Aspetti problematici: hikikomori, dipendenze, uso problematico, cyberstalking, sexting, hate speaking, …

Per quanto riguarda il gioco d’azzardo online e le dipendenze da internet si veda anche la bibliografia sulle dipendenze da comportamento e quella su gioco d’azzardo e trattamento. Sul cyberbullismo si consulti anche la bibliografia sul bullismo. Per quanto riguarda gli hikikomori, si consulti inoltre la bibliografia sul Ritiro Sociale

1-copertina-18-09-2023A cura di Mauro Croce, Pier Giovanni Mazzoli ; contributi di G. Biggio … [et al.], Dipendenze e disturbi da tecnologie digitali. Indicazioni per la comprensione e l’intervento clinico integrato, Publiedit, Cuneo ; Roma, 2023, 640 pp.
Questo testo si propone come primo Manuale clinico italiano dedicato alla terapia e alla cura delle Dipendenze Digitali. Fenomeno nuovo e che quindi richiede innanzitutto uno sforzo di comprensione e di interpretazione per capirne le specificità rispetto ad altre forme di Dipendenza Patologica da sostanze o comportamentali e sia per delineare i confini tra uso e abuso della tecnologia e della dimensione patologica della Dipendenza stessa. L’impegno degli autori non si è focalizzato in una lettura del fenomeno meramente saggistica, ma in una chiave interpretativa fortemente clinica esplorando tutti gli aspetti biologici, psicoterapeutici e ambientali, approfondendone anche le differenze di genere e generazionali. Gli autori coinvolti, tra i più autorevoli a livello nazionale e internazionale, si distinguono per aver maturato esperienze importanti non solo nello studio ma soprattutto nel trattamento clinico di queste Dipendenze. Il Manuale propone indicazioni concrete di intervento integrato. Il manuale è diretto ai terapeuti, ma anche a chi, tra i professionisti sanitari e gli educatori, voglia comprendere e studiare questo argomento.
Collocazione Biblioteca: 20319

Luca Rossi, Silvia Miceli, Il disturbo da gioco d’azzardo online: buone prassi ed ipotesi di trattamento, in Mission, a. 16, n. 60 (mag. 2023), pp. 45-48
Il DSM V ha concettualizzato per la prima volta il “Disordine da gioco d’azzardo patologico”, che viene inquadrato tra le dipendenze, all’interno della categoria delle dipendenze “non correlate a sostanze; mentre nella precedente versione di DSM era classificato come “disturbo del controllo degli impulsi”. C’è un crescente interesse per l’argomento tra clinici e studiosi per migliorare la concettualizzazione, la comprensione e quindi l’identificazione delle migliori opzioni di trattamento. È quindi essenziale considerare il disturbo del gioco d’azzardo in tutta la sua complessità; prestando attenzione anche alla recente crescita del gioco d’azzardo online. Lo scopo di questo articolo è quello di introdurre il fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo, con la dovuta attenzione alla sua declinazione online, e successivamente postulare un percorso di trattamento in considerazione delle sue peculiarità.

Valentina Pisano, Bullismo e cyberbullismo, Hans e Alice Zevi (Haze), [Milano], 2023, 117 pp.
Questo originale lavoro, frutto di attenta ricerca e indagine sul campo, affronta in maniera ampia e puntigliosa i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, offrendo risposte esaustive ed efficaci affinché si giunga infine a una decisa riduzione dei comportamenti che rientrano nella macroarea della moderna devianza giovanile. Larga parte del libro riporta i risultati di alcune ricerche sul tema svolte in alcune scuole di Agrigento e a livello nazionale dal 2016 in avanti.
Collocazione Biblioteca: 20177

og__id14696_w800_t1684504197__1xLuciano Di Gregorio, Le catene dello smartphone. Rischi e implicazioni psicologiche della rivoluzione digitale, Mimesis, Milano ; Udine, 2023, 191 pp.
La nostra società è completamente disseminata di tecniche digitali e di oggetti che sono entrati a far parte della nostra quotidianità, come gli smartphone, il sistema Gps e i robot conversazionali che rispondono ai nostri comandi vocali. La rivoluzione digitale ci porta a stabilire relazioni mediate più in mobilità che da una postazione fissa e sembra che ciò rappresenti un’ulteriore forma di semplificazione della comunicazione. Al contrario, la percezione che se ne ricava, è quella di una colonizzazione dell’essere umano da parte delle macchine digitali, che tendono ad annullare la sua singolarità. L’autore riconosce gli indubbi vantaggi che si ottengono con l’uso della tecnologia, ma al tempo stesso evidenzia le problematiche psicologiche che si accompagnano alla sempre crescente passione per il mondo virtuale e per le semplificazioni offerte dal digitale e dall’intelligenza artificiale.
Collocazione Biblioteca: 20334

Antoinette Huber, ‘A shadow of me old self’: The impact of image-based sexual abuse in a digital society, in International Review of Victimology, vol. 29, n. 2 (mag. 2023) – on line, pp. 199-216
L’articolo fa nuova luce sull’impatto dell’abuso sessuale sulla donna basato sulle immagini (IBSA). Basandosi su 17 interviste in profondità, analizza l’impatto emozionale, fisico e sociale di questa vittimizzazione online e studia come l’IBSA impatti nella vita quotidiana delle donne. L’articolo offre anche più ampie considerazioni su come la tecnologia abbia facilitato un cambiamento nelle forme di violenza sessuale.

Laura Dalla Ragione, Raffaela Vanzetta, Social Fame. Adolescenza, social media e disturbi alimentari, Il Pensiero Scientifico, Roma, 2023, 276 pp.
Il libro tratta principalmente di come i social media abbiano negli ultimi anni influenzato il rapporto tra gli adolescenti e il cibo, favorendo l’insorgere di Disturbi dell’Alimentazione e Nutrizione (DAN) in una fetta molto ampia della popolazione giovanile. La tesi principale del libro però non è una demonizzazione a tappeto dei social media, per quanto ne riconoscano l’alto potenziale di dannosità nella maniera in cui propongono aspettative irreali di bellezza e favoriscono camere d’eco, bensì di incoraggiare uno sforzo ad imparare a comprendere e usare questi mezzi che sono ormai entrati a far parte della nostra vita in maniera consapevole, tramite un’educazione digitale perenne. Le autrici sono psicoterapeute, specialiste nei Disturbi dell’Alimentazione.
Collocazione Biblioteca: 20327

og__id2382_w800_t1699611899__1xCristiano Barbieri, Ignazio Grattagliano, Il fenomeno della distruttività tra mondo reale e mondo virtuale, in Rassegna Italiana di Criminologia, a. 17, n. 1 (2023) – on line, pp. 50-56
Un caso di catfishing (utilizzo di una falsa identità digitale), giunto all’osservazione peritale degli Autori e conclusosi tragicamente con il doppio suicidio dei protagonisti, fornisce lo spunto per una serie di considerazioni criminologico-cliniche. Infatti, se è vero che i processi di trasformazione innescati dal web hanno apportato alcuni vantaggi alla pratica della comunicazione umana (si pensi, ad es., alla rapidità ed alla quantità nello scambio di informazioni), è altresì vero che l’uso eccessivo della rete ha sostituito sempre più le relazioni interpersonali mediate dalla corporeità reale, con il rischio di attivare, negli autori di tali forme comunicative, una marcata distruttività auto-/etero-diretta innescata da alterazioni dell’identità, a sua volta fondata sulla struttura somatica, come nella fattispecie a suo tempo esaminata.

Leopoldo Grosso, Hikikomori: la causa del ritiro degli adolescenti non è internet, ma la società violenta, in lavialibera, 2 Marzo 2023 – on line, pp. 1-5
Il ritiro sociale è la legittima difesa di ragazze e ragazzi da una competizione in cui ci si sente sempre perdenti. Internet non è la causa, anzi è un palliativo che aiuta i giovani hikikomori. Poter restare studenti, anche da casa, sarebbe un aiuto al loro reinserimento. L’autore è psicologo, psicoterapeuta e presidente onorario del Gruppo Abele. All’interno dell’articolo si trova una breve presentazione di Milena Primavera sul servizio Nove ¾ , attivato dal Gruppo Abele e rivolto ai giovani ritirati sociali.

A cura di Oriana Ippoliti, Bullismo on line e baby gang: interventi educativi per la prevenzione, NeP, Roma, 2023, 136 pp.
I fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e delle baby gang rappresentano uno spaccato del disagio e del nichilismo giovanile, purtroppo in costante crescita. La crisi pandemica ha aumentato le dipendenze comportamentali dei ragazzi (malessere psicologico, disagio scolastico, autolesionismo, disturbi alimentari), impoverendo la dimensione relazionale e l’inclusione scolastica e sociale. Da ciò emerge la necessità di ampliare la conoscenza di condotte devianti e di comportamenti a rischio interrogandosi sui bisogni, le aspirazioni e le problematiche dei ragazzi.
Collocazione Biblioteca: 20336

9788835147008Maria Pia Fontana, Adolescenti, interrealtà e cyberdevianza. Tra prevenzione e recupero, Franco Angeli, Milano, 2023, 256 pp.
Il testo analizza i fattori di rischio e le manifestazioni della devianza minorile e fornisce esemplificazioni di progettualità e di interventi socioeducativi per la prevenzione e per il recupero della criminalità minorile web-mediata. In particolare, sono analizzati i casi studio relativi a tre adolescenti sottoposti a programmi di messa alla prova. La tipologia dei reati e i bisogni educativi dei minori sollecitano un ripensamento dei saperi e delle pratiche del Servizio Sociale della Giustizia, valorizzando nello specifico i metodi e gli strumenti dell’educazione ai media anche nel settore penale minorile. La densità del quadro teorico, la documentazione degli interventi realizzati, le metafore tratte dalle produzioni culturali, i rimandi alla sub-cultura digitale giovanile, nonché il rinvio a molteplici risorse e strumenti on line, rappresentano elementi caratterizzanti del testo, utilizzabile per orientare il lavoro socioeducativo. Al fondo, dopo la bibliografia, è presente una sitografia sul tema e un elenco di siti utili per atività educative. L’autrice è assistente sociale e sociologa e si occupa di servizi sociali per i minori.
Collocazione Biblioteca: 20241

Giovanna Ricci … [et al.], Revenge porn in the Italian regulatory and social context: new crime or old blackmail?, in Rassegna Italiana di Criminologia, a. 16, n. 3 (2022) – on line, pp. 201-210
Il revenge porn (o vendetta porno) è la pubblicazione su siti online di fotografie esplicite o video realizzati in momenti intimi senza il consenso della persona coinvolta. E’ una nuova forma di violenza di genere, considerato che la maggior parte delle vittime sono donne o adolescenti. L’aumento di questo fenomeno negli ultimi anni è dovuto alla crescita in popolarità e diffusione dei social networks. Fenomeni quali il revenge porn o il cyberbullismo sono aberrazioni delle relazioni online e hanno diversi aspetti in comune, che sfortunatamente a volte hanno portato ad esiti drammatici, quali il suicidio. Questo contributo mira a inquadrare pienamente il problema da un punto di vista sociale, delineandone le caratteristiche legali con riferimento alle legislazioni europee e italiane, partendo dalle analisi dei dati presentati nel rapporto del novembre 2020 dal Ministro italiano della Giustizia.

Cristina Bonucchi, Patrizia Torretta, Brunella Greco, Adescamento online. Conoscere e prevenire: una guida per genitori, Polizia di Stato ; Save the Children, Roma, 2022, 30 pp.
Questa Guida è stata realizzata nell’ambito della collaborazione tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Save the Children Italia Onlus sancita dal Protocollo d’intesa per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi online, siglato il 5 febbraio 2021. La Guida vuole essere uno strumento utile per genitori e adulti con responsabilità genitoriale di bambini, bambine e preadolescenti, in un momento storico e sociale in cui il rapporto con le tecnologie digitali caratterizza molte delle nostre esperienze di vita, compresa la genitorialità. La Guida contiene tre sezioni, ciascuna dedicata a genitori di diverse fasce d’età: 0-6, 6-10, 10-13. Tutte le sezioni descrivono alcune esperienze specifiche di ogni età, le sfide educative per gli adulti di riferimento, consigli generali e specifici rispetto alle problematiche principali. Si veda anche L’ Abuso sessuale online in danno di minori. Dossier a cura del C.N.C.P.O. – Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, con la collaborazione di Save the Children, Save the Children, Roma, 2022, 9 pp. e il documento a cura di Chiara Antonelli … [et al.], Warning! Io mi fidavo. L’abuso sessuale può avere molte facce. Parliamone insieme, Telefono Azzurro, Roma, 2022, 61 pp.

61bvqUCfkHL._AC_UF1000,1000_QL80_Luca Bernardelli, Guida psicologica alla rivoluzione digitale. I pericoli delle tecnopatologie, le opportunità delle psicotecnologie, Giunti, Firenze, 2022, 187 pp.
La rivoluzione digitale ha da tempo innescato una silenziosa e dirompente rivoluzione psicologica. Le nuove tecnologie hanno, infatti, modificato il funzionamento del nostro cervello, trasformando comportamenti e stili di vita. I professionisti della salute mentale (e figure di riferimento quali genitori, insegnanti, manager e politici) sono quindi chiamati a sviluppare una nuova consapevolezza sui rischi psicofisici, relazionali e sociali e, al tempo stesso, sulle opportunità benefiche per la mente, derivanti dalle piattaforme e dai dispositivi digitali odierni. Storicamente, discipline come la psicologia e la psichiatria hanno tenuto a debita distanza la tecnologia, spesso considerata disumanizzante e antitetica al rapporto d’aiuto, ma l’impulso delle neuroscienze, le nuove lauree a tema psicodigitale, l’ampia disponibilità di device, gli ingenti investimenti nel settore della salute mentale digitale, impianti normativi che spingono verso innovative terapie digitali e, non ultima, la pandemia, stanno contribuendo a trasformare definitivamente questo rapporto.
Collocazione Biblioteca: 19699

Graziano Bellio, Il disturbo da videogioco nel nuovo ICD-11, in ALEA Bulletin, a. 10, n. 1 (2022) – on line, pp. 28- 32
L’autore, psichiatra e psicoterapeuta, delinea le differenze dei due sistemi nosografici ICD e DSM e illustra le linee guida diagnostiche del Disturbo da Videogioco nel nuovo ICD-11. Riporta inoltre le principali perplessità e i disaccordi in merito. Sottolinea soprattutto che la letteratura sulla epidemiologia e sui trattamenti ha basi empiriche piuttosto deboli ed è possibile scivolare facilmente verso una inappropriata medicalizzazione dei comportamenti eccessivi. Importante è dunque rilevare la eventuale presenza di una compromissione personale e sociale significativa, uno dei pochi elementi che può aiutare a distinguere un consumo intensivo normale da un consumo patologico di videogiochi.

Giulia Bini, Ilaria Piaggesi, Stefania Bargagna, Videogame, come diventa una dipendenza?, in La Salute umana, n. 283 (lug. – set. 2021), pp. 15-22
Il tempo passato sui videogiochi è sempre più in aumento, specialmente con il lockdown del 2020, con numerosi casi in cui si possono riconoscere i segni di una vera e propria dipendenza. L’articolo esplora la letteratura scientifica dedita a riconoscere e analizzare l'”Internet Gaming Disorder”. Si interroga inoltre sugli effetti dell’evoluzione della tecnologia e dell’appeal dei giochi, sui vantaggi e sui punti di forza dei videogiochi, sugli effetti in ambito socio-relazionale, sulle caratteristiche di personalità di chi ha maggior rischio di sviluppare una dipendenza da videogioco.

9788815295491_0_424_0_75Stefano Vicari, Maria Pontillo, Adolescenti che non escono di casa. Non solo Hikikomori, Il Mulino, Bologna, 2022, 132 pp.
Bambini e adolescenti che si rifiutano di uscire di casa, di incontrare i coetanei e di avere rapporti sociali, ragazzi che non chiedono aiuto né accettano facilmente di riceverlo e il loro unico contatto con il mondo esterno è internet. Ma non sono le nuove tecnologie la causa del loro ritiro sociale: la vera minaccia da cui sentono di doversi proteggere è il giudizio degli altri. Gli autori, avvalendosi di storie vere, raccontano questo disturbo sempre più diffuso, le forme che assume e spiegano quali sono i campanelli d’allarme e gli interventi possibili.
Collocazione Biblioteca: 20084

Eleonora Nocito, Sex social crimes. Il Web a luci rosse, Lupetti, Milano, 2021, 158 pp.
Da diversi anni, l’aumento considerevole dell’utilizzo di Internet, lo ha reso uno strumento indispensabile per la maggior parte delle persone, soprattutto per i più giovani. Grazie alla rete, siamo in grado di comunicare in ogni momento con tutto il mondo, di fare acquisti online, di fare amicizia e condividere idee ed opinioni, di lavorare a distanza e molto altro ancora. Evidenti sono i vantaggi ma molteplici anche i rischi. Questo testo si propone di approfondire le forme di devianza e criminalità messe in atto attraverso i nuovi strumenti informatici attraverso un linguaggio semplice e di immediata comprensione anche per i “non addetti ai lavori”. In primis si esamineranno gli aspetti positivi e negativi del cyberspazio e le caratteristiche del cybercriminale. Successivamente verranno analizzati, anche attraverso alcuni casi giurisprudenziali, i delitti più frequentemente commessi attraverso la rete soffermandosi, altresì, sui nativi digitali e su alcuni fenomeni devianti compiuti dai minori sul web come il cyberbullismo e sexting. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, viene dato ampio spazio all’analisi dei reati sessuali e contro le donne e minori realizzati online. Senza offrire ricette preconfezionate ma invitando il lettore ad utilizzare consapevolmente i media digitali per evitare di incorrere in reati penali, il lavoro si conclude con alcuni consigli su come difendersi e a chi rivolgersi in caso di difficoltà. Si veda anche l’articolo di Giulia Perrone, Crimini online come risultato di un sistema di interconnessione digitale. Una riflessione cyber criminologica, in Rassegna Italiana di Criminologia, a. 15, n.3 (2021) – on line, pp. 239-247
Collocazione Biblioteca: 18875

A cura di Donatella Pacelli, Hate speech e hate words. Rappresentazioni, effetti, interventi, Franco Angeli Open Access, Milano, 2021, 171 pp.
Il fenomeno dell’hate speech e delle hate words è difficile da perimetrare. Si inserisce fra le maglie della vita quotidiana, altera il senso di parole e relazioni, mina le basi del dialogo fra diversi punti di vista, esaspera la contrapposizione Io/Altro o Noi/Loro. Con un approccio multidisciplinare, i contributi proposti nel volume offrono percorsi di ricerca, riflessioni e approfondimenti di studiose della lingua italiana, della letteratura, della produzione audiovisiva, delle pratiche di uso dei social e dei loro effetti, del contesto sociale, culturale e normativo. Ciò al fine di esplorare le parole, i linguaggi, le prassi, gli ambienti e i temi che permettono una interpretazione del fenomeno e della sua incidenza presso i giovani, ma anche una ricognizione delle risposte offerte dalla società civile e dalle istituzioni nel panorama culturale contemporaneo.
Collocazione Biblioteca: P0143

downloadEmanuela Atzori … [et al.], Gaming patologico. Quando il gioco diventa pericoloso, L’asino d’oro, Roma, 2021, 146 pp.
Gli autori indagano su quando e perché il gioco diventa pericoloso, come questo possa rappresentare un rischio per la salute, e come si può riconoscere e affrontare un disturbo da gaming patologico. Nel volume proposto viene tracciato un quadro delle caratteristiche peculiari del gioco e dei video­giochi in particolare, del cui utilizzo, ormai diffuso a ogni età, sono evidenziati i rischi. Emerge chiara­mente che la responsabilità dello sviluppo del “gaming disorder” non può essere imputata allo strumento tecnologico in sé e che non è sufficiente intervenire con divieti e regole per affrontare il problema. Le cause della dipendenza da videogiochi, così come di altre dipendenze patologiche, vanno individuate nella ricerca compulsiva di stimolazioni sensoriali, dovuta a una perdita di sensibilità, che va ricreata in uno specifico rapporto di cura, la psicoterapia.
Collocazione Biblioteca: 19698

Daniele Venturini, Stefano Alemanno, Fabio Stefano Santini, Tra social media e social network. Youngle: giovani che ascoltano giovani, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 51, n. 4 (autunno 2021), pp. 37-40
L’articolo illustra il progetto ‘Youngle’, nato nel 2011 come servizio pubblico di ascolto attraverso il web, rivolto agli adolescenti e gestito da adolescenti (peer education) con il supporto di psicoterapeuti, educatori ed esperti di comunicazione. Le consulenze sono effettuate tramite una applicazione (app) per Android. Il progetto prevede anche l’apertura sui social media (Facebook, YouTube, Instagram, TikTok) di pagine e profili finalizzati all’intercettazione del disagio adolescenziale. Gli autori, professionisti ed educatori coinvolti nel progetto, riportano alcuni dati, risultati e temi emersi dalle attività di ascolto nell’arco di dieci anni di attività.

Rachel D. MacKenzie … [et al.], Stalking Risk Profile. Linee guida per la valutazione e la gestione degli stalker, Franco Angeli, Milano, 2021, 260 pp.
Il volume è un manuale operativo, rivolto a medici, psicologi, magistrati, avvocati assistenti sociali e operatori delle forze dell’ordine, per la valutazione dei casi di stalking e la gestione del rischio. Oltre alla traduzione del testo sviluppato dal gruppo di ricerca australiano di Paul Mullen, contiene una parte sul contesto italiano dal titolo “Il fenomeno dello stalking in Italia. Uno sguardo attuale sulla tutela offerta dall’ordinamento giuridico e dal contributo delle scienze psicologiche” di Chiara Cemmi … [et al.]. Scopo dello strumento è fornire linee guida che possano supportare i professionisti nella formulazione di giudizi rispetto al rischio di potenziali agiti violenti, al rischio di recidiva e ai riflessi psicosociali sulla vittima e sul persecutore.
Collocazione Biblioteca: 19012

9788833793306_0_536_0_75A cura di Elena Bassoli, I crimini informatici, il dark web e le web room, Pacini, Pisa, 2021, 211 pp.
Il libro illustra innanzitutto le modalità di funzionamento della Rete e le questioni giuridiche collegate. In seguito, affronta il tema del mondo sommerso del Web. Pone interrogativi sull’utilizzo di strumenti entrati nella quotidianità in seguito alla pandemia, come le web room e i sistemi adottati nella didattica a distanza. Il volume si chiude con una panoramica degli illeciti che possono essere commessi in Rete, con il relativo inquadramento normativo e giurisprudenziale più recente. Sul tema delle criptovalute si consulti anche il testo a cura di Stefano Capaccioli, Criptoattività, criptovalute e bitcoin, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, 2021, 423 pp. (Coll. Bibl.: 19021).
Collocazione Biblioteca: 18914