roccaLuigi Pandolfi, Lavoro Welfare pace contro precarietà riarmo guerra, in Rocca, a. 81, n. 9 (mag. 2022), pp. 21-23
Nella rubrica economia e società l’autore risponde alla domanda qual è la situazione del lavoro oggi in Italia. Facendo i conti con i grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi trent’anni si può dire che innovazione tecnologica e instabilità/frammentazione del lavoro sono cresciute di pari passo in questo periodo dando luogo ad una sostanziale contrazione dei diritti dei lavoratori. Nel medesimo numero troviamo un articolo che parla del decreto di dicembre 2021 sul piano di Garanzia di Occupabilità dei lavoratori: Fiorella Farinelli, Proviamoci davvero, pp. 24-26

Elisa Tambellini, Traiettorie lavorative e genitoriali e timing di pensionamento delle donne italiane, in Polis, a. 36, n. 1 (apr. 2022), pp. 135-172
Questo articolo investiga la correlazione tra la struttura delle traiettorie lavorative e genitoriali e il pensionamento delle donne italiane. Le donne lavorano (dietro retribuzione) meno ore alla settimana rispetto agli uomini e spesso hanno storie lavorative più brevi o instabili. Molto spesso lavorano part-time o sperimentano periodi di inattività a causa della maternità o di compiti di cura. La mira di questo studio è quindi analizzare come queste dinamiche possono influenzare la decisione del pensionamento.

Hélio Manhica… [et al.], Trajectories of NEET (Not in Education, Employment, and Training) in emerging adulthood, and later drug use disorder – a national cohort study, in Drug and Alcohol Dependence, vol. 233, art. 109350 (apr. 2022) – on line, pp. 1-7
L’assenza di istruzione, occupazione o formazione (NEET) è stata associata a esiti negativi per la salute. Questo studio si propone di indagare l’associazione tra NEET durante l’età adulta emergente e il successivo disturbo da uso di droghe (DUD) tra maschi e femmine. È stato analizzato un campione di 383.116 maschi e 362.002 femmine svedesi nati tra il 1984 e il 1990. Sono stati valutati annualmente i giovani NEET tra i 17 e i 24 anni e il loro follow-up per i DUD tra i 25 e i 33 anni. Nell’articolo sono riportati e commentati i risultati dell’indagine. Sull’argomento, più in generale e nella realtà italiana, si veda anche l’articolo di Fiorella Farinelli, Neet. Generazione perduta?, in Rocca, a. 81, n. 7 (apr. 2022), pp. 28-30

Achille Rossi… [et al.], L’eclissi del lavoro. Dossier, in L’altrapagina, a. 38, n. 12 (dic. 2021), pp. 27-37
Il dossier affronta il tema dei profondi cambiamenti definiti come “economia post-umana” che utilizza l’intelligenza artificiale e permette la comunicazione tra le stesse macchine, rendendo sempre più debole e precario il lavoro umano. Questi gli articoli proposti: “La modernità artificiale” di Achille Rossi; “Attac dice no ad Amazon” a cura della redazione; “La solitudine del lavoro” di Antonio Guerrini; “Una economia del benessere” di Achille Rossi; “Il lavoro centrato sull’ambiente” di Romina Tarducci.

cover250-750x1024Maria Assunta Casati, Non basta il lavoro, bisogna cambiare modelli di sviluppo. Intervista a Chiara Saraceno, in Scarp de’ tenis, a. 26, n. 250 (mag. 2021), pp. 38-39
Nell’intervista, la sociologa Chiara Saraceno espone una propria riflessione sullo stato della povertà, delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale in Italia: per non essere poveri, non basta più avere un lavoro, a causa del nostro attuale sistema economico, delle carenze della preparazione scolastica e del welfare insufficiente.

Giuseppe Scaratti, Decent work. Between hybrid professionalism and adhocratic organisations, in Counseling, vol. 14, n. 3 (nov. 2021) – on line, pp. 4-13
Il tema del decent work sottolinea importanti aspetti relativi alle condizioni materiali e immateriali che rendono sostenibile e adeguato il lavoro nei differenti contesti organizzativi. Il presente contributo partendo dall’etimologia del termine decent, ne delinea aspetti distintivi connessi con temi canonici della Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, dal benessere, alla sicurezza, alle condizioni materiali e immateriali, personali e collettive, manageriali e organizzative. Viene ribadito il valore del paradigma del significato per il decent work. Inoltre nella complessità dello scenario attuale e della pandemia Covid-19 si evidenzia la consapevolezza che per governare l’inatteso servono organizzazioni adhocratiche (flessibili, adattive, agili) che richiedono a loro volta professionalità ibride, generate da processi di apprendimento organizzativo opportunamente sviluppati.

Igor Costarelli, Maria Dodaro, Only the brave? Unfolding self-activation in local welfare measures for social inclusion and youth, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1 (apr. 2021), pp. 119-133
L’articolo prende in esame due interventi per l’inclusione lavorativa e abitativa dei giovani a Milano, città scelta dagli autori come osservatorio privilegiato delle politiche locali di inclusione sociale giovanile. Viene mostrato come il principio di attivazione modelli l’intervento pubblico in questo campo e quali siano le implicazioni riguardo alla redistribuzione delle risorse e alle opportunità per i giovani.

2312-3-Rivista_RPS_3-2020_cop-scaledA cura di Anna Mori, Stefano Neri ed Emmanuele Pavolini, Lavoro e welfare (il welfare crea lavoro e lavorare nel welfare), in RPS: La rivista delle politiche sociali, n. 3 (lug.-set. 2020) – on line, pp. 7-195
Il presente numero monografico vuole offrire un contributo alla comprensione e all’analisi dei servizi di welfare come mercato del lavoro in senso ampio, soddisfacendo una duplice finalità: da un alto, a partire da un intento più teorico, i contributi mirano a colmare le lacune nella letteratura offrendo chiavi di lettura differenti e poco esplorate al dibattito sul tema del welfare mentre, dall’altro lato, un obiettivo più prettamente empirico è alla base della raccolta di dati originali per inquadrare lo stato dell’arte a partire da differenti dimensioni analitiche. La prospettiva multilivello che i diversi saggi offrono consente di sviscerare in profondità alcune questioni chiave che ruotano attorno alla tematica sotto indagine.

Rosy Musumeci, Vivere un presente precario, sognando un futuro autonomo nell’era della flexploitation: voci di giovani del nord e del sud d’Italia, in Polis, a. 34, n. 2 (ago. 2020), pp. 309-336
Il contributo analizza i vissuti lavorativi di 50 giovani precari intervistati a Torino e Catania. I punti di vista soggettivi, le definizioni, le percezioni e le strategie degli intervistati sono indagati in relazione alla transizione all’età adulta, in un momento storico segnato dalla precarietà lavorativa come stato di insicurezza generalizzato, e alla luce del dualismo territoriale fra nord e sud d’Italia.

A cura di Ugo Ascoli e Giovanni B. Sgritta, Logoramento dei legami sociali e solidarietà di base, in RPS : La rivista delle politiche sociali, n. 2 (apr. -giu. 2020) – on line, pp. 7-157
I giovani italiani hanno subito in maggior misura gli effetti della stagnazione economica e della precarizzazione del mercato del lavoro degli ultimi venti anni e rischiano di es- sere ancora più segnati dalla profonda recessione economica e dai cambiamenti sociali che caratterizzeranno il nostro paese nei prossimi anni, causa la pandemia da Covid-19. Le ricerche presentate in questo numero ci offrono un quadro articolato dell’odierno caleidoscopio giovanile del nostro paese: per molti, non accenna a diminuire l’esclusione dai circuiti educativi, formativi e lavorativi, mentre la partecipazione al mercato del lavoro è spesso contraddistinta da irregolarità, lavori a termine e bassi redditi. Le origini sociali si confermano il miglior predittore delle traiettorie economiche e sociali dei giovani in un paese ormai caratterizzato da una vera e propria «immobilità sociale». Alcuni contributi riportano esperienze di partecipazione e attivismo civico in alcuni quartieri di Roma.

xiA cura della Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, X Rapporto annuale. Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia : luglio 2020, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Roma, 2020, 135 p.
Il Rapporto raccoglie e rende disponibili i principali dati su popolazione straniera e lavoro. Esso offre una panoramica sulla situazione internazionale delle migrazioni verso i Paesi OCSE, analizza i dati demografici e flussi migratori in Europa e in Italia, ed infine le caratteristiche e le diverse forme attraverso cui si esplica la partecipazione dei lavoratori stranieri al mercato del lavoro (condizione occupazionale, flussi di assunzione, imprenditoria straniera) ed alle politiche del lavoro del nostro Paese (ammortizzatori sociali, infortuni e previdenza). Il Rapporto è promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Insieme al Rapporto è pubblicata anche la “Sintesi delle principali evidenze”.

Tiziano Treu, Diritto e politiche del lavoro tra due crisi. La diversità della crisi attuale, Welforum.it, Milano, 2020, 9 p.
L’autore propone una riflessione sugli impatti dell’emergenza Coronavirus sulla salute pubblica e privata e sul mondo del lavoro in Europa. Riguardo a quest’ultimo, occorre , secondo l’autore, pensare ad interventi per riparare i danni causati dalla forzata inattività delle imprese, con risarcimenti e aiuti alla loro ripresa, e ad un sostegno al reddito e all’occupazione per i lavoratori.

Valentino Santoni… [et al.], Numero speciale sul welfare aziendale, in Solidea, a. 10, n. 1 (mag. 2020) – on line, pp. 4-68
Questo numero della rivista è interamente dedicato ad approfondire temi legati al welfare aziendale: le sfide, le opportunità, le contraddizioni, i progetti che sono già diventati modelli di buone prassi da seguire. Vengono presentate analisi, riflessioni ma anche esperienze di progetti in corso di realizzazione, senza mai perdere di vista il nodo che fa la differenza, ossia le radici mutualistiche che qualsiasi piano di welfare dovrebbe possedere. I contributi della monografia sono raggruppati in tre sezioni: Lavoro – Mutualità – Comunità.

Claudio Lucifora, Lavoro e welfare: tra riforme incompiute ed emergenza COVID-19, in Aggiornamenti Sociali, a. 71, n. 5 (mag. 2020), pp. 387-396
L’impatto dell’emergenza COVID-19 richiederà di ripensare profondamente le politiche del lavoro e del welfare, a partire dalle numerose riforme approvate in questi anni, ma mai completamente attuate. L’autore è docente di Economia Politica all’Università Cattolica di Milano. Completa l’articolo l’elenco degli articoli della rivista (2006-2020) che parlano del Job Act e delle riforme del lavoro e della previdenza.

9788891791917_0_536_0_75A cura di Guido Lazzarini… [et al.], From Neet to Need. Il cortocircuito sociale dei giovani che non studiano e non lavorano, Franco Angeli, Milano, 2020, 297 p.
Il fenomeno dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, rappresenta la punta dell’iceberg di un malessere sociale decisamente più esteso e pervasivo di quanto i numeri, comunque alti, lascerebbero supporre. Il volume offre l’esito di un percorso di ricerca durato due anni e condotto, con metodologie qualitative, da un team multidisciplinare di scienziati sociali. Attraverso la raccolta di storie di vita, focus group, interviste in profondità è stato possibile individuare i tratti che accomunano i percorsi dei giovani Neet e anche ciò che li distingue. I Neet, infatti, non sono tutti uguali: per questo parlare del fenomeno in generale rappresenta una semplificazione non utile alla sua comprensione e soprattutto all’elaborazione di politiche efficaci per contrastarlo.
Collocazione Biblioteca: 19125

Maria Grazia Gabrielli, Emergenza sanitaria e lavoro povero nel terziario, nel turismo e nei servizi. Una prima riflessione, in RPS : La rivista delle politiche sociali, n. 1 (gen.-mar. 2020) – on line, pp. 143-153
Il contributo riflette sul rapporto tra emergenza sanitaria legata al diffondersi del Covid-19 e lavoro povero nei settori del turismo e dei servizi, dove a marcare la maggiore fragilità dei lavoratori nel mercato del lavoro concorre anche un sistema di ammortizzatori sociali disuguale, che non protegge allo stesso modo in caso di crisi, trasformazione, riorganizzazione delle imprese, interruzione del rapporto di lavoro. In un contesto già segnato da crescita economica debole, crescita della povertà relativa e assoluta, disuguaglianze nella distribuzione delle ricchezze, evasione, forme di illegalità diffusa, il precipitare nell’emergenza sanitaria ha messo a nudo le difficoltà del sistema e riconsegnato un indice di priorità per il modello sociale del nostro paese. Ora si tratta di comprendere se ci si muoverà con coerenza per ridisegnare una prospettiva diversa o ci sarà una pericolosa operazione di rimozione.

Luca Pesenti, Giovanni Scansani; prefazione di Marco Bentivogli, Welfare aziendale: e adesso? Un nuovo patto tra impresa e lavoro dopo la pandemia, Vita e Pensiero, Milano, 2020, 83 p.
Il libro proposto riflette sulle dinamiche del rapporto tra impresa e lavoro e quelle tra istanze di rilancio dell’economia e le necessità dei lavoratori e delle famiglie dopo la pandemia da coronavirus. Affronta alcuni dei temi più attuali che caratterizzano il lavoro in Italia ed offre una panoramica delle principali questioni aperte dalla crisi innescata dalla pandemia, adottando una prospettiva costruttiva, ma non omettendo di segnalare gli aspetti critici che riguardano lo smart working, la partecipazione organizzativa, i premi di risultato e il mercato degli operatori gestionali. Il libro è disponibile in PDF per la SOLA CONSULTAZIONE.
Collocazione biblioteca: P0122