione sociale per la collettività, in Psicologia di Comunità, vol. 17, n. 2 (2021), pp. 9-93
Questo numero della rivista presta particolare attenzione alla cosiddetta azione sociale, cioè l’insieme di tutte quelle attività di impegno civico svolte da singole persone con scelta personale e volontaria, aventi l’obiettivo di affrontare i problemi collettivi attraverso un coinvolgimento attivo. Vengono prese in considerazione le seguenti tipologie di azione sociale: 1) le attività di volontariato; 2) l’impegno politico tradizionale; 3) l’attivismo.

Carlo De Angelis, Michelangelo Marchesi, Per un’economia solidale circolare, Il progetto per trasformare in senso ecologico il lavoro sociale, integrando i concetti di “sociale” e “ambientale”, in Lavoro sociale, vol. 21, n. 5 (ott. 2021), pp. 5-9
La realizzazione del progetto ESC-Economia solidale Circolare è stata l’occasione per il CNCA, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, di rielaborare pensieri e pratiche in grado di riposizionare il lavoro sociale nel nuovo panorama e in un nuovo rapporto con la dimensione ambientale.

61594Massimo Pallottino, “Non lasciare nessuno indietro”: il motore della cooperazione allo sviluppo, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 11 (nov. 2021), pp. 601-609
La cooperazione allo sviluppo è tradizionalmente uno degli strumenti principali di cui la comunità internazionale dispone nella lotta contro la povertà a livello globale. Nel presente articolo, gli autori si chiedono quali siano le condizioni della sua efficacia, da quali spinte sia attraversata e con quali esiti, in un mondo caratterizzato da tensioni e problemi che sempre più assumono dimensioni globali e in cui tutti gli elementi appaiono interconnessi. Riflettono anche sulla crescente importanza degli attori privati e della logica di mercato di cui sono portatori.

A cura di Franco Floris, Cambio di paradigma nello sviluppo del Terzo settore? Come non perdere la tensione a un futuro di giustizia, in Animazione Sociale, n. 7/348 (2021), pp. 6-15
Intervista a Luca Fazzi, sociologo, docente presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale all’Università di Trento. Egli sostiene che per il futuro del Terzo settore è sì decisiva la competenza imprenditoriale e finanziaria, ma questa non basta: occorre anche una competenza etica e politica. Esistono questioni di giustizia rispetto alle quali la storia dal Terzo settore ha un prezioso contributo da mettere a disposizione per una società fedele ai principi della Costituzione.

Renato Frisanco, Il volontariato in cerca della sua forza innovativa. Inediti dialoghi tra tradizione e innovazione, in Animazione Sociale, n. 6/347 (2021), pp. 15-26
L’articolo intende dare conto del percorso svolto finora dal volontariato del ventunesimo secolo, evidenziandone gli aspetti di continuità e di novità nel contesto di complessità e problematicità della nostra società. Inoltre, indica alcuni obiettivi per il futuro, affinché il volontariato recuperi il protagonismo che nel secolo scorso lo ha reso capace di interloquire con le istituzioni e con i cittadini. Sull’argomento si veda anche l’articolo a cura di Attilio Rossato e Alessandro Seminati, Per una “costituente” del volontariato. Sostenere le nuove pratiche di solidarietà, civismo, gentilezza, in Animazione Sociale, n. 4/345 (2021), pp. 41-51 e quello di Anna Spena … [et al.], Volontariato patrimonio dell’umanità, in Vita, a. 28, (lug.-ago. 2021), pp. 21-76 e infine quello di Tiziano Vecchiato … [et al.], Carta dei Valori dell’azione volontaria, in Studi Zancan, n. 1 (gen.- feb. 2021) – on line, pp. 7-33

25A cura di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Settore Beni Confiscati, Fatti per bene. Riutilizzo sociale dei beni confiscati in Italia. Numeri, esperienze e proposte, Libera, Roma, 2021, 80 p.
Il dossier fotografa il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie in Italia, in occasione dei 25 anni dall’approvazione della legge n.109 del 7 marzo 1996, evidenziando innanzitutto le positività di un percorso e di tante esperienze nate grazie alla presenza di beni di vario tipo sottratti alla disponibilità delle mafie. Tuttavia, i dati mostrano che poco più della metà dei beni destinati alle amministrazioni comunali è stato poi effettivamente riutilizzato e molti rimangono ancora da destinare perché presentano varie forme di criticità. Secondo Libera, il contributo che questo patrimonio può apportare alla ripresa nel nostro Paese post pandemia sarebbe maggiore se tutti i beni fossero rapidamente restituiti alla collettività e le politiche sociali diventassero una priorità politica a sostegno del diritto all’abitare, alla salute pubblica, alla sostenibilità ambientale, al lavoro dignitoso e ai percorsi educativi e culturali.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.487

Luca Pesenti, La forza fragile della solidarietà. Povertà sanitaria e terzo settore nella pandemia, in Salute e società, a, 20, n. 2 (2021), pp. 223-237
L’articolo affronta il tema delle conseguenze della pandemia sulle capacità di risposta del terzo settore ai bisogni usualmente intercettati. Nello specifico, l’attenzione è rivolta alle organizzazioni attive nell’ambito della risposta ai problemi di salute di individui disagiati, cioè di una popolazione gravata da una condizione di povertà sanitaria, conseguenza dello scarso reddito, che impedisce l’accesso a quella parte di cure sanitarie che restano a carico degli indigenti.

Rino Giacalone, Mare Magnum, L’indagine trapanese sui salvataggi dei migranti nel Mediterraneo. Accusa e difesa a confronto, in S: il mensile siciliano d’inchiesta, a. 16, n. 131 (mar. 2021) – on line, pp. 36-39
L’articolo fa il punto sull’indagine della Procura di Trapani sui salvataggi dei migranti nel Mediterraneo che ha messo sotto accusa alcune Ong per contatti ravvicinati con trafficanti di essere umani e scafisti. Vengono riportate alcune parti dei capi d’accusa ed elementi avanzati dalla difesa.

2193143_FCOVA cura di Cinzia Novara e Fortuna Procentese, Il ruolo della collettività nell’emergenza, in Psicologia di Comunità, vol. 17, n. 1 (2021), pp. 9-112
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha causato una situazione nuova per la popolazione e ha richiesto grandi capacità di adattamento alle nuove forme di convivenza nei luoghi privati e pubblici con il rischio di esasperare situazioni di isolamento e creare fratture relazionali. In questo numero della rivista vengono messe in campo specifiche domande di ricerca, indagando come i legami di comunità potessero render conto della connettività, solidarietà, attivazione e sostegno reciproco nel contesto sociale quanto in qu quello educativo e formativo. Nei contributi proposti il focus è posto su quegli aspetti che danno forza propulsiva alle comunità, quali la coesione sociale, la fiducia, l’impegno civico, l’appartenenza, la resilienza: aspetti che richiamano fortemente la situazione che caratterizza questo momento storico.

Armando Toscano, Anna Brioschi, Quale nuova normalità per il terzo settore?, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 51, n. 2 (2021), pp. 24-27
Gli autori, rispettivamente psicologo di comunità e assistente sociale, attivi nelle cooperative, discutono sul futuro del terzo settore a seguito dei cambiamenti avvenuti durante l’epidemia di Covid-19. La maggior parte degli enti coinvolti ha dimezzato la propria attività ed è necessario interrogarsi sui canali di finanziamento, sulle strategie organizzative e sulle probabilità di sopravvivenza di cooperative, imprese sociali e associazioni in tempi di crisi. A questo proposito si veda anche l’articolo a cura di Aggiornamenti sociali, Distanziati ma vicini: la solidarietà ai tempi della COVID-19. Intervista a Tommaso Vitale, in Aggiornamenti Sociali, a. 71, n. 5 (mag. 2020), pp. 376-386 e quello a cura di Alberto Arnaudo … [et al.], Il Sistema dei Servizi e del Privato Sociale alla prova della Covid19, in Dal fare al dire, a. 29, n. 2 (2020), pp. 5-64

Paola Bastianoni, Gisele Ronga, Modello di formazione breve per volontari: la conoscenza di sé nella relazione di aiuto, in Psicologia di Comunità, vol. 16, n. 1 (2020), pp. 114-134
In questo articolo viene presentato un modello di formazione breve per volontari, sperimentato nel corso della collaborazione decennale tra l’Università degli studi di Ferrara e il CSV – Agire sociale di Ferrara, oggi Università del volontariato, fondato sull’assunto della stretta interdipendenza tra setting interno e setting esterno. Il focus della formazione è la conoscenza di sé, in riferimento ai vissuti emotivi e alle rappresentazioni interiorizzate a partire dalle precoci esperienze relazionali. La formazione ha l’obiettivo di stimolare un processo di riflessione sulle principali dimensioni inerenti il setting interno che sono costantemente sollecitate nella relazione di aiuto, con lo scopo di qualificare e rafforzare le competenze relazionali dei volontari necessarie a fronteggiare un contesto sociale caratterizzato da una complessità via via crescente.

9788831552929_0_536_0_75Livio Ferrari, Testimoni di prossimità. Formarsi al volontariato, Paoline, Milano, 2020, 137 p.
L’autore, giornalista, esperto di politiche penitenziarie, impegnato in associazioni di volontariato, tratteggia il volto e i valori di chi fa del volontariato uno stile di vita e propone loro una formazione globale. Inoltre, propone e discute alcuni modelli di servizi che possono essere messi in pratica in alcuni contesti: lo “Sportello Accanto” per gli studenti delle scuole superiori, lo “Sportello Luna” per le vittime di tratta, lo “Sportello Pinocchio” per i minori autori di reato.
Collocazione Biblioteca: 18641

Felice Scalvini, Terzo settore: prospettive e urgenze, Welforum.it, Milano, 2020, 2 p.
L’attuale emergenza da Coronavirus sta mettendo in evidenza il ruolo sempre più importante che rivestirà, nel prossimo futuro, il Terzo Settore, con tutti gli enti che lo compongono. Occuperà, secondo l’autore, uno spazio sempre più ampio nei diversi ambiti del tessuto sociale ed economico del paese. La sua capacità di reagire, riorganizzandosi e mettendosi al servizio della collettività, in questi tempi particolarmente duri, è sotto gli occhi di tutti. Molteplici sono gli esempi noti di una capacità complessiva che, su tutto il territorio nazionale, si sta esprimendo lungo tre fondamentali direttrici: della tenuta, della innovazione adattiva, e del ripensamento strategico. Sullo stesso argomento si segnala: “Terzo settore emergenza Covid-19: a che punto siamo” di Gianfranco Marocchi e il più recente “Gli ETS e la sospensione delle attività a causa del Covid-19” di Alceste Santuari nel quale si riflette sulla portata dell’art. 48, d.l. n. 18/2020 a riguardo ai rapporti tra Pubblica Amministrazione ed enti non profit; Infine l’articolo di Laura Bongiovanni, Le partnership tra imprese sociali e aziende funzionano. A che punto sono le relazioni tra aziende e imprese sociali: dati e potenzialità,

Tiziano Vecchiato, Quale volontariato per quale società, in Studi Zancan, a. 9, n. 2 (mar.-apr. 2020) – on line, pp. 23-36
La crescita delle disuguaglianze è un sintomo diffuso di sofferenza sociale, che aggredisce tante persone e famiglie. Ogni giorno vedono allargarsi la distanza che le separa dalle comunità in cui vivono. Tutto inizia con l’impoverimento, che poi nel tempo diventa incapacità di arginare il problema, se mancano la solidarietà e la fiducia necessarie per affrontare la sfida. I segnali più evidenti vengono dai giovani, che cercano altrove quello che non c’è in territori incapaci di offrire speranza di futuro. Il volontariato è una grande forza sistemica che agisce nelle comunità radicando la fiducia necessaria per costruire socialità positiva. Per questo è necessario interrogarsi sul futuro del volontariato, sulla sua capacità di migliorare una socialità in grande difficoltà. L’autore si interroga su queste problematiche, anche tenendo conto della riforma del terzo settore e del posto che in essa troverà il volontariato.

51Il2eBFliL._SX352_BO1,204,203,200_Martina Di Pirro, La geografia della speranza. Viaggio nell’Italia che resiste, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2020, 174 p.
L’autrice, giornalista, racconta alcune esperienze di persone che realizzano e diffondono nei territori relazioni e modelli economici fondati su solidarietà e integrazione, alcune delle centinaia di realtà riunite dal 2017 nella Rete dei Numeri Pari. Inoltre, il libro aiuta a riflettere sulle cause che hanno ridotto in povertà ed escluso dal contesto sociale una parte della popolazione italiana, già prima dell’epidemia di Covid-19.
Collocazione Biblioteca: 18673

Francesco Santanera, Il volontariato caritatevole e il Terzo Settore: due involontari pilastri per l’emarginazione sociale delle persone impossibilitate a difendersi, in Prospettive Assistenziali, n. 209 (gen.-mar. 2020), pp. 46-54
Come più volte ribadito nei suoi scritti, Santanera si pone in modo critico nei confronti del ruolo svolto dal Terzo Settore e dal volontariato caritatevole, che sostituiscono lo Stato in molti compiti che spetterebbero al pubblico, impedendo così di fatto l’affermazione e il rispetto dei diritti delle fasce deboli. Completano l’articolo 3 allegati con l’elenco degli articoli della rivista a proposito di: allegato A: maltrattamento degli anziani; l’allegato B: Il Cottolengo; allegato C: omicidi/suicidi causati dalle carenze sanitarie e/o assistenziali. Nel medesimo numero della rivista si segnala anche l’articolo di Maria Grazia Breda, Durante e dopo di noi. Come una piccola Associazione ha ottenuto l’apertura di una comunità alloggio in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale, pp. 33-40

Luigi Bobba… [et. al.], Servizio civile, in Vita, a. 27, n. 10 (ott. 2020), pp. 19-63
Ogni anno lo Stato rifiuta le domande di migliaia di ragazzi pronti per il servizio civile all’interno delle loro comunità. Il presente dossier è suddiviso in tre sezioni: “Servizio civile universale, un diritto negato”, nel quale vengono chiarite le motivazioni dei rifiuti delle domande, sempre riconducibili alla mancanza di risorse; “Servizio civile, appello al governo”, che presenta l’appello (Servizio civile. Non si può dire di no) firmato da 132 opinion leader nel mondo della cultura e della società che chiedono di non mortificare questo patrimonio di civismo e solidarietà; “Il servizio civile ti cambia la vita. Parola di volontari”, che raccoglie testimonianze di giovani sulla loro esperienza.

imagesA cura di Diego De Leo, Richieste d’aiuto. Assistenza telefonica e telematica, Alpes, Roma, 2020, 211 p.
Il volume raccoglie diversi contributi sul tema delle cosiddette helpline, o linee di aiuto, servizi che forniscono sostegno emotivo a chi si trova in una situazione di particolare sofferenza o crisi. I contributi ne ripercorrono la storia, ne descrivono il funzionamento con l’intervento di volontari, ne valutano i limiti e i vantaggi, e presentano alcuni casi di utilizzo, come disastri naturali, attacchi terroristici, guerre, epidemie, suicidi o lutti.
Collocazione Biblioteca: 18866

A cura di Maurizio Ambrosini, Deborah Erminio, Volontari inattesi. L’impegno sociale delle persone di origine immigrata, Erickson, Trento, 2020, 345 p.
Il volume presenta i risultati di una ricerca volta a indagare un fenomeno nuovo per il nostro paese, la presenza di persone di origine immigrata all’interno del volontariato. Attraverso casi esemplari, interviste e analisi dei dati raccolti, l’indagine persegue uno scopo culturale, guardando a immigrati e rifugiati con una prospettiva diversa da quella che li vede solo come fruitori passivi delle azioni di aiuto condotte da volontari italiani. I contributi presenti nel libro sono i seguenti: “Immigrati e volontariato: quando i beneficiari diventano protagonisti” di Maurizio Ambrosini; “Il profilo delle persone di origine immigrata attive nel volontariato” di Deborah Erminio; “Ragioni e percorsi dell’impegno sociale” di Maurizio Artero e Maurizio Ambrosini; “Le reti nazionali del volontariato e gli immigrati: dati ed esempi di buone prassi” di Deborah Erminio; “Incontri riusciti. Gli immigrati nel volontariato locale” di Maurizio Artero et al.; “Un’innovazione da accogliere e coltivare” di Maurizio Ambrosini.
Collocazione Biblioteca: 18641

Stefano Arduini, “CatalfoRiforma del terzo settore? Non ho certezze sui tempi“, in Vita, a. 27, n. 3 (mar. 2020), pp. 68-71
In questa intervista il ministro del Welfare Nunzia Catalfo illustra il percorso della riforma del Terzo settore che prevede, tra l’altro, l’istituzione del Registro Unico, il nuovo cinque per mille, il social bonus e i titoli di solidarietà. A pagina 69 e 71 si trova anche l’intervento di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, in occasione della giornata inaugurale di Padova come Capitale del Volontariato 2020, intitolato: “Mattarella accelera: “Norma importante: iter da concludere entro la fine dell’anno“.

Antonio Cecconi, Pubblico e privato sociale al tempo del Covid-19: una relazione difficile ed equivoca, in Studi Zancan, a. 9, n. 1 (gen.- feb. 2020) – on line, pp. 42-45
Alcuni aspetti problematici della relazione pubblico/privato sociale sono emersi nella vicenda del Covid-19, tra cui le conseguenze del reclutamento di personale sanitario, delle collette indette da istituzioni pubbliche e l’attenzione educativa verso i bambini e gli adolescenti. Emerge un rapporto pubblico/privato improntato non al rispetto, all’interazione e all’integrazione – e neppure al riconoscimento delle «formazioni sociali» di cui all’art. 2 della Costituzione – ma a una mentalità di subordinazione utilitaristica, frutto di una visione angusta delle relazioni sociali, poco rispettosa nei confronti di ciò che nella società civile concorre alla creazione del bene comune