Aggiornata a giugno 2024

I materiali elencati sono in ordine decrescente per anno di pubblicazione e sono disponibili presso la Biblioteca del Gruppo Abele, negli orari e nelle modalità previste dal regolamento della Biblioteca. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in biblioteca sul tema in oggetto. Ulteriori ricerche sono possibili sul nostro catalogo bibliografico. Sono anche presenti documenti scaricabili on line. 

Se interessati si possono consultare anche le bibliografia sulla Povertà, sulla Scuola – Educazione alla salute e all’ambiente, sulle Mafie, sui Rifugiati

I percorsi tematici proposti sono i seguenti:

Laudato Si’ e la cura della casa comune

as3671Ugo Morelli, Noi siamo ambiente, o non siamo. La conversione ecologica tra impegno sociale e impegno ambientale, in Animazione Sociale, n. 8/367 (2023), pp. 29-39
Noi umani, mediante grandi narrazioni e miti, abbiamo proiettato su noi stessi la presunzione di essere sopra le parti. Ci siamo così disposti a creare una civiltà estrattiva che ci ha portato a prendere dalla realtà tutto ciò che, secondo noi, non era altro che nostro. A questa presunzione di essere “sopra” dobbiamo oggi sostituire la consapevolezza di essere “con”.

A cura di Giuseppe Riggio SJ, Laudate Deum: assicurare il futuro ai nostri figli e al pianeta, in Aggiornamenti Sociali, A. 74, n. 11 (nov. 2023), pp. 583-601
Con la pubblicazione dell’esortazione apostolica Laudate Deum, papa Francesco ritorna su uno dei temi centrali del suo pontificato – la cura della casa comune, a cui nel 2015 era stata dedicata l’enciclica Laudato si’- e lo fa perché profondamente preoccupato per l’insufficienza degli sforzi fin qui compiuti, soprattutto riguardo ai cambiamenti climatici. Il testo intende anche sollecitare con forza quanti prenderanno parte all’appuntamento internazionale COP28 di Dubai (tenutosi alla fine del 2023). Per approfondire, il dossier pubblica cinque contributi, in cui si analizza il rapporto fra Laudate Deum e Laudato si’, la riflessione antropologica, gli interrogativi che pone sul piano delle scelte quotidiane e di quelle politiche a livello internazionale.

Celia E. Deane-Drummond, La conversione ecologica come vocazione, in Aggiornamenti Sociali, a. 73, n. 8-9 (ago.-set. 2022), pp. 484-490
A fronte del peggioramento della crisi climatica globale e dei risultati dei Governi e delle istituzioni che dovrebbero prendere le misure necessarie per farvi fronte, diventa sempre piu evidente che solo un autentico atteggiamento di conversione a livello interiore, oltre che comunitario e istituzionale, può favorire quel cambiamento di sguardo e di prospettiva necessario per invertire la tendenza in atto. L’annuale celebrazione ecumenica del “Tempo del Creato” si muove in questa direzione, invitando tutti i cristiani a prendersi cura della casa comune e a vivere una “profonda conversione ecologica”. L’autrice propone una riflessione sull’argomento.

cover-i-nidi-di-casacomune-211x300Luigi Ciotti, Mirta Da Pra, Dalla transizione alla conversione ecologica, lavialibera, Torino, 2022, 96 pp.
In questo testo, che vuole essere una sorta di elaborazione collettiva, si trovano suggestioni, riflessioni e spunti su cui riflettere che sono emersi nei primi tre anni di corsi/percorsi proposti da Casacomune, scuola di formazione, di dialogo culturale e confronto nata da un progetto del Gruppo Abele e di Libera. Gli autori ci dicono che la conversione ecologica rappresenta un processo, un percorso verso un nuovo modo di vivere, di consumare, di rapportarci agli altri. E’ una dimensione che va all’essenza delle cose, le più importanti, quelle che ci fanno sentire grati per ciò che abbiamo e per ciò che ci circonda: l’ambiente di cui facciamo parte. Per quanto riguarda la bibliografia, la sitografia e la filmografia il lettore viene invitato, considerata la quantità, a richiederle a Casacomune.     
Collocazione Biblioteca: 19694

Ciro Amato, Ecologia integrale. Princìpi, metodi e questioni rilevanti, Castelvecchi, Roma, 2022, 107 pp.
Poiché decrescita e crescita illimitate sono miti impossibili da perseguire, la via suggerita da Laudato si’ è la sobrietà. I temi su cui concentrare l’impegno socio-politico sono dunque la custodia della biodiversità, il potere tecnocratico sulle comunità, la prevaricazione degli interessi finanziari sul capitale naturale, l’impatto delle guerre sull’ambiente, nonché l’inquinamento e la distruzione delle matrici ambientali fondamentali. Si tratta di stabilire le corrette gerarchie tra gli attuali problemi ambientali, scegliendo quale punto di osservazione l’integralità e l’interdisciplinarità. L’autore è docente di Ecologia integrale presso lo Iusve.
Collocazione Biblioteca: 19958

Mauro Bossi ; intervista a Christina Leano, Erin Lothes, Vivere da cristiani la cura della casa comune, in Aggiornamenti Sociali, a. 73, n. 4 (apr. 2022), pp. 268-273
L’articolo propone un’intervista a Christina Leano, direttrice associata del Movimento Laudato Si’, e a Erin Lothes, coordinatrice dei programmi di formazione del movimento. Fondato nel 2015, il Movimento Laudato Si’, indicato come un fattore di trasformazione nella Chiesa di oggi, vive la missione di promuovere nella Chiesa, su scala globale, la conversione ecologica, l’adozione dell’ecologia integrale come strumento di lettura della realtà e la riconciliazione con il creato come via per la pace. Questa missione incrocia alcune grandi questioni ecclesiali, come le relazioni ecumeniche, la partecipazione dei laici e l’elaborazione di nuove forme di vita comunitaria.

Screenshot 2024-05-31 180612Elvira Lozupone, Nel segno dell’Ecologia Integrale. Contesti ed esperienze educative, Franco Angeli, Milano, 2021, 132 pp.
Il volume illustra i cardini della proposta, formulata nel 2015 da papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, dell’Ecologia Integrale (EI), per la cura della casa comune come paradigma antropologico, sociale ed educativo per il futuro del pianeta. Lo riflette su alcuni temi chiave della pedagogia e su alcune esperienze educative che, anche inaspettatamente rispetto alla loro formulazione, figurano come sua espressione concreta, dando risalto al fatto che una pedagogia intesa come cura ha in sé tutti i germi del paradigma ecologico integrale e come tale va coltivata. Il testo si rivolge a educatori e studenti dei corsi in Scienze dell’educazione e anche ai docenti, invitandoli a uscire da logiche accademicistiche e da iperspecialismi per proiettarsi nelle potenzialità dialogiche transdisciplinari che sono espressione diretta del paradigma EI.

Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato si’ del santo padre Francesco sulla cura della casa comune, La Santa Sede, Città del Vaticano, 2015, 225 pp.
Seconda enciclica di Papa Francesco, si rivolge a credenti e non credenti e ha come argomento principale il rispetto dell’ambiente e la protezione del pianeta Terra, la nostra casa comune. Il titolo fa riferimento al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. L’enciclica si compone di una introduzione e sei capitoli. Nel primo capitolo, Papa Francesco parla dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, del problema dell’acqua, dell’importanza della biodiversità, del deterioramento della qualità della vita e delle ingiustizie sociali legate alle questioni ambientali. Il secondo capitolo affronta le tematiche ambientali alla luce delle Scritture. Il terzo capitolo analizza le cause del problema e si suddivide in una sezione sulla tecnologia, una sulla globalizzazione e una sull’antropocentrismo. Gli ultimi tre capitoli sono propositivi e sottolineano l’importanza di un’ecologia integrale, che includa l’aspetto sociale e umano, e l’importanza di adottare nuove politiche a livello locale, nazionale e internazionale. L’enciclica si chiude con alcune riflessioni sulla necessità di riorientare la propria vita nell’interesse di un futuro comune.

Ecologia, ambiente e clima:  annuari, rapporti e politiche

c3e74ece0c3ae33636651e747c9fa5b7_65d385925bde5[UNICEF], The State of Children in the European Union. Addressing the needs and rights of the EU’s youngest generation. 2024, UNICEF, [Ginevra?], 2024, 41 pp.
Questo rapporto annuale esamina il benessere dei minori nell’Unione Europea e intende fornire raccomandazioni per i decisori politici dell’UE. Il rapporto si concentra su questioni altamente critiche per i bambini, tra le quali l’ambiente e l’esposizione all’inquinamento. Un sunto in italiano si trova a questo link

AsviS, L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Rapporto ASviS 2023, ASviS, Roma, 2023, 229 pp.
ll Rapporto dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), giunto alla sua ottava edizione, valuta l’avanzamento del nostro Paese, dei suoi territori e dell’Unione europea verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo. Il Rapporto 2023, realizzato grazie agli esperti delle oltre 320 organizzazioni aderenti all’Alleanza, offre un’ampia panoramica della situazione dell’Italia rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile. Il nostro Paese appare “fuori linea” rispetto ai 17 Obiettivi che ci siamo impegnati a centrare entro la fine di questa decade. Per aiutare le istituzioni a realizzare le azioni necessarie per portare rapidamente l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile, riducendo drasticamente anche i divari territoriali, il Rapporto di quest’anno illustra un insieme di proposte concrete per realizzare politiche in grado di migliorare il benessere delle persone, ridurre le disuguaglianze e aumentare la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Sul sito sono disponibili anche i precedenti rapporti.

A cura di Mauro Bossi ; intervista a Jacopo Bencini, Dietro le quinte delle COP per il clima, in Aggiornamenti Sociali, a. 74, n. 1 (gen. 2023), pp. 40-45
Nell’intervista al consigliere politico dell’Italian Climate Network si affronta il tema delle COP (Conference of Parties) sui cambiamenti climatici, incontri politici ad alto livello con punti di forza e di debolezza.

kkkSistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Rapporto Ambiente SNPA – Edizione 2023, Report Ambientali SNPA, Roma, 2023, 289 pp.
Il Rapporto rappresenta un mezzo di conoscenza delle condizioni ambientali in Italia per decisori politici e istituzionali, per scienziati e tecnici e per i cittadini. Il documento descrive e confronta le diverse realtà regionali attraverso l’analisi di 21 indicatori che delineano le tendenze delle principali tematiche ambientali. Tra i temi considerati troviamo: la decarbonizzazione, la circolarità dei modelli di produzione, distribuzione e consumo, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia, l’agricoltura sostenibile, il capitale naturale, la mobilità decarbonizzata, elettrica e condivisa. Il Rapporto mostra che, sebbene si siano osservati dei miglioramenti e le azioni intraprese vadano nella giusta direzione, per alcune problematiche ambientali sono necessari ulteriori sforzi per il miglioramento e la conservazione delle condizioni ambientali.

Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Climate change 2023: Synthesis Report, WMO, UNEP, Ginevra, 2023, 169 pp.
Questo rapporto di sintesi costituisce il volume conclusivo del Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC, la più aggiornata e completa rassegna scientifica sui cambiamenti climatici. Esso riassume e integra i risultati dei tre gruppi di lavoro dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, comitato intergovernativo sul cambiamento climatico), gia pubblicati: Le basi fisico-scientifiche (2021); Impatti, adattamento e vulnerabilità (2022); Mitigazione dei cambiamenti climatici (2022); e dei tre rapporti speciali: Riscaldamento Globale di 1.5°C (2018), Cambiamenti climatici e territorio (2019), Oceano e Criosfera in un clima che cambia (2019). Il documento ribadisce che le opzioni per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici causati dall’uomo sono molteplici, fattibili ed efficaci, e sono disponibili ora. A questo link si trova un sommario per i decisori politici, mentre Informazioni in italiano da parte di autori ed esperti italiani sono disponibili qui.

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ambiente in Italia: uno sguardo d’insieme. Annuario dei dati ambientali 2022. Stato dell’ambiente 100/2023, ISPRA, Roma, 2023, 414 pp.
ll rapporto è un documento di tipo statistico che offre una fotografia della situazione ambientale in Italia, restituendo in forma sintetica e maggiormente fruibile i contenuti e gli indicatori della Banca dati indicatori ambientali. Affronta diverse aree tematiche, ognuna organizzata con una breve introduzione, un elenco degli indicatori identificati per rappresentarla e informazioni di approfondimento. Le tematiche trattate sono: Agricoltura e selvicoltura, Pesca e acquacoltura, Energia, Trasporti, Turismo, Industria, Atmosfera, Biosfera, Idrosfera, Geosfera, Rifiuti, Economia e ambiente, Radiazioni non ionizzanti, Rumore, Pericolosità geologiche, Agenti chimici, Valutazione e autorizzazione ambientali, Certificazione ambientale, Strumenti per la pianificazione ambientale, Promozione e diffusione della cultura ambientale, Ambiente e benessere.

cambiamenti-climatici-mobilitaA cura di Carlo Carraro, Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità. Soluzioni e strategie per investimenti sostenibili. Rapporto della Commissione “Cambiamenti climatici, Infrastrutture e Mobilità Sostenibili” del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Il Mulino, Bologna, 2022, 526 pp.
Il volume raccoglie il lavoro di 53 esperti che per un anno hanno collaborato per comprendere il futuro non solo climatico, ma anche tecnologico e socio-economico del Paese, in quella che oggi è la più estesa analisi degli impatti dei cambiamenti climatici in Italia e, soprattutto, delle soluzioni per farvi fronte. Si parla quindi di tecnologia – dal digitale all’elettrico, dalle smart cities all’idrogeno – di fiscalità e mercati dei permessi di inquinamento, di investimenti e finanza, di resilienza e infrastrutture idriche, con un approccio interdisciplinare che permette di offrire, nella parte finale, concrete soluzioni di policy e di governance.
Collocazione Biblioteca: 20226

Cecilia Biancalana, Riccardo Ladini, Climate change in italian public opinion, media and parties: state of the art and research agenda, in Polis, a. 36, n. 3 (dic. 2022), pp. 455-472
La ricerca presentata indaga sullo spazio che il problema del cambiamento climatico occupa nella pubblica opinione italiana, nella copertura dei media e nelle posizioni dei partiti politici.

European Commission, Restore our ocean and waters. A synergy info pack by CORDIS, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2022, 41 pp.
Il documento presenta 34 progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea nei diversi paesi europei, volti a sviluppare innovazione tecnologica, sociale e amministrativa e modelli imprenditoriali che assicurino il recupero degli ecosistemi acquatici e un’economia sostenibile. Tali progetti riguardano il ripristino della biodiversità delle acque dolci e marine, la prevenzione ed eliminazione dell’inquinamento acquatico, l’economia circolare.

UNODC United Nations Office on Drugs and Crime, World Drug Report 2022, United Nations, Vienna, 2022, 500 pp.
Il rapporto fornisce una serie di dati sul consumo di droga nel mondo, sugli sviluppi dei mercati e del narcotraffico, e sull’impatto del consumo sulla salute. È formato da 5 volumetti (booklet). Booklet 5 affronta il rapporto tra droghe e ambiente, le conseguenze ambientali delle coltivazioni illegali, della produzione di droghe e delle politiche di risposta.

01_cover_6-22_ok_BIG-696x862Rocco Bellantone, Le parole sono importanti, in La nuova ecologia, a. 44, n. 6 (giu. 2022), pp. 30-32
La modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana, avvenuta l’8 febbraio 2022, ha inserito la tutela dell’ambiente e degli animali tra i principi fondativi dello Stato. L’articolo ripercorre le tappe dell’iter legislativo che ha permesso questo traguardo. Sull’argomento si veda anche l’articolo di Sandro De Nardi, “L’ambiente tra i ‘Principi fondamentali’ della Costituzione”, nella monografia a cura di Mauro Bossi SJ, La tutela dell’ambiente entra in Costituzione, in Aggiornamenti Sociali, A. 73, n. 6-7 (giu-lug. 2022), pp. 374-387

Antonio Aruta Improta, La mancanza di una visione unitaria e sistemica, in Il pianeta terra, (mar. 2022) – on line, pp. 43-48
In Italia le disposizioni contenute nella Costituzione, entrata in vigore nel 1948, non prevedono espressamente il concetto di ambiente, ma la generica “tutela del paesaggio”. L’articolo tratta come questo argomento si sia sviluppato nella legislazione successiva e come vi siano ancora molte lacune. Infatti, benché ci sia stata una notevole evoluzione, anche grazie all’introduzione di concetti quali quali la tutela dell’ambiente e degli animali, la biodiversità e gli ecosistemi, manca ancora una visione sistemica unitaria. Sarebbe infatti auspicabile che l’ambiente fosse espressamente definito come un valore trasversale e annoverarlo tra i nuovi diritti-doveri costituzionalmente garantiti. L’autore è un avvocato civilista esperto in danno ambientale.

A cura di Associazione Società INformazione Onlus, 20° Rapporto sui diritti globali 2022 Stato dell’impunità nel mondo. Senza pace, senza giustizia, Milieu, Roma, 2022, 488 pp.
Il Rapporto sui diritti globali è una pubblicazione annuale sui processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali. La fotografia che esce dall’ edizione 2022 è quella di un mondo che sta cambiando rapidamente e drammaticamente, nella quotidiana escalation della guerra in Ucraina. Un conflitto che ha visto crimini e violazioni dei diritti umani sui territori direttamente colpiti, ma, al contempo, ha contribuito a nasconderli e “normalizzarli” in tante altre parti del mondo, così come a indurre ovunque processi di ulteriore vulnerazione dello stato della democrazia e del diritto. Crisi economica, crisi sociale, crisi pandemica/sindemica e crisi climatica, già intrecciate e interdipendenti, sono ora aggravate dalla crisi negli equilibri geopolitici e nell’ordine globale e dal precipitare di una guerra in Europa da cui si alimentano, moltiplicano e diffondono nuovi squilibri: crisi dell’energia, crisi delle catene di approvvigionamento globale, crisi del cibo, crisi dell’inflazione, rischi di recessione e di crisi del debito, così come rinnovate ed estese lesioni ai sistemi democratici, allo Stato di diritto e ai diritti umani.
Collocazione Biblioteca: 12R20

download2A cura di Hassan Bassi e Riccardo Poli, Year Book 2021. Progetto ESC – Economia Solidale Circolare, Arteventbook, Pisa, 2021, 190 pp.    
Questa edizione dello Year Book nasce dalla conclusione del progetto ESC – Economia Solidale Circolare, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, avviato nel 2019 in collaborazione con Cittadinanzattiva e Cica, nato dalla constatazione dell’acuirsi della crisi sociale e ambientale, provocata da un modello di sviluppo economico e produttivo che produce scarti di materiali ed esclusione sociale. Si è attinto anche alle diverse esperienze in atto da parte di organizzazioni associate al Cnca e a diverse sperimentazioni pilota nel campo dell’economia circolare, con la finalità di promuovere due linee di sviluppo culturale e di intervento per le organizzazioni del terzo settore: la ricerca della massima sostenibilità ambientale e la valorizzazione di pratiche di lavoro nell’economia circolare che possano favorire percorsi terapeutici e di inserimento lavorativo per persone in difficoltà.        
Collocazione Biblioteca: 18846

United Nations Children’s Fund (UNICEF), The climate crisis is a child rights crisis. Introducing The children’s climate risk index, UNICEF Division of Communication, New York, 2021, 128 pp.
Il documento è la prima analisi completa del rischio climatico dalla prospettiva dei bambini, realizzata dall’UNICEF in collaborazione con Fridays for Future; Greta Thunberg è tra gli autori della prefazione del Rapporto.

Riccardo Mastini … [et al.], Ecologia e Politica, in gli asini, a. 11, n. 84 (feb. 2021), pp. 23-55
I contributi proposti si inseriscono all’interno del dibattito internazionale e nazionale sul tema “ecologia e politica” e affermano che il cambiamento sociale e ambientale non può verificarsi solo al livello dei comportamenti individuali. Dal basso può e deve venire la spinta al cambiamento, ma questo, secondo gli autori, avviene attraverso l’elaborazione teorica e la sperimentazione concreta di proposte e rivendicazioni politiche ed economiche. Gli interventi proposti sono i seguenti: “Le poste in gioco del Green New Deal” di Riccardo Mastini; “Il sindacato italiano, il grande assente” di Marino Ruzzenenti; “Il consumo sregolato di suolo in Veneto” di Chiara Mazzoleni; “Da Civitavecchia: uscire dai combustibili fossili” di Giulio Agostini; “Da Colleferro: le bonifiche dei siti inquinati” di Roberto Rosso, Alberto Valleriani; “Da Vicenza: l’inquinamento da PFAS” di Edoardo Bortolotto; “Prima dell’alluvione: le responsabilità delle amministrazioni locali” di Elena Piffero; “Le colpe dell’ENI” di Amalia Rossi; “Contro l’individualismo civico” di Matteo Gaspari.

9788857567884Francois Gemenne, Aleksandar Rankovic, Atlante dell’antropocene, Mimesis, Milano, Udine, 2021, 158 pp.
Nella mitologia greca, Atlante era il titano sulle cui spalle gravava il peso della Terra. Quando nel 1538 Gerardo Mercatore introdusse gli atlanti stampati, il significato della parola “atlante” si modificò, non implicando più una responsabilità nei confronti della Terra, ma una forma di dominio. Quasi cinque secoli più tardi, la situazione si capovolge nuovamente: questo Atlante mostra come il tentativo di controllare e possedere la Terra sia impossibile e l’unico risultato di questa folle idea sia quello di rimanervi schiacciati. Cambiamenti climatici, erosione della biodiversità, cambiamento demografico, urbanizzazione, inquinamento atmosferico, deterioramento del suolo, catastrofi naturali, incidenti industriali, crisi sanitarie: l’Atlante contiene mappe che raccolgono i dati sulla crisi ecologica dei nostri tempi.
Collocazione Biblioteca: 20467

European Commission, Strategic Plan 2020-2024. Climate Action, DG Environment, Bruxelles, 2020, 47 pp.
Questo documento è il piano di gestione della Direzione Generale per l’Azione per il Clima della Commissione europea per l’ambiente (DG Environment) e descrive le azioni e le priorità del di-partimento. Gli argomenti trattati sono: il green deal europeo, l’economia circolare, la biodiver-sità, l’inquinamento e le politiche.

Ecologia, tutela ambientale, cambiamenti climatici e decrescita:  studi e riflessioni

downloadMauro Bonaiuti ; prefazione di Serge Latouche, La grande transizione. Il declino della civiltà industriale e la risposta della decrescita, Bollati Boringhieri, Torino, 2023, 249 pp.
Il progresso è il mito portante della civiltà industriale ed è diventato nel tempo la premessa implicita di ogni strategia politica senza essere mai posto in discussione, nonostante il susseguirsi sempre più incalzante di crisi di varia natura (economica, ecologica, pandemica, geopolitica). Secondo Bonaiuti, quella che stiamo attraversando non è una crisi temporanea. Di tante promesse della seconda metà del secolo scorso (energia a basso costo, riduzione delle disuguaglianze e del tempo di lavoro, colonizzazione dello spazio ecc.), quasi nessuna si è realizzatae. Per affrontare questo punto fondamentale, l’autore raccoglie nuovi dati e propone una lettura originale che si rifà alla teoria dei rendimenti decrescenti della complessità. Passando in rassegna fenomeni cruciali come la globalizzazione, l’aumento delle diseguaglianze, la crisi del welfare e il ritorno dei nazionalismi, fa luce sulle ragioni profonde di quello che si profila come un vero e proprio declino del regime industriale e, di conseguenza, del capitalismo. Diviene dunque sempre più urgente staccare il pilota automatico che guida la macchina tecnico-finanziaria e cambiare rotta. Un necessario cambio di paradigma che l’autore individua, sulle orme del suo maestro Serge Latouche, nel progetto radicale della decrescita.
Collocazione Biblioteca: 20574

A cura di Mario Deaglio ; contributi di Giovanni B. Andornino … [et al.], Il mondo postglobale, Guerini e associati, Milano, 2022, 170 pp.
Oggi il mondo è all’incrocio di quattro crisi: la crisi pandemica, che ha accelerato e fatto emergere evoluzioni già in corso; la crisi climatico-ambientale, che nell’estate ha cominciato a mordere in molte aree del pianeta; la crisi geopolitica, con una guerra che si prolunga nel cuore dell’Europa; infine la crisi economico-sociale, in parte innescata dall’innovazione tecnologica, complicata dalla crisi ambientale, dalla pandemia e dalla guerra. Queste quattro crisi influenzano un’economia mondiale che sta perdendo i suoi caratteri di globalità e sta riducendo le proprie capacità di crescita. In particolare, si segnala il contributo dal titolo Il cambiamento climatico: da Glasgow alla guerra, con le sezioni: Ora o mai più; Obiettivi e conclusioni della COP26 di Glasgow; I problemi finanziari della transizione ecologica; Le implicazioni della guerra in Ucraina.
Collocazione Biblioteca: 20557

A cura di Nicola Capone e Daniele Valisena, Fare mondi. Quaderni di Ecologie politiche del presente, Tamu, Napoli, 2022, 205 pp.
I saggi raccolti nel testo indicano una serie di passaggi per praticare altri mondi possibili: la pratica del camminare, le pratiche del comune, per tentare di superare la frattura tra natura umana ed extraumana; la riconsiderazione delle aree marginali; il ripensamento delle genealogie che contrappongono natura e cultura, alimentando un atteggiamento coloniale rispetto a ciò che è definito altro da noi; la costruzione di un immaginario alternativo a partire dalle cosmopolitiche e dalle cosmopoetiche provenienti dal pluriverso latinoamericano; la critica al tentativo di riduzione della questione ecologica a questione tecnica; il riconoscimento della radice ecologica della crisi pandemica.

largepreviewValentina Cappi, Immaginare l’altrove nell’epoca dell’Antropocene. Media, confini e cambiamenti climatici, Franco Angeli Open Access, Milano, 2023, 146 pp.
All’interno del libro si segnala il capitolo 5, dove viene illustrato il lento e complesso emergere del cambiamento climatico a oggetto culturale, quindi a “combustibile” dell’immaginario, delle pratiche e delle politiche globali attuali. L’analisi della letteratura scientifica internazionale e di un corpus di studi secondari permette di evidenziare i motivi che rendono complicato comunicare efficacemente i cambiamenti climatici a pubblici diversi. In seguito, sono considerate le principali cornici, visuali e testuali, utilizzate finora nella narrazione dei “legacy media” a livello internazionale, per evidenziare che il cambiamento climatico viene spesso collocato in un altrove, spaziale o temporale, che verosimilmente impedisce ai destinatari di queste comunicazioni di percepirne l’urgenza o la pertinenza per sé stessi. Infine, si suggeriscono strategie narrative e comunicative potenzialmente utili per rigenerare la comunicazione sul cambiamento climatico. L’autrice insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Comunicazione del cambiamento climatico all’Università di Bologna.

Roberta Cucca, Yuri Kazepov, Matteo Villa, Towards a sustainable welfare system? The challenges and scenarios of eco-social transitions, in Politiche Sociali, a. 10, n. 1 (gen.- apr. 2023), pp. 3-142
La monografia raccoglie alcuni contributi sui legami tra la crisi socio-ambientale, i rischi sociali e ambientali e il ruolo delle politiche di transizione ecologica. I titoli degli articoli sono i seguenti: 1) “Towards a sustainable welfare system? The challenges and scenarios of eco-social transitions” di Roberta Cucca, Yuri Kazepov, Matteo Villa; 2) “Towards a new generation of social policy: commonalities between sustainable welfare and the IPCC” di Max Koch, Milena Büchs, Jayeon Lee; 3) “Eco-welfare tra crisi socio-ecologica e campi d’applicazione per politiche eco-sociali” di Giovanni Carrosio, Lorenzo De Vidovich; 4) “Undeserving and dangerous: the construction of outsiders and the return of the third way in green welfare state debates” di Alexander Ruser; 5) ” EU eco-social policies for a just transition: comparing the Just Transition Fund and the Social Cliamate Fund” di Matteo Mandelli, Maristella Cacciapaglia, Sebastiano Sabato; 6) “Le pensioni e la transizione verde: nuove disuguaglianze e ulteriori sfide per l’adeguatezza e la sostenibilità della previdenza” di David Natali, Michele Raitano, Giulia Valenti; 7) “Verso un welfare sostenibile? Il contributo del lavoro sociale nella lotta alla povertà in prospettiva eco-sociale” di Stella Volturo.

Stefano Bonetti, L’impatto ambientale (nascosto) di Internet, in Aggiornamenti Sociali, a. 74, n. 4 (apr. 2023), pp. 274-278
L’autore, docente di Fisica sperimentale della materia (Università Ca’ Foscari di Venezia) spiega come l’uso di internet comporti un notevole consumo di energia, anche se mancano i dati per stimarlo con precisione. Per confrontare l’impatto ambientale delle diverse attività umane, è necessario esprimere i consumi energetici nella stessa unità di misura. Adottare questo criterio renderebbe più semplice per consumatori, imprese e Governi compiere scelte consapevoli e responsabili.

copertina_lavialibera_19Alice Pistolesi, La guerra sporca, in lavialibera, n. 19 (gen.-feb. 2023), pp. 55-59
Le guerre (con l’uso dei mezzi bellici, i carburanti, le distruzioni) peggiorano gli effetti del cambiamento climatico che, a sua volta, è alla base di nuovi conflitti. Analizzando questo tema, emergono aspetti quali l’aumento delle spese militari, la blindatura dei confini di fronte alle migrazioni, la protezione delle fonti fossili in nome della sicurezza energetica.

Giorgio Osti, Quanto incidono i nostri consumi sull’ambiente?, in Aggiornamenti Sociali, a. 73, n. 12 (dic. 2022), pp. 46-5
Sebbene l’attenzione agli stili di vita sostenibili sia radicata in una larga fetta della popolazione, la grande maggioranza dei consumatori ha ancora un profilo molto passivo e i comportamenti virtuosi sono quantitativamente insufficienti per trasformare il mercato. L’autore si chiede su quali strategie si deve investire per promuovere cambiamenti strutturali.

Lawrence M. Krauss, La fisica del cambiamento climatico, Raffello Cortina, Milano, 2022, 204 pp.
il libro fornisce una panoramica chiara e accessibile della scienza del clima e dei rischi associati all’inazione a livello globale. La narrazione di Krauss, fisico e divulgatore scientifico tra i più stimati al mondo, ripercorre i progressi degli scienziati verso la moderna comprensione del clima terrestre e del futuro del pianeta. Grafici e illustrazioni permettono al lettore di distinguere le predizioni saldamente basate sull’analisi di dati empirici e da quelle di origine più speculativa.
Collocazione Biblioteca: 19976

61roWrH8zyL._AC_UF1000,1000_QL80_Angelo Tartaglia, Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2022, 92 pp.
La guerra tra Russia e Ucraina ha riacceso il dibattito sull’energia e, in particolare, su potenzialità e rischi dell’industria nucleare. La necessità di sempre maggiori quantità di energia per l’attuale modello economico si scontra con il razionamento, le difficoltà di accesso e la crisi delle fonti attualmente in uso. L’energia nucleare senza scorie è un mito e lo dimostrano le leggi della termodinamica, spiega Angelo Tartaglia, ingegnere nucleare e fisico. Undici argomentazioni contro altrettanti falsi miti, a sottolineare perché il nucleare risulterebbe più dannoso e meno sicuro di molte altre fonti. Meglio sarebbe puntare sull’energia solare: se il 2% del territorio nazionale fosse coperto di pannelli fotovoltaici si avrebbe una produzione annua sufficiente a soddisfare l’intero fabbisogno energetico nazionale.  
Collocazione Biblioteca 19467

Luigi Ferrajoli, Per una Costituzione della Terra. L’umanità al bivio, Feltrinelli, Milano, 2022, 201 pp.
Esistono problemi globali che non fanno parte dell’agenda politica dei governi nazionali, anche se dalla loro soluzione dipende la sopravvivenza dell’umanità. Il riscaldamento climatico, il pericolo di conflitti nucleari, le disuguaglianze, la morte di milioni di persone ogni anno per mancanza di alimentazione di base e di farmaci salva-vita e le centinaia di migliaia di migranti in fuga segnano il nostro orizzonte presente e futuro. Tuttavia, secondo l’autore, Professore emerito di Filosofia del diritto all’Università Roma Tre, un’alternativa istituzionale e politica è possibile: una Costituzione della Terra. Solo una Costituzione della Terra che istituisca un demanio planetario a tutela dei beni vitali della natura, metta al bando le armi, a cominciare da quelle nucleari, e introduca un fisco globale e idonee istituzioni globali può realizzare l’universalismo dei diritti umani, assicurare la pace e la vivibilità del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità.
Collocazione Biblioteca: 19959 

William D. Nordhaus, Spirito green, Il Mulino, Bologna, 2022, 389 pp.
Per affrontare il riscaldamento globale, le pandemie, la sovrappopolazione, la catastrofe climatica, è necessario un approccio complessivo e rivoluzionario, dove vanno ripensati l’efficienza economica, la sostenibilità, la politica, i profitti, la finanza, la responsabilità sociale delle imprese. È lo Spirito Green: una strada, urgente e promettente, per gestire le minacce che incombono senza sacrificare la prosperità economica e senza aumentare le disuguaglianze. In questo saggio, che spazia dalla storia del movimento ambientalista al Green New Deal, Nordhaus, premio Nobel per l’economia nel 2018, analizza l’insieme dei principi e delle azioni necessarie per disegnare nuove istituzioni, leggi e norme etiche, adeguate a una società globalizzata e sofisticata dal punto di vista tecnologico. In particolare, per le emissioni di carbonio e altri danni ambientali spiega come occorra garantire che i responsabili si accollino tutti i costi anziché continuare a trasmetterli ad altri, fino a coinvolgere le generazioni future. Ne emerge una visione piena di speranza sulla possibilità di salvare l’ambiente e insieme fare prosperare la nostra economia.
Collocazione Biblioteca: 19252

dalla-parte-della-natura-9788884997517Francesco Sottile, Dalla parte della natura. Capire gli ecosistemi per salvare il nostro futuro, Slow Food, Bra, 2022, 171 pp.
Secondo l’autore, docente di Biodiversità all’Università di Palermo, abbiamo contribuito in maniera determinante all’aumento degli eventi ambientali catastrofici, distruggendo secoli di evoluzione guidata dal tempo e della natura. Non abbiamo saputo comprendere la necessità di dare un freno a una crescita smodata nonostante i segnali che pure da anni ci vengono messi davanti. Abbiamo però una possibilità, quella di cambiare prospettiva! Dobbiamo decidere una volta per tutte di farlo togliendo dal centro l’uomo. Molto spesso parliamo di natura, di ambiente naturale, di risorse naturali. Ma che cosa significano? Chi fa parte della natura? Capiamo il punto di vista del suolo, degli organismi vegetali, della flora spontanea e coltivata, degli organismi animali, della fauna selvatica ed allevata, delle risorse naturali quali luce e acqua. Per riflettere su dove si sia perso l’uomo e come possa ritrovarsi per garantire un futuro a se stesso e al pianeta. Prefazione di Carlo Petrini.
Collocazione Biblioteca: 20238

A cura di Roberto Zoboli, Consumi e Consumatori Sostenibili. Valori, Responsabilità, Incertezze, Vita e Pensiero, Edizione Digitale, Milano, 2021, 114 pp.
I saggi raccolti in questo volume coprono solo alcuni aspetti del vastissimo tema dei comportamenti e delle scelte individuali e collettive per la sostenibilità, e si focalizzano su consumi e consumatori. Il lavoro parte da un quadro sui concetti di sostenibilità dei consumi e su alcuni questioni aperte nella loro interpretazione. Presenta quindi un quadro di tendenze generali che attraversano i modelli di comportamento dei consumatori. Esamina la questione centrale del coinvolgimento dei consumatori nella transizione di sostenibilità anche attraverso strategie positive di engagment e psicologia del consumo. Approfondisce le dinamiche delle economie di condivisione e propone approfondimenti sulle tendenze di consumo sostenibile nel settore agro-alimentare e nel sistema moda. Esamina inoltre le tendenze dei “consumi pubblici” (public procurement). Il tema del digitale attraversa diversi contributi del volume e infine vengono presentate alcune ipotesi di policy in tema consumi e consumatori sostenibili in Italia.
Collocazione Biblioteca: P0105

Giuseppe De Marzo, Ecologia integrale, Castelvecchi, Roma, 2021, 44 pp.
L’autore, economista, giornalista e attivista, denuncia l’assenza della dimensione socio-economica della crisi ecologica all’interno dell’ambientalismo, assenza che ritiene causa del fallimento di ogni politica globale. I sistemi novecenteschi di pensiero, quali il socialismo, il cristianesimo sociale, il liberalismo, vanno superati con proposte che si occupino di sviluppo, crescita e democrazia rappresentativa per riconciliare l’ambiente con l’economia e con la società.
Collocazione Biblioteca: 19057

61h3-naLFBL._AC_UF1000,1000_QL80_Serge Latouche ; traduzione di Fabrizio Grillenzoni, Breve storia della decrescita. Origine, obiettivi, malintesi e futuro, Bollati Boringhieri, Torino, 2021, 132 pp.
L’autore ci spiega che la crescita infinita è negata in modo sempre più evidente dai limiti del pianeta, il mito della ricchezza e della produttività svela ogni giorno di più il suo lato oscuro. E’ infatti sempre più probabile che, al di là di una certa soglia, l’aumento del PIL implichi la diminuzione del benessere. All’aumento dei consumi corrisponde il degrado della qualità della vita (l’acqua, l’aria, l’ambiente), il ricorso sempre maggiore a strategie di compensazione (medicine per lo stress e altre patologie, i viaggi, lo svago), l’aumento dei prezzi di beni essenziali ogni giorno più scarsi (acqua, energia, spazi verdi). La soluzione per Latouche è la decrescita. Che significa rompere con la società della crescita, con l’economia capitalistica, con il produttivismo, con l’occidentalizzazione del mondo.
Collocazione Biblioteca: 20223

Dale Jamieson, Il tramonto della ragione. L’uomo e la sfida del clima, Treccani, Roma, 2021, 455 pp.
L’autore, docente di studi ambientali e filosofia, spiega perché non siamo riusciti a fermare il riscaldamento globale, il più grande problema collettivo mai affrontato dall’umanità. Questo fallimento riflette l’impoverimento dei nostri sistemi di ragion pratica e il limiti delle nostre capacità cognitive. Il riscaldamento globale è un problema difficile da pensare, perché non siamo evolutivamente capaci di affrontare problemi di questo genere; di conseguenza, i numeri e le evidenze al riguardo non sono sufficienti a smuovere le coscienze. Tuttavia, l’autore evidenzia che possiamo ancora fare molto per rallentare il cambiamento climatico, adattarci a esso e costruire un’etica del clima.
Collocazione Biblioteca 19036

Grammenos Mastrojeni, Effetti farfalla. 5 scelte di felicità per salvare il pianeta, Chiarelettere, Milano, 2021, 182 pp.
L’autore, docente ed esperto nel campo del rapporto tra cambiamenti climatici e stabilità sociale, mostra come tutto ciò che avviene può essere innescato da noi stessi e avere una ricaduta in tutto il mondo. Le concatenazioni delle azioni che ognuno di noi compie quotidianamente, egli sostiene, possono avere gli stessi effetti di una manovra economica e fiscale, producendo sostenibilità e giustizia per tutti.  
Collocazione Biblioteca: 18760

la_colomba_e_il_ramoscello_primaMovimento Internazionale della Riconciliazione, La colomba e il ramoscello. Un progetto ecopacifista, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2021, 123 pp.
Ambiente e pace. Sono i temi attorno ai quali si sviluppa il saggio del MIR Italia, un movimento nonviolento internazionale a base spirituale. Ecologia e pacifismo dovrebbero unire le forze per un obiettivo comune: denunciare e contrastare il modello di sviluppo predatorio e imperialista che governa il pianeta e che è incompatibile tanto con la giustizia sociale quanto con quella ambientale. Le guerre affamano intere popolazioni, privano i territori di risorse vitali, distruggono l’ambiente. Richiamando gli insegnamenti dei maestri della nonviolenza – Gandhi, Langer, Dolci, Galtung e molti altri – gli autori tracciano una prospettiva di intervento che ha nell’ecopacifismo e nell’ecologia integrale le sue principali radici, per contrastare ogni forma di violenza, sugli esseri umani e sulla natura.
Collocazione Biblioteca: 18910 

Greta Malvasi, Green Social Work. Quando la care abbraccia l’intero pianeta, in Lavoro sociale, n. 3 (giu. 2021), pp. 11-15
Di fronte alla crisi globale imposta dal cambiamento climatico, anche il lavoro sociale si interroga sulle nuove forme che può assumere. Nel presente articolo vengono descritte le peculiarità del green social work, che consiste in un modello di lavoro sociale, caratterizzato da un insieme di linee guida, che riconoscono e promuovono l’interdipendenza e la solidarietà tra persone, flora e fauna del Pianeta. Obiettivo del Green Social Work è lavorare per riformare le forze socio-politiche ed economiche che hanno un impatto dannoso sulla qualità della vita delle persone e per assicurare i cambiamenti politici e le trasformazioni sociali necessarie ad accrescere il benessere degli esseri umani e del Pianeta, in un’ottica di reciprocità.

Migrazioni ambientali

PUB2023-047-L-World-Migration-Report-2024_0IOM UN Migration, World migration report 2024, International Organization for Migration, Geneva, 2024, 367 pp.
Dal 2000, l’OIM produce ogni due anni i suoi principali rapporti sulla migrazione mondiale. Il World Migration Report 2024, il dodicesimo della serie di rapporti sulla migrazione mondiale, è stato prodotto per contribuire ad una maggiore comprensione della migrazione e della mobilità in tutto il mondo. Questa nuova edizione presenta dati e informazioni chiave sulla migrazione, nonché capitoli tematici su questioni migratorie di grande attualità, ed è strutturata in modo da concentrarsi su due contributi chiave per i lettori: Parte I: Key data and information on migration and migrants; e Parte II: Complex and emerging migration issues.

Daniela Giudici, Sostenibile per chi? Vulnerabilità sociale e transizione ecologica, in Rassegna Italiana di Sociologia, a. 64, n. 1 (gen. – mar. 2023), pp. 27-50
Il cambiamento climatico radicalizza e globalizza una serie di rischi sociali (salute, sicurezza e povertà), colpendo soprattutto i territori e le popolazioni più vulnerabili. Per questo l’articolo analizza il tema delle conseguenze del cambiamento climatico come un oggetto multidimensionale che attraversa la ricerca sociale nel suo complesso, esaminando il nesso tra vulnerabilità sociale e transizione ecologica.

Elena Giacomelli, Panicocene. Narrazioni su cambiamenti climatici, regimi di mobilità e migrazioni ambientali, Franco Angeli open Access, Milano, 2023, 159 pp.
In un contesto di crescente preoccupazione per gli impatti dei cambiamenti climatici e sempre più allarmismo verso i fenomeni migratori, la possibilità di una “migrazione ambientale” attira una notevole attenzione. Il volume si propone di decolonizzare l’immaginario, cercando di decostruire il privilegio e utilizzare lenti intersezionali, decoloniali e femministe per decentrare l’immagine e costruire nuovi paradigmi sulle narrazioni circa il nesso tra cambiamenti climatici e migrazioni. L’obiettivo è accompagnare lettrici e lettori verso un concetto nuovo, quello di Panicocene, l’era del panico, quando i due fenomeni che caratterizzano il contemporaneo si incontrano in una narrativa unica, un’emergenza al quadrato che provoca stasi e inettitudine. Panicocene racchiude sia lo stato dell’arte delle ricerche condotte negli ultimi anni, sia il punto di partenza per ricerche future. Panicocene, infatti, è anche il titolo del progetto Marie Curie Global Fellowship, che indaga le narrative e l’immaginario del nesso tra crisi climatica e migrazioni, cui il libro fornisce una prima riflessione critica.

71VIjpkvLALAlex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli, Milano, 2022, 126 pp.
Zanotelli è stato inviato in Italia dai baraccati di Korogocho a “convertire la sua tribù bianca”. Il mondo “bianco” è attraversato ogni giorno da chi fugge dalla fame, dalle guerre e dai disastri climatici: frutto amaro di un sistema economico, finanziario e militarizzato iniquo. Il Mediterraneo, ormai, è diventato il cimitero dei “volti scuri”. La tribù bianca si difende con muri, fili spinati e polizia. L’egoismo che pervade la nostra società e la nostra cultura sta devastando la Terra e gli altri popoli e devasterà anche noi stessi. “Questo rifiuto dell’”altro”, dice l’autore, “impoverito ed emarginato, sottintende un razzismo strisciante che pervade la tribù bianca.” Un razzismo cavalcato dall’estrema destra, nel quale l’eresia del suprematismo bianco trova le sue radici. Zanotelli getta luce su un intero sistema fatto di disuguaglianze, di diritti negati e di disimpegno nei confronti di una crisi climatica che coincide sempre più con un atto di violenza globale. Ma indica anche una via di speranza: è possibile incamminarsi per la strada di “un’umanità plurale”, che comincia con l’accoglienza dell'”altro”, ricco per me perché diverso da me.
Collocazione Biblioteca: 19930

Chiara Scissa, The principle of non-refoulement and environmental migration: a legal analysis of regional protection instruments, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza, n. 3 (nov. 2022) – on line, pp. 17-52
Il contributo affronta il tema del principio di non respingimento (cosiddetto “non refoulement “) del migrante nei casi di migrazione dettata da fattori ambientali e climatici. La cornice normativa in cui è inserito il principio di non-refoulement viene analizzata in sei aree geografiche: Africa, Americhe, Asia, Europa, Medio Oriente e Oceania. L’obiettivo è trarre spunti rilevanti per una possibile applicazione di questo principio come strumento di protezione dal rimpatrio verso il Paese di origine del migrante caratterizzato da gravi condizioni ambientali. Lo scritto prende inoltre in considerazione la giurisprudenza regionale in materia di non-refoulement, ove disponibile, associata alla migrazione ambientale.

Caterina Bove … [et al.], Tutti veri profughi, in lavialibera, n. 16 (2022), pp. 22-50
Il dossier affronta il tema della discriminazione tra profughi, con l’accoglienza pronta e organizzata per i rifugiati ucraini di fronte ai respingimenti di tanti richiedenti asilo di altri Paesi. In particolare non vengono riconosciuti i diritti di chi scappa dal proprio paese perché i disastri ambientali o i cambiamenti climatici hanno reso impossibile rimanervi. Inoltre l’etichetta “migranti economici” nasconde una visione del mondo razzista e un’ipocrisia nel non riconoscere la necessità per il nostro sistema produttivo di lavoratori stranieri.

imagesCentro Studi e Ricerche IDOS ; in collaborazione con Centro Studi Confronti, Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, Dossier Statistico Immigrazione. 2022, IDOS, Roma, 2022, 493 pp.
La trentaduesima edizione del Dossier aggiorna i dati sull’immigrazione in Italia, contribuisce alla lettura dell’influenza della pandemia e dell’invasione russa dell’Ucraina sui processi migratori, sulla qualità dell’inserimento sociale ed economico degli immigrati e sulla società intera. I dati e le informazioni provenienti da archivi amministrativi ufficiali sono accompagnati da analisi e da ricerche qualitative di diversi autori. Le sezioni in cui è organizzato il rapporto sono: Contesto internazionale ed europeo; Flussi e presenze in Italia; Integrazione e pari diritti; Lavoro ed economia; Contesti regionali.
Collocazione Biblioteca: 80R10

Susanna Villani, Reflections on human rights law as suitable instrument of complementary protection applicable to environmental migration, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza, n. 3 (nov. 2021) – on line, pp. 1-27
Gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale possono comportare la necessità di migrare per alcune persone, dando così concretezza al fenomeno della cosiddetta migrazione ambientale. Il lavoro intende delineare le recenti tendenze del diritto internazionale per garantire la protezione ai migranti ambientali, sottolineando il ruolo del diritto dei diritti umani come forma adeguata di protezione complementare applicabile alla migrazione ambientale. L’analisi pone poi la migrazione ambientale all’interno del «contenzioso sul cambiamento climatico» come punto di partenza per una valutazione sulla decisione adottata dal Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani nella causa Teitiota contro Nuova Zelanda nonché sulla recente giurisprudenza di alcuni tribunali nazionali europei che hanno riconosciuto, da parte loro, la necessità di ampliare le forme di protezione a favore dei migranti ambientali.

Screenshot 2024-05-31 195116A cura di Fabio Brandoni, I migranti ambientali, gli impatti della crisi climatica, Legambiente, Roma, 2022, 22 pp.
Il documento raccoglie dati e informazioni provenienti da diversi studi i quali dimostrano che, sebbene nessuno si possa ritenere al sicuro da disastri come inondazioni, siccità, ondate di caldo, tempeste estreme e incendi, a pagare il prezzo più alto sono i gruppi sociali più fragili. Un’azione immediata e concertata per ridurre le emissioni globali e sostenere uno sviluppo sostenibile, inclusivo e resiliente potrebbe ridurre drasticamente la portata della migrazione climatica. Si veda anche il report di Legambiente ; [a cura di Fabio Brandoni], I migranti ambientali: l’altra faccia della crisi climatica, Dossier 2021, Legambiente, [Roma], 2021, 44 pp.

Giuseppina Talamo, Migrazioni forzate per cause ambientali e cambiamenti climatici: un’analisi socio-economica, in Mondi migranti, n. 2 (2021), pp. 169-185
Nel dibattito recente, la relazione tra lo studio dei movimenti della popolazione causati da mutamenti climatici o prodotti da ragioni di tipo ambientale, ha acquisito una rinnovata centralità all’interno del mondo politico e mediatico ed è stato fatto oggetto di analisi attente da parte del mondo scientifico. In questo lavoro, si intende focalizzare l’attenzione sul fatto che la decisione di migrare è, molto spesso, condizionata da diversi fattori, quali quelli personali, economici, di relazioni e che l’aspetto ambientale e quello climatico possono, pertanto, essere sì la causa diretta del fenomeno, ma possono anche determinarlo in modo indiretto, incidendo su altri fattori. Con questo lavoro, si intende evidenziare un problema e dimostrare che anche gli aspetti climatico-ambientali, insieme ad altre variabili, possono avere un ruolo nel determinare importanti spostamenti di popolazione.

Marco Aime, Effetto farfalla, in lavialibera, n. 7 (2021), pp. 65-67
L’autore, antropologo, spiega il legame esistente tra i crescenti movimenti migratori e la crisi ambientale. L’aumento della temperatura media globale, lo scioglimento dei ghiacciai, la desertificazione sono fattori ambientali che influenzano la mobilità umana direttamente o indirettamente, esacerbando altri elementi di tipo economico, sociale, politico, culturale o personale.

9788835106623Cristina Giudici, Catherine Wihtol de Wenden, I nuovi movimenti migratori. Il diritto alla mobilità e le politiche di accoglienza, Nuova edizione aggiornata, Franco Angeli, Milano, 2020, 197 pp.
In un mondo che sta sperimentando trasformazioni demografiche e sociali senza precedenti, 272 milioni di persone sono migranti. Si tratta di un fenomeno non nuovo, ma che vede emergere nuove categorie migratorie, quelle dei migranti ambientali, dei minori stranieri non accompagnati, dei migranti in transito, dei nuovi rifugiati. Volontarie o forzate, le nuove migrazioni sono composte da uomini e donne che vedono nell’Europa una terra di pace, di sicurezza, dove esiste un futuro per loro e per i loro figli. Il volume si propone di indagare sul ruolo delle migrazioni nell’evoluzione mondiale ed europea e sulle politiche che i Paesi europei dovranno adottare per far fronte alle nuove sfide demografiche e sociali, disegnando un quadro del fenomeno migratorio attuale e accompagnando il lettore in una riflessione sui temi della popolazione e dello sviluppo.
Collocazione Biblioteca: 18764

Monica Massari … [et al.], Molti che camminano. Dossier migrazioni, in lavialibera, n. 3 (mag. – giu. 2020), pp. 20-50
Il dossier parte dalle cifre sulle migrazioni fornite dal World Migration Report dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni per il 2019, constatando che negli anni è stata resa illegale l’aspirazione stessa a cercare condizioni di vita migliori per sé e per le proprie famiglie. Seguono: un approfondimento sulle cause delle migrazioni, con un’intervista a Stephen Castles, autore di “The age of migration”, un articolo sui trafficanti, una analisi degli effetti dei cambiamenti climatici sulle migrazioni, il racconto di alcune esperienze drammatiche dei migranti ai vari confini, infine un’intervista a Emma Bonino sull’egoismo degli Stati-nazione.

Cibo e agricoltura sostenibile

downloadAlessio Nisi … [et al.], Social food economy, in Vita, a. 30, n. 1 (dic. 2023 – gen. 2024), pp. 21-88
Il dossier è dedicato al problema dello spreco alimentare, declinato nell’ambito economico e della salute, attraverso tre capitoli: 1. Sprecare fa male all’economia; 2. Sprecare fa male alla salute; 3. Le filiere antispreco, con la presentazione di esperienze legate al mondo non profit o ad aziende di produzione o vendita di cibo, e le attività del Banco Alimentare.

Simone Santorso and Sebastián Saborío Rodríguez, Food crime, justice and social harm. Suggestions for a research agenda, in Studi sulla questione criminale, a. 18, n. 3 (2023), pp. 12-142
Il cibo è il terreno di diverse forme di manipolazione e sfruttamento ed è spesso legato a conflitti e violenza. Questa monografia raccoglie sei contributi che esaminano la produzione del cibo e il suo potenziale danno sociale attraverso una lente che comprende l’idea di giustizia a livello locale e globale. In particolare si segnalano due contributi: Deconstructing ‘Agromafie’: A Case Law Analysis of the Interplay of Organised and Corporate Crime in Food Frauds in Italy di Alice Rizzuti; The Criminalization of Labor Intermediation in Southern Italian Countryside: An Ethnographic Account of the Evolution of Rural Informal Settlements and Caporalato in Foggia Agricultural District di Francesco Saverio Caruso, Camilla Macciani.

A cura di Angelo Gentili … [et al.], Stop pesticidi nel piatto. Analisi dei residui dei fitofarmaci negli alimenti. Dossier 2023, Legambiente, Roma, 2023, 59 pp.
Il documento fotografa la situazione relativa alla presenza di fitofarmaci negli alimenti in Italia. I dati sono in miglioramento rispetto al passato, ma serve una legge nazionale contro il multiresiduo e più consapevolezza da parte dei cittadini. Il testo, oltre all’elaborazione dei dati forniti dalle Regioni e dagli enti preposti, contiene anche alcuni contributi di scienziati e impegnati nella riduzione degli impatti in ambito agricolo, nella tutela della biodiversità e nel contrasto alle agromafie. Già sperimentata nelle precedenti edizioni, questa formula offre al lettore la possibilità di avere una visione d’insieme delle conseguenze, dal campo alla tavola, legate all’utilizzo dei fitofarmaci e di approfondire con focus specifici soluzioni e alternative possibili.

quaderno02-cover-webOsservatorio Placido Rizzotto, Agricoltura sì… cura, Osservatorio Placido Rizzotto ; FLAI CGIL, Roma, 2023, 54 pp.
Il testo, elaborato in collaborazione con Legambiente, ci dice che i guasti ecologici, la crisi climatica, le transizioni demografiche e tecnologiche pongono l’umanità di fronte a sfide inedite che non possono essere procrastinate, pena la nostra stessa sopravvivenza. I fertilizzanti, i pesticidi e tutte le altre sostanze pericolose utilizzate non solo danneggiano irrimediabilmente gli ecosistemi, impoveriscono il suolo e contaminano le falde idriche, ma espongono lavoratrici e lavoratori a gravi rischi per la salute. Purtroppo non c’è ancora un impegno chiaro e determinato nella giusta direzione di prevenzione. Nel testo è presente una introduzione di Giovanni Minnini, Segretario Generale Flai/Cgil e di Stefano Ciafani, Presidente Legambiente.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.522

Marco Fasciglione … [et al.], Il ruolo della futura normativa UE sulla due diligence obbligatoria in materia di diritti umani e ambiente nella filiera agro-alimentare, WeWorld, [s.l.], 2022, 129 pp.
Il documento indaga il ruolo e il potenziale impatto della normativa europea sulla “due diligence” aziendale in materia di diritti umani e ambiente nel settore agroalimentare italiano, concentrandosi sul contrasto a sfruttamento lavorativo, emarginazione e violenza cui sono sottoposti lavoratrici e lavoratori della filiera agroalimentare, in particolare migranti. Le attività di ricerca sono state eseguite combinando analisi della letteratura, della normativa e della giurisprudenza, raccolte di banche dati e risultati raccolti in precedenti studi sullo sfruttamento dei migranti e delle donne all’interno del mercato del lavoro agricolo. Alcune raccomandazioni conclusive suggeriscono alle istituzioni europee come migliorare il contenuto della normativa, e a quelle italiane quali saranno i principali problemi che si porranno da affrontare nel recepimento della normativa UE.

Eleonora Gnan, Sergio Pasquinelli, Agricoltura sociale e inclusione dei migranti. Riflessioni a partire da una ricerca IRS, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 53, n. 1 (2023), pp. 14-1
L’Istituto per la ricerca sociale (IRS) ha realizzato uno studio finalizzato a esplorare il fenomeno dell’agricoltura sociale quale veicolo di inclusione socio-lavorativa dei migranti, potenziali vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato in agricoltura. Dopo una breve contestualizzazione del fenomeno in Italia, gli autori presentano alcuni dei principali risultati emersi dal lavoro di ricerca, dedicando particolare attenzione al tema della sostenibilità economica di tali pratiche.

www.mondadoristorePiero Bevilacqua, Un’agricoltura per il futuro della Terra. Il sistema di produzione del cibo come paradigma di una nuova era, Slow Food, Bra, 2022, 218 pp.
Il Libro svolge un’analisi a livello mondiale sugli effetti dell’agricoltura industriale, che – inizialmente volano di sviluppo socioeconomico senza precedenti – ha mostrato nel tempo il suo lato distruttivo degli equilibri naturali e dei rapporti sociali. Ai capitoli dedicati all’esame dei paradossi e dei guasti indotti dall’agricoltura industriale, seguono quelli di analisi di altre modalità produttive che operano, anche e soprattutto in Italia, da decenni: esperienze virtuose protagoniste di un nuovo modello economico che dovrà necessariamente imporsi nel prossimo futuro.
Collocazione Biblioteca: 20224

Natalie Sclippa, Cocktail di pesticidi, in lavialibera, n. 16 (2022), pp. 52-56
Le multinazionali studiano le conseguenze delle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Il problema sono però i mix, che hanno effetti quasi sconosciuti su ambiente, animali ed esseri umani. Nell’articolo notizie e dati sui principali fitofarmaci e sui loro effetti.

Alessandro Simonato, Per un’agricoltura al passo con la sostenibilità. La nuova PAC 2023-2027, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 11 (nov. 2021), pp. 610-618
Il sostegno e lo sviluppo del settore agroalimentare sono sempre stati al centro dell’attenzione delle istituzioni europee, che hanno destinato ingenti risorse a questo fine attraverso la Politica agricola comune (PAC). L’emergere di nuove esigenze, legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ha rimesso in discussione l’impianto tradizionale e sollecitato un cambiamento non scontato.

415UGmzbnGSStefano Liberti, I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta, Minimum fax, Roma, 2021, 2. ed., 316 pp.
L’autore presenta un reportage che segue la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato – per osservare cosa accade in un settore divorato dall’aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto. Un’indagine globale durata due anni, dall’Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monoculture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra, ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa.
Collocazione Biblioteca: 20222 

Elisa Cozzarini, Le mani sugli alpeggi, in La nuova ecologia, a. 43, n. 9 (ott. 2021), pp. 42-46
Per ottenere i fondi della Pac (politica agricola comunitaria) in Italia si è diffusa una pratica, tutt’ora in atto, nonostante le numerose inchieste, esposti, denunce e processi, con la quale grandi imprese agricole di pianura affittano terreni ad alta quota, che non vengono effettivamente destinati a pascolo, danneggiando gli allevatori montani e contribuendo a deteriorare terreni preziosi.

Nora McKeon, Il vertice ONU sui sistemi alimentari e la governance globale del cibo, in gli asini, a. 11, n. 87 (mag. 2021), pp. 15-20
Le pagine riassumono il contenuto di un articolo dell’autrice pubblicato in “Development Journal”, 64, 1, 2021, dove si spiega come le multinazionali stiano cercando di controllare la produzione globale di cibo attraverso il prossimo “Food Systems Summit”, il vertice sui sistemi alimentari organizzato dall’ONU e dal World Economic Forum. Tale incontro è oggetto di critica da parte di associazioni e movimenti che denunciano come la governance globale del cibo che viene proposta si basa sul mercato libero, la tecnologia e i big data, privilegiando i profitti delle imprese rispetto alla lotta alle disuguaglianze e alla salute delle persone e del pianeta. L’articolo approfondisce le dimensioni e la storia della governance globale del cibo allo scopo di informare sull’argomento e poter influire su questo processo.

9788866273271_0_536_0_75A cura di Giorgio Zampetti, Angelo Gentili, Agroecologia circolare. Dal campo alla tavola. Coltivare biodiversità e innovazione, Edizioni Ambiente, Milano, 2021, 391 pp.
Da principale responsabile di molti dei più gravi squilibri ambientali del pianeta, l’agricoltura può trasformarsi in un prezioso alleato per combattere il cambiamento climatico e creare un’economia rispettosa dell’equilibrio naturale. Lo dimostrano realtà diffuse e ben radicate sul territorio italiano, custodi della tradizione ma anche capaci di rinnovarsi per affrontare con coraggio le sfide future. Attraverso i contributi di docenti universitari, professionisti del settore e le testimonianze di 30 tra le aziende italiane più innovative, il testo analizza gli aspetti fondamentali di un settore agroalimentare rispettoso dell’ambiente, capace di produrre cibo sano ed equo e che, attraverso la valorizzazione degli scarti, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, lo sviluppo delle energie rinnovabili e di nuove tecnologie, riesce a favorire la resilienza delle comunità e a trasferire l’amore per la terra alle nuove generazioni.
Collocazione Biblioteca: 19039

Rosanna Taberna, Progetti antispreco di recupero delle eccedenza alimentari in valle di Susa, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 50, n. 3 (estate 2020), pp. 8-11
Descrizione Le esperienze descritte nell’articolo sono riconducibili alle indicazioni normative contenute nelle leggi 155/2003 e 166/2016 sulla donazione e distribuzione dei prodotti alimentari. Si tratta di progetti che si ispirano a principi di economia circolare e di welfare generativo attraverso azioni di comunità, tenendo conto delle specificità dei territori. In particolare, vengono presi in esame quattro progetti: 1) Salviamo il cibo, attivo a Susa; 2) Aggiungi un posto a tavola, attivo a Sant’Antonino di Susa; 3) Il cibo non si spreca, attivo ad Avigliana; 4) Resto…mangia, anch’esso attivo ad Avigliana.

Lavoro, diritti, sfruttamento, diseguaglianze

downloadOrtrun Merkle, Matthew Price, Gender and corruption in the access to natural resources: Preliminary findings, OSCE, Vienna, 2024, 30 pp.
La pubblicazione indaga il nesso tra genere e corruzione nella gestione delle risorse naturali, concentrandosi sull’accesso delle donne all’acqua, alla terra, alla silvicoltura e alle attività estrattive. I risultati preliminari di questa ricerca evidenziano il ruolo vitale delle risorse naturali nell’emancipazione economica delle donne e l’impatto pervasivo della corruzione legata all’ambiente, uno dei principali ostacoli alla prosperità e allo sviluppo sostenibile degli Stati partecipanti. Il documento, infine, porta all’attenzione dei responsabili politici dell’area OSCE dati e raccomandazioni essenziali per incrementare le politiche di genere nel settore delle risorse naturali e dell’accesso delle donne.

Thomas Aureliani, Il regno criminale dell’ortofrutta, in lavialibera, n. 25 (gen. – feb. 2024), pp. 53-56
Con un sistema che poggia sul lavoro nero, o grigio, e sullo sfruttamento di minori e di migranti, di cui prima sono arrivati i magrebini, poi rumeni con anche giovani donne prostitute, albanesi e, più recentemente, persone provenienti dall’area subsahariana, la fascia costiera ragusana, detta anche Fascia trasformata, trasformata da uno sviluppo incontrollato di serre, presenta diversi problemi: l’alterazione del panorama sociale e territoriale, l’ambiente e il paesaggio, il mercato del lavoro. Il problema principale dell’intero settore agricolo è lo smaltimento delle plastiche, che ormai costituiscono, anche visivamente, un elemento organico del paesaggio.

Paula Jiménez Argumosa … [et al.], Diagnosis and mapping on green employment and social and sustainable entrepreneurship initiatives in Europe. A gender and generation approach to an ecological and just transition of the economy, WeWorld, [s. l.], 2023, 12 pp.
Il documento presenta un’indagine che analizza le opportunità esistenti per i giovani di accedere ai lavori cosiddetti “verdi” e all’imprenditoria sociale e sostenibile in Europa. La ricerca ha coinvolto oltre 200 portatori di interessi tra sindacati, organizzazioni della società civile, movimenti sociali, imprese sociali e sostenibili, imprenditori, autorità pubbliche e altro, da diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Questa mappatura getta le basi per migliorare le capacità delle organizzazioni di formare, orientare e supportare i giovani nello sviluppo di competenze necessarie per candidarsi a lavori sociali e sostenibili. Lo studio sarà inoltre utilizzato per promuovere l’imprenditorialità giovanile verso nuovi modelli sostenibili, che sia garante al tempo stesso della cura dell’ambiente e della lotta al cambiamento climatico.

9791280682727_0_536_0_75A cura di Associazione Società INformazione Onlus, Sergio Segio, Rapporto Diritti globali 2023. Le guerre in corso contro popoli, diritti umani, ambiente, lavoro, diritti sociali, migranti, Milieu, Milano, 2023, 687 pp.
Dopo vent’anni di pubblicazioni, il Rapporto riepiloga e condensa un periodo storico di profonde trasformazioni cominciate con la scomposizione dell’ex Jugoslavia. La “guerra mondiale a pezzi” non è rivolta solo contro i popoli, ma anche guerra contro l’ambiente e l’intero pianeta, contro i diritti umani, contro i diritti sociali e contro quelli dei lavoratori, dei rifugiati e dei poveri. Il volume costituisce un’antologia e un promemoria, con testi inediti e con una selezione di interviste ad autorevoli interlocutori internazionali e di saggi pubblicati nel corso di due decenni dal Rapporto sui diritti globali. Testi che compongono un imponente corpo di analisi spesso anticipatrici e di sicura utilità per chiunque intenda capire quel che sta succedendo nel mondo.  Si veda anche l’antologia Sergio Segio, Globalizzare i diritti. Una memoria critica per comprendere e cambiare il mondo. Antologia 2003-2023, Milieu, Milano, 2023, 637pp. (Coll. Bibl.: 20406).

A cura di Margherita Romanelli, Impresa e diritti umani e ambientali: le sfide dell’Europa per una direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence efficace, WeWorld, [s. l.], 2023, 12 pp.
La direttiva europea nota come CSDDD, cioè Corporate Sustainability Due Diligence Directive (in italiano, “dovuta diligenza di sostenibilità aziendale”) obbliga le imprese e i relativi partner, compresi quelli per l’approvvigionamento, la produzione e la distribuzione, a prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani, come per esempio, schiavitù, lavoro minorile, sfruttamento dei lavoratori, perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione del patrimonio naturale. La direttiva ha lo scopo di tutelare i lavoratori, i consumatori e le comunità da comportamenti aziendali scorretti che ledono i diritti umani e l’ambiente lungo l’intera filiera del valore globale: dalla produzione alla commercializzazione del prodotto finale. Il documento intende offrire una cornice definitoria della “due diligence” d’impresa su diritti umani e ambientali e fornire una panoramica sulla direttiva europea in termini di quadro normativo, sfide e passi successivi per una legislazione efficace.

Osservatorio Placido Rizzotto, Geografia del caporalato, Osservatorio Placido Rizzotto. FLAI-CGIL, Roma, 2022, 47 pp.
Il testo presenta uno studio sulle criticità e sfruttamento lavorativo nel settore agroalimentare, un quadro dell’economia non osservata e del lavoro irregolare in agricoltura, suddiviso per Regione, ed un quadro dell’azione di vigilanza dell’Ispettorato del Lavoro nel settore stesso. Prefazione di Iolanda Rolli già Commissario straordinario e presentazione di Giovanni Mininni, Segretario generale Flai Cgil.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.521

9788832907261_0_536_0_75Wolfgang Sachs ; presentazione di Giuseppe Onufrio, Ambiente e giustizia sociale. I limiti della globalizzazione, Castelvecchi, Roma, 2022, 267 pp.
In anni recenti metà della popolazione mondiale, ovvero coloro che guadagnano di più, ha causato un 93% delle emissioni di CO2, mentre l’altra metà, quella dei poveri, ne ha emesso solo il 7%; eppure sono i settori più poveri delle società – del Nord e del Sud globale – a pagare i maggiori costi della crisi climatica avendone le minori responsabilità. L’autore, – Direttore di ricerca presso il Wuppert Institut per il clima, l’ambiente e l’energia – raccoglie i contributi che ruotano attorno al rapporto tra ecologia e giustizia sociale, perché nel mondo globalizzato non esiste alcuna possibilità di definire il principio di equità senza una riforma in senso ecologico dei modelli di produzione e consumo, senza un ripensamento del mito dello sviluppo e della crescita incessanti.
Collocazione Biblioteca: 19987

Osservatorio Placido Rizzotto, Flai-Cgil, Agromafie e caporalato. Sesto Rapporto, Futura, Roma, 2022, 332 pp.
Il VI Rapporto Agromafie e caporalato, curato dall’Osservatorio Placido Rizzotto/Flai Cgil, si pone ancora una volta l’obiettivo di realizzare una fotografia dettagliata dei diversi fenomeni di sfruttamento che riguardano i lavoratori e le lavoratrici della filiera agro-alimentare. Negli ultimi due anni, il contesto generale del settore ha subito stravolgimenti epocali, che ci restituiscono una delle fasi più incerte dal dopoguerra a oggi, evocando dinamiche e scenari fino a non molto tempo fa del tutto imprevedibili. È indubbio che gli effetti della pandemia e, successivamente, della guerra in Ucraina abbiano prodotto, soprattutto tra i lavoratori meno tutelati, ulteriori difficoltà e disagi. La terza sezione, con l’attività di inchiesta sociale, è centrata quest’anno su quattro casi di studio (in due regioni del Nord e due del Mezzogiorno): sono riportate la voce e le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
Collocazione Biblioteca: 84R06

A cura di Emanuela Abbatecola, Davide Filippi e Marco Omizzolo, Incursioni. L’inconsistenza dei diritti. Il grave sfruttamento del lavoro migrante in Italia, in Mondi migranti, n. 2 (2022), pp. 7-116
Viene analizzata la complessità del fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e della sua sistematizzazione organica quale espressione propria del capitalismo contemporaneo. Nell’ articolo introduttivo gli autori propongono una nuova definizione del concetto di grave sfruttamento lavorativo, tentando di integrare approcci e sguardi che in letteratura risultano frammentati. Propongono una definizione fondata su tre dimensioni (economica, sociale-riproduttiva e ambientale) in una relazione circolare nella quale le conseguenze dell’una si ripercuotono sulle altre. Uno sfruttamento grave che non si limita all’ambito agricolo ed è quindi più corretto chiamarlo “patronato” che “caporalato”. Negli articoli successivi vengono trattati in particolare l’argomento dei ghetti rurali e della profughizzazione del lavoro bracciantile in Italia, le condizioni di vita dei migranti nel ragusano fra processi di deterritorializzazione ed ecomafie e quello delle filiere socialmente sostenibili come veicolo di emancipazione dallo sfruttamento per i braccianti immigrati. Infine l’ultimo articolo, tramite il metodo dello studio dei casi, si pone l’0biettivo di analizzare i meccanismi di esclusione che coinvolgono la manodopera migrante: situazioni di ghettizzazione e invisibilità che aumentano il rischio di sfruttamento agricolo e domestico.

9791259841292_0_536_0_75Mathew Lawrence, Laurie Laybourn-Langton, Pianeta in fiamme. Un manifesto per l’era del collasso ambientale, Armando, Roma, 2022, 288 pp.
Il volume tratta il tema della necessità di una trasformazione del nostro sistema economico, per affrontare la crisi ambientale. Secondo gli autori, la politica tradizionale non offre risposte concrete alle conseguenze dell’emergenza climatica, distribuite in modo disuguale nel pianeta. Pertanto, dobbiamo rimodellare rapidamente l’economia per creare un nuovo stile di vita che possa favorire un ambiente sano e florido per tutti. Lawrence è il fondatore dell’organizzazione britannica Common Wealth; Laybourn- Langton è ricercatrice presso l’Institute for Public Policy Research.
Collocazione Biblioteca: 19984

UN Women, Tackling violence against women and girls in the context of climate change, UN Women, New York, 2022, 12 pp.
La violenza contro le donne e le ragazze (VAWG) e il cambiamento climatico sono due delle emergenze globali più urgenti e delle maggiori sfide di sviluppo sostenibile del nostro tempo. La VAWG è la violazione dei diritti umani più diffusa e pervasiva al mondo, che colpisce più di una donna su tre nel corso della loro vita. Il cambiamento climatico sta minacciando la sostenibilità del nostro pianeta con devastanti impatti sociali, culturali, economici, sanitari e sui diritti umani, colpendo in modo sproporzionato donne e ragazze, in particolare i gruppi più emarginati. È anche un aggravatore delle diverse forme di VAWG. La pandemia durante il COVID-19 ha esasperato l’ondata di violenza che si verifica durante crisi e disastri. Sebbene nell’ultimo decennio sia stata accresciuta l’attenzione internazionale nella comprensione e nell’affrontare le questioni di genere e clima, le intersezioni tra cambiamento climatico e VAWG hanno ricevuto molta meno attenzione. Questo documento fornisce una breve panoramica delle prove dell’impatto del cambiamento climatico sul VAWG e fornisce raccomandazioni sia per il cambiamento climatico che per il settore finale del VAWG.

Achille Rossi, Quando l’acqua arriva in borsa, in L’altrapagina, a. 38, n. 5 (mag. 2021), pp. 27-37
L’acqua potabile scarseggia in tutto il mondo e la Camera di Commercio di Chicago quota l’acqua in Borsa, come un qualsiasi prodotto finanziario. Per la prima volta nella storia dell’uomo l’acqua è considerata una merce sottoposta alle regole di mercato e non un diritto primario alla vita. Su questo argomento, vengono proposti nel dossier i seguenti contributi: “Acqua in borsa”, intervista a Riccardo Petrella, economista di fama internazionale sostenitore di campagne per l’acqua come bene pubblico; “Un rischio non calcolato”, intervista a Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico; “O la borsa o la vita”, intervista a Alex Zanotelli, missionario comboniano, leader di battaglie civili come quella per l’acqua bene pubblico; “H2Oro”, intervista a Fabrizio De Giovanni, attore e autore teatrale; “Bene pubblico universale”, intervista al Dr. Jean-Pierre Wauquier, presidente e fondatore di H20 Sans frontières, membro dell’Agorà degli abitanti della Terra.

41711XGnu8SAngelo Mastrandrea, L’ultimo miglio. Viaggio nel mondo della logistica e dell’e-commerce in Italia tra Amazon, rider, portacontainer, magazzinieri e criminalità organizzata, Manni, San Cesario di Lecce, 2021, 169 pp.
L’Autore, scrittore e giornalista, indaga dietro le quinte nel mondo della logistica e dell’e-commerce – settori sempre più cruciali nell’economia capitalistica – su chi ci lavora, e a quali condizioni, e che costi sociali, economici e ambientali hanno le infrastrutture del commercio, sia quelle virtuali di internet e quelle materiali del trasporto di merci. In particolare sono descritti alcuni casi emblematici: l’assenza di tutele nel mondo di Amazon, le condizioni dei magazzinieri alla Città del Libro di Stradella, la ribellione alla mafia dei trasportatori di frutta della Geotrans in Sicilia, i viaggi intercontinentali delle navi portacontainer con i loro carichi di monnezza, e l’ultimo miglio dei rider, i ragazzi in bicicletta che consegnano il cibo nelle nostre case.
Collocazione Biblioteca: 19531

Roberto Mezzalama, Il clima che cambia l’Italia. Viaggio in un paese sconvolto dall’emergenza climatica, Einaudi, Torino, 2021, 228 pp.
Gli effetti del riscaldamento climatico sono già arrivati in Italia. Il clima sta cambiando velocemente e questo libro raccoglie testimonianze dalla viva voce di chi già oggi è toccato nella sua attività quotidiana dalle trasformazioni in atto nel nostro Paese. È la narrazione di agricoltori, pescatori, guide alpine, maestri di sci, albergatori, guardie forestali, insomma le persone che vedono una preoccupante accelerazione dei fenomeni che stanno cambiando i luoghi di cui si prendono cura. Il testo ci dice quanto siamo vicini a perdere molte delle nostre peculiarità se non agiremo in fretta e con determinazione. Completano il libro due interviste dell’autore a Michelangelo Pistoletto e Carlo Petrini, i quali, da par loro, intervengono sul tema.
Collocazione Biblioteca: 20171

Achille Rossi … [et al.], L’eclissi del lavoro. Dossier, in L’altrapagina, a. 38, n. 12 (dic. 2021), pp. 27-37
Il dossier affronta il tema dei profondi cambiamenti definiti come “economia post-umana” che utilizza l’intelligenza artificiale e permette la comunicazione tra le stesse macchine, rendendo sempre più debole e precario il lavoro umano. Al’interno, si segnala l’articolo “Il lavoro centrato sull’ambiente” di Romina Tarducci.

Antonio Bodini, Acqua quotata in borsa: quando tutto sarà privato saremo privati di tutto, in .eco, a. 33, n. 2 (giu. 2021), pp. 19-24
L’articolo evidenzia come il tema dell’acqua non trovi attenzione adeguata nei mezzi d’informazione, soprattutto riguardo alle modalità di gestione di questa risorsa. L’autore spiega cosa significhi la recente quotazione dell’acqua alla Borsa Merci di Chicago, ripercorre la storia della sua privatizzazione e la inserisce in un discorso più ampio su quella che definisce “finanziarizzazione della natura”, l’utilizzazione delle risorse naturali per l’accumulazione di capitale, le cui conseguenze danneggiano soprattutto i paesi più poveri. Movimenti e associazioni si stanno battendo per invertire questo processo.

Rifiuti, ecomafie e reati ambientali

f85bc143d1Vincenzo Ammaliato, La camorra e l’inchiesta Eco4, RCS Mediagroup, Milano, 2024, 159 pp.
Nel 1994 il governo istituisce il Commissariato straordinario all’emergenza rifiuti in Campania per fare guerra alla camorra che gestisce l’intero settore. Nel 2000, grazie alla creazione della società Eco4, la camorra rientra nel settore: per favorire questo processo nasce un intreccio perverso tra amministratori pubblici, politici, istituzioni, imprenditori, broker e malavitosi. Intanto, i sacchetti di rifiuti restano per strada e diventano montagne, perché più cresce la crisi maggiore è il profitto per tutti i coinvolti.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.66

Fabrizio Feo, Una storia Italiana, in Nuova ecologia, a. 46, n. 3 (mar. 2024), pp. 24-29
Dopo trent’anni dall’uccisione di Ilaria Alpi e Miriam Hrovatin, avvenuto il 20 marzo 1994, continuano i depistaggi per impedire l’individuazione degli assassini e dei mandanti. Le due vittime erano impegnate a documentare l’enorme mole di traffici di rifiuti pericolosi e di armi tra il nostro Paese e la Somalia, dove quest’ultima era il punto di snodo. Le indagini sono state costellate da omissioni, depistaggi, intralci, bugie, insabbiamenti.Nell’articolo si raccontano i passaggi salienti degli orrori che hanno impedito di avere giustizia.

Antonio Panico, Alessandro Annicchiarico, Giustizia ambientale e disuguaglianze di salute, in Prospettive Sociali e Sanitarie, A. 52, n. 4 (autunno 2023), pp. 26-28
Secondo l’O.M.S. sono molti i fattori che influenzano lo stato di salute di una comunità e vengono definiti come svantaggiati quei gruppi che, a causa di fattori generalmente non sotto il loro controllo, non hanno le stesse opportunità di altri più fortunati. Rientra in questa definizione il territorio di Taranto, definita anche come “Zona di sacrificio”, cioè zone in cui gruppi vulnerabili ed emarginati sopportano un onere sproporzionato in termini di salute, diritti umani e inquinamento ambientale. L’articolo illustra ricerche e programmi strategici messi in campo dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Regione Puglia per indagare e fronteggiare le cause e i problemi socioeconomici e sanitari derivanti dai siti contamininati da sostanze pericolose. Tra gli strumenti di prevenzione e intervento possibili, viene proposta la medicina personalizzata, un modello che individua terapie mirate e calibrate sulle caratteristiche di ciascun paziente, un approccio con costi elevati, ma molto efficace per ridurre le disuguaglianze di salute tipiche di un territorio come quello tarantino.

9788866273769_0_536_0_75Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, Ecomafia 2023. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, Ambiente, Milano, 2023, 274 pp.
Nel 2022 sono stati accertati oltre 30.000 reati ambientali, alla media di 3,5 reati all’ora, mentre gli illeciti amministrativi sono stati oltre 67.000: sommando queste due voci si arriva alla cifra di quasi 100.000 infrazioni. Il ciclo del cemento copre da solo il 40% dei reati, seguito dalle attività illecite contro gli animali (22%) e dal ciclo illegale dei rifiuti (18%). Anche nel 2022 il delitto più applicato tra quelli inseriti nel nostro Codice penale è stato quello di traffico organizzato di rifiuti, seguito da quello di inquinamento ambientale. La Campania si conferma al primo posto per numero di reati, seguita da Puglia, Sicilia e Lazio. Al sesto posto la Lombardia, prima regione del nord. Accanto all’azione repressiva delle forze dell’ordine, è sempre alto l’impegno nelle attività di volontariato e presidio del territorio da parte dei Circoli di Legambiente.
Collocazione Biblioteca: 15R20

Andrea Carnì, Ecomafia, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Il testo parla del fenomeno delle ecomafie, accennando tutti gli ambiti a cui il termine può essere riferito ma con un focus specifico sul traffico di rifiuti e lo smaltimento di materiali pericolosi. Nello specifico, ampio spazio è dato a una trattazione sul traffico di rifiuti via nave e sulle “navi a perdere”, la pratica di affondare le navi di rifiuti con il loro carico come forma di smaltimento.Collocazione Biblioteca: 81794

Gianluca Rossellini, La valle dei veleni, in S : il mensile siciliano d’inchiesta, a. 17, n. 138 (mar.-apr. 2022) – on line, 32-41 pp.
L’inchiesta proposta riguarda la Raffineria di Milazzo (Ram), che, insieme ad altri insediamenti, è stata oggetto per anni delle battaglie di ambientalisti, cittadini e alcuni amministratori. L’azienda è stata coinvolta in molte inchieste giudiziarie, ma tutto è rimasto pressoché uguale, e non si è riuscito ad incidere sulla qualità di vita dei residenti. Due tavoli al Ministero della Transizione ecologica, per valutare, secondo alcuni indicatori, le implicazioni ambientali relative anche alla vetustà dell’impianto, potrebbero portare ad una svolta.

imagesFilippo Zorzi ; prefazione di Luigi Pellizzoni, La fabbrica e il quartiere. Conflitti ambientali a Brescia, Agenzia X, Milano, 2022, 159 pp.
Le città che nel secolo scorso si arricchirono grazie alla presenza delle grandi industrie oggi si trovano a fare i conti con gravi danni ambientali. Tra queste c’è Brescia, dove la zona ovest della città si è estesa gradualmente intorno alle fabbriche, fino a inglobarle. Qui si trova la Caffaro, uno stabilimento chimico che da più di un secolo costringe gli abitanti di alcuni quartieri a vivere in un territorio pesantemente contaminato. Nel tempo, quest’area ha perso la sua connotazione operaia ed è stata travolta da forme di impoverimento e abbandono, mentre più recentemente ha iniziato a fare i conti con nuovi progetti di rigenerazione, tentativi di gentrificazione, oltre che di innovazione sociale e culturale. A partire da una ricerca realizzata all’interno del sito inquinato, tra parchi e giardini contaminati, divieti, proteste, capannoni in rovina, coltivazioni sperimentali, questo libro racconta la storia dettagliata delle trasformazioni sociali e spaziali che sono seguite alla scoperta del disastro ambientale del sito Brescia-Caffaro.
Collocazione Biblioteca: 19644

Rocco Bellantone, L’amianto continua a uccidere, in La Nuova Ecologia, a. 44, n. 4 (apr. 2022), pp. 26-34
Il 28 aprile é la giornata mondiale delle vittime dell’amianto e a 30 anni dalla legge che l’ha messo al bando, solo il 25% è stato rimosso. Di questo passo ne avremo ancora per 75 anni. Ai quali si aggiungono i 40 di latenza del mesotelioma. A tutt’oggi non è chiaro di chi sono le competenze, poiché risultano parcellizzate tra diversi uffici e manca una visione di insieme.

Francesca Dalrì. Francesco Donnici, Calabria, la centrale dei misteri, in lavialibera, n. 11 (2021), pp. 58-62
L’articolo indaga sulla centrale a biomasse del Mercure, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, che è da 40 anni al centro di controversie tra chi vuole rilanciarla e chi ne chiede l’immediata chiusura. Sulla sua attività gravano infatti molti punti oscuri: dagli interessi criminali per il settore, alle accuse di scarsa trasparenza nel monitoraggio dell’inquinamento ambientale, fino ai possibili nessi con gli incendi dolosi nei boschi calabresi.

download6Nicola Nurra, Plasticene. L’epoca che riscrive la nostra storia sulla Terra, il Saggiatore, Milano, 2022, 316 pp.
Nicola Nurra, naturalista e biologo marino, ci conduce nel Plasticene, questa nostra epoca: un momento storico in cui la plastica si è imposta come una tra le più pericolose minacce per la sopravvivenza di specie animali, piante ed ecosistemi. A partire dalle sue esperienze personali e dagli incontri fatti con scienziati che indagano lo scioglimento dei ghiacci polari e la diminuzione della corrente del Golfo, le isole di plastica galleggianti e lo sbiancamento delle barriere coralline, Narra ci introduce in modo chiaro e documentato ai preoccupanti scenari climatici di domani: a ciò che irrimediabilmente succederà se non interveniamo subito. Ma il suo è anche il racconto di chi da anni fa informazione sul tema; di chi progetta sistemi di analisi della biosfera sempre più precisi, di chi lotta politicamente per intervenire sulle emissioni inquinanti; di chi ha deciso che vuole ancora avere un futuro.
Collocazione Biblioteca: 19946

Andrea Giambartolomei, Un broker per tutte le organizzazioni, in lavialibera, n. 9 (2021), pp. 49-52
Quattro indagini sulle petrolmafie, condotte dal procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, hanno portato alla luce una rete di organizzazioni attive nel commercio degli idrocarburi, svelando intrecci tra imprenditori, professionisti, prestanome e mafie. Al centro della rete non si trova un boss mafioso, ma un colletto bianco, parente di camorristi.

Rocco Bellantone, Aspromonte ferito, in La nuova ecologia, a. 43, n. 9 (ott. 2021), pp. 34-40
L’autore affronta il tema degli incendi in Aspromonte, eccezionalmente devastanti tra luglio e agosto 2021, analizza punti di forza e debolezza degli interventi preventivi messi in atto dalle autorità centrali e individua responsabilità e comportamenti virtuosi di chi abita quel territorio.

9788833593319_0_536_0_75Marco Monzani, Rachele Aretini, Beatrice Ventura, Vittime di crimini ambientaliTra silenzi e istanze di riconoscimento, Libreriauniversitaria.it, Padova, 2021, 229 pp.
I crimini ambientali rappresentano uno dei rischi maggiori per la nostra salute e per la salute del nostro pianeta. Tuttavia, non vi è la corretta percezione di tale rischio, anche a causa di una non corretta informazione da parte dei mass media. La green criminology e la green victimology rappresentano nuovi ambiti di studio e nuove frontiere delle scienze criminologiche volti alla tutela dell’ambiente e della salute. Entrambe le prospettive propongono sfide che, se comprese e accettate, potranno portare a nuovi percorsi di giustizia finalizzati al riconoscimento di forme di violenza che molto spesso non vengono considerate. Il libro contiene una ricca sitografia. Gli autori sono il direttore e due collaboratrici dello SCRIVI (Centro Universitario di Studi e Ricerche in Scienze Criminologiche e Vittimologia) di Venezia.
Collocazione Biblioteca: 20259

Mauro Bossi, Il gran Rifiuto. Reati ambientali, discariche e roghi in Italia, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 3 (mar. 2021), pp. 199-203
I reati ambientali accertati in Italia sono in costante aumento. In particolare, le attività illecite legate al ciclo dei rifiuti rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute. Gli eco-reati investono tutta la filiera della gestione dei rifiuti: smaltimento abusivo, trattamento improprio, riciclaggio in nero ed esportazione. Lo smaltimento illegale causa l’inquinamento di numerose aree che attendono di essere bonificate. Sullo stesso argomento si segnala: “Il cantiere Bagnoli” di Vincenzo Pugliese, pp. 204-207 della presente rivista.

Antonio Pergolizzi, Rifiuti, falle del sistema ed ecocriminali, in lavialibera, n. 5 (set. – ott. 2020), pp. 60-63
L’autore, esperto di temi ambientali e curatore del rapporto Ecomafia di Legambiente, fa il punto sulla “ecocriminalità”, a partire da un’operazione condotta in Toscana contro il traffico illecito di rifiuti speciali. Emerge dall’inchiesta il ruolo egemone in alcuni contesti delle mafie, integrate nel sistema economico locale, pronte a gestire, in proprio o con prestanomi, ditte di gestione dei rifiuti anche per riciclare denaro sporco. Si inseriscono con facilità in un sistema burocratico complesso e spesso inefficiente: la risposta quindi è la buona governance nel ciclo dei rifiuti.

Nuove forme dell’abitare, azioni di comunità, territorio e periferie

9791254861684_0_200_0_0A cura di Lorenzo Barucca, Alessio Di Addezio, Carlo Andorlini, Soluzioni civili. Praticare economia civile nei territori, Pacini, Ospedaletto (PI), 2023, 103 pp.
Soluzioni Civili può essere considerato un manuale per il lavoro sul campo che propone un quadro tematico, un metodo di lavoro e soprattutto pratiche e ambiti di intervento civile. Si rivolge a operatori sociali, operatori socio-ambientali, attivisti ambientali, operatori della cultura, funzionari e amministratori degli Enti Locali, assistenti sociali, innovatori, rigeneratori di luoghi e contesti, giovani che lavorano o vogliono lavorare all’interno del paradigma culturale, economico e sociale dell’economia civile, collaborativo. Soluzioni Civili è il risultato di alcuni anni di lavoro dell’Ufficio nazionale economia civile di Legambiente, in cui ha prima contestualizzato l’economia civile all’interno dei processi e delle attività dell’Associazione e dei Circoli nei territori per poi affinare la costruzione di un impianto teorico pratico chiamato Distretto dell’economia civile che ha aiutato a generare e sviluppare in numerosi territori in Italia. Il libro è organizzato con una prima parte di inquadramento culturale e con una seconda parte più ampia dove il lettore può trovare le varie “soluzioni” civili. La pubblicazione è infine costellata di interventi di esperti e organizzazioni che si occupano di processi e azioni di economia civile e di esperienze pratiche che arrivano dal fermento dei Circoli di Legambiente nei vari contesti territoriali.
Collocazione Biblioteca: 20271

Matteo Mancini, Trasformare un parco in un cuore comunitario. Come un gruppo di ragazzi insieme alla comunità adulta possono fare di uno spazio pubblico un bene comune, in Animazione Sociale, n. 8/367 (2023), pp. 40-50
“Perché non possiamo allenarci nelle aree verdi della nostra città?” Nasce da questa domanda un percorso che ha portato un gruppo di ragazzi a fare di un parco abbandonato un luogo di benessere per tutti, attraverso il progetto Parkout accompagnato dalla cooperativa sociale Caracol di Mondovì.

Umberto Pagano, Stefania Nocera, Condizioni abitative e salute nello scenario della transizione ecologica, in Salute e società, a. 22, n. 2 (2023), pp. 181-195
La transizione ecologica e il suo costrutto tecnico culturale è una delle guide fondamentali della nostra epoca. Spesso però viene sottovalutato l’abitare che genera un’ enorme impronta ecologica ed è la principale fonte di emissione di CO2, ancora più vero nel nostro Paese dove gran parte del patrimonio immobiliare è vetusto e dove spesso gli spazi abitativi sono fonti di insidie per la salute, generando un paradosso per il quale ingenti investimenti di risanamento e miglioramento del patrimonio immobiliare si accompagnano a un peggioramento delle condizioni di salute degli abitanti nel medio-lungo periodo.

9791255340232A cura di Elisa Matutini, Eco-social work. Politica e lavoro sociale nella crisi ecologica, PM, Varazze (SV), 2023, 200 pp.
Nello scenario contemporaneo del lavoro sociale si registra una crescente attenzione verso le disuguaglianze ambientali, la giustizia ambientale e la salvaguardia dell’ambiente. Il volume propone un approfondimento del nesso tra lavoro sociale, bisogni sociali e crisi ecologica. Più nello specifico vengono presentati alcuni tra i più importanti riferimenti teorici e di metodo relativi a questo approccio al social work, le implicazioni sul piano etico derivanti dall’utilizzo della lettura ecologica al lavoro sociale e i legami tra welfare sostenibile, politica eco-sociale e lavoro eco-sociale. La trattazione teorica è accompagnata da risultati di ricerca derivanti da casi studio volti a comprendere caratteristiche e ambiti specifici di intervento all’interno del contesto italiano. Questa caratteristica contribuisce a rendere il volume adatto non soltanto per la preparazione universitaria, ma anche per l’aggiornamento professionale degli assistenti sociali e, più in generale, per chiunque intenda approfondire il legame tra questione ambientale, bisogni sociali e lavoro sociale.
Collocazione Biblioteca: 20230

Andrea Bernardoni, Le comunità energetiche, una sfida per le imprese sociali, in Impresa Sociale, n. 1 (2023) – on line, pp. 121-144
Si tratta di una raccolta di tre articoli sul tema delle comunità energetiche rinnovabili (CER), introdotte in Italia dal 2020 nell’ambito della transizione energetica per contenere l’innalzamento termico globale. Le CER sono formate da famiglie, imprese ed enti locali che collaborano volontariamente per produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili, senza avere come finalità la massimizzazione del profitto. Oltre all’articolo introduttivo di cui al titolo, gli altri due articoli sono: 1) “Modelli organizzativi per le comunità energetiche. Riflessioni dalla ricerca ‘Community Energy Map’” di Lorenzo De Vidovich, Luca Tricarico, Matteo Zulianello; 2) “Le comunità energetiche rinnovabili (e solidali)” di Katiuscia Eroe.

A cura di Nicola Varvasia … [et al.], Nuova Energia. Conversione del sistema industriale alle rinnovabili, comunità energetiche e comportamenti individuali. La conversione si è messa in marcia, in Vita, a. 29, n. 11 (nov. 2022), pp. 19-65
Il dossier è suddiviso in tre capitoli: Capitolo 1: “Energia pulita contro la crisi”, nel quale si sottolinea l’impatto sulle categorie più fragili della crisi energetica in atto e la necessità di una transizione energetica dal fossile a fonti energetiche alternative, ecologiche ed economicamente sostenibili; Capitolo 2: “Comunità energetiche, avanti tutta”, che racconta il fenomeno in crescita delle Comunità Energetiche, un soggetto giuridico che si fonda sulla partecipazione democratica e volontaria dei propri membri, che collaborano al fine di produrre e gestire energia elettrica (anche da fonti rinnovabili) attraverso uno o più impianti energetici locali; Capitolo 3: “La transizione siamo noi”, nel quale, raccontando buone pratiche, si sottolinea come i comportamenti individuali e sociali possono fare la differenza, contenendo consumi e sprechi energetici.

9788806258634-itAdriano Zamperini, Violenza invisibile. Anatomia dei disastri ambientali, Einaudi, Torino, 2023, 180 pp.
L’autore, Professore universitario a Padova, ci dice quanto l’ambiente sia ferito da innumerevoli disastri industriali che agiscono lentamente e silenziosamente, come l’esposizione a contaminazione chimica. Fenomeni che gli esseri umani pagano a caro prezzo: sul piano economico e sotto forma di sofferenza fisica, disagio psicologico e sfiducia sociale. A causa della loro natura, disastri avvolti da ignoranza collettiva. Per contrastarla, il libro adotta una prospettiva innovativa basata sulla nozione di invisibilità: invisibile la mano del perpetratore, invisibile il pericolo per le vittime, invisibili i danni e i traumi agli occhi degli spettatori. L’autore fornisce descrizioni dettagliate di persone e comunità che cercano di far fronte a problemi mai nemmeno immaginati. Problemi talmente inediti che nessuno ne conosce veramente le dimensioni, per non parlare di quali potrebbero essere le soluzioni. Orientando l’attenzione nella direzione dell’invisibile per pervenire a una visione della violenza ambientale, diventa così percepibile la corrosione delle impalcature sociali e psicologiche di comunità e individui. Strutture vitali spesso «bruciate» da una violenza tossica. Al fondo del testo è presente una bibliografia ragionata.
Collocazione Biblioteca: 20170

Rocco Bellantone … [et al.], La città possibile, in Nuova ecologia, a. 45, n. 9 (ott. 2023), pp. 20-36
È una raccolta di articoli sul tema della sostenibilità ambientale delle città. Vengono descritti alcuni interventi realizzati in diverse città, attraverso i dati raccolti nei rapporti di Legambiente Ecosistema Urbano, che dal 1994 fotografano i cambiamenti di oltre cento Comuni capoluogo italiani e anche attraverso i racconti dei sindaci e degli amministratori comunali che li hanno voluti. Inoltre, viene discussa la relazione tra qualità della vita e parametri ambientali con esempi di città italiane e d europee. Infine, un intervista a Winy Maas, architetto olandese sul tema della progettazione e costruzione delle città del futuro, che egli sostiene, non deve essere lasciato al libero mercato, ma deve essere una scelta politica che necessita di interventi pubblici.

Marco Armiero , L’era degli scarti. Cronache dal Wasteocene, la discarica globale, Einaudi, Torino, 2021, 122 pp.        
Questo libro propone una lettura diversa della nostra crisi socio-ecologica, invece che di Antropocene (dominio degli umani sull’intero pianeta), bisognerebbe parlare di Wasteocene, ovvero di un’epoca segnata dalla continua produzione di persone, comunità e luoghi di scarto. In un viaggio tra Napoli e Agbogbloshie, in Ghana, tra fantascienza ed epidemie, l’autore, dirigente di ricerca presso il CNR, ci porta nelle viscere del Wasteocene, ma indicherà anche le esperienze di resistenza che lo stanno smantellando.

14-21Fabrizio Ricci, Gaetano Sateriale, Ripartire dalle città. Per un futuro sostenibile dell’economia, della società, dell’ambiente, Futura, Roma, 2022, 111 pp.
Il libro è uno strumento di analisi e proposte, ricco di dati e ben documentato, con il pregio di contenere anche spunti «pratici» che pongono il tema della rigenerazione urbana al centro di una possibile strategia politica, sindacale e contrattuale a tutto tondo. Strategia e proposte da cui pescare anche per singoli «punti», in grado di ridurre concretamente ingiustizie e disuguaglianze, ambientali e sociali, partendo dalle condizioni materiali del proprio quartiere. Analizzando gli obiettivi dell’Agenda Onu, i target da centrare entro il 2030 e il 2050 e le modalità di raggiungimento degli stessi, il libro declina il tutto alla luce dei limiti e delle potenzialità del nostro Paese. Diviso in due parti, la prima è intitolata “Contrattare città sostenibili”, la seconda “Riempire i vuoti della politica (con i pieni della società civile)”. Testo disponibile in consultazione in pdf.      
Collocazione Biblioteca: P0008

A cura di Claudia Ponti ; intervista a Elena Granata, Le città chiedono la nostra immaginazione. Al lavoro nei territori con intelligenza connettiva, in Animazione Sociale, n. 2/352 (2022), pp. 6-15
Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, nei suoi ultimi libri ha raccontato il verso vitale e generativo delle città, spesso tralasciato nella narrazione dominante, portato avanti da professionisti innovativi attenti a valorizzare nei loro progetti la specificità dei luoghi e a ricercare una sostenibilità economica e ambientale. Su questi temi si svolge l’intervista.

Emanuele Leporelli, Giovanni Santi, Abdelghani Tayyibi, Sustainable development and human well-being. Towards an ecological transition and frugal creativity for architecture. Research experiences in Morocco, in Counseling, n. 3 (nov. 2021) – on line, pp. 14-33
Uno degli obiettivi principali della società contemporanea è quello di migliorare la salute e il benessere fisico e psicologico della popolazione, soprattutto negli spazi abitativi, sia urbani che architettonici. Un approccio efficace per affrontare questo problema complesso deve necessariamente essere transdisciplinare e incorporato nella prospettiva più ampia della scienza della sostenibilità verso una transizione ecologico-frugale. Il contributo si propone di individuare i criteri di intervento per una progettazione sana ed ecologica, con particolare attenzione agli aspetti psicologici, architettonici e costruttivi, verificando tali criteri attraverso alcuni casi studio in Marocco, nella città di Marrakech, focalizzati su un design innovativo, per un corretto uso, accessibilità e gestione degli spazi.

A cura di Mauro Bossi, Giovanni Teneggi, Cooperative di comunità: lavorare insieme per rigenerare territori, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 1 (gen. 2021), pp. 41-46
Nelle aree interne e periferiche, spesso trascurate dalle politiche di sviluppo, è nata l’esperienza innovativa delle cooperative di comunità: imprese, create dalle persone del posto o da chi ha scelto di vivervi in modo stabile, che investono su attività e servizi locali, coinvolgendo la popolazione e rinforzando i legami comunitari. L’autore insieme a Giovanni Teneggi, direttore generale di Confcooperative Reggio Emilia, presenta questo fenomeno, per comprendere come può cambiare il volto dei territori e dare un futuro alle aree marginali.

imagesA cura di LUMI in partnership con Echohitec e Key Energy, Smart & Sustainable City. Guida 2022. Soluzioni di green e digital transition e casi di successo nella Pubblica Ammini-strazione, Tecno, Guanzate (CO), 2021, 60 pp.
La smart city è un modello di città in cui si sono modificati i rapporti tra i vari soggetti (come cittadini e istituzioni) e soprattutto le dimensioni sociale, economica e ambientale con l’uso delle nuove tecnologie. La complessità di tecnologie digitali richiede conoscenza e l’utilizzo di un linguaggio comune per la raccolta e l’analisi dei dati. Le parole d’ordine sono quindi know how e interoperabilità. Oggi non si parla più soltanto di smart city, ma di nuovi modelli di città sostenibile e digitale nei quali gli enti pubblici sono impegnati verso il raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità, ottimizzazione, efficienza, digitalizzazione. Gli approcci sono diversi, ma hanno in comune tre principali obiettivi: 1 – l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale; 2 – la digitalizzazione; 3 – il benessere, la salute e la sicurezza dei cittadini. In questa guida sono stati selezionati e illustrati alcuni casi guida di Pubbliche Amministrazioni e loro partner tecnologici che, attraverso politiche green e investimenti orientati allo sviluppo sostenibile e alla digital transformation, hanno raggiunto precisi obiettivi di efficienza energetica, basso impatto ambientale, utilizzo di fonti rinnovabili, utilizzo di dati per l’utilità e l’inclusione sociale, sistemi di Fabrizio Ricci, Gaetano Sateriale ; Prefazione di Alessandro Genovesi e Ivan Pedretti ; Postfazione di Pierluigi Stefaninimonitoraggio ambientale. Sul sito di Lumi si trovano anche due articoli di Laura Baronchielli su questo tema: IoT al servizio della Smart City: l’esempio di Torino e Smart Cities in Europa: 6 esempi a cui ispirarsi.

Ignazio Vinci, Progettare lo sviluppo sostenibile nelle città. Temi, metodi e strumenti, Carocci, Roma, 2020, 179 pp.
Nonostante siano i luoghi più sensibili alle crisi economiche, sociali e ambientali, le città rimangono il fulcro del modello di sviluppo occidentale. In esse continuano a concentrarsi investimenti privati e attenzioni da parte delle politiche pubbliche, anche perchè si è consapevoli che nelle città andranno affrontate le principali sfide del prossimo futuro: la lotta alle diseguaglianze, le transizioni tecnologiche e produttive, il contrasto al cambiamento climatico. Il testo esplora il tema della progettazione dello sviluppo nelle città, riconoscendo il carattere plurale delle risorse e dei soggetti di cui le politiche pubbliche possono avvalersi per risolvere i conflitti in ambito urbano.
Collocazione Biblioteca: 18901

A cura di Stefano Arduini … [et al.], Casa possibile. Book story, in Vita, a. 27, n. 2 (feb. 2020), pp. 23-67
La monografia, dedicata al problema dell’abitare nell’epoca contemporanea, è suddivisa in tre capitoli: 1) Housing: cambiamo strada. Da anni il nostro Paese non ha una politica sulla casa e il risultato è che l’abitazione nelle aree più dinamiche e produttive del paese è diventata un lusso anche per il ceto medio. C’è un forte rischio di gentrificazione e dell’”effetto Londra”. 2) L’housing collaborativo. Esistono però delle alternative: l’imprenditoria sociale, l’housing sociale, il vicinato solidale, i villaggi sostenibili, il co-housing giovanile e varie altre soluzioni abitative per anziani e disabili. 3) Le nuove parole dell’housing. Da movimento green all’urbanizzazione sempre più spinta, passando per la trasformazione digitale e l’allungamento della vita, le direttrici del cambiamento contemporaneo stanno modificando le nostre città e le nostre abitazioni. Una rivoluzione che necessita di rinnovare il vocabolario. In questo capitolo si parla infatti di: habitat, ecologia, convivenza, filiera, legami e iperluoghi.

“Generazione Greta”: la partecipazione dei giovani

imagesIstituto Giuseppe Toniolo, La condizione giovanile in Italia. Rapporto giovani 2024, Il Mulino, Bologna, 2024, 240 pp.
L’Italia è uno tra i paesi europei con maggiori squilibri generazionali: in termini demografici, rispetto al peso del debito pubblico e nella distribuzione delle voci della spesa sociale. Le difficoltà dei giovani nella transizione scuola-lavoro rallentano quella alla vita adulta. La fragilità dei singoli, i grandi mutamenti in atto, i limiti delle politiche pubbliche aumentano il rischio di polarizzazione tra coloro che sono capaci di cogliere nuove opportunità e altri che scivolano verso i margini. La riduzione quantitativa dei giovani fa però crescere l’attenzione nei loro confronti e con essa la consapevolezza della necessità di investire sul successo formativo e sulla solidità dell’ingresso nella vita adulta. Ma servono anche spazi per esperienze che incoraggino a sperimentarsi positivamente come soggetti in grado di generare senso e valore nel loro essere e fare nel mondo. Le indagini e le analisi presentate in questo volume affrontano il rapporto delle nuove generazioni con i cambiamenti del proprio tempo, in particolare la transizione verde e l’intelligenza artificiale, i mutamenti nelle modalità di partecipazione civica, religiosa e lavorativa. Ci si chiede in particolare che significato viene attribuito dalle nuove generazioni alla sostenibilità ambientale e come si traduce in un impegno quotidiano? Viene rilevato che gli adolescenti (14-17 anni) e i giovani italiani (18-34 anni) non sempre adottano comportamenti ecosostenibli, nonostante la crescente sensibilità sul tema. La Biblioteca possiede anche i precedenti rapporti, sin dal 2013.
Collocazione Biblioteca: 82R24 (in arrivo)

Marco Spagnuolo … [et. al.], Giovani rivolte rivoluzioni, in gli asini , a. 14, n. 108 (mag.-giu. 2023), pp. 55-83
Il dossier racconta vari movimenti degli ultimi tempi in tutto il mondo, dalla riluttanza giovanile cinese a partecipare alla corsa infinita al sogno dell’ideologia ufficiale alla rivolta delle donne iraniane, alla Tailandia, Cisgiordania, le periferie di Lisbona, e in primis i movimenti francesi per l’acqua e il welfare, creando convergenze fra soggettività altrimenti separate, sviluppando un discorso politico intersezionale in una via di fuga dai modelli produttivi insostenibili.

Massimiliano Andretta, Paola Imperatore, Le trasformazioni del movimento ambientalista in Italia tra istituzionalizzazione e conflitto, in Polis, a. 37, n. 1 (apr. 2023), pp. 67-98
Questo articolo si può collocare nell’ambito dello studio delle trasformazioni dell’attivismo ambientalista e si propone di indagare, a distanza di vari decenni dagli ultimi studi evolutivi, alcuni trend dell’attuale movimento ambientalista italiano, fornendo una panoramica il più possibile aggiornata.

Screenshot 2024-05-31 211819A cura di Giulia Maselli, Giovani e cambiamento climatico. Risultati comparati di tre sondaggi nazionali. Giugno 2023, WeWorld, Milano ; Bologna, 2023, 13 pp.
Lo studio, eseguito da WeWorld, ha lo scopo di confrontare la percezione dei giovani (15-35 anni) rispetto al cambiamento climatico dal 2020 al 2022, grazie alla comparazione dei risultati di tre sondaggi sviluppati all’interno dei progetti “Climate Of Change” (sondaggio a cura di Ipsos, 2020), “People and Planet: A Common Destiny” (a cura di Mapa de Ideas, 2021), e “You Lead” (a cura di SWG, 2022). Il documento riporta alcuni dei risultati delle 3 survey con un focus sul contesto italiano, mettendo a confronto gli aspetti comuni per analizzarne l’andamento temporale. Lo scopo dell’analisi è fornire informazioni sulla percezione e sulla consapevolezza dei giovani in relazione al cambiamento climatico e ad altre questioni globali ad esso interrelate, nonché ad azioni, comportamenti necessari e a responsabilità individuali, collettive e politiche per affrontare queste tematiche. In totale, in Italia, ai questionari hanno risposto quasi 1.800 giovani.

Francesca Belotti, Arianna Bussoletti, FridaysForFuture. Rappresentazioni sociali del cambiamento climatico e pratiche d’uso dei social media. Teorie sociologiche e trasformazioni sociali, Franco Angeli Open Access, Milano, 2022, 139 pp.
Il libro affronta il tema dell’attivismo climatico giovanile a partire dall’esperienza di FridaysForFuture, analizzandone le rappresentazioni sociali del cambiamento climatico e le pratiche d’uso dei social media. Esso dà conto dei risultati di una ricerca qualitativa condotta con e sul gruppo romano del movimento. Attingendo alla teoria delle rappresentazioni sociali, le autrici analizzano il modo in cui le attiviste e gli attivisti percepiscono il cambiamento climatico: una crisi socio-ecologica che viene da lontano e ha effetti sul futuro, che riguarda ogni aspetto del mondo e ogni individuo, ma anche un problema generazionale i cui costi ambientali, sociali ed economici saranno pagati soprattutto dalle persone giovani. Inoltre, guidate dalla letteratura sull’attivismo digitale, le autrici esplorano il modo in cui attivisti e attiviste abitano i social media: come ambienti costitutivi dell’attivismo, in cui prassi politiche e mediali si definiscono a vicenda, ma anche come ambienti propri dell’età giovanile, caratterizzati da stili comunicativi differenziati per età. Le due esperienze legate al cambiamento climatico e agli usi politici dei social media influiscono l’una sull’altra dando vita a un movimento giovanile per il clima inedito, che ci racconta delle trasformazioni in corso nell’attivismo giovanile, ambientale e digitale.

Mario Oscar Llanos, Giovani, ecologia e educazione, in Orientamenti pedagogici, n. 2 (apr. – giu. 2022), pp. 5-12
I governi, anche se troppo lentamente, oggi acquisiscono la coscienza della necessità della cura ambientale e di conseguenza del dovere di effettuare un’operazione diffusa di sensibilizzazione e educazione ovunque e per tutte le età, al fine di prevenire le emergenze ambientali. La sensibilità ambientalista si concentra anche sulla pace e sul miglioramento della condizione dei poveri del mondo, per volgersi al cambiamento delle prassi quotidiane dello sviluppo. L’editoriale riassume l’evolversi del movimento dei giovani a favore dell’ambiente e dell’ecologia, per concentrarsi poi sul ruolo dell’educazione ambientale che deve accompagnarlo, definendone obiettivi e scenari in cui orientarsi.

books.mondadoristoreCreato da Greta Thumberg, The Climate book, Mondadori, Milano, 2022, 446 pp.
Greta Thunberg ha curato The Climate Book in collaborazione con oltre 100 esperti (geofisici e matematici, oceanografi e meteorologi, ingegneri, economisti, psicologi e filosofi) in modo da fornire a tutti noi quel sapere necessario per sviluppare una comprensione profonda delle crisi del sistema climatico che cambia e con cui siamo chiamati a misurarci. Greta condivide insieme a loro le personali storie di scoperta, dimostrazione e messa a nudo del greenwashing in tutto il mondo, rivelandoci fino a che punto siamo stati tenuti all’oscuro. Questo è uno dei nostri più grandi problemi, ma anche la nostra più grande fonte di speranza. Una volta che avremo il quadro completo, saremo in grado di agire e se lo sciopero di una studentessa è stato capace di accendere una protesta globale, cosa potremmo fare collettivamente, se solo ci provassimo? The Climate Book ci dimostra che tutti noi abbiamo la responsabilità di vivere nel periodo più decisivo della storia dell’umanità e che, insieme, possiamo fare ora ciò che all’apparenza è impossibile per garantire un futuro sicuro alla vita sulla Terra.
Collocazione Biblioteca: 19986

Daniela Aquadro Maran, Tatiana Begotti, Media Exposure to Climate Change, Anxiety, and Efficacy Beliefs in a Sample of Italian University Students, in International Journal of Environmental Research and Public Health, vol. 18, n. 17 (2021) – on line, pp. 1-11
La crisi climatica rappresenta una seria minaccia per la salute e il benessere delle persone. Per molti, la conoscenza del cambiamento climatico deriva dall’esposizione indiretta alle informazioni trasmesse attraverso i media. Tali contenuti possono suscitare una varietà di risposte emotive, tra cui rabbia, tristezza, disperazione, paura e senso di colpa. Preoccupazione e ansia sono risposte particolarmente comuni, solitamente denominate “ansia climatica”. Gli obiettivi principali di questo studio erano di analizzare come l’esposizione al cambiamento climatico attraverso i media si correla all’ansia climatica e all’autoefficacia individuale e collettiva e di valutare la relazione tra ansia climatica e convinzioni di efficacia. Alla ricerca hanno partecipato 312 studenti universitari italiani (di età compresa tra 18 e 26 anni), compilando un questionario anonimo. I partecipanti hanno riferito di essere stati esposti più volte alla settimana alle informazioni sui cambiamenti climatici, in particolare dai social media, dai giornali e dai programmi televisivi. Inoltre, i risultati hanno mostrato che l’attenzione prestata alle informazioni sui cambiamenti climatici non era solo positivamente correlata all’ansia climatica, ma anche all’autoefficacia individuale e collettiva.

Unicef, The Future We Want. Essere adolescenti ai tempi del COVID-19. Idee e propo-ste per un futuro migliore. Rapporto Novembre 2020, Unicef, Roma, 2020, 107 pp.
I giovani ripensano il futuro post COVID-19 e mettono per iscritto le loro raccomandazioni nel Manifesto “The Future We Want”, qui proposto. L’UNICEF Italia e l’Ufficio dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale (ECA), in collaborazione con diversi partner nazionali e locali, hanno chiesto a una ventina di giovani provenienti da diverse regioni del paese e rappresentanti di diverse realtà, di delineare attraverso un processo partecipativo un sondaggio online che nel mese di giugno è stato rivolto ai loro coetanei. Il sondaggio aveva come focus la soddisfazione per la propria vita, le relazioni interpersonali, il benessere economico, la sfera della scuola e del lavoro, l’ambiente e la salute. All’indagine hanno risposto oltre 2.000 giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Nel Rapporto sono riportati e commentati i risultati dell’indagine.

23619Xavier De Bénazé, Per un risveglio ecologico. Un “Eco-luogo” dei giovani universitari francesi, in Aggiornamenti Sociali, a. 71, n. 4 (apr. 2020), pp. 322-331
Nella campagna francese è sorto il Campus de la transition, un “eco-luogo” dove studenti universitari e giovani lavoratori sperimentano uno stile di vita sostenibile e si formano per affrontare le responsabilità professionali secondo lo stile dell’ecologia integrale.

Maria Piacente … [et al.], I movimenti giovanili e implicazioni pedagogiche, in Pedagogika.it, a. 24, n.1 (gen. – mar. 2020), pp. 5-60
È di grande attualità il tema dei nuovi movimenti giovanili ed in particolare hanno avuto grande risonanza i cortei ecologisti promossi da Greta Thunberg che hanno coinvolto e smosso le coscienze dei giovani in tutto il mondo riguardo ai temi ecologisti. Recentemente sono sorti anche altri movimenti con forte presenza giovanile, come ad esempio in Italia quello delle Sardine. Questo fenomeno sembra contraddire lo stereotipo di giovani e adolescenti rassegnati, disinteressati e “sdraiati” e costituisce per gli adulti uno spunto di riflessione pedagogica Nella prima parte del dossier troviamo cinque articoli di riflessione pedagogica sull’argomento, firmati da Giancarla Codrignani, Raffaele Mantegazza, Elena Marescotti e Franco Blezza. Nella seconda sono esposte le interviste effettuate agli studenti di tre istituti secondari superiori del Nord italia sul movimento ecologista. Chiude il dossier l’intervista a Ermes Maiolica (pseudonimo di un creatore di bufale virali), sulle “fake news” come movimento sommerso di protesta. Nel medesimo numero della rivista si trova anche l’articolo “Un villaggio per educare” (p pp.98-100), a cura di Alessia Todeschini, nel quale Raffaele Crescenzo risponde a una mamma preoccupata per l’interesse per la politica della figlia adolescente.

Ambiente, scuola e educazione

3cb07cf126_1Bianca La Placa … [et al.], WEEC 2024, un altro passo avanti. Numeri, voci e volti dal Dodicesimo Congresso mondiale dell’Educazione Ambientale, in .eco, a. 36, n. 1 (mar. 2024), pp. 11-42
Il dossier di questo numero riporta la cronaca del congresso mondiale dell’educazione ambientale svoltosi dal 29 gennaio al 2 febbraio ad Abu Dhabi. Dai contributi portati e dalle esperienze descritte si evince la maturazione di una comunità internazionale di educatori di ogni settore formale e no che guarda con fiducia al futuro. Il dossier di avvale di 15 articoli di autori vari.

Kit scolastico anno 2023-2024 – Scuola secondaria di secondo grado. Guida per insegnanti per affrontare i temi dello Sviluppo sostenibile a scuola, WeWorld, [Milano ; Bologna], 2024, 160 pp.
Questo Kit Didattico è stato realizzato nell’ambito del progetto “GENER-AZIONE 5. Le nuove GENERazioni in AZIONE per l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5“. Affronta i temi dell’Agenda 2030, mettendo in luce la trasversalità delle tematiche di genere per il raggiungimento dei diversi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Si propone come strumento utile per fornire approfondimenti sugli SDGs e promuovere attività didattiche da sperimentare in classe.

Claudio Tarditi, Sistemi ecologici, sistemi sociali e comunicazione: i presupposti epistemologici dell’educazione alla complessità, in Orientamenti pedagogici, vol. 70, n. 4 (ott. – dic. 2023), pp. 47-57
Il presente contributo intende in primo luogo chiarire i presupposti epistemologici dell’approccio sistemico-transdisciplinare all’ecologia, mostrando soprattutto i nessi tra sistemi biologici e sociali; in secondo luogo si vuole evidenziare la peculiarità dei sistemi sociali come sistemi comunicazionali in grado di interagire con i sistemi ecologici. La posta in gioco che si vuole evidenziare è che educare alla ecologia significa innanzitutto educare ad abitare la complessità.

COP_Scuole-Felici_590-3644-9.inddGiovanna Giacomini, Scuole felici. La pedagogia basata sul metodo danese nei servizi educativi 0-6 anni in Italia, Centro Studi Erickson, Trento, 2023, 143 pp.
Il libro presenta l’esperienza di “Scuole Felici”, una proposta educativa per la fascia 0-6 anni ispirata ai principi pedagogici del cosiddetto metodo danese e alla filosofia hygge (termine danese intraducibile, che indica un senso di calore e familiarità, ovvero una condizione di benessere psicologico caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la vita). Come spiega l’autrice, le diverse realtà che fanno parte della rete di Scuole Felici offrono un contesto educativo prevalentemente a contatto con la natura, per cercare di orientare, in termini qualitativi e attraverso una progettualità coerente e intenzionale, lo sviluppo armonico del bambino.
Collocazione Biblioteca: P0209

Valeria Schiavone, Educazione alla cittadinanza globale : un gioco di ruolo, in .eco, a. 35, n. 3/256 (set. 2023), pp. 61-64
L’articolo presenta il laboratorio di Educazione alla cittadinanza globale, basato sul gioco di ruolo “L’Assemblea delle Nazioni” creato da Mani Tese Formazione, per far sperimentare e approfondire il significato dell’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile. Si tratta di un gioco di ruolo che vede studenti e studentesse di una classe superiore impersonare i diplomatici che lavorano nell’Assemblea delle Nazioni Unite. L’autrice descrive le regole del gioco.

Gabriella Calvano … [et al.], Che cosa c’è di nuovo nell’educazione. O forse anche di antico, in .eco, a. 35, n. 2/255 (giu. 2023), pp. 23-45
Il dossier fa il punto sul mondo dell’educazione oggi: ai tanti insegnanti che nelle scuole italiane si industriano a non fare della scuola una vassalla dell’industria, un podio per i vincitori nella gara del darwinismo sociale, un museo di orrori ideologici e di errori scientifici si contrappone un clima di conservatorismo, di neoliberismo, di riduzione dei finanziamenti dei sistemi educativi o di varie forme di negazionismo, oltre ai problemi delle diseguaglianze, di abbandoni e povertà educative.

A cura di Roberto Camarlinghi e Mirta Da Pra Pocchiesa ; intervista a Chiara Giaccardi, Educare è prendersi cura delle ferite del mondo, in Animazione Sociale, n. 4/363 (2023), pp. 6-16
La nostra epoca ci assegna un compito inedito e inaudito: prenderci cura delle condizioni che permettono la vita sul pianeta, in tutte le sue forme, di fiorire e proseguire. Si apre un campo di ricerca che accomuna le generazioni: intervista a Chiara Giaccardi, docente di Sociologia e antropologia della comunicazione presso l’Università del Sacro Cuore di Milano.

Scuola di fronte alle crisi ambientali. Politiche, pratiche didattiche ed eco-narrazioni (La) 9791255680390Ermelinda De Carlo e Alessio Surian, La scuola di fronte alle crisi ambientali. Politiche, pratiche didattiche ed eco-narrazioni, Pensa Multimedia, Lecce, 2023, 161 pp.
A partire da un’attenta analisi dei processi e dei percorsi di educazione ambientale messi in atto dalla firma dell’Agenda 2030 in poi si propongono le eco-narrazioni come strumenti didattici in grado di promuovere il passaggio da una cultura antropocentrica ad una ecocentrica e potenti motori di sviluppo della consapevolezza ecologica. Il volume offre a docenti di ogni ordine e grado e studiosi ricerche evidence based, proposte didattiche a partire da storie a tema ambientale per la scuola e strumenti tradotti per l’Italia per monitorare l’intelligenza, la consapevolezza e l’affettività in ambito ecologico.
Collocazione Biblioteca: 20362

Monica Guerra, La natura dei luoghi. Rachel Carson, pettirossi e un senso di meraviglia, in Bambini, n. 4 (apr. 2023), pp. 14 – 18
L’articolo discute la centralità di un senso di vicinanza al mondo e alla natura per un’educazione ecologica, a partire da alcuni concetti propri della riflessione e dell’azione di Rachel Carson, analizzati facendo riferimento alla sua biografia e ad alcuni tra i suoi principali testi. In particolare si tratta dell’esperienza nella e della natura, del ruolo dell’adulto come facilitatore nella relazione con l’ambiente, del valore della scrittura e del senso di meraviglia come sguardo dell’infanzia e postura fertile nell’età adulta.

Alessio Surian … [et al.] ; Coordinamento a cura di Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Piano di Azione Nazionale Educazione alla Cittadinanza Globale. PAN ECG, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, [Roma : Firenze], 2023, 21 pp.
Questo Piano di Azione traduce operativamente gli intenti della Strategia Nazionale di Educazione alla Cittadinanza Globale approvata formalmente dal Comitato Interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS) in data 11 giugno 2020 . Il tavolo di lavoro che ha elaborato il documento ha visto la partecipazione di molti enti del pubblico e del privato sociale. Il Piano orienta l’educazione della cittadinanza verso una dimensione globale equa, inclusiva e sostenibile, e descrive le attività da svolgere in Italia nelle scuole, nelle università, con i Comuni e gli enti locali anche per diffondere i valori dell’Agenda 2030. Storicamente l’idea di educazione alla cittadinanza globale nasce dai valori e le metodologie fondanti di tre diverse cornici: educazione civica, ai diritti umani e all’uguaglianza di genere, educazione ambientale ed educazione allo sviluppo sostenibile. In questo senso l’educazione alla cittadinanza globale risulta essere un concetto sommativo e integrativo, che si è costruito nel tempo a partire da una serie di parole chiave: interconnessione, solidarietà, cittadinanza attiva e responsabile, responsabilità condivisa, visione comune, rispetto dei diritti umani.

percorsi-di-educazioneA cura di Elisa Crupi … [et al.], Percorsi di educazione civica. Cittadini nella scuola e nel mondo, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Roma, 2022, 120 pp.
Il progetto di Libera è un lavoro diffuso in ambito formativo ed educativo, nel contrasto alle pedagogie mafiose, e nella promozione di spazi, occasioni e strumenti per rafforzare in ogni comunità la diffusione di pratiche di educazione civile nelle scuole di ogni grado. I percorsi suggeriti si rivolgono sia agli studenti che ai docenti. I temi proposti per la scuola primaria sono la relazione, le emozioni, le regole, l’ambiente. Per la scuola secondaria sono la Costituzione, la Giustizia, il web, le mafie, il lavoro. Tali contenuti vengono proposti attraverso schede (con bibliografia e sitografia per approfondimenti), attività laboratoriali, confronto finale.
Collocazione Biblioteca: H0110

Progetto “Changemakers for Climate Justice. Giovani in azione per la giustizia climatica” ; coordinamento del progetto editoriale: Rosella Reverdito, Pandora Società Cooperativa Sociale, #Peerforclimate. Guida per insegnanti. Istruzioni per l’utilizzo della peer education a scuola per affrontare i temi del Cambiamento Climatico, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), [s.l.], 2023, 22 pp.
Questa guida è stata realizzata nell’ambito del progetto “Changemakers for Climate Justice. Giovani in azione per la giustizia climatica” . La Guida utilizza il metodo educativo della Peer Education (educazione tra pari) per affrontare il tema del cambiamento climatico e della giustizia climatica e per contribuire al consolidamento delle conoscenze dei giovani studenti in quanto cittadini attivi e responsabili.

Mario Salomone, Le quattro centralità dell’educazione ambientale.eco, a. 34, n. 3/252 (set. 2022), pp. 4-6
Nel corso dei due giorni (19-20 maggio 2022) di convegno internazionale “Nature in Mind”, promosso dall’Arma dei Carabinieri in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità sono emerse quattro centralità principali:1) la natura è la “città” che l’umanità abita e ciò richiede eco-cittadinanza e eco-civismo, cioè cittadini attivi, consapevoli e responsabili; 2) la centralità dell’educazione formale, non formale e informale e quindi la necessità della rigenerazione dell’apprendimento, dei suoi modelli e dei luoghi in cui l’apprendimento avviene; 3) la centralità del camminare insieme, intesa come la collaborazione e l’impegno della comunità globale per la tutela della casa comune; 4) il ruolo del “pubblico” che agisce con un approccio da democrazia avanzata, inclusiva e partecipata, interpretando al meglio lo spirito della Costituzione.

Brunella Librandi, La scuola può stimolare l’impegno della comunità nella riduzione dello spreco alimentare?, in La Salute umana, n. 286 (apr. – giu. 2022), pp. 72-76
L’articolo presenta il progetto promosso da Cipes Toscana APS “Meno spreco Più risorse per tutti” che anima il concorso per le scuole, con l’intento di sviluppare nelle giovani generazioni la consapevolezza che il buon uso del cibo favorisce il bene comune, l’acquisizione di abilità (cucinare gli avanzi, leggere le etichette durante la spesa, attuare la raccolta differenziata dei rifiuti…) che si trasformino in abitudini quotidiane dei ragazzi e delle loro famiglie.

imagesA cura di Claudia Palazzetti; in collaborazione con ASVIS, scuole GREEN, Liceo Classico e Linguistico Mariano Buratti, Educare alla sostenibilità. Contributi per una transizione ecologica della didattica, WinScuola, Roma, 2022, 150 pp.
Spiegare a scuola i cambiamenti climatici e la globalizzazione economica, guidare al risparmio energetico e alla differenziazione dei rifiuti, sono interventi importanti. In questo libro, i punti di vista delle strategie educative, dell’arte, della ricerca agroalimentare, della filosofia, del diritto, della letteratura, per ispirare ogni docente, di ogni ordine di scuola, che abbia a cuore la formazione di migliori abitanti di questo pianeta. Il volume raccoglie nelle sue pagine e nelle estensioni online attivabili da QR Code studi, approfondimenti ed esperienze offrendo spunti di riflessione secondo diverse prospettive e proposte operative da applicare nella didattica quotidiana.
Collocazione Biblioteca: 19977

Giuditta Alessandrini, Non siamo i padroni della terra. Educare alla cultura della sostenibilità, Franco Angeli, Milano, 2022, 136 pp.
Il volume intende offrire a formatori, educatori e insegnanti e a chi ha responsabilità organizzative nelle Risorse Umane un sentiero di riflessione verso un futuro sostenibile. Ripercorre i temi-cardine di una cultura educativa alla sostenibilità: come sviluppare una consapevolezza che sappia diventare capacità di scelta del cittadino e quali azioni prefigurare di fronte ai temi degli stili di vita ecosostenibili, del contrasto alle disuguaglianze, della diversity, del digitale e della sfida della complessità. Il volume è arricchito dalla Presentazione di Massimiliano Costa, professore ordinario di Pedagogia generale e del lavoro presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e dalla Postfazione della presidente ASviS Marcella Mallen.
Collocazione Biblioteca: 19672

A cura di Maja Antonietti … [et al.], Educazione e Natura. Fondamenti, prospettive, possibilità, Franco Angeli, Milano, 2022, 224 pp.
Il volume, a partire dal binomio educazione/natura, approfondisce questioni in merito all’ampio campo dell’educazione all’aperto, in una lettura corale che intende restituire l’eterogeneità di approcci, scelte, sfumature possibili. Il testo, infatti, sviluppa la riflessione in diverse direzioni attraverso sguardi che provengono da ambiti disciplinari diversi (antropologico, architettonico, biologico, geografico, naturalistico, pedagogico e didattico, psicologico, etico…), ma unitamente tesi verso il superamento di visioni riduzioniste che rischiano di impoverire il dibattito sul tema e di non garantire possibilità di impatto e di cambiamento. Quel che ne emerge è una poliedricità, legittima e credibile, che, anziché sintetizzare e ridurre, apre a ulteriori piste di ricerca un discorso pubblico non più rimandabile.

9791259820402_0_536_0_75Serge Latouche, con Simone Lanza, Il Tao della decrescita . Educare a equilibrio e libertà per riprenderci il futuro, Il Margine, Trento, 2021, 115 pp.
In un dialogo serrato con Lanzo, Latouche rivela che avrebbe potuto, e forse dovuto, proclamarsi un “ateo della crescita” o, a essere rigorosi, un fautore dell'”a-crescita”. Dal momento che, mentre alcune cose possono crescere esponenzialmente, altre invece non devono farlo, se ci si accorge che minano le basi del nostro vivere insieme. In un mondo minacciato dai cambiamenti climatici, anche l’espressione “sviluppo sostenibile” è di fatto un ossimoro: lo sviluppo in sé e per sé è palesemente non sostenibile e la nostra stessa sopravvivenza richiede nuovi schemi di pensiero.
Collocazione Biblioteca: 20226

Livia Barbareschi … [et al.], “Un Manifesto” e una rete per l’educazione sostenibile, in .eco, a. 33, n. 4/248 (dic. 2021), pp. 11-26
Il dossier raccoglie diversi contributi sul tema dell’educazione sostenibile, intesa come sistema di istruzione coerente ed ecologico come ispirazione, contenuti, metodi, amministrazione. Gli articoli sono: 1) “Il senso di una sfida. Una scuola eretica per una educazione sostenibile”; 2) “Garantire una visione sistemica del sapere” di Livia Barbareschi; 3) “Scuola sconfinata. Proposta per una rivoluzione educativa” di Pier Luigi Cavalchini, Luisa Piarulli; 4) ” Scuola: una rigenerazione da concretizzare” di Maria Antonietta Quadrelli.

A cura di Francesca Ciabotti, Ilaria Mussini, Sguardi ecologici, in Bambini, n. 6 (giu. 2021), 25-56
Secondo gli autori, la relazione con i contesti esterni e naturali e una nuova idea di educazione ecologica devono entrare a far parte dei curricoli quotidiani dei servizi e delle scuole dell’infanzia, promuovendo un orientamento culturale attento alle connessioni profonde tra l’essere umano, la natura e diversi ambienti di vita, che vanno riconosciuti come luoghi di formazione, spazi privilegiati ed educanti delle esperienze di crescita. L’approfondimento proposto cerca di rispondere sul piano teorico ed esperienziale alla domanda su come declinare nei servizi e nelle scuole la costruzione comunitaria di una coscienza ecologica, definendo il ruolo degli adulti che accompagnano i bambini nei loro percorsi di curiosità, esplorazione e ricerca.

Ambiente e salute fisica e mentale

imagesLuigi Janiri … [et al.], Cambiamento climatico e salute mentale. Dall’ecologia della mente alla mente ecologica, Raffaello Cortina, Milano, 2023, 369 pp.
Il cambiamento climatico non sta solo modificando l’ambiente a breve e a lungo termine. Sta anche generando gravi problemi di salute mentale che dipendono dai contesti, dalla vulnerabilità dei gruppi e del singolo, e dall’impatto di tale cambiamento sulle diverse realtà territoriali. Il clima influenza profondamente la società e l’economia, e le crisi globali rappresentano una minaccia per il benessere psichico. Queste trasformazioni complesse fanno emergere nuovi fenomeni psichici di rilievo per la psicologia e la psichiatria, come l’eco-ansia, il lutto ecologico, la solastalgia, fino a vere e proprie condizioni patologiche.
Collocazione Biblioteca: 20229

 A cura di Angela Fedi, Community Psychology in the face of the climate crisis: What contributions?, in Psicologia di Comunità, vol. 19, n. 1 (2023), pp. 5-124
Gli articoli raccolti nella monografia intendono mettere in evidenza come la psicologia di comunità possa contribuire alla comprensione della crisi climatica e all’intervento su di essa da parte di persone, gruppi, organizzazioni e comunità. I titoli degli articoli sono i seguenti: 1) “Climate change and community psychology: exploring environmental and wider social challenges” di Miles Thompson et al.; 2) “Las Universidades frente a la crisis ambiental. Un estudio exploratorio sobre el anclaje socio-ecológico de las representaciones sociales elaboradas en el ámbito de la red UAGAIS (Universidades Argentinas para la Gestión Ambiental y la Inclusión Social)” di Laura Soledad Norton et al.; 3) “How climate change is changing us. A pilot study on whether negative and positive affect towards climate change promote environmental engagement or unhealthy behaviors” di Minou Ella Mebane et al.; 4) “Engaging young Mindchangers in climate action: a case study of two European regions” di Mara Martini et al..

A cura di Piero Dominici, Sara Petroccia, Inhabiting complexity in the society of systemic emergencies, in Salute e società, a. 22, n. 1 (2023), pp. 5-151
La monografia raccoglie i contributi di studiosi di varie discipline che, da differenti prospettive, esplorano il rischio sistemico, l’emergenza e gli strumenti per farvi fronte. I titoli degli articoli sono i seguenti: 1) “Emergency is social complexity” di Piero Dominici, Sara Petroccia, 2) “Breaking free of conceptual frameworks and learning how to learn” di Garry Jacobs, Janani Ramanathan; 3) “The storm of creative destruction. Understanding the “damage-remedy” logic of capitalism in times of pandemics” di Roberta Iannone, Ilaria Iannuzzi; 4) “The error role in risk perception” di Cleto Corposanto, Beba Molinari; 5) “From criticism of protocols to criticism of the diagnostic practice. The sociological contribution to psychiatric practice in an age of mental illness epidemics” di Enrico Caniglia; 6) “A Bigger Fear. 1942-2022: Calamities and social change from Sorokin to Deaton” di Andrea Pitasi; 7) “Risk communication in calamity society” di Sara Petroccia; 8) “Emergency and deservingness: young people in the Italian pandemic debate” di Alessandro Martelli et al.; 9) “The pandemic and sustainable peace. A combination yet to be understood” di Roberta Iannone, Romina Gurashi; 10) “From emergency to emergence. Learning to inhabit complexity and to expect the unexpected” di Piero Dominici.

51qajP2z++L._AC_UF1000,1000_QL80_Donata Francescato, Manuela Tomai, Manuale di psicologia di comunità. Teorie, metodi, esperienze per il benessere delle società contemporanee, Carocci, Roma, 2023, 462 pp.
Il volume vuole diffondere i valori, i costrutti teorici e i metodi di intervento sviluppati dagli psicologi di comunità per affrontare problemi individuali e collettivi, locali e globali per promuovere futuri migliori. In particolare, si segnala il capitolo 16 “Psicologia di comunità e cambiamenti climatici”, dove sono affrontati gli argomenti: Ampliare il paradigma ecologico includendo anche l’ambiente naturale; Cambiamenti climatici, salute, comunità e covid-19 sono parenti stretti; I problemi ambientali sono sistemici: cambiamenti fisici, chimici, biologici e sociali interagiscono e si rinforzano a vicenda; Che cosa possiamo fare come psicologi?; Come coniugare il benessere biofisico del pianeta e il benessere sociale sviluppando un senso di comunità planetario.
Collocazione Biblioteca: 20590

 Liliana Cori, Fabrizio Bianchi, Relazione tra scienza e politica nel contesto ambiente e salute, in Il Punto, A. 1, n. 3 (lug.-set. 2022) – on line, pp. 38-41
Le scelte che tutelano la salute dei cittadini nei riguardi dei rischi ambientali sono difficili per le pressioni del contesto economico. La sfida principale per le politiche in ambiente e salute è la necessità di essere intersettoriali, con i connessi rischi di conflittualità con altre politiche. Perciò é essenziale che le decisioni di sanità pubblica siano basate su evidenze scientifiche rigorose, capaci di affrontare le posizioni dubbiose o l’opposizione che può venire da una parte dei portatori di interesse in campo. Purtroppo invece non mancano esempi di completo disaccoppiamento tra risultati della ricerca e decisioni politiche anche perché sulla diversità del punto di vista del ricercatore e dell’amministratore agiscono elementi di cultura, di mandato, di prospettiva. Seguono altri due articoli sul tema dell’ambiente e della salute: Cambiamento climatico: anche il NEJM accende la sveglia, a cura della redazione de il Punto (pp. 42-44); Il ruolo dei medici nel rispetto dell’ambiente e della salute (pp. 45).

Guido Viale … [et al.], Ambiente e salute: one planet, one health, in La Salute umana, n. 290 (apr. – giu. 2023), pp. 25-76
Partendo dalla Carta programmatica dell’Associazione Medici per l’Ambiente, che impegna i partecipanti allo studio, ricerca e diffusione delle conoscenze scientifiche nell’ambito del rapporto tra ambiente e salute, il dossier affronta il tema della coincidenza tra cura dell’ambiente e della salute, attraverso diversi argomenti (impronta ecologica dei servizi sanitari, pratiche di cittadinanza attiva, prevenzione, il ruolo dei medici sentinella per l’ambiente, l’inquinamento e le conseguenze sulla salute).

61LGpJW8WaL._AC_UF1000,1000_QL80_Bruno M. Mazzara, Società dei consumi e sostenibilità. Una prospettiva psicoculturale, Carocci, Roma, 2023, 299 pp.
Il libro esplora le origini e le caratteristiche della cultura del consumo esaminando, anche da un punto di vista storico, le interconnessioni fra le dinamiche sociali, economiche, politiche e quelle psicologiche. Si intende così chiarire perché è così difficile immaginare e perseguire un cambiamento nella direzione di un modello di società realmente sostenibile e nel contempo offrire indicazioni su come superare questo scarto tra la gravità della situazione e l’impegno delle persone e delle istituzioni. A questo fine si esaminano alcune modalità di funzionamento dei processi psicologici, specie con riferimento al rapporto che abbiamo con l’ambiente e al ruolo dei consumi nella nostra vita mentale, approfondendo anche come questi temi sono costruiti nella comunicazione sociale. L’autore è docente di Psicologia dei consumi presso l’Università La Sapienza di Roma.
Collocazione Biblioteca: 20587

UNICEF … [et al.], Il malessere dei giovani, in La ricerca, a. 9, n. 23 (dic. 2022), pp. 38-51
Il dossier tratta del vertiginoso aumento dei ragazzi in età adolescenziale affetti da una qualche forma di disturbo della salute mentale, con un particolare focus sull’ambiente scolastico. Si segnala in particolare l’articolo “L’eco-ansia: una nuova forma di malessere, soprattutto giovanile” che tratta del tema dell’eco-ansia, la “sensazione di angoscia legata alla crisi ambientale globale”, in particolare il suo effetto sui giovani, le loro strategie per gestirla e quali sarebbero i modi più sani per aiutarli ad affrontarla.

Rosalba Altopiedi, Crisi climatica e pandemia. Il posto del pensiero critico, in Studi sulla questione criminale, a. 17, n. 1 (2022), pp. 11-33
L’articolo propone una riflessione congiunta sul clima e la crisi pandemica. Supponendo che la crisi climatica sia diretta conseguenza del modello economico capitalista basato sullo sfruttamento di risorse e persone, la pandemia è la conseguenza più chiara della dimensione globale di questa crisi. L’articolo propone una lettura criminologica di queste correlazioni nell’ottica della “green criminology”.

ecoansia-i-cambiamenti-climatici-tra-attivismo-e-paura-9788859030072Matteo Innocenti, Ecoansia. I cambiamenti climatici tra attivismo e paura, Erickson, Trento, 2022, 152 pp.
È possibile avvertire un senso di vero sgomento, consapevoli dei disastrosi effetti che anche le più semplici azioni quotidiane stanno avendo sul futuro del pianeta e su quello delle generazioni che verranno. Prendere coscienza della propria «ecoansia» è tuttavia il primo passo per modificare radicalmente il proprio modo di vivere, così da trovare la consapevolezza di essere parte integrante del sistema ecologico, ad esempio attraverso la biofilia, cioè la ricerca attiva di armonia nell’interazione individuale e collettiva con la natura. “Ecoansia”, dopo aver descritto le principali conseguenze psicologiche del cambiamento climatico, passa in rassegna le strategie che si potrebbero utilizzare per ridurne gli effetti sulla vita e la salute delle persone, sia quelle direttamente esposte a drastici mutamenti ambientali sia quelle che soffrono a causa dell’esposizione mediatica a essi.     
Collocazione Biblioteca: 19274

A cura di Alfredo Mela, Elena Battaglini, Concetti chiave e innovazioni teoriche della sociologia dell’ambiente e del territorio del dopo Covid-19, in Sociologia urbana e rurale, a. 44, n. 127 (2022), pp. 7-136
Gli articoli raccolti nella monografia di questo numero sono i seguenti: 1) “Covid-19, città ambiente e territorio: verso una sociologia spazialista?” di Alfredo Mela, Elena Battaglini; 2) “Mobilità e identità multi-locali” di Matteo Colleoni, Simone Caiello; 3) “Periferie: dal gioco degli opposti all’arcipelago urbano” di Giampaolo Nuvolati; 4) “Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia” di Daniela Ciaffi, Emanuela Saporito; 5) “Metamorfosi urbane in tempo di pandemia: alcune riflessioni” di Antonietta Mazzette; 6) “Progetto e abitare tra monoscalarità e transcalarità. Riflessioni a margine di una crisi pandemica” di Leonardo Chiesi, Paolo Costa; 7) ” Coevoluzione: la sfida di uno sguardo sistemico” di Ilaria Beretta; 8) “Natura o tecnica? Sars-Cov-2, nuovi materialismi e critica dell’Antropocene” di Luigi Pellizzoni; 9) “Per una sociologia dell’evento spaziale” di Alfredo Mela; 10) “Territorio e metaterritorio come spazio di relazioni” di Elena Battaglini.

Bruno Latour ; traduzione di Simona Mambrini, Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia, Einaudi, Torino, 2022, 176 pp.
Bruno Latour, il piú importante filosofo francese contemporaneo, partendo dalla pandemia vuole indicarci il disegno piú ampio sotteso a ciò che sta accadendo intorno a noi: il Nuovo Regime Climatico. Il suo è un appello appassionato e poetico a ripensare il piccolo spazio in cui viviamo, a percepirne la bellezza e l’unicità.
Collocazione Biblioteca: 19960

Immagine 2024-05-31 222525Lars Moratis,Proposing Anticipated Solastalgia as a New Concept on the Human-Ecosystem Health Nexus, in EcoHealth, vol. 18, n. 4 (dic. 2021) – on line, pp. 411-413
Oltre a rappresentare se stessa come una crisi sanitaria immediata, la pandemia di COVID-19 si è trasformata in una miriade di crisi, in particolare una crisi economica, che ha comportato un temporaneo ripristino ambientale, come sottoprodotto della decelerazione dell’attività economica. Tuttavia, la natura temporanea di questo ripristino sembra evidente e presto i livelli di inquinamento atmosferico supereranno ancora i livelli registrati prima della pandemia . È noto da tempo che gli esseri umani reagiscono allo stato del loro ambiente in cui vivono. Tra le concettualizzazioni più popolari delle emozioni della Terra c’è la solastalgia, un concetto sviluppato intorno al 2003 che descrive una forma specifica di malinconia connessa all’intensa desolazione dovuta allo stato percepito negativamente del proprio ambiente domestico. L’episodio in corso, o pausa dell’Antropocene, può dar luogo all’identificazione di una variante della solastalgia, ovvero la solastalgia anticipata, che non riguarda solo l’esperienza vissuta di ripristino ambientale e i sentimenti di angoscia che l’accompagnano come risultato di aspettative riguardo al futuro, ma anche l’anticipazione di esperienze di degrado ambientale come risultato di un ravvivato apparato economico.

A cura di Katarzyna Drabicka, Climate action in the post-COVID world. Insights from EU-funded projects on how to build forward better, European Commission, Luxembourg, 2021, 46 pp.
L’epidemia di COVID-19 e la crisi climatica hanno esacerbato problemi esistenti, soprattutto a danno dei più vulnerabili. Alla luce di questo, il documento presenta le raccomandazioni della comunità scientifica ai decisori politici per mettere in atto un reale cambiamento verso una società più rispettosa dell’ambiente, che permetta uguaglianza e prosperità per tutti. Tali raccomandazioni sono frutto di alcuni progetti di ricerca e sviluppo finanziati dall’Unione Europea.

Marco Aime … [et al.], Dopo il virus. Cambiare davvero, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2020, 150 pp.
Il libro raccoglie il contributo di diversi autori che cercano, ognuno sui suoi temi di studio e con le sue competenze, di riflettere sul cambiamento imposto alla nostra società dal drammatico impatto con l’epidemia di Covid-19 e dalle conseguenti restrizioni alla nostra vita personale e sociale.
Collocazione Biblioteca: P0048

9788865316603_0_424_0_75Cosimo Schinaia, L’inconscio e l’ambiente. Psicoanalisi ed Ecologia, Alpes Italia, Roma, 2020, 152 pp.
La psicoanalisi è una preziosa risorsa per approfondire lo studio dei meccanismi di difesa individuali e comunitari che impediscono la piena e matura consapevolezza della gravità della crisi ambientale. Di fronte all’evidenza oggettiva dei danni subiti, ma anche di quelli che potenzialmente possiamo provocare, di cui è sempre più chiaro quali siano la grandezza e la pericolosità, stentiamo a prendere atto emotivamente, prima ancora che cognitivamente, di quello che è successo, di quello che sta avvenendo e di quello che ancora potrà succedere. Secondo l’autore, psichiatra e psicoanalista, risulta impossibile parlare di un immaginario individuale senza considerare quello collettivo, che lo sottende e anzi lo impregna, in un rapporto di codeterminazione reciproca. Non possiamo attestarci sull’immagine di un ambiente che sia solo un fuori sganciato dalla rappresentazione che abbiamo al nostro interno. Il libro, in un intreccio di riflessioni tra le storie e le narrazioni individuali che prendono vita nella stanza di analisi e l’immaginario collettivo, mette in luce i confusi investimenti affettivi e le angosce che sono alla base delle difese patologiche, tra cui negazione, rimozione, intellettualizzazione, scissione, dislocamento, diniego.
Collocazione Biblioteca: 19978

Giuseppe Castellani, Le malattie ambientali: sindromi in via di definizione, in Psicologia contemporanea, n. 279 (mag. – giu. 2020), pp. 74-79
Col termine Malattie Ambientali (MA) si intendono quelle patologie in rapporto diretto con l’inquinamento o altri fattori ambientali. Esse inducono caratteristiche sintomatiche compresi danni neuropsicologici, quali difficoltà della memoria, dell’attenzione e della capacità di concentrazione.. L’articolo si concentra soprattutto sulle possibilità diagnostiche, terapeutiche e psicoterapeutiche

Sitografia

Agenzia Europea per l’Ambiente
Agenzia per la Coesione Territoriale – Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Associazione Società INformazione Onlus – Diritti Globali
Associazione per la Decrescita
ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Casa Comune A.P.S.
CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale
Chiesa Cattolica – Enciclica “Laudato sii”
Copernicus – European State of the Climate
Eco Health Alliance
Economia Solidale Circolare
European Commission – Environment
European Environment Agency
FOCSIV – Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione
Food Systems Summit
Fridays for Future
Fridays for Future Italia
IFSW – International Federation of Social  Workers – IFSW Climate Justice Program
International Organization for Migration | IOM, UN Migration
IPCC – The Intergovernmental Panel on Climate Change
ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Lancet – The 2022 Global Report of the Lancet Countdown
Legambiente
LUMI
Manitese
M.I.R. – Movimento Internazionale della Riconciliazione – La colomba e il ramoscello
Osservatorio Placido Rizzotto – Rapporto Agromafie e Caporalato
SDG Watch Europe
Slow Food
SNPA – Sistema Nazionale per la Protezione per l’Ambiente
United Nations – Sustainable Development Goals
Unicef Italia : clima e ambiente
WeWorld
WMO – World Meteorological Organization

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