Politiche sociali, welfare e diritti

welfareA cura di Chiara Giorgi, Welfare. Attualità e prospettive, Carocci, Roma, 2022, 326 p.
Il welfare è tornato al centro dell’attenzione pubblica e delle politiche nazionali e internazionali per affrontare la crisi sanitaria, il disagio sociale, l’incertezza economica. Dopo decenni di ridimensionamento e riconfigurazione dello Stato sociale e di aumento delle disuguaglianze di reddito, di genere e territoriali, sono nuovamente d’attualità politiche di welfare volte a fornire risposte ai bisogni sociali che non possono essere lasciati né ai meccanismi di mercato né alle risorse individuali e familiari. Il volume ricostruisce la storia e la traiettoria dei principali ambiti del welfare in Italia – salute, previdenza, assistenza, abitazione, tutela del reddito – considerando le politiche realizzate, la spesa sociale, gli assetti istituzionali, l’interazione e l’impatto sui diversi soggetti, le esperienze di rinnovamento, i problemi irrisolti. I vari capitoli, scritti dai maggiori studiosi del settore, approfondiscono questi temi, esplorano le prospettive di cambiamento e offrono, insieme, una visione complessiva del welfare e del suo ruolo nella politica e nella società italiane.
Collocazione Biblioteca: 19253

Sara Ciconali, Il Reddito di cittadinanza. Oltre gli stereotipi, in Lavoro sociale, vol. 22, n. 1 (feb. 2022), pp. 33-37
L’autrice ci porta a fare chiarezza sul “reddito di cittadinanza” e sulla sua complessità. Partendo dalla riflessione di come al povero vengono attribuite attitudini che lo rendono “Altro” da noi. L’attuazione del Reddito di Cittadinanza non ha, a distanza di due anni, raccolto consensi attorno alla misura, anzi ha svilito tutte le riflessioni su come contrastare la povertà.

Oxfam, La pandemia della disuguaglianza. Di cosa abbiamo bisogno per combattere le disuguaglianze che in Italia e nel mondo si stanno acuendo a causa della pandemia di COVID-19, Oxfam Italia, Roma, 2022, 37 p.
La percentuale di persone con Covid-19 che muore a causa del virus nei Paesi in via di sviluppo è circa il doppio di quella dei Paesi ricchi, mentre ad oggi nei Paesi a basso reddito è stata vaccinata appena il 4,81% della popolazione. È uno degli aspetti che vengono evidenziati nel Report proposto, pubblicato da Oxfam in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. Secondo la pubblicazione, nei primi 2 anni di pandemia, i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della pandemia. Mentre l’occupazione maschile dà segnali di ripresa, si stimano, per il 2021, 13 milioni di donne occupate in meno rispetto al 2019. La seconda parte del Rapporto è dedicata agli effetti della pandemia in Italia, dove la crisi in atto ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie italiane e rischia di ampliare a breve e medio termine i divari economici e sociali preesistenti.

AsASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, L’ Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, ASviS 2021, ASviS, Roma, 2021, 248 p.
Il Rapporto dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), giunto alla sua sesta edizione, valuta l’avanzamento del nostro Paese, dei suoi territori e dell’Unione europea verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo. Il Rapporto 2021, realizzato grazie agli esperti delle oltre 300 organizzazioni aderenti all’Alleanza, offre una panoramica della situazione dell’Italia rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile e avanza proposte concrete per realizzare politiche in grado di migliorare il benessere delle persone, ridurre le disuguaglianze e aumentare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.

Emanuele Ranci Ortigosa, Verso un welfare più forte, ma davvero coeso e comunitario?, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 52, n. 1 (2022), pp. 23-27
L’articolo analizza il sistema di welfare che potrebbe venire sviluppato grazie all’elaborazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nato per fronteggiare gli effetti della pandemia di Covid-19 e per risanare antiche deficienze del nostro Paese. L’autore propone le proprie riflessioni e valutazioni in merito evidenziandone alcuni limiti.

A cura di Paolo Foglizzo, Segnali del welfare che sarà, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 6/7 (giu.-lug. 2021), pp. 369-382L’emergenza generata dalla pandemia ha prodotto un’impennata della povertà, mettendo sotto pressione il sistema del welfare, anche per le limitazioni alle attività lavorative necessarie per il rispetto delle disposizioni di sicurezza. Mentre da una parte l’urgenza di fornire risposte può spingere verso approcci di stampo assistenzialista, dall’altra la graduale ripresa delle attività richiede di recuperare la dimensione della promozione dell’autonomia e del protagonismo delle persone in difficoltà. A questo tema Caritas Ambrosiana e Aggiornamenti Sociali hanno dedicato un percorso di formazione a distanza. Nel presente articolo sono riportati i contributi di Giovanni Moro, di Valeria Negrini, di Antonio Calabrò e Luciano Gualzetti, intervenuti nell’incontro di apertura del corso.

FRONT_55[2]Censis, 55° Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2021, Franco Angeli, Milano, 2021, 483 p.
Il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di transizione che stiamo attraversando. Le “Considerazioni generali” introducono il Rapporto descrivendo uno sviluppo più per progetto che per continuato adattamento, che richiede un lavoro di autocoscienza, individuale e collettiva. Nella seconda parte, “La società italiana al 2021”, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno: l’irrazionalità che ha infiltrato il tessuto sociale, il rimbalzo dell’economia nella scarsità del capitale umano, gli effetti di svigorimento dello stato di sospensione continuata. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.
Collocazione Biblioteca: 01R55

Valentina Gnoatto… [et al.], Le politiche sociali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in Welfare oggi, n. 2 (apr.-giu. 2021), pp. 5-46
Il numero della rivista è interamente dedicato ad illustrare le misure di politica sociale e sanitaria contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) varato dal Governo nell’Aprile 2021 e approvato dal Parlamento. Al fine di contrastare povertà e arretratezza, vengono previsti interventi rivolti ai territori definiti fragili, investimenti nell’edilizia sociale, nonché alla valorizzazione dello sport e della cultura, quali componenti fondamentali della realizzazione e del rafforzamento sociale. Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano le aree tematiche strutturali di intervento. Tra queste risultano essere di particolare interesse le tematiche relative all’inclusione e alla salute, che sono analizzate e approfondite nella monografia proposta.

Gabriele Blasutig, Carla Dessi, Armida Salvati, Contrasto alla povertà e livelli di welfare, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 51, n. 3 (estate 2021), pp. 26-29
A vent’anni dalla legge quadro 328/00 per la realizzazione del sistema integrato di interventi sociali, assistenziali e sociosanitari per garantire un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà, il presente contributo si propone di analizzare l’evoluzione degli interventi di contrasto alla povertà in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia. Le tre regioni adottano logiche di welfare differenti e si sono distinte negli ultimi anni per indirizzi specifici sul tema e per investimenti dedicati.

sociologiaA cura di Guido Cavalca, Reddito di Cittadinanza: verso un welfare più universalistico?, Franco Angeli Open Access, Milano, 2021, 265 p.
Il volume presenta analisi e riflessioni sulla trasformazione delle politiche del lavoro e di sostegno al reddito in Italia, messa in moto dalla recente introduzione del Reddito di Cittadinanza. Proprio questa nuova misura viene letta come primo rilevante passo di avvicinamento del welfare italiano verso quell’universalismo che nel nostro paese ha avuto realizzazione solo in campo sanitario. In un paese con problemi strutturali di disuguaglianza, disoccupazione e povertà, aggravati dalle recenti crisi economiche anche prima della pandemia in corso, l’introduzione della prima misura a vocazione universalistica di lotta alla povertà ha suscitato reazioni da parte di commentatori e politici. Il volume tratteggia alcuni elementi di sfondo, come la frammentazione e l’inadeguatezza delle politiche sociali e del lavoro, il dibattito teorico che accompagna ogni riforma del sostegno al reddito e le sperimentazioni del reddito minimo garantito nel nostro paese. Presente in PDF.
Collocazione Biblioteca: P0081

Guido Ruta, Il virus della disuguaglianza: quali misure di contrasto?, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 4 (apr. 2021), pp. 253-260
A dicembre 2020 l’Istat ha registrato 101mila occupati in meno rispetto al mese precedente. Di questi, 99mila sono donne e solo 2mila gli uomini. L’autore prova ad indagare sulle cause di questa crescente disparità e su possibili interventi identificati per arginare quello che viene chiamato “il virus della disuguaglianza”. Si veda anche il report a cura di Mikhail Maslennikov:  Oxfam Italia, Disuguitalia. Dati e considerazioni sulla disuguaglianza socio-economica in Italia. Briefing di accompagnamento del rapporto Oxfam “Il virus della disuguaglianza”a cura di Oxfam Italia, Oxfam, Arezzo, 2021, 35 p.

Marco Burgalassi, Cristina Tilli, L’ attivazione negli interventi di servizio sociale per il contrasto della povertà, tra responsabilità individuale e capacitazione, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1 (apr. 2021), pp. 103-117
L’articolo propone una riflessione sui programmi di attivazione all’interno degli interventi di politica sociale a contrasto della povertà. Gli autori esaminano la letteratura internazionale sul tema e analizzano i dati di una ricerca qualitativa condotta su assistenti sociali del Comune di Roma.

content[1]Chiara Saraceno, Il welfare. Tra vecchie e nuove disuguaglianze, 2° ed., Il Mulino, Bologna, 2021, 178 p.
L’importanza di un welfare pubblico è emersa con forza durante la crisi finanziaria del 2008 e quella sanitaria del Covid-19. Questa nuova edizione del libro (la prima del 2013 si trova alla collocazione 16421) chiarisce come sono nati i welfare state, come si sono sviluppati – dando forma a diversi modelli di cittadinanza – attorno a quali dilemmi hanno costruito il loro, a volte precario, equilibrio, e qual è il ruolo del “secondo welfare”. I cambiamenti demografici, il rallentamento della crescita e la permeabilità dei confini sono le sfide che attendono i welfare nazionali.
Collocazione Biblioteca: 19303

Emanuele Ranci Ortigosa… [et al.], Welfare in cerca di futuro, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 51, n. 2 (2021), pp. 1-23
La monografia ripropone i contenuti del convegno omonimo tenutosi online il 27 novembre 2020, organizzato dalla rivista e da welforum.it., dove diversi esperti analizzano i campi del welfare dove ritengono necessario agire con investimenti e proposte di nuovi contenuti, messi in evidenza dalla epidemia di Covid-19: le politiche sanitarie, la formazione e il lavoro, le politiche sociali, la crescita delle relazioni nelle comunità. I titoli dei contributi raccolti sono i seguenti: 1) “Welfare in cerca di futuro” di Emanuele Ranci Ortigosa; 2) “Prepariamo il futuro del Servizio sanitario nazionale” di Vittorio Mapelli; 3) “Covid e disuguaglianze nel mercato del lavoro” di Manuela Samek Lodovici; 4) “Le politiche sociali dopo la pandemia” di Cristiano Gori; 5) “Promuovere e sostenere il welfare di comunità” di Giovanni Fosti; 6) “Coprogrammare, coprogettare e collaborare per cambiare” di Ugo De Ambrogio; 7) “Il digitale: la prossimità a distanza” di Lorena Rossi.

A cura di Animazione Sociale, Lezione sui diritti. Un cammino di civiltà mai concluso, in Animazione Sociale, n. 8/349 (2021), pp. 6-13
L’intervista a Chiara Saraceno, fino al 2008 professore ordinario di Sociologia della famiglia all’Università di Torino, attualmente Presidente del Comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza, approfondisce il tema dei diritti nell’ambito del lavoro sociale. Tutto l’impianto di welfare, dai servizi sociali a quelli educativi, dalla scuola alla sanità, trova senso nella tutela dei diritti e nella loro promozione. I diritti sembrano avere un fondamento saldo perché impressi in leggi e norme; in realtà, sottolinea l’articolo, sono quanto di più fragile esista, perché affidati alla capacità degli individui di proteggerli e promuoverli.

content[1]Michal Krumer-Nevo, Speranza radicale. Lavoro sociale e povertà, Erickson, Trento, 2021, 291 p.
Anche se, negli anni, le politiche di contrasto alla povertà e le misure di sostegno al reddito hanno spesso coinvolto l’azione professionale degli operatori sociali, non è mai stata sviluppata una specifica metodologia per l’aiuto alle persone in difficoltà economiche. Questo libro offre un nuovo paradigma, il Poverty-Aware Social Work Paradigm (PA-P), sviluppato in trent’anni di ricerche, insegnamento e attivismo. Fondato su quattro pilastri fondamentali – Trasformazione, Riconoscimento, Diritti, Solidarietà – il PA-P non ci spiega solo come lavorare con le persone che vivono in povertà ma come ripensare un social work critico, in grado di promuovere una società libera dalle ingiustizie, tornando al senso profondo del lavoro di operatori sociali: legittimare la sofferenza dell’essere umano e la sua fragilità e avere cura di chi è in difficoltà attraverso un pieno riconoscimento dell’altro e del valore della relazione.
Collocazione Biblioteca: 18875

 Forum ANIA Consumatori, CENSIS, Gli scenari del welfare. Il welfare oltre la pandemia, Franco Angeli, Milano, 2021, 106 p.
Gli autori indagano su come abbia cambiato la vita degli italiani la pandemia da coronavirus, sui nuovi bisogni di protezione emersi e su quali nuove forme di tutela sociale è necessario investire per integrare la copertura del welfare nel nuovo contesto post-pandemico. L’esperienza pandemica ha ribadito l’importanza di superare la logica del “fai da te” che amplifica iniquità e disuguaglianze, mettendo in campo strategie, soluzioni e idee per orientare e finalizzare il risparmio delle famiglie verso nuovi ed efficaci strumenti di protezione. Questi sono alcuni dei temi che l’indagine condotta dal Censis per il Forum ANIAConsumatori affronta, che consentono di comprendere le attuali complesse dinamiche del sistema di welfare in Italia e di riflettere su come restituire sicurezza sociale ai cittadini. Il testo è disponibile in PDF.
Collocazione Biblioteca: P0123

Remo Siza, Il reddito di cittadinanza nell’emergenza sanitaria e sociale, Welforum.it, Milano, 2020, 4 p.
L’autore, esperto di politiche sociali, impegnato nella ricerca e nella progettazione di servizi presso istituzioni pubbliche e associazioni in Italia e nel Regno Unito, focalizza l’articolo sulle misure contro la povertà durante la crisi innescata dall’epidemia di COVID-19. L’ampio impoverimento generato dall’epidemia rende difficile l’accurata valutazione dell’utilità e dei limiti del reddito di cittadinanza. Tuttavia, secondo l’autore, ridottasi la fattibilità dei principi condizionali relativi alla fruizione del reddito di cittadinanza, diventano necessarie nuove forme di attivazione e di condizionalità, fondate su una analisi più precisa delle dinamiche sociali e delle condizioni di povertà. A tale scopo, più che la misurazione della povertà assoluta e relativa, risultano importanti le indagini longitudinali, che individuano tre tipologie di povertà (persistente, ricorrente, temporanea) e permettono di osservare gli eventi che le hanno determinate e gli interventi di welfare necessari. Le tre tipologie di povertà richiedono mix differenti e personalizzati fra misure passive e misure di attivazione e interventi più o meno estesi e intensivi. Si veda inoltre sul medesimo portale l’articolo di Michelangelo Caiolfa, Il Reddito di Cittadinanza in tempo di Epidemia (2020), pp. 1-2

content[1]A cura di Vincenzo Cesareo, Nicoletta Pavesi, Il welfare responsabile alla prova. Proposta per la società italiana, in Vita e Pensiero, Milano, 2020, 242 p.
Il volume è frutto del percorso di ricerca che ha coinvolto un gruppo di studiosi riuniti in una Rete Interuniversitaria con l’obiettivo di offrire una proposta innovativa del sistema di welfare italiano, la quale pone al centro la persona e si fonda sulla responsabilità degli attori coinvolti. Essi, attraverso il confronto e la co-progettazione, forniscono risposte ai bisogni dei cittadini, delle famiglie, delle comunità. Povertà, salute, casa, lavoro, educazione, famiglia e giovani sono alcuni dei temi che vengono affrontati, con lo scopo di declinare operativamente il Welfare Respon­sabile per favorire la transizione da un sistema di stampo prevalentemente assistenzialistico a uno che tende ad assicurare a tutti una “buona assistenza”.
Collocazione Biblioteca: 1918

Marco Peverini, Emergenza affitti #1. Quali misure in Italia? Fragilità del settore dell’affitto in Italia e il punto sulle misure ordinarie e straordinarie nell’emergenza Covid-19, Welforum.it, Milano, 2020, 8 p.
Il settore dell’affitto in Italia è fragile, con problemi di accessibilità e molti sfratti. Le conseguenze dell’emergenza da Coronavirus rischiano di colpire violentemente famiglie in difficoltà. L’autore si chiede se le misure adottate saranno sufficienti (e adatte) per proteggerle. Si segnala sullo stesso argomento “Emergenza affitti #2. Il caso della Spagna“.

Giacomo Gabbuti, Poveri, non disuguali?, in Italia Caritas, a. 53, n. 2 (mar. 2020), pp. 14-20
Secondo alcuni analisti del settore, i problemi di povertà in Italia non sarebbero correlabili al crescente divario tra ricchi e poveri. Molti dati, in realtà, dimostrano che la forbice si allarga. E, secondo l’autore, le politiche tardano ad incidere. Sullo stesso argomento si segnala “Chi è solo se la cava” di Federica De Lauso (pp. 18-20), che analizza la povertà in relazione alla condizione delle famiglie numerose. E sull’accessibilità dei Servizi in Italia (Rapporto di Caritas Europa) si vedano: Walter Nanni, Costano poco, sono poco efficaci, in Italia Caritas, a. 53, n. 1 (feb. 2020), pp. 6-9; Shannon Pfohman, Favorire l’accesso ai servizi in Europa. Pubblicato il Rapporto Caritas Europa, Welforum.it, Milano, 2020, 3 p.

9788835109211[1]A cura di Riccardo Moruzzi e Riccardo Prandini, Modelli di welfare. Una discussione critica, Franco Angeli, Milano, 2020, 238 p.
Il volume intende stimolare una discussione sui modelli di welfare, presentando una serie di riflessioni che pongono al centro il futuro del welfare nazionale e locale. Le diverse proposte sono tutte tese alla critica dei vecchi modelli di welfare, ritenuti ormai inadatti a cogliere i cambiamenti sociali in atto. Il tema che sembra emergere come dato per scontato è l’idea di una società che necessita di punti di vista diversi e anche contrastanti per poter essere compresa nella sua complessità. Mauro Moruzzi è sociologo e presidente del comitato scientifico della Scuola di welfare del Comune di Bologna. Riccardo Prandini è docente di Sociologia della Innovazione presso l’Università di Bologna.
Collocazione Biblioteca: 19175

Rita Cutini, Le parole che fanno male (o bene) al welfare, in Welfare oggi, n. 1 (gen.-mar. 2020) – on line, pp. 14-17
Le parole non sono lo sfondo ininfluente e secondario delle politiche sociali, piuttosto le determinano, le formano, e, in certo senso, le pregiudicano. Ricerche e studi, di oggi e di ieri, lo dimostrano: non esiste un sistema di welfare che prescinda dal clima sociale generale. Il linguaggio intollerante e i messaggi negativi che si usano per parlare dei disabili, dei senza dimora, degli anziani, dei migranti, sono i mattoni del discorso pubblico e le politiche ne sono, nel bene o (soprattutto) nel male, condizionate. Non esistono scorciatoie ed è necessario un cambiamento culturale radicale che passi innanzitutto per le “parole”.

Stefano Cazzato, David Purdy. La filosofia del Bien, in Rocca, a. 79, n. 6 (mar. 2020), pp. 52-53
David Purdy è uno dei principali animatori del Basic Income European Network (Bien) l’associazione di tutti gli studiosi europei interessati al tema del reddito universale (basic income), in Italia declinato come Reddito di Cittadinanza. L’articolo espone le teorie dello studioso. Per quanto riguarda una valutazione dei risultati delle misure adottate in Italia si consulti sulla medesima testata, l’articolo di Fiorella Farinelli, Il divario tra obiettivi e risultati. Reddito di cittadinanza, n. 2 (gen. 2020), pp. 19-21

A cura di Stefano Arduini… [et al.], Casa possibile. Book story, in Vita, a. 27, n. 2 (feb. 2020), pp. 23-67
La monografia, dedicata al problema dell’abitare nell’epoca contemporanea, è suddivisa in tre capitoli: 1) Housing: cambiamo strada. Da anni il nostro Paese non ha una politica sulla casa e il risultato è che l’abitazione nelle aree più dinamiche e produttive del paese è diventata un lusso anche per il ceto medio. C’è un forte rischio di gentrificazione e dell'”effetto Londra”. 2) L’housing collaborativo. Esistono però delle alternative: l’imprenditoria sociale, l’housing sociale, il vicinato solidale, i villaggi sostenibili, il co-housing giovanile e varie altre soluzioni abitative per anziani e disabili. 3) Le nuove parole dell’housing. Da movimento green all’urbanizzazione sempre più spinta, passando per la trasformazione digitale e l’allungamento della vita, le direttrici del cambiamento contemporaneo stanno modificando le nostre città e le nostre abitazioni. Una rivoluzione che necessita di rinnovare il vocabolario. In questo capitolo si parla infatti di: habitat, ecologia, convivenza, filiera, legami e iperluoghi.

A cura di Ugo Ascoli, Politiche di welfare e riduzioni delle disuguaglianze sociali, in Politiche Sociali, a. 7, n. 1 (gen.-apr. 2020), pp. 3-175
L’obiettivo di questo numero monografico della rivista è quello di approfondire le conseguenze delle principali politiche di welfare sulle disuguaglianze sociali in Italia e, inoltre, di giungere a suggerire alcuni possibili percorsi che potrebbero essere adottati per rendere la società italiana più equa e coesa. Partendo da una iniziale riflessione sui valori e i significati da porre alla base degli obiettivi di uguaglianza perseguibili, il quadro delle politiche analizzate si articola fino a comprendere le principali misure di welfare in atto oggi nel nostro paese: dalle politiche per contrastare la povertà alle politiche pensionistiche; dall’assistenza sanitaria sui territori alle politiche per le famiglie; da quelle di “long-term care”, per affrontare la non autosufficienza, all’istruzione.

Glenda Cinotti, La legge di bilancio 2020 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, Welforum.it, Milano, 2020, 3 p.
Il 26 febbraio l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha presentato, a seguito delle direttive emanate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, il suo rapporto “La legge di bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile”. Nel report l’Alleanza analizza l’impatto di ciascun provvedimento previsto dalla legge di bilancio sul raggiungimento dei target previsti per i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese). In questa sede l’autrice riporta le evidenze principali emerse in relazione agli obiettivi che fanno capo al pilastro sociale dell’Agenda 2030 e alcune misure che pur rispondendo ad altri obiettivi possono incidere sul sistema di welfare.