Aggiornata a luglio 2024

I materiali, elencati in ordine decrescente per anno di pubblicazione, sono disponibili presso la Biblioteca del Gruppo Abele, negli orari e nelle modalità previste dal regolamento della Biblioteca. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in biblioteca sul tema in oggetto. Ulteriori ricerche sono possibili sul nostro catalogo bibliografico.  

Vengono proposti i seguenti percorsi:

La condizione dei minori in Italia e nel mondo: dati e rapporti

Immagine 2024-07-05 114724[UNICEF], The State of Children in the European Union. Addressing the needs and rights of the EU’s youngest generation. 2024, United Nations Children’s Fund (UNICEF), Ginevra, 2024, 41 pp.
Questo rapporto annuale esamina il benessere dei minori nell’Unione Europea e intende fornire raccomandazioni per i decisori politici dell’UE. Il rapporto si concentra, in particolare, su quattro questioni altamente critiche per i bambini: povertà, salute mentale, ambiente e impatto del digitale e delle tecnologie. Sono inoltre disponibili quattro brevi policy brief di accompagnamento su questi argomenti che evidenziano ulteriormente questi problemi e forniscono inviti dettagliati su come l’UE può agire. Il nuovo rapporto del 2024 rivela alcune delle sfide che i bambini europei devono affrontare, tra cui l’aumento della povertà, il deterioramento della salute mentale, l’abuso sessuale online e l’esposizione all’inquinamento. Esiste un sunto in italiano.

A cura di Martina Albini, Eleonora Mattacchione, Stefano Piziali, Mai più invisibili 2023. Indice sulla condizione di donne, bambine, bambini e adolescenti in Italia, WeWorld, Milano, Bologna, 2023, 88 pp.
Secondo i risultati emersi dalla terza edizione di Mai più invisibili, rapporto di WeWorld che monitora le condizioni di vita di donne, bambine, bambini e giovani in Italia, il nostro Paese non è ancora in grado di garantire piena protezione e promozione dei diritti di donne, bambine, bambini e adolescenti. Le conseguenze a medio termine della pandemia iniziano, ora, a essere chiaramente visibili e misurabili: nonostante alcuni miglioramenti nei contesti dell’evoluzione digitale, dell’ambiente e della sicurezza di cittadine e cittadini, il fatto che già prima dello scoppio del COVID-19 mancassero specifici strumenti per la promozione di politiche di inclusione di donne e bambine/i continua a essere evidente. Quasi un minore su 3 e 4 donne su 10 vivono in territori caratterizzati da forme di esclusione grave e molto grave. Da quest’anno l’Indice Mai più invisibili diventa interattivo.

A cura di Cristiana Pulcinelli, Diletta Pistono, Come stai? Atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia 2022. La salute delle bambine dei bambini e degli adolescenti, Save the Children, Roma, 2022, 256 pp.
In questo Atlante dell’infanzia (a rischio), giunto alla tredicesima edizione, si è voluto partire dalla domanda “come stai?”, per parlare di salute perché l’ascolto dei problemi e dei bisogni èil primo passo per agire in modo efficace. E di agire c’è bisogno, in fretta per di più, perché la salute dei bambini oggi non è garantita quanto dovrebbe essere. Non solo per colpa del Covid: come per altri temi, un fattore di stress come la pandemia ha solo peggiorato una situazione già critica in partenza. In queste pagine abbiamo esplorato lo stato di salute, a partire dai primi fondamentali mille giorni e fino all’adolescenza, e le politiche sanitarie con lo sguardo rivolto alle disuguaglianze, determinanti anche in questo campo. Ci sono luci ed ombre. Ora bisogna mettere al centro la salute perché le ombre spariscano. La pubblicazione è disponibile anche in Biblioteca alla collocazione 19714.

generation-hope-thumbnailSave the Children, Generation Hope. 2.4 billion reasons to end the global climate and inequality crisis, Save the Children, London, 2022, 51 pp.
Il rapporto, sviluppato con il modello climatico dei ricercatori della Vrije Universiteit Brussel (VUB), rivela che circa 774 milioni di bambini nel mondo, ovvero un terzo della popolazione infantile mondiale, vivono gli effetti del duplice impatto della povertà e dell’alto rischio climatico. Generation Hope è anche frutto di una delle più grandi consultazioni mondiali condotta, tra maggio e agosto 2022, dalla nostra Organizzazione sul cambiamento climatico e le disuguaglianze nel mondo, che ha visto la partecipazione di oltre 54 mila bambine, bambini, adolescenti e giovani in 41 Paesi e che in Italia ha coinvolto più di 300 minori e giovani. La pubblicazione, evidenzia anche come questi rischi si sovrappongano e siano strettamente connessi, esacerbando l’attuale crisi alimentare, nutrizionale e del costo della vita globale, che sta causando una grave carenza di cibo a 345 milioni di persone in 82 Paesi.

Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, Dipartimento per le politiche della famiglia, Relazione biennale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: 2018-2019, Istituto degli Innocenti, Firenze, 2022, 70 pp.
La relazione biennale 2018-2019 si occupa dei diritti e dello sviluppo dei soggetti in età evolutiva e offre riflessioni su questioni aperte e su ipotesi di strategie per migliorare la vita di bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Un riferimento generale della relazione è costituito dal IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva – 2016-2017, adottato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 2016. Il documento si compone di tre parti: il quadro statistico, in cui si ricostruisce la situazione generale della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia attraverso l’analisi di diversi indicatori; il quadro normativo, in cui si analizzano i principali interventi normativi del biennio riguardo ai soggetti di minore età relativamente ai seguenti ambiti tematici: misure generali di attuazione della Convenzione, definizione di minore di età, diritti civili e libertà, violenza, ambiente familiare e misure alternative, disabilità, salute e assistenza, educazione, gioco e attività culturali e misure speciali di protezione; il focus tematico, in cui si approfondisce il tema della povertà ed esclusione sociale di bambine e bambini, ragazze e ragazzi in Italia.

Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. 12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, Save the Children, Roma, 2022, 183 pp.
In occasione dell’anniversario della ratifica italiana della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), le 100 associazioni del Gruppo CRC pubblicano il 12° Rapporto di monitoraggio dell’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia e dei suoi Protocolli Opzionali. Il rapporto tiene conto degli eventi intervenuti in questi ultimi due anni, la pandemia da COVID-19 prima ed il conflitto in Ucraina poi, che hanno avuto ed avranno un impatto enorme sulle generazioni presenti e future. Famiglie, scuola e servizi stanno vivendo un affaticamento che mette in luce la necessità di un supporto e di un investimento ormai non più rinviabile. Denatalità, povertà minorile e cambiamenti climatici sono fenomeni che il Gruppo CRC continua a monitorare con crescente preoccupazione alla luce dei dati disponibili che mostrano come le misure sinora adottate non siano sufficienti e non abbiano generato l’impatto sperato. All’inizio di ogni paragrafo è esplicitato il riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, al fine di dare una lettura attuale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sottolineare il rapporto tra lo sviluppo inclusivo, equo e sostenibile promosso dall’Agenda 2030 e la realizzazione dei diritti delle persone di minore età. La suddivisione del Rapporto in capitoli rispecchia i raggruppamenti tematici degli articoli della CRC suggerita dal Comitato ONU nelle «Linee Guida per la redazione dei Rapporti Periodici». A completamento del presente rapporto si consultino anche I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. I dati regione per regione. II edizione e I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Le risorse dedicate all’infanzia e all’adolescenza in Italia. Inoltre sono disponibli le edizioni precedenti del rapporto.

dossier2023A cura di Terres des Hommes, La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo. InDifesa. 11 edizione 2022, Terre des Hommes, Milano, 2022, 104 pp.
In 11 edizioni del dossier “indifesa” abbiamo raccontato storie di successo e progressi fondamentali nel contrasto alle varie forme di gender gapp. Oggi tre minacce gravano sui risultati raggiunti nell’ultimo ventennio. Pandemie, conflitti e cambiamenti climatici stanno riverberando pesantemente i loro effetti nefasti soprattutto su bambine, ragazze e giovani donne; violenze, matrimoni forzati, gravidanze, carichi familiari in focolari impoveriti dalle ricadute economiche e sociali del Covid19 hanno colpito duramente sulla parità di genere. Nonostante ciò la consapevolezza dei propri diritti tra le ragazze e le giovani donne è in costante crescita, come dimostrano, tra i tanti esempi, anche il successo di programmi internazionali di leadership femminile come SheLeads, di cui Terre des Hommes è una delle promotrici, o il moltiplicarsi di esperienze basate sull’attivismo delle ragazze.

Comitato sui diritti dell’infanzia, Commento generale n. 25. Sui diritti dei minorenni in relazione all’ambiente digitale, Unicef, Roma, 2022, 73 pp.
Con il Commento generale n.25 il Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, che sovrintende al rispetto della Convenzione, ha definito come dovrebbero essere trattati i minorenni nel mondo digitale. I minorenni di tutto il mondo desiderano e hanno bisogno di usare Internet e i servizi digitali per la scuola e l’intrattenimento, oltre che per reperire informazioni e per essere in contatto con famiglie e amici, ma è necessario che il loro utilizzo sia equo e avvenga in sicurezza. Il testo afferma quattro principi generali, che vengono poi analizzati: non discriminazione; superiore interesse del minorenne; sopravvivenza e sviluppo; rispetto per le opinioni dei minorenni. L’auspicio finale è quello di costruire il mondo digitale che i giovani meritano.

Elena Caneva, Martina Albini, Stefano Piziali, Women and Children Breaking Barriers to Build the Future. WeWorld Index 2022, WeWorld Onlus and ChildFund Alliance, Milano, 2022, 88 pp.
Giunto alla sua ottava edizione, il WeWorld Index valuta a livello globale il livello di inclusione ed esclusione di donne, bambine e bambini, fotografandone le condizioni di vita in circa 170 paesi del mondo. L’Indice é composto da 30 indicatori raggruppabili in 15 dimensioni, che si riferiscono a 4 aree fondamentali per l’implementazione dei diritti di donne, bambine e bambini: salute, educazione, economia e società, a cui si aggiunge il contesto ambientale e culturale, determinante nella qualità della vita di queste due categorie sociali. L’indice 2022 analizza e approfondisce la sovrapposizione degli effetti delle crisi che, attualmente, caratterizzano il panorama mondiale e il modo in cui questi influenzano le condizioni di vita di donne e bambini. Nel Focus di quest’anno l’Indice identifica cinque barriere fonti di grandi minacce per bambini e bambine: povertà, conflitti, migrazione forzata, cambiamento climatico e rischi online. Infine, esplora come gli effetti di tali barriere si intreccino tra loro, generando una combinazione che potrebbe compromettere il futuro di un’intera generazione e di quelle a venire.

sc_globalgirlhoodreport_execsummary_final_english.pdfSave the Children, Global Girlhood Report 2021. Girls’ Rights in Crisis, Save the Children, Roma, 2021, 38 pp.
La pandemia da Covid-19 sta esacerbando le già presenti disuguaglianze di genere mettendo a rischio il futuro delle ragazze. La crisi climatica, le epidemie passate come quella del virus Ebola e del virus Zika e i conflitti hanno sempre avuto conseguenze sproporzionate per donne e ragazze. La crisi data dal Covid-19 non fa eccezione: già dai primi dati disponibili le conseguenze economiche hanno infatti aumentato l’esposizione delle ragazze alla violenza, ridotto il loro accesso ai servizi e alle informazioni essenziali e ha influito sulla capacità delle ragazze di realizzare e proteggere i propri diritti. A più di un anno e mezzo dalla dichiarazione di una pandemia globale, la raccolta dei dati rimane però limitata, rendendo la situazione delle ragazze ancor meno visibile. La mancanza di dati sulla situazione delle donne e delle ragazze ha implicazioni dirette sui processi decisionali e sui piani per far fronte a questa emergenza in maniera inclusiva. Il rapporto chiude con alcune raccomandazioni dirette ai Governi nazionali, alle Nazioni Unite, alle Ong, alle organizzazioni della società civile.

Unicef, Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani. La condizione dell’infanzia nel mondo 2021, Unicef, Roma, 2021, 63 pp.
La pandemia da Covid-19 ha suscitato una serie di preoccupazioni sulla salute mentale dei bambini dei giovani e delle loro famiglie e ha dimostrato come gli eventi del mondo intorno a noi possono influenzare il mondo dentro la nostra testa. Ma la pandemia offre anche opportunità per ricostruire una realtà migliore. Rappresenta un’occasione unica per impegnarsi, comunicare e agire per promuovere, tutelare e supportare la salute mentale di un’intera generazione. Il Rapporto Unicef 2021 indaga la salute mentale nell’infanzia e nei giovani, considerando la sua tutela un diritto e un obiettivo imprescindibile

Abuso sessuale, pedofilia e maltrattamento

COP_Lavoro_sociale_6-2023_300-758x1024Maria Di Maggio … [et al.], Minori vittime di violenza assistita. Esperienze di co-progettazione: una sperimentazione lombarda, in Lavoro sociale, n. 6 (dic. 2023), pp. 11-15
L’articolo parla della rete territoriale di Brescia coinvolta in interventi a favore di donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita. Questo Piano di intervento è stato co-progettato insieme a diversi attori: le reti antiviolenza, i servizi sociali, le aziende sanitarie e sociosanitarie, gli enti dell’area sicurezza e giustizia. E’ stato posto uno sguardo nuovo sulla rete di cura, di sostegno e della giustizia affinché si assumesse una posizione comune sia sul sistema famiglia che sul minore che assiste alla violenza per costruire percorsi condivisi di tutela. Il futuro e la stabilizzazione di quanto sperimentato si è palesato nella stesura condivisa di un Accordo Quadro interistituzionale.

Maria Cristina Verrocchio … [et al.], Le violenze sui minorenni in ambito sportivo: inquadramento del fenomeno, dati di prevalenza e best practices, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 3 (nov. 2023), pp. 7-66
Focus sul maltrattamento giovanile nello sport dove i giovani atleti sono particolarmente vulnerabili alle diverse tipologie di violenza, a causa delle caratteristiche specifiche dell’ambiente sportivo, come ad esempio il valore attribuito alla relazione allenatore-atleta, l’intensità delle attività sportive giovanili, le richieste della competizione, l’interesse dei media verso i giovani atleti, il tempo trascorso in centri sportivi distanti nonché le procedure di selezione dei giovani atleti.

A cura di Maura Brandoni, Abuso e maltrattamento infantile in Europa: modelli innovativi di risposta e prevenzione, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 1 (mar. 2023), pp. 7-72
Questo focus monotematico si pone come obiettivo di porre l’attenzione su alcuni modelli operativi di risposta e prevenzione all’abuso e al maltrattamento all’infanzia in Europa. Sono presentati contributi legati al tema della prevenzione e lotta al maltrattamento infantile implementati in vari Paesi europei che possano essere spunto di riflessione per tutti i professionisti del settore.

9788835146797_0_424_0_75Anita Lavorgna, Morena Tartari, La sovraesposizione digitale dei minori. Un approccio multidimensionale al fenomeno dello sharenting, Franco Angeli, Milano, 2023, 143 pp.
A causa del crescente impatto delle piattaforme di social media e di altre tecnologie digitali sulle nostre vite, il cosiddetto sharenting – la condivisione online di informazioni identificative o sensibili di minori da parte di genitori o altri adulti appartenenti alla cerchia sociale del minore – è una pratica sociale sempre più frequente e dibattuta. È ormai riconosciuto come lo sharenting non sia solo un fenomeno di costume degno di attenzione sociologica, ma possa portare con sé una serie di problematicità a breve e lungo raggio, tali da meritare delle riflessioni approfondite sulla sua natura criminogena e sui danni sociali che può comportare. Il volume presenta sia studi pregressi sul tema in un’ottica transdisciplinare che una selezione di risultati empirici legati al progetto di ricerca ProTechThem: Building Awareness for Safer and Technology-Savvy Sharenting.
Collocazione Biblioteca: 20641

A cura di Martina Albini, Eleonora Mattacchione, Navigare senza bussola. Riconoscere e prevenire i rischi online per bambini/e e adolescenti, WeWorld onlus, Bologna, 2023, 24 pp.
Nel processo di universalizzazione della fruizione delle tecnologie digitali è necessario tenere conto anche dei rischi che l’accesso alla rete e il suo utilizzo portano con sé. A oggi, questi rischi vengono affrontati con una regolamentazione ancora insufficiente e, spesso, non in grado di tenere il passo con la velocità evolutiva del web, risultando particolarmente pericolosi per le nuove generazioni. Il rapporto analizza i diversi tipi di rischi (abusi e violenza da parte degli adulti e fra pari, cyberbullismo, violenza nelle relazioni intime fra adolescenti). Un capitolo è dedicato all’impatto dei social media sullo sviluppo dell’identità e sulla salute mentale degli adolescenti. Il rapporto termina con le raccomandazioni per prevenire ogni sopruso.

Gail Dines, Mandy Sanchez, Hentai and the Pornification of Childhood: How the Porn Industry Just Made the Case for Regulation, in Dignity, n. 1 (feb. 2023) – on line, pp. 1-11
L’articolo descrive l'”Hentai”, un genere pornografico molto diffuso online, che consiste in un’animazione sessualizzata e cartoni animati nello stile ‘anime’ giapponese. I dati provenienti da Pornhub e da un rapporto recente di un’agenzia britannica di regolamentazione, insieme alla ricerca effettuata dagli autori, mostrano che gli “hentai” attirano i bambini perché raffigurano personaggi simili a bambini impegnati in violenza sessuale, per lo più nei confronti di personaggi femminili, e incoraggiano gli adulti a vedere i minorenni, specialmente le ragazze, come bersagli legittimi di violenza sessuale. Gli autori sottolineano l’urgenza di una legislazione per la verifica dell’età; azioni legali civili e un’efficace educazione sessuale.

61MEiGra6lL._AC_UF1000,1000_QL80_Jean-Paul Mugnier, L’abuso sessuale in famiglia. Quando chi abusa è un fratello, Raffaello Cortina, Milano, 2022, 148 pp.
Nella prima parte del volume, l’autore propone una lettura dei processi relazionali che permettono di comprendere la presenza di abusi all’interno della fratria, soprattutto quando sono prolungati, e di altri abusi sessuali nella storia della famiglia. Se il fratello abusante non è sempre stato a sua volta abusato, non è raro che tali atti si siano verificati nelle generazioni precedenti. E’ sempre necessario capire come questo sia accaduto e considerare le strategie messe in atto dalle vittime, ragazze o ragazzi diventati donne e uomini, per lottare contro la ricomparsa di tali comportamenti. Queste strategie portano a volte alla ripetizione degli abusi nella generazione successiva, che è il tema della seconda parte del libro. Nella terza parte, sulla base della lunga esperienza nella supervisione alle équipe della tutela, l’autore esamina le problematiche che si devono affrontare quando i casi di abuso sono inviati dal tribunale per i minorenni e la vittima viene allontanata e accolta da una famiglia affidataria.
Collocazione Biblioteca: 19742

Polizia di Stato, Save the Children, L’abuso sessuale online in danno di minori. Dossier a cura del C.N.C.PP.O. – Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, con la collaborazione di Save the Children, Save the Children, Roma, 2022, 9 pp.
Durante la pandemia di Covid-19 milioni di utenti, anche piccolissimi, si sono riversati sul web. Gli effetti complessivi hanno investito anche il mondo della devianza online, incrementando la presenza di pedofili, pedopornografi e adescatori e determinando un aumento significativo dei reati online in danno di minori. I dati del presente dossier si riferiscono all’anno 2021 e analizzano l’aumento e la frequenza dei reati online a danno di minori.

Dipartimento per le politiche della famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri ; Centro nazionale per la documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, Relazione al Parlamento sull’attività di coordinamento in tema di prostituzione, pornografia, turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di schiavitù ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della Legge 3 agosto 1998, n. 269. Anno 2020, Istituto degli Innocenti, Firenze, 2022, 244 pp.
La Relazione prende le mosse da una panoramica sulle politiche e gli interventi posti in essere dalle amministrazioni dello Stato e dalle associazioni della società civile specificatamente mirati a fronteggiare gli effetti dell’emergenza pandemica sulle persone di minore età e fornisce, in più, un’analisi statistica dei dati disponibili sul fenomeno dell’abuso e dello sfruttamento sessuale in danno dei minori durante il periodo in esame. A tale focus iniziale fanno seguito i contributi pervenuti al Dipartimento per le politiche della famiglia, in ragione della sua funzione di coordinamento in materia, da parte delle amministrazioni e delle associazioni attive in ambito di prevenzione, contrasto e tutela dei minori dall’abuso e dallo sfruttamento sessuale. A proposito delle politiche adottate dai Paesi europei per contrastare il traffico degli esseri umani si consulti il report: OSCE Office of the Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings, Policy responses to technology-facilitated trafficking in human beings. Analysis of current approaches and considerations for moving forward, OSCE, Vienna, 2022, pp. 68

www.mondadoristoreAnna Paola Paiano, Alla ricerca della città dei bambini. Prassi pedagogiche di contrasto all’abuso e maltrattamento di minori, Progedit, Bari, 2022, 101 pp.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il maltrattamento infantile come abuso e trascuratezza sui minori, includendo tutte le forme di maltrattamento fisico, emotivo e sessuale, e di sfruttamento che risulti in effettivo o potenziale danno per la salute, lo sviluppo o la dignità di bambine e bambini. Il volume proposto affronta questioni direttamente riferibili ai fenomeni di abuso e maltrattamento di bambine e bambini da parte di adulti in posizione fiduciaria e prospetta possibili strumenti di tutela per il contrasto e l’insorgere di tali fenomeni, a partire dall’analisi epistemologica dei costrutti di fiducia, benessere, riconoscimento, identità e sé. Il titolo stesso invita educatori e pedagogisti ad attivare una co-progettazione diffusa, condivisa e partecipata degli spazi urbani (educativi e non; privati e pubblici) con l’obiettivo di promuovere azioni di cura e benessere dei minori.
Collocazione Biblioteca: 19744

Maria Ibañez Beltran, Andrea Varrella ; ECPAT International, Extraterritorial jurisdiction and extradiction legislation as tools to fight the sexual exploitation of children, ECPAT International, Bangkok, 2022, 12 pp.
Lo sfruttamento sessuale dei minori avviene in ogni Paese della terra e con minori provenienti da tutti i gruppi socioeconomici, generi, gruppi etnici e culturali. La globalizzazione e il progresso tecnologico hanno fatto sì che questo crimine sia senza confini, per questo è necessaria una legislazione sulla giurisdizione e l’estradizione extraterritoriale. Questo documento ne esamina i principi di base, le principali applicazioni, la necessità del riconoscimento di responsabilità penale a livello internazionale (anche per il turismo sessuale) indipendentemente dalla nazionalità della vittima e di leggi efficaci sull’estradizione.

Annalisa Di Luca, Rosetta Cappelluccio, Riflessioni sull’abuso sessuale da parte delle madri. Rivelazioni, trauma e trattamento dei bambini abusati dalle donne, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 3 (nov. 2021), pp. 115-138
L’abuso sessuale da parte di donne è poco rilevato, probabilmente per uno stereotipo che identifica la donna come caregiver e non come un potenziale aggressore. Lo studio intende analizzare i numeri dell’abuso materno e di come incida nelle fasi di rivelazione, valutazione del danno e trattamento. Spesso a causa del ruolo di cura l’abuso viene confuso con comportamenti affettuosi accettabili, rispetto allo stesso abuso commesso da un uomo.. Attraverso i casi si intende dimostrare come in questi minori i danni siano rilevanti. Nel medesimo n. della rivista si trova anche il focus a cura di Luca Milani, COVID-19: dinamiche familiari e aggressività durante il lockdown, pp. 7-92

Maltrattamento-istituzionale-1536x829Aurea Dissegna, Maltrattamento istituzionale. Criticità del sistema di garanzie dei diritti dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie, Franco Angeli, Milano, 2021, 123 pp.
Il volume propone una serie di riflessioni su un particolare e ancora poco indagato tipo di maltrattamento: il maltrattamento istituzionale ed è destinato ai professionisti – amministratori, assistenti sociali, psicologi, avvocati, mediatori, educatori, magistrati, medici, docenti, legislatori – che a vario titolo si occupano o intervengono nel campo del diritto minorile e della famiglia, nella organizzazione e nella gestione di servizi, con l’obiettivo di garantire maggior effettività dei diritti dei bambini e degli adolescenti coinvolti e dei loro genitori. A proposito del maltrattamento dei minori si consulti anche il report di Terres des hommes, CISMAI, II Indagine Nazionale sul maltrattamento di bambini e adolescenti in Italia. Risultati e prospettive, Terres del hommes, Milano, 2021, 52 pp.
Collocazione Biblioteca: 19790

Lorenza Di Pentima, Alessandro Toni, Grazia Attili, L’impatto della violenza assistita sui minori: attaccamento, locus of control ed esiti psicopatologici, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 2 (giu. 2021), pp. 83-107
Obiettivo di questo studio è stato esplorare l’impatto della violenza assistita in famiglia da parte di minori sull’emergere di eventuali quadri sintomatologici, sulla costruzione dei loro legami di attaccamento e sulla strutturazione del “locus of control” (la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà). Allo studio hanno partecipato 30 minori vittime di violenza assistita in famiglia, confrontati con un gruppo di controllo.

A cura di Luisa Borghese, Franco Ferrari, Pedopornografia e pedofilia. Sintesi del Rapporto Meter 2020, in Shalom, n. 2 (mag.-ago. 2021), pp. 13-36
Meter rappresenta un significativo punto di riferimento in Italia ed è riconosciuta nel mondo come una delle massime autorità nella prevenzione del disagio infantile e nella progettazione di interventi mirati ad un aiuto concreto alle vittime di abusi sessuali. Nel dossier viene proposta una sintesi del rapporto Meter 2020, nel quale è confermata una pericolosa diffusione della pedopornografia on line su scala mondiale, la presenza sempre maggiore di cyber-pedofili e il ruolo crescente del dark web. Una parte del dossier è dedicata alla descrizione degli interventi di contrasto attivati dalle autorità competenti per prevenire il crimine

Cercando famiglia: adozione, affidamento, comunità residenziali

Si rimanda alla Bibliografia sulla Famiglia

Lavoro minorile e sfruttamento dati lavoro minorile e sfruttamento e rapporti 

copertina_piccoli_schiavi_invisibiliA cura di Chiara Ferrari, Viviana Coppola, Piccoli schiavi invisibili. XII edizione 2022, Save the Children, Roma, 2022, 67 p.
Partendo dai dati raccolti e presentati dal Counter-Trafficking Data Collaborative – CTDC, realizzato a partire dal 2017 grazie alla collaborazione di diverse organizzazioni impegnate, in modalità differenti, nel contrastare la tratta di esseri umani, il rapporto 2022 è composto dai seguenti capitoli: 1. La tratta di esseri umani: evidenze e dati sul fenomeno; 2. Sfruttamento sessuale minorile: tra vecchie e nuove tendenze; 3. Rischi e criticità nei percorsi di vita dei/delle minori usciti dall’accoglienza; 4.L’impegno di Save the Children nel supporto alle vittime di tratta e sfruttamento.

Pietro Segreto, Covid-19 e sfruttamento in Italia. Come la pandemia ha influito sulle condizioni di sfruttamento lavorativo e sessuale in Italia, in Lavoro sociale, n. 6 (dic. 2020), vol. 20, pp. 36-43
L’articolo espone i risultati di un rapporto di Save the Children sull’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla tratta e lo sfruttamento dei migranti in Italia. La necessità di combattere la diffusione del virus ha reso necessario far emergere il sommerso permettendo a molti migranti di regolarizzare la loro posizione. Invece, per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale, la situazione è peggiorata, con il trasferimento delle attività criminose on line e indoor, dove sono più difficilmente monitorabili.

Daniela Prioglio … [et al.], Ragazze con la speranza negli occhi. Storie di tratta, in Animazione Sociale, n. 326/3 (2019), pp. 64-66
Le ragazze accolte nel progetto FAMI di Torino provengono principalmente dalla Nigeria, hanno un’età intorno ai 15 anni e alle spalle storie di estrema sofferenza, legate allo sfruttamento sessuale e alla tratta. Nell’articolo si riportano le storie di due ragazze, che accolte nella struttura di Torino hanno ricominciato a sperare.

International Labour Organization … [et al.], Ending child labour, forced labour and human trafficking in global supply chains, Aliance, Genève, 2019, 114 p.
Questo rapporto, stilato da International Labour Organization, Organization for Economic Cooperation and Development, International Organization for Migration e United Nations Children’s Fund (membri del partenariato dell’Alleanza 8.7), fornisce informazioni sul lavoro minorile, il lavoro forzato e la tratta di esseri umani nel mondo. E’ stato stilato in risposta a una richiesta del ministero del Lavoro e dell’occupazione del Gruppo dei Venti (G20) di valutare le violazioni dei diritti fondamentali del lavoro nelle catene di approvvigionamento globali. Le stime sono state generate combinando i dati sul numero totale stimato di bambini nel lavoro minorile con i dati sui flussi commerciali e sulle catene del valore all’interno dei paesi e oltre confine. Lo stesso metodo di calcolo è stato applicato anche per la tratta di esseri umani. Il documento sottolinea il ruolo fondamentale degli Stati nell’affrontare le lacune della normativa, dell’applicazione e dell’accesso alla giustizia (che crea spazio per l’inosservanza) e nella creazione di un quadro per una condotta aziendale responsabile. Esamina inoltre come i governi possano dare l’esempio integrando le considerazioni di due diligence nelle proprie attività in quanto appaltatori di beni e servizi, proprietari di imprese e fornitori di crediti e prestiti.

Minori e giustizia

cop2401Marianna Giordano, Antonietta Mellone, Legami nutrienti a Nisida, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 54, n. 1-2 (inverno-primavera 2024), pp. 43-47
L’articolo presenta un’esperienza realizzata nell’istituto penale minorile di Nisida (Napoli) con giovani detenuti tra i 16 e i 23 anni di età. Essa consiste in un percorso sulla genitorialità a partire dalla propria esperienza di figli, con l’obiettivo di costruire una modalità di essere padre responsiva e nutriente, nell’ambito della prevenzione della violenza domestica e del maltrattamento infantile.

Susanna Marietti … [et al.] ; [Osservatorio di Antigone sulle carceri minorili], Ragazzi dentro. Settimo Rapporto. Osservatorio sugli Istituti Penali per minorenni, Antigone, [Roma] 2024
Il sesto rapporto di Antigone sugli Istituti penali per minori si configura già dal 2022 come un sito e contiene un’analisi dei 17 Istituti penali per minorenni in Italia, oltre alla presentazione delle 637 comunità residenziali disponibili all’accoglienza di minori o giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali. Tra gli approfondimenti si segnalano: un articolo di Susanna Marietti, direttrice dell’Osservatorio di Antigone sulle carceri minorili, che riassume il rapporto e parla di come le prospettive sulla giustizia minorile siano tutt’altro che rosee e un approfondimento con video su Keep it Trill – Storie di ragazzi nelle carceri per minorenni, una serie per raccontare le carceri minorili attraverso le storie dei ragazzi che lì sono reclusi che vede come protagonista il rapper Kento. Tra gli altri materiali disponibili: i rapporti precedenti, la storia della Giustizia minorile in Italia, le norme nazionali e internazionali e diversi video.

A cura di Patrizia Patrizi, Manuale di psicologia giuridica minorile, Carocci, Roma, 2024, 341 pp.
Il manuale costituisce la prima trattazione organica della psicologia giuridica minorile, un’area di particolare rilievo negli studi di psicologia giuridica. Diversi argomenti vengono affrontati sotto il profilo scientifico, dell’evoluzione normativa, delle implicazioni per l’intervento. Il volume – anche in questa nuova edizione aggiornata alla più recente letteratura e produzione normativa – è articolato in cinque parti: Lineamenti teorici e aree di ricerca; Norme di indirizzo; Famiglie in difficoltà e contesti di accoglienza; Maltrattamento e abuso sessuale; Devianze giovanili. Il quadro delineato evidenzia i risultati della cooperazione fra diritto e psicologia, fra ricerca scientifica, contesti istituzionali e pratiche professionali, nei vari ambiti in cui la norma interviene a regolare situazioni e rapporti che coinvolgono minorenni. La curatrice è docente di Psicologia giuridica presso l’Università di Sassari.
Collocazione Biblioteca: 20598

Immagine 2024-07-05 124722Mauro Grimoldi, Dieci lezioni sul male. I crimini degli adolescenti, Raffaello Cortina, Milano, 2024, 263 pp.
Uno psicologo che da anni lavora in prima linea nell’affrontare il disagio giovanile racconta in questo libro le storie dei ragazzi che ha conosciuto e ne indaga il significato più profondo. I casi, più o meno noti alla cronaca, diventano così una guida verso la comprensione di un universo sfaccettato, in cui la violenza diventa la messa in scena di un teatro interiore lacerato. Omicidi, reati sessuali, aggressioni, furti, spaccio di sostanze stupefacenti sono spesso vissuti dai ragazzi senza alcun senso di responsabilità, come un evento esterno capitato per caso. Il crimine minorile è un territorio complesso, e in parte inesplorato: questo libro indaga l’universo simbolico che lo sottende, con l’intento di proporre soluzioni percorribili.
Collocazione Biblioteca: 20619

Paolo Tartaglione, La messa alla prova e diritto al rischio, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 2 (lug. 2023), pp. 95-110
Nei progetti di “messa alla prova” si incontra il dilemma che fissare obietti alti e motivanti comporta anche l’assunzione di rischi maggiori. Così spesso i ragazzi preferiscono allearsi a progetti al ribasso che riducono le possibilità di sconfitta e quindi di disillusione e di sofferenza. Sta agli operatori ricordare e non svilire il vero senso di messa alla prova, lavorando insieme ai ragazzi affinché accettino la sfida ad assumersi grandi rischi in vista di grandi traguardi. L’articolo racconta un caso di buona riuscita della messa alla prova.

A cura di Salvatore Inguì; contributi di Daniele Catalano … [et al.], Tasselli di rabbia. I giovani e la violenza diffusa: una ricerca tra i ragazzi del circuito penale minorile, PM, Varazze, 2023, 182 pp.
La cronaca ci riporta episodi gravissimi di aggressioni e pestaggi tra i ragazzi. Perché tanta violenza? Perché tanta rabbia? Davvero la violenza è l’elemento che caratterizza le nuove generazioni? Una ricerca condotta dagli operatori dell’USSM di Palermo, in collaborazione con il DSS42 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, analizza il fenomeno relativamente alla Sicilia occidentale, indaga sulle cause possibili, suggerisce ipotesi di interventi di prevenzione e di trattamento ma, soprattutto, intende promuovere un dibattito utile alla individuazione ed alla messa in atto di politiche sociali, finalmente, adeguate ed efficaci.
Collocazione Biblioteca: 20584

562922071Isabella Mastropasqua, L’assistente sociale nella giustizia minorile e di comunità. Manuale, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2023, 252 pp.
Testo di base per la preparazione al concorso per assistenti sociali nel Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità e manuale specifico sul servizio sociale. Posa lo sguardo sui processi di trasformazione in atto all’interno del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, sulle innovazioni culturali e professionali che lo stanno attraversando, per porre in evidenza i temi di maggiore rilevanza che il servizio sociale della giustizia deve affrontare in un momento di grandi trasformazioni normative, sociali e culturali che gli assegnano un compito chiave: essere generativo e rigenerativo nella comunità di risorse che necessitano di essere riconosciute, sostenute e accompagnate, per diventare opportunità di riscatto sociale per chi ha commesso un reato. L’autrice, ex dirigente del Dipartimento per la Giustizia minorile, è docente e giudice onorario.
Collocazione Biblioteca: 20397

Francesco Ferasin, I baby boss, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 153 pp.
Sfrecciano sui motorini, vestono all’ultima moda, hanno Rolex costosissimi al polso, collane d’oro e pistole con il colpo in canna nascoste nei pantaloni. I baby boss nascono così, tra i vicoli di Napoli. Crescono con la violenza della camorra negli occhi. Regnano nei social networks, comandano in strada. Un fenomeno inedito quello delle paranze dei bambini, sconosciuto al mondo delle mafie tradizionali. Dalle parti di Forcella, invece, il codice d’onore non c’è più. Qui la giovinezza viene barattata in cambio del potere. Una luce evanescente messa in mano a ragazzini che non sanno con cos’altro giocare se non con la propria vita.
Collocazione Biblioteca: 81838

Maria Cristina Perilli … [et al.], Sessualità e carcere in adolescenza. Uno studio sui giovani assuntori di sostanze stupefacenti e/o alcoliche con esperienza di detenzione presso l’Istituto penale per minorenni, in Dal fare al dire, a. 32, n. 3 (2023), pp. 42-47
Attraverso un questionario da somministrare a giovani detenuti presso l’IPM Beccaria di Milano, sono stati indagati i temi dell’affettività e della sessualità, per cogliere alcuni dei vissuti relativi alle esperienze sessuali precedenti la carcerazione e alla conseguente privazione delle stesse, al fine di formulare progetti di intervento orientati alla promozione del benessere.

71Ly9AuCafL._AC_UF1000,1000_QL80_Giacomo Di Gennaro, Maria Luisa Iavarone, Ragazzi che sparano. Viaggio nella devianza grave minorile, Franco Angeli, Milano, 2023, 219 pp.
Il volume presenta i risultati di una ricerca sull’uso delle armi da sparo tra i minori nell’area partenopea. Si tratta di un itinerario di ricerca multidisciplinare, che indaga il fenomeno della devianza grave minorile attraverso dati, storie di ragazzi reclusi e voci di testimoni privilegiati, a partire dall’analisi dei processi di espulsione generati da povertà educative, working poor, Neet e, naturalmente, presenza radicata di organizzazioni criminali e mercati illegali che attraggono e seducono giovani nei vortici del crimine. Il lavoro restituisce, inoltre, anche spunti utili all’adozione di strumenti formativi e di policy per intervenire nell’area della rieducazione carceraria e post-carceraria, al fine di costruire interventi più razionali, competenti e di follow-upp.
Collocazione Biblioteca: 20339

Nicola Malizia, Aggregazioni giovanili devianti. Contributi teorici e scenari di prevenzione sul fenomeno delle gang in Italia, Libreriauniversitaria.it, Limena, 2023, 175 pp.
In Italia le aggregazioni giovanili devianti (gang) sono un fenomeno complesso e disarmonico di difficile interpretazione. Le scienze sociologiche, nel tempo, hanno indagato sia i fattori predittivi della devianza minorile sia le modalità di acting-out antisociale e antigiuridico. Oggi le nuove ricerche sul fenomeno intendono cogliere la pluralità degli aspetti della condizione giovanile adolescenziale, le sue trasformazioni nel tempo, il ruolo della famiglia e della scuola, la transizione al lavoro, l’uso del tempo e i consumi, le amicizie e i gruppi, l’utilizzo degli strumenti di comunicazione, i rapporti di coppia, sino alle espressioni e ai comportamenti devianti, criminali, vittimologici che marcano un allontanamento dalle regole codificate dalla società.
Collocazione Biblioteca: 20342

Patrizia Patrizi, Le sfide aperte dall’integrazione delle tutele e dal cambiamento dei soggetti, in Minorigiustizia, n. 4 (2022), pp. 17-93
La monografia di questo numero propone diversi articoli sul contrasto alla tendenza in atto nella nostra giurisdizione, compresa quella minorile, a frammentare la propria azione in singoli atti e procedimenti su cui attestare indicatori di efficienza, a scapito di una visione unitaria e delle stesse possibilità di trasformazione dei destinatari di questa azione. I contributi raccolti sono i seguenti: 1) “La giustizia riparativa: per disfare ingiustizia” di Patrizia Patrizi; 2) “Il carcere minorile tra superamento e riforma” di Susanna Marietti; 3) “Strutture comunitarie per adolescenti con sofferenza psichica. Preziose opportunità e pericolose scelte di politica socio sanitaria” di Claudio Bencivenga; 4) “Le misure amministrative alla prova della Riforma Cartabia: “post fata resurgo” di Andrea Conti: 5) “Le misure rieducative nell’ambito del tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie: alcune prime osservazioni” di Raffaele Bianchetti; 6) “Una riflessione sull’attualità della competenza amministrativa” di Aldo Alberti et al.; 7) “Minorenni traviati, irregolari, sfuggenti: la freccia dei tempi e le incognite del presente nei procedimenti amministrativi” di Alessandro Rudelli.

41SiqShftaLMaria Pia Fontana, Adolescenti, interrealtà e cyberdevianza. Tra prevenzione e recupero, Franco Angeli, Milano, 2023, 256 pp.
Il testo analizza i fattori di rischio e le manifestazioni della devianza minorile e fornisce esemplificazioni di progettualità e di interventi socioeducativi per la prevenzione e per il recupero della criminalità minorile web-mediata. In particolare, sono analizzati i casi studio relativi a tre adolescenti sottoposti a programmi di messa alla prova. La tipologia dei reati e i bisogni educativi dei minori sollecitano un ripensamento dei saperi e delle pratiche del Servizio Sociale della Giustizia, valorizzando nello specifico i metodi e gli strumenti dell’educazione ai media anche nel settore penale minorile. Al fondo, dopo la bibliografia, è presente una sitografia sul tema e un elenco di siti utili per attività educative. L’autrice è assistente sociale e sociologa e si occupa di servizi sociali per i minori.
Collocazione Biblioteca: 20241

Micol Trezzi … [et al.], Musica trap, reati minorili e messa alla prova, in Minorigiustizia, n. 4 (2022), pp. 119-129
La musica trap ha spesso testi con contenuti trasgressivi, droghe, criminalità, deside¬rio di essere ricchi e famosi, e misoginia. Molti cantanti che approdano al successo grazie all’enorme numero di visualizzazioni ottenute online sono giovani autori di reato e le loro canzoni riscuotono un grande successo anche tra ragazzi totalmente estranei al mondo della criminalità. Gli psicologi nei servizi della giustizia minorile incontrano e accompagnano durante il procedimento penale i ragazzi che producono questa musica. L’obiettivo primario del procedimento penale è guidare i ragazzi verso una responsabilizzazione e favorire una ripresa evolutiva sintonica rispetto ai bisogni di crescita. Ascoltare storie messe in rima con cui i ragazzi tentano di parlare di sé aiuta gli operatori a tentare una comprensione che ampli la prospettiva degli adolescenti.

Ugo Sabatello, Livia Clemente, Imputabilità e adolescenza: aspetti critici e indicazioni operative, in Minorigiustizia, n. 4 (2022), pp. 94-107
L’articolo affronta il tema del concetto di maturità/immaturità del minorenne autore di reato. La capacità di discriminare tra bene e male o di identificare il disvalore sociale di un determinato comportamento è un aspetto fondamentale per un parere sulla capacità di intendere e che gli autori, periti per i tribunali dei minori, mostrano come valutare con metodo clinico.

Immagine 2024-07-05 125611Chiara Fiandanese, Il minore vittima di reato, Giuffrè, Milano, 2022, 437 pp.
L’autrice, avvocato penalista, affronta le diverse tematiche relative al minore come persona offesa dal reato o come persona coinvolta in un processo penale. In particolare esamina tutte le fattispecie nelle quali il minore è soggetto offeso da comportamenti che costituiscono reati o illeciti: sia quando tali reati o illeciti sono commessi nei confronti del minore sia quando il minore è destinatario della norma incriminatrice. Inoltre, esamina le fattispecie in cui la minore età è circostanza aggravante di delitti che possono essere commessi nei confronti di chiunque. Approfondisce i problemi di natura processuale causati dalla presenza di un minore nel processo, considerando il coinvolgimento emotivo del minore come parte offesa o testimone. Le procedure corrette devono garantire la genuinità della prova e delle sorti del processo, ma anche salvaguardare lo sviluppo e la crescita psichica del minore. L’opera espone tutti i problemi che riguardano i minori coinvolti nel procedimento penale, illustra la normativa di riferimento, richiama ed esamina la giurisprudenza più recente, per offrire ai professionisti, coinvolti a vario titolo, gli strumenti che assicurino la migliore tutela dei minori offesi o coinvolti in azioni riprovevoli. Il volume è aggiornato alle disposizioni per l’adeguamento alla direttiva n. 2011/93/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, contenute nella legge n. 238/2021.
Collocazione Biblioteca: 19745

Raffaele Diomede, La vittima virtuale nei percorsi di legalità a favore dei minori autori di reato, in Minorigiustizia, n. 3 (2021), pp. 127-140
L’articolo parla del progetto “Unico come gli altri 2,0” che si propone tre obiettivi: 1) nuovi stili comunicativi e di apprendimento con l’applicazione della comunicazione virtuale nei percorsi educativi e trattamentali; 2) partecipazione della comunità allargata nei percorsi educativi a favore dei minori autori di reato; 3) la mediazione virtuale.

Claudio Cottatelucci … [et al.], La riforma: contraddizioni e aporie, in Minorigiustizia, n. 3 (2021), pp. 5-115
Il dossier di questo numero tratta della riforma approvata dal Parlamento il 26 novembre 2021, n.206, dalla quale nell’impianto iniziale era rimasta esclusa la materia familiare e minorile. Nell’iter procedurale infatti il legislatore non ha avuti seri confronti con gli operatori del settore né con la magistratura minorile e ordinaria di famiglia. Pertanto in questo fascicolo vengono esaminati gli aspetti di maggior rilievo delle modifiche apportate dalla legge con i seguenti articoli: 1) ” Genesi e linee della riforma istitutiva del Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie” di Cristina Maggia; 2) “Nuova composizione e competenza dell’organo giudiziale ed esecuzione delle decisioni” di Riccardo Greco [et al.]; 3) “Giustizia minorile e sistema dei servizi” Franca Olivetti Manoukian [et al.].

9788849241228_0_536_0_75A cura di Isabella Mastropasqua, Raffaele Bracalenti, Maria Stefania Totaro, Minorenni autori di reati sessuali e Giustizia minorile, Gangemi, Roma, 2021, 256 pp.
La complessità e la sensibilità del tema affrontato ha imposto un preliminare approfondimento della materia, per potersi dedicare, successivamente e con maggiore consapevolezza, al minore autore di reato a sfondo sessuale. Sono quindi proposti contributi che riflettono sul significato e valore del bene violato, sulla centralità della vittima, ed al contempo, sulla particolare delicatezza del momento processuale, sull’importanza di una risposta sanzionatoria idonea ed efficace, sul coinvolgimento delle Istituzioni e della comunità, attraverso una analisi degli strumenti, dei livelli di intervento, delle criticità di volta in volta emerse. Il volume si propone, inoltre, di offrire uno spazio all’esigenza di confronto e riflessione sugli interventi e sulle risposte operative non solo per il minore autore di reato ma anche per gli innumerevoli adolescenti definiti “a rischio”, dunque in termini di prevenzione, attraverso una precoce presa in carico, che garantisca informazione e sostegno, consentendo, al tempo stesso, di individuare, in modo sempre più esauriente e tempestivo, i fattori di rischio.
Collocazione Biblioteca: 19738

Gianluca Guida, Carcere minorile: il lavoro li salverà, Senzafiltro.it, Montevarchi (AR), 2021, 5 pp.        
L’articolo parla del lavoro per i detenuti del carcere minorile, inteso non solo come mezzo di sostentamento, ma come valorizzazione della persona. Dopo aver analizzato il disagio sociale e relazionale che porta i minorenni alla detenzione, esprime la necessità di restituire attraverso il lavoro la dignità all’individuo nel riconoscimento della responsabilità, sociale o penale che sia, affinché questa non si trasformi in una forma di punizione frustrante, ma sia un’occasione risocializzante. L’autore è un dirigente penitenziario ed è a capo dell’Istituto penale per minorenni di Nisida, del Centro Europeo di Studi sulla devianza e sulla criminalità minorile e del Centro Diurno polifunzionale di Napoli

Elisa Ceccarelli … [et al.], Prospettive interdisciplinari e interventi di giustizia, in Minorigiustizia, n. 1 (2021), pp. 5-207
Il numero monografico della rivista intende contribuire alla riflessione sulla necessità di una prospettiva interdisciplinare negli interventi di giustizia a favore di persone di età minore. In particolare, propone un confronto con discipline “altre” che da sempre concorrono a sviluppare l’ampio campo della giustizia minorile e considera le modalità di interazione tra diverse culture nelle istituzioni e nelle attività professionali per capire se e quanto riescano ad attuare una collaborazione e un’integrazione dei servizi deputati alla tutela e alla cura dei minori.

Si veda anche la bibliografia sul carcere per quanto riguarda Carcere e minori

Il lavoro con e per i minori

ascolto-minorenni-procedimenti-giurisdizionali.pg_Minori. Diritto alla tutela. Responsabilità e corresponsabilità dei diversi soggetti in campo, CNCA Lombardia, Milano, [2024], 24 pp.
Il diritto alla tutela richiede e si inquadra nella titolarità pubblica, cioè dello Stato e delle sue articolazioni, quale responsabile e garante della tutela dei diritti per i propri cittadini. Una responsabilità politica inalienabile che non può essere delegata. Allo stesso modo, e proprio a partire dalla indiscussa titolarità pubblica, la costruzione dei contesti e dei processi di corresponsabilità tra i diversi soggetti istituzionali pubblici (l’ente locale, l’ASL, il Tribunale per i minorenni, le istituzioni scolastiche..) e privati ( le organizzazioni di terzo settore, le Associazioni..) della comunità locale richiede di riconoscere e assumere responsabilità comuni orientate a sostenere diritti e benessere dei singoli e delle comunità locali. Il documento si articola in schede che evidenziano gli aspetti valoriali, la situazione attuale, criticità e opportunità e infine il ruolo del Terzo Settore riguardo agli argomenti trattati: Funzione pubblica e tutela minori; il lavoro di cura familiare; la gestione dell’intervento con attenzione agli interventi consensuali oltre a quelli dell’emergenza; Lavoro clinico e psico-diagnostico per i minori; il lavoro di rete nei servizi per la tutela dei minori; la compartecipazione delle famiglie.

Stefano Laffi … [et al.], Social Work e minori, in Lavoro sociale, n. 1 (feb. 2024), pp. 17-31
Il Focus si avvale di tre articoli: “Non me la sento” di Stefano Laffi; “il decreto Caivano” di Daniela Malvestiti; “Giovani onde” di Francesco Maffeis. Ci raccontano il dissenso giovanile per costruire nuovi progetti; l’accompagnamento pedagogico ai ragazzi/e in conflitto con la legge ed in ultimo un progetto di educativa di strada a Bergamo.

Sarah Miragoli … [et al.], Incidenze e caratteristiche dei minori accolti in Strutture Residenziali in Regione Lombardia, in Maltrattamento e abuso all’infanzia, n. 3 (nov. 2023), pp. 67-83
La normativa italiana e le politiche di welfare rivolte ai minori mostrano un interesse crescente per i bambini/adolescenti che sono stati allontanati dalle loro famiglie. Tra i servizi che sono reputati risorse nel percorso di presa in carico dei minori vi sono le Strutture Residenziali suddivise in Comunità Educative, Comunità Familiari e Alloggi per l’Autonomia. In questo articolo troviamo un’analisi delle caratteristiche dei minori, le ragioni del loro allontanamento dalle rispettive famiglie e la durata del percorso all’interno delle strutture.

imagesA cura di Francesco Nuti… [et al.]; Centro Regionale di Documentazione per l’Infanzia e l’Adolescenza, L’accoglienza nelle strutture residenziali per minori in Toscana. I dati dei sistemi informativi regionali ASSO e ASMI ANNO 2023 Elaborazioni su dati al 31/12/2022, Istituto degli innocenti, Firenze, 2023, 64 pp.
Il report presenta i dati derivati dai due sistemi informativi regionali ASSO (Anagrafe delle strutture sociali) e ASMI (Attività sui minori in struttura) estratti alla data del 31 dicembre 2022. I due sistemi sono implementati dalla collaborazione del Settore salute, welfare e innovazione e sanità, digitale e innovazione e popolati – con il supporto del CRIA – dai responsabili e dagli operatori delle strutture residenziali. Nello specifico, sono state prese in considerazione tutte le strutture che nell’annualità hanno avuto almeno un’accoglienza e che rientrano nei regolamenti e nella normativa regionale vigente in materia. Il report presenta anche dati sulla fascia d’età 18-21 anni che permangono nelle strutture residenziali, L’ ultimo capitolo è dedicato al progetto educativo individualizzato (Pei).

Chiara Ronconi, Spazio d’incontro. Descrizione di un “luogo” complesso, in Lavoro sociale, n. 4 (ago. 2023), pp. 39-43
L’autrice, psicopedagogista esperta di tutela minorile, descrive gli spazi di incontro e relazione tra i minori e i propri familiari. In Italia, manca una normativa nazionale al riguardo e questo servizio presenta denominazioni molteplici, la cui cura dipende dalla competenza del professionista presente. L’autrice fornisce alcune indicazioni per progettare, strutturare o seguire gli incontri.

Cristina Maggia … [et al.], Social work e minori, in Lavoro sociale, n. 3 (giu. 2023), pp. 17-31
Il focus raccoglie tre articoli riguardanti il lavoro sociale con i minori: 1) “La riforma Cartabia sul processo civile” di Cristina Maggia, presidente del Tribunale dei Minorenni di Brescia, la quale espone le proprie riflessioni critiche sul futuro della giustizia minorile in Italia; 2) “L’affido culturale” di Ivan Esposito, operatore sociale, che descrive un progetto sperimentale di contrasto alla povertà educativa; 3) “L’allontanamento dei minori dalle famiglie” di Camilla Landi, ricercatrice, che tratta il tema delle relazioni nei casi di allontanamento di un bambino dalla famiglia di origine.

lallontanamento-del-minore-passo-dopo-passo-metodo-e-strumenti-operativi-9788859032113Camilla Landi, Daniela Malvestiti, L’allontanamento del minore, passo dopo passo. Metodo e strumenti operativi, Erickson, Trento, 2023, 157 pp.
L’allontanamento di un/a minore dalla famiglia d’origine è una soluzione dolorosa ed estrema, che incide profondamente e in maniera irreversibile sull’esistenza delle persone coinvolte. Compito del professionista della child protection è concepirlo e gestirlo non come uno strappo, ma come una tappa del più ampio progetto di trasformazione e rinnovamento del mondo di relazioni che circonda e sostiene il bambino o la bambina e la sua famiglia. In questo libro si propone un percorso di riflessione, articolato in quattro passi, che ripercorre le fasi della pianificazione e dell’attuazione dell’allontanamento, dalla difficile decisione di intervenire al trasferimento nel nuovo contesto di vita. Ciascun passo presenta, oltre a un inquadramento teorico e metodologico, approfondimenti e suggerimenti pratici, testimonianze, strumenti operativi ed esercizi di autoriflessione, utili all’operatore impegnato nell’aiuto a famiglie in difficoltà. Le autrici sono assistenti sociali con esperienza nel lavoro con minori e famiglie.
Collocazione Biblioteca: 20455

A cura di Jimmy Ciliberto, Mauro Piccinin, Le pratiche collaborative nei servizi di cura e di tutela, Carocci, Roma, 2022, 175 pp.
Il volume descrive una serie di pratiche – Dialogo aperto, Giustizia riparativa, Tutela minorile collaborativa, Riunioni di famiglia – la cui efficacia e versatilità sono state riconosciute, a livello internazionale, nel lavoro di cura e tutela delle famiglie vulnerabili. Gli approcci e gli strumenti presentati nel testo «forniscono un quadro operativo di intervento, ma anche una prospettiva epistemologica che capovolge il modo stesso di concepire l’intervento e i personaggi che lo popolano». Il libro è dunque un contributo rivolto a psicologi, assistenti sociali, educatori e docenti, sia in formazione sia già inseriti nei servizi sociali, sanitari, educativi, scolastici in particolare. Gli autori sono psicologi e psicoterapeuti.
Collocazione Biblioteca: 19759

Paola Limongelli, Supportare i giovani caregiver. Prima parte: come comunicare il proprio ruolo di operatore e avvicinarsi alla famiglia, in Lavoro sociale, n. 3 (giu. 2022), pp. 52-54
I giovani caregiver (young caregiver) sono bambini/e, adolescenti e giovani, spesso ancora minorenni, che si prendono cura di un membro della loro famiglia che necessita di assistenza o accudimento a causa di qualche malattia, disabilità o fragilità psicosociale. L’articolo racconta un esempio di lavoro del servizio sociale con uno di questi giovani caregiver e spiega come approcciarsi a lui e alla famiglia. Nel numero 04 della rivista (pag. 52-53) si trova la seconda parte, dove si spiega “come progettare interventi di aiuto partecipativi per “young caregiver”.

Immagine 2024-07-05 130914Paola Bastianoni, Supervisione e narrazione nella relazione educativa, Carocci, Roma, 2022, 151 pp.
La narrazione di sè e della vita quotidiana negli ambiti formali e informali dell’educazione è uno strumento formativo essenziale al recupero di senso della propria esperienza e consente la stabilizzazione di un pensiero riflessivo su sé, sull’altro, sul contesto interattivo. Imparare a narrare porta ad affinare lo sguardo sul proprio vissuto esistenziale per riuscire a comprendere situazioni complesse. Nelle professioni educative occorrono luoghi adibiti alla condivisione delle proprie storie affinché la pratica riflessiva non sia occasionale ma regolarmente accompagnata e facilitata. Il libro presenta un modello di formazione fondato sulla dimensione qualitativa della narrazione per mostrare la stretta interdipendenza tra i livelli biografici del sé e l’azione educativa di ogni giorno. È rivolto a educatori, insegnanti, volontari, tutori, genitori adottivi e affidatari e a tutti coloro che credono nell’esperienza educativa. L’autrice è docente di Psicologia dinamica all’Università di Ferrara.
Collocazione Biblioteca:19666

Maria Luisa Raineri, Francesca Corradini, Linee guida e procedure di servizio sociale. Manuale ragionato per lo studio e la consultazione, Erickson, Roma, 2022, pp. 699
Il libro raccoglie in maniera sistematizzata le linee guida e le procedure di servizio sociale professionale che indicano come la metodologia del servizio sociale può trovare applicazione concreta – nei suoi elementi base – quando si lavora con un determinato tipo di utenza e di problemi e in un dato contesto normativo, politico, organizzativo. I contenuti sono organizzati attorno ai diversi tipi di utenza di cui si occupa il servizio sociale professionale. Ciascun capitolo riporta, per ogni area di utenza gli enti pubblici titolari delle competenze socio-assistenziali rispetto all’ambito di intervento in questione e gli elementi fondamentali delle norme di legge nazionali in materia. La quarta parte è interamente dedicata a minori e famiglie.
Collocazione Biblioteca: 19689

Diego Barbisan, Sabrina De Bortoli, Diana Pozzobon, Facciamo spiegare ai bambini, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 52, n. 1 (2022), pp. 33-36
Attraverso il racconto di due storie che coinvolgono due bambini e i loro genitori multiproblematici, l’articolo propone una modalità operativa di intervento nell’ambito della tutela dei minori che mira a coinvolgere i bambini facendo loro raccontare cosa vedono e fanno per sé e per i loro genitori. Lo scopo è contribuire all’integrazione interna delle esperienze attraverso cui i bambini si stanno costruendo, affinché essi possano non ripetere questa loro storia nella vita da adulti. Secondo gli autori, rispettivamente psicologo psicoterapeuta e assistenti sociali operanti in équipe presso un consultorio pubblico, è necessario sviluppare interventi rivolti ai minori, ma che coinvolgano anche fisicamente la loro famiglia di origine.

Immagine 2024-07-05 131124A cura di Riccardo Prandini, Andrea Baldazzini, Gli impoverimenti delle famiglie con minori durante la pandemia. Il laboratorio di Bologna, Franco Angeli open access, Milano, 2022, 256 pp.
La Pandemia di Covid-19 ha cambiato, per un periodo di tempo rilevante, abitudini e comportamenti di gran parte della popolazione mondiale. È stata una “esperienza sociale” imprevedibile e unica. Cosa è successo alle famiglie con figli minori, soprattutto a quelle che non avevano mai avuto bisogno di aiuto sociale? Quale esperienza di povertà hanno avuto? Che tipo di sociabilità hanno mantenuto? Come i servizi hanno provato a incontrarli? Questo libro, frutto di un ciclo di incontri laboratoriali che si sono tenuti tra l’ottobre 2020 e l’inizio del 2021 presso la Scuola Ardigò del Comune di Bologna, cerca di proporre alcune linee di analisi per fare tesoro di quello che è accaduto. Al suo centro stanno i concetti di fragilità e di regressione sociale che possono contribuire a una osservazione multidimensionale della povertà capace di tenere in considerazione la soggettività della famiglia.
Collocazione Biblioteca: P0150

Walter Brandani, Manuela Tomisich, La progettazione educativa. Il lavoro sociale nei contesti educativi, Carocci, Roma, 2021, 150 pp.
Che cosa significa “progettare in campo educativo”? Soprattutto che cos’è concretamente un progetto in un servizio sociosanitario e come si realizza? Chi sono gli attori in gioco e quali fasi del progetto? Il libro, rivolto a tutti gli operatori sociali e in particolare agli educatori, intende rispondere a queste domande. Nella prima parte, teorica, si propone un modello di costruzione di un progetto, prendendone in esame tutte le fasi. Nella seconda si analizzano alcuni progetti scritti e realizzati da educatori e operatori sociali per fornire delle esemplificazioni valide per la pratica operativa. Questa nuova edizione del libro approfondisce il tema della progettazione anche in rapporto alle nuove complessità educative e alla realtà virtuale. Sul tema si consulti anche il testo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Istituto degli Innocenti, Manuale di programmazione e progettazione dei servizi per le nuove generazioni, Istituto degli Innocenti, Firenze, 2022, 537 pp.
Collocazione Biblioteca: 19639

Alessandra Lanzi, Valentina Calcaterra, Il lavoro del portavoce in un Centro diurno per bambini e ragazzi, in Lavoro sociale, n. 6 supplemento (dic. 2021) – online, pp. 97-113
L’articolo presenta l’introduzione del portavoce professionale indipendente in un Centro diurno per bambini e ragazzi, dove gli educatori intendono ascoltare quanto i ragazzi frequentanti il Centro hanno da dire in merito ai loro progetti educativi. Il lavoro del portavoce è ancora in parte poco conosciuto e la sua introduzione in un servizio necessita di un lavoro di preparazione degli operatori, affinché ne possano comprendere le finalità e potenzialità e possano poi supportare i ragazzi nel decidere di avvalersi di tale supporto. L’articolo presenta le fasi di preparazione dell’équipe educativa all’introduzione del lavoro del portavoce e come questi ha lavorato in due situazioni. Le autrici evidenziano gli esiti trasformativi del lavoro per i ragazzi coinvolti e per l’équipe di educatori.

Natascia Curto, Trasformare i servizi socioeducativi. Dall’assistenza ai diritti, Carocci, Roma, 2021, 159 pp.
Il volume propone riflessioni suscitate da un lungo lavoro di ricerca e formazione nell’ambito dei servizi socioeducativi, svolto con l’intento di portare il sistema verso una sempre maggiore congruenza tra operatività quotidiana e modelli emancipatori di inclusione sociale.
Collocazione Biblioteca: 19618

Immagine 2024-07-05 131417Paolo Pietrini, Il Genitore funzionale. Manuale di consulenza pedagogica famigliare integrata, Armando, Roma 2021, 174 pp.
Il manuale parte dall’idea che la consulenza familiare rivolta a genitori e figli necessiti di competenze e conoscenze integrate in almeno tre ambiti: pedagogico, psicologico eterodiretto e psicologico autodiretto (o introspettivo). Nel libro viene definita la relazione educativa in termini di oggetto di lavoro di consulenza; vengono presentati e descritti: un modello di riferimento per la relazione educativa come riferimento per l’ambito pedagogico, psicologico eterodiretto e autodiretto, gestione dei conflitti, gestione del cambiamento con esempi e schemi.
Collocazione Biblioteca: 19545

Matteo Moscatelli, Elisabetta Carrà, Chiara Ferrari, La lente dell’impatto familiare come punto di vista strategico sull’efficacia degli interventi. Le Family Impact Checklist in un progetto per il contrasto alla povertà educativa minorile, in Lavoro sociale, supplemento al n. 4 (ago. 2021) – on line, pp. 61-78
Il contributo presenta un’applicazione dell’approccio Family Impact Lens nell’ambito di un progetto volto a contrastare la povertà educativa dei bambini di 0-6 anni in un quartiere periferico del Comune di Novara. Secondo tale approccio, nel progettare, attuare e valutare politiche e pratiche vanno attentamente considerate le ricadute sul benessere delle famiglie, applicando una metodologia multidimensionale. Lo studio presenta l’applicazione del modello durante la seconda annualità del progetto, in cui sono state sviluppate e utilizzate cinque Family Impact Checklist che, oltre a monitorare il modus operandi degli operatori coinvolti, hanno anche promosso un processo metariflessivo da parte degli operatori stessi, rispetto all’acquisizione di una cultura familyoriented. I dati raccolti suggeriscono che va migliorata la capacità di trattare le diversità presenti nelle famiglie beneficiarie del progetto e di favorire un loro effettivo coinvolgimento nelle diverse azioni realizzate, mostrando anche differenze significative tra i diversi operatori sociali.

A cura di Valentina Calcaterra e Maria Luisa Ranieri, Tra partecipazione e controllo. Contributi di ricerca sul coinvolgimento di bambini e famiglie nei servizi di tutela minorile, Erickson, Trento, 2021, 271 pp.
Sempre maggiore, nel campo sociale, è l’attenzione alle pratiche finalizzate a promuovere la partecipazione dei “service users” in progetti o interventi d’aiuto. Il volume propone una riflessione su questo tema in un ambito complesso come quello della tutela minorile: si interroga cioè su come la partecipazione dell’utenza, le famiglie, i bambini e i ragazzi, possa modificare la relazione con gli operatori e influire sulle modalità e, forse, anche sugli obiettivi del loro lavoro. Il testo si compone di tre parti: la prima propone riflessioni sulle prospettive degli operatori e su come la partecipazione possa trovare riscontro nell’organizzazione dei servizi. A seguire vi sono alcuni contributi che esaminano il concetto di partecipazione nei percorsi di assessment e programmazione degli interventi di aiuto. Per concludere, vengono proposte alcune riflessioni sull’importanza della partecipazione nel lavorare in situazioni con bisogni specifici e in una innovativa pratica di lavoro con ragazzi e giovani L’intenzione è sollecitare i professionisti del settore a proseguire nella ricerca e a sperimentare nuove prassi orientate alla partecipazione, che rappresenta una sfida ma soprattutto una risorsa: solo se si riconoscono il suo punto di vista e le sue competenze, infatti, la persona in difficoltà può diventare protagonista di un percorso di consapevolezza e di crescita.         Sul tema si consulti anche l’articolo di Ariela Casartelli, Glenda Cinotti, Dal percorso di indagine al territorio: i cambiamenti nelle famiglie, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 49, n. 3 (estate 2019), pp. 3-7
Collocazione Biblioteca: 18869

Minori stranieri non accompagnati

Si rimanda alla bibliografia Immigrati e integrazione.

Sitografia

Associazione Telefono Azzurro ONLUS

Biblioteca Innocenti Library

ChildONEurope

ECPAT Italia – END CHILD PROSTITUTION PORNOGRAPHY AND TRAFFICKING

Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Istituto degli Innocenti

Minori.it : Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza

Missing Children Europe 

Organizzazione Save the Children

Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza

ILO – Organizzazione internazionale del lavoro

Ragazzi Dentro. Giustizia Minorile e Istituti penali per minorenni – Antigone

Terre des homes

UNICEF