Simona Ardesi, Operatori sociali e avvocati. Sfida del dialogo di fronte alla complessità delle relazioni familiari, in Lavoro sociale, vol. 22, n. 2 (apr. 2022), pp. 33-37
Nelle aule dei tribunali per minorenni o nei tribunali ordinari spesso avviene l’incontro/scontro tra operatori sociali e avvocati. L’articolo sviluppa queste tensioni cercando di scoprire come l’avvocato possa essere una risorsa per l’operatore e l’avvocato riconsiderare l’operatore alla luce della sua funzione d’aiuto nelle relazioni familiari.

Paola Fusaro, Potenziamento del ruolo di coordinatore di comunità. Un’esperienza polifonica significativa, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 52, n. 2 (primavera 2022), pp. 36-39
L’articolo è frutto di una riflessione relativa ad un intervento formativo, realizzato con otto coordinatrici di altrettante comunità di accoglienza, per ragazze adolescenti e donne con bambini di diverse province lombarde. Dalla esperienza si evince il ruolo centrale del coordinatore per il buon funzionamento della comunità, a tale scopo è necessaria un’adeguata formazione e un efficace accompagnamento al ruolo stesso.

cop2201[1]Diego Barbisan, Sabrina De Bortoli, Diana Pozzobon, Facciamo spiegare ai bambini, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 52, n. 1 (2022), pp. 33-36
Attraverso il racconto di due storie che coinvolgono due bambini e i loro genitori multiproblematici, l’articolo propone una modalità operativa di intervento nell’ambito della tutela dei minori che mira a coinvolgere i bambini facendo loro raccontare cosa vedono e fanno per sé e per i loro genitori. Lo scopo è contribuire all’integrazione interna delle esperienze attraverso cui i bambini si stanno costruendo, affinché essi possano non ripetere questa loro storia nella vita da adulti. Secondo gli autori, rispettivamente psicologo psicoterapeuta e assistenti sociali operanti in équipe presso un consultorio pubblico, è necessario sviluppare interventi rivolti ai minori, ma che coinvolgano anche fisicamente la loro famiglia di origine.

Marco Giordano, Come i servizi sociali italiani promuovono l’affidamento familiare, in Autonomie locali e servizi sociali, a. 44, n. 3 (dic. 2021), pp. 655-670
L’articolo evidenzia alcuni degli elementi più significativi emersi durante un lavoro di ricerca qualitativa sul tema dell’affidamento familiare in Italia. In particolare si è inteso descrivere le attività e le metodologie attuate dai Centri Affidi, pubblici e di Terzo settore, nel lavoro di promozione dell’affidamento familiare e di reperimento di famiglie disponibili ad accogliere minorenni. La ricerca si è interamente svolta in Italia, con una distribuzione delle realtà studiate per il 50% al Nord e per l’altro 50% al Centro-Sud del Paese.

Ariella Casartelli, Francesca Merlini… [et al.], Questioni di genere tra pandemia e servizi, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 51, n. 4 (autunno 2021), pp. 1-18
La monografia di questo numero accoglie il lavoro di indagine e riflessione sul mondo del lavoro sociale in cui il diritto alla diversità e le garanzie di uguaglianza non riescono ancora a trovare il giusto spazio di ascolto e la traduzione in adeguate politiche di settore. Gli articoli: 1) “Cambio di strategia” di Daniela Oliva; 2) “Violenza di genere: dall’analisi del fenomeno alle strategie di intervento” di Daniela Loi et al.; 3) “L’esperienza del centro LDV dell’azienda USL di Modena” di Monica Dotti; 4) “Abbi cura di lei” di Anna Paola Lacatena; 5) “Lavorare con l’alta conflittualità genitoriale” di Giulia Moretto. Sulla violenza domestica si consultino anche il documento dell’Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE), Guide for Social Service Officers in Assisting Victims of Domestic Violence. A compilation of relevant international instruments and Kosovo legislation for Centres for Social Work, OSCE, Vienna, 2021, 26 p e il Il piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, Roma, 2021, 58 p.

COP_LS_4-2021-758x1024[1]Pietro Segreto, Violenza minorile in Italia. I risultati della II indagine nazionale e la necessità di un sistema di monitoraggio, in Lavoro sociale, vol. 21, n. 4 (ago. 2021), pp. 44-48
In Italia manca ancora oggi un sistema per monitorare il maltrattamento minorile. La seconda indagine nazionale, condotta per l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza da CISMAI e Terres des Hommes, riaccende i riflettori sul tema e torna a chiedere con forza alle istituzioni un sistema di raccolta dati su scala nazionale per monitorare i fenomeni di violenza sui minori. L’articolo riporta e analizza i dati principali dell’indagine. Sullo stesso numero della rivista si segnala anche l’articolo  di Claudia Zanchetta… [et al.], Tecnologie e sociale, pp. 17-27

Paola Milani, Sostenere la genitorialità. Prevenzione, protezione e tutela dei minori, in Lavoro sociale, vol. 21, n. 4 (ago. 2021), pp. 5-9
In tema di tutela e protezione di minori a rischio di maltrattamenti, l’autrice propone una riflessione su come costruire una corretta corrispondenza tra bisogni delle famiglie e la risposta sociale fornita, rafforzando il paradigma preventivo e comunitario. Si veda inoltre l’articolo di Camilla Landi, Prendersi cura dei legami familiari. Riflessioni sui servizi per il diritto di visita e di relazione, in Lavoro sociale, vol. 20, n. 2 (apr. 2020) pp. 10-16

A cura di Virginia Ciaravolo, Violenza di genere dalla A alla Z, Armando, Roma, 2021, 363 p.
Il libro vuole essere un vademecum per chiunque voglia interessarsi al problema della violenza di genere. Gli autori operano tutti nel settore del contrasto e della prevenzione, descrivono quindi anche delle prassi operative, quali i Centri antiviolenza, le Case Rifugio il servizio 1522, il Percorso Rosa nei Pronto Soccorso, con l’intento di migliorare un lavoro di rete, di formazione e prevenzione. Viene anche riportata e commentata la giurisprudenza in merito.
Collocazione Biblioteca: 19102

l s 4 sMatteo Moscatelli, Elisabetta Carrà, Chiara Ferrari, La lente dell’impatto familiare come punto di vista strategico sull’efficacia degli interventi. Le Family Impact Checklist in un progetto per il contrasto alla povertà educativa minorile, in Lavoro sociale, vol. 21, n. 4 supplemento (ago. 2021) – on line, pp. 61-78
Il contributo presenta un’applicazione dell’approccio Family Impact Lens nell’ambito di un progetto volto a contrastare la povertà educativa dei bambini di 0-6 anni in un quartiere periferico del Comune di Novara. Secondo tale approccio, nel progettare, attuare e valutare politiche e pratiche vanno attentamente considerate le ricadute sul benessere delle famiglie, applicando una metodologia multidimensionale. Lo studio presenta l’applicazione del modello durante la seconda annualità del progetto, in cui sono state sviluppate e utilizzate cinque Family Impact Checklist che, oltre a monitorare il modus operandi degli operatori coinvolti, hanno anche promosso un processo metariflessivo da parte degli operatori stessi, rispetto all’acquisizione di una cultura family oriented. I dati raccolti suggeriscono che va migliorata la capacità di trattare le diversità presenti nelle famiglie beneficiarie del progetto e di favorire un loro effettivo coinvolgimento nelle diverse azioni realizzate, mostrando anche differenze significative tra i diversi operatori sociali.

A cura di Giuliana Costa, Alessandra Decataldo, Alessandro Martelli, Giovani in scene di cura, Autonomie locali e servizi sociali, n. 2 (ago 2021), pp. 211-334
La monografia contiene diversi articoli sui giovani (bambini, adolescenti e giovani adulti) che da un lato sono prestatori di cura (caregivers) verso familiari e dall’altro sono a loro volta riceventi cura (care recipients/care leavers) nel contesto italiano. I contributi mettono a fuoco esperienze, condizioni e vissuti di queste giovani persone, attraverso ricerche empiriche sia con taglio retrospettivo, sia prospettico. Dopo un articolo introduttivo alla monografia ad opera dei curatori, gli articoli sono i seguenti: 1) “Gli young caregiver. Una ricerca sul caso italiano” di Alessandra Decataldo, Paola Enrica Limongelli; 2) “Il coinvolgimento dell’infanzia nella cura della malattia eterovissuta: modalità di supporto e implicazioni relazionali” di Manuel Finelli; 3) “È il mio progetto di affido! La partecipazione dei bambini e delle bambine nella progettazione e realizzazione degli affidi familiari” di Valentina Calcaterra, Camilla Landi; 4) “Formarsi insieme: care leavers e assistenti sociali in un percorso per promuovere la partecipazione dei bambini nei contesti di tutela” di Silvia Fargion, Diletta Mauri, Angela Rosignoli; 5) “Immagini di finire sotto il ponte: quando i giovani discutono il proprio care leaving” di Andrea Nagy; 6) “Giovani LGBT+ senza dimora trovano casa” di Giuliana Costa, Silvia Magino.

Sonia Scalvini, Barbara Segatto, Il ruolo delle Regioni nella promozione del work-life balance: le Alleanze per la Famiglia in Veneto, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1 (apr. 2021), pp. 151-167
L’articolo analizza gli esiti del programma Alleanze per la Famiglia avviato nel 2016 dalla Regione Veneto, per comprendere se le regioni possano avere un ruolo propositivo in materia di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Gli autori hanno somministrato un questionario a 28 realtà locali per indagarne la capacità di utilizzare lo stimolo del finanziamento regionale per progettare risposte nuove e adeguate alle esigenze di conciliazione vissute dalle famiglie negli specifici territori. Discutendo i risultati dell’indagine, gli autori evidenziano potenzialità e limiti del programma Alleanze.

9788815290144_0_536_0_75Chiara Saraceno, Manuela Naldini, Sociologia della famiglia. Quarta edizione, Il Mulino, Bologna, 2021, 318 p.
Chiara Saraceno, sociologa, e Manuela Naldini, professoressa di sociologia della famiglia all’Università di Torino, intendono fornire gli strumenti per comprendere le trasformazioni della famiglia in Europa, più in generale in Occidente e in altre società. Vengono presi in esame i rapporti tra i sessi e le generazioni, i modi in cui la famiglia è stata definita e regolata in passato e nell’epoca contemporanea, le forme di interdipendenza tra organizzazione familiare, sistemi economici, mercato del lavoro, modelli di welfare. Oltre all’aggiornamento dei dati e della letteratura di riferimento, questa quarta edizione dà conto di diversi fenomeni, tra cui i mutamenti demografici, l’uso delle tecnologie di riproduzione assistita, i mutamenti nei rapporti e nelle identità di genere, la diversificazione delle modalità di formazione della famiglia, fino alla messa in discussione dell’etero-normatività come fondamento della famiglia occidentale. Nuova attenzione viene infine dedicata alla mobilità transnazionale e alle migrazioni familiari.
Collocazione Biblioteca: 19307

Francesca Tomatis, Calo della fecondità in Europa: una questione di policy e di genere, in Autonomie locali e servizi sociali, n. 1 (apr. 2021), pp. 191-206
La fecondità inferiore al livello di sostituzione (2,1 figli per donna) è diventata la norma e l’Europa sta attraversando un cambiamento demografico verso una bassa fecondità che non ha precedenti. Il proseguimento di questa tendenza potrebbe intensificare in modo sostanziale l’inevitabile invecchiamento della popolazione. Lo scopo di questo articolo è di osservare le politiche familiari attuate dai paesi europei con l’obiettivo di affrontare il declino della fecondità, affrontando temi quali l’importanza del lavoro e dell’istruzione femminile, l’equità di genere, le politiche di sostegno al reddito e la conciliazione lavoro-famiglia.

Barbara Friia, Francesca Di Cesare, Spazio neutro e consultazione partecipata. Un incontro possibile, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a.51, n. 4 (autunno 2021), pp. 32-36
L’articolo rievoca la storia dei servizi per il diritto di visita e di relazione a partire dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo. In seguito descrive il servizio cosiddetto Spazio Neutro e il metodo psicoanalitico infantile di consultazione partecipata. Le autrici propongono l’estensione della consultazione partecipata allo Spazio Neutro, avendo entrambi la funzione principe di cercare di facilitare la comunicazione e favorire la relazione tra i genitori e i figli.

as353A cura di Luca Cateni e Sergio Galasso, Neomaggiorenni in uscita da percorsi in comunità residenziali, in Animazione Sociale, n. 4/345 (2021), pp. 69-96
Le riflessioni del focus nascono dall’intreccio di tematiche che gravitano sul complesso mondo dei neomaggiorenni in uscita dai percorsi di presa in carico disposti dal Tribunale per i minorenni. Sulle comunità per minori si consulti invece l’articolo di Paola Bastianoni, Le comunità per minori. Una “Famiglia” sui generis, in Lavoro sociale, n. 6 (dic. 2020), vol. 20, pp. 18-26

Luigina Mortari, Chiara Sità, L’affido familiare. Voci di figlie e figli, Carocci Faber, Roma, 2021, 146 p.
Il volume dà voce ai bambini e agli adolescenti che vivono in affido familiare, e ai figli di genitori che accolgono gli affidi, tutti impegnati a disegnare nuove geografie familiari e a dare forma a un universo di relazioni spesso composito e stratificato. L’intento è quello di approfondire l’affido come luogo di apprendimento e di costruzione di significati, in quanto tutti i minori coinvolti sperimentano legami, cure, mancanze, imparando cose su se stessi, sugli altri, sulle vulnerabilità e le appartenenze.
Collocazione Biblioteca: 18973

Diletta Mauri, «Diventare genitori è credere nel futuro, ma per noi è anche ricucire il passato». Questioni aperte nello studio delle rappresentazioni di mamme e papà care experienced nel contesto italiano, in La Rivista di Servizio Sociale, a. 61, n.1 (2021), pp. 32-45
L’articolo approfondisce il rapporto tra le esperienze problematiche nell’infanzia e l’assunzione di un ruolo genitoriale, attraverso lo studio della genitorialità di care experienced adulti: mamme e papà che hanno vissuto l’esperienza dell’allontanamento dalla propria famiglia di origine durante l’infanzia o l’adolescenza. Attraverso 11 interviste semi-strutturate con una metodologia ispirata alla Grounded Theory, Diletta Mauri (pedagogista e assistente sociale specialista) ha esplorato le dimensioni principali che testimoni privilegiati evidenziano per approcciarsi allo studio di questo tema. L’obiettivo principale è comprendere sia i fattori di rischio, sia le strategia di fronteggiamento e le risorse, tese ad interrompere la trasmissione intergenerazionale di deprivazione, maltrattamento e svantaggio..

downloadBarbara Ongari… [et al.], La famiglia nella crisi adottiva, in Minorigiustizia , n. 2 (2020), pp. 5-187
L’obiettivo della monografia è quello di analizzare nel dettaglio i diversi elementi di evoluzione delle vicende adottive, le criticità e le risorse dei protagonisti e dell’ambiente sociale, le strategie di intervento delle istituzioni e degli operatori. La crisi della relazione affiliativa si differenzia dal fallimento, ed è importante comprenderlo per delineare l’intervento necessario. La monografia si apre con l’editoriale introduttivo, poi segue la prima parte: “Adozioni sostenibili tra integrazione e crisi”, la seconda: “Tra crisi e fallimenti: quali interventi?”, la terza: “Crisi adottive e sistema giustizia”, per concludere con le sezioni “Esperienze giudiziarie e sociali” e “Giurisprudenza minorile e familiare” e nel n. 1 (2020) si consulti l’articolo di Claudio Cottatellucci … [et al.], Minori fuori famiglia, pp. 5-195.

Gloriana Rangone, Supervisionare i Servizi Tutela Minori. Spunti per un intervento efficace, in Lavoro sociale, vol. 20, n. 6 supplemento (dic. 2020) – on line, pp. 77-89
La complessità dei temi con i quali si interfacciano i Servizi Tutela Minori è molto grande e spesso un intervento di supervisione si rende indispensabile. Ma quale supervisione? È sufficiente che un operatore sia competente sulle tematiche del maltrattamento fisico e psicologico e dell’abuso sessuale per poter svolgere un intervento di supervisione davvero efficace? O necessita di altre competenze? L’autrice, a partire dalla propria esperienza di supervisore dei Servizi Tutela Minori, si propone di addentrarsi in questo territorio spesso scarsamente esplorato per fornire spunti di riflessione utili sia ai supervisori sia ai gruppi di lavoro che usufruiscono della supervisione.

A cura di Elena Scanu Ballona, Le equilibriste. La maternità in Italia 2020, Save the Children, Roma, 2020, 82 p.
“Le equilibriste” è il report annuale che analizza la situazione delle donne e delle mamme in Italia. Un report che restituisce un’analisi di ampio spettro: dal tema della denatalità – in crescita anche nel 2019 – della disparità di genere che aumenta le difficoltà per le donne e le mamme nell’ambito lavorativo, la comparazione delle politiche e dei servizi per l’infanzia in Italia e in Europa, fino ad un focus sull’essere mamma durante l’emergenza sanitaria data dal Coronavirus tra sfide e difficoltà che si sommano a una situazione esistente già di per sé dura.

la tutelaAutorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, La tutela degli orfani per crimini domestici. Documento di studio e proposta, Istituto degli Innocenti, Firenze, 2020, 128 p.
I bambini e i ragazzi orfani a seguito di un crimine domestico costituiscono il volto nascosto della violenza di genere. È facile dimenticarsi di loro quando si affronta il tema della violenza sulle donne. Invece violenza di genere vuol dire il più delle volte violenza sui più piccoli, sul loro immaginario, sulle loro certezze, sul loro mondo emotivo, affettivo e psichico. In definitiva sul loro presente e sul loro futuro. L’omicidio di un genitore da parte dell’altro fa vivere ai figli un trauma aggravato dalla perdita contemporanea di due figure di riferimento fondamentali (genitore vittima e genitore autore del reato, detenuto o suicida). Al dolore per la perdita si aggiungono altre difficoltà, di natura diversa: materiali, emotive, sociali e giudiziarie. Il presente documento di studio mira a individuare le reali necessità e i bisogni degli orfani per crimini domestici, le buone pratiche e i punti di criticità del sistema. Lo studio, effettuato con l’analisi dei provvedimenti giudiziari e questionari rivolti ai servizi sociali, si conclude con le raccomandazioni dell’Autorità garante rivolte agli attori del sistema, istituzionali e non, al fine di rendere efficace la tutela di queste situazioni di forte vulnerabilità.

Massimo Rosselli Del Turco; Introduzione e conclusione di Paola Binetti, Affidamenti dei minori fuori famiglia in Italia. Alcune problematiche non risolte, Magi, Roma, 2020, 240 p.
Questo libro racconta quale è stata e quale è la sorte di tanti bambini allontanati dalle famiglie e affidati, basandosi sulle fonti istituzionali. L’autore fa luce sulle numerose disfunzioni giuridiche e sociali con la finalità di sottoporle al legislatore. Un appello per la promozione delle migliori pratiche, affinché i diritti umani, particolarmente quelli dei bambini, non siano più negati e disattesi.
Collocazione Biblioteca: 18998

Valentina Calcaterra, Parents’ participation in the life of children in care: What social workers say about it, in Relational social work, vol. 4, n. 1 (apr. 2020) – on line, pp. 4-14
La partecipazione dei genitori nella protezione dei bambini è un tema complesso, sia nella sua interpretazione teorica/metodologica sia nella sua applicazione operazionale. Dopo un’introduzione teorica del concetto di partecipazione e una breve descrizione della ricerca sulla partecipazione dei genitori nella protezione dei figli, si presenta un’analisi dettagliata dei risultati della ricerca riguardante la partecipazione dei genitori nella vita dei loro figli allontanati da casa, che vivono in tre case di accoglienza per bambini. In modo particolare si evidenzia il punto di vista degli assistenti sociali preposti alla protezione dei bambini riguardo ai vantaggi e agli elementi critici della partecipazione dei genitori nella vita dei loro figli nelle case di accoglienza.

Francesca Gatto, Lavorare per sconfiggere la povertà educativa, in Lavoro sociale, vol. 20, n. 2 (apr. 2020), pp. 38-45
A partire dal Rapporto 2019 di Save the Children “Il miglior inizio. Disuguaglianze e opportunità nei primi anni di vita” che definisce la povertà educativa come “la privazione della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”, l’autrice esamina le cause e gli effetti della povertà educativa e analizza le possibili azioni di contrasto. Riflette inoltre su quale ruolo possono svolgere i servizi sociali.

71vJ8hbCxyLDavide De Sanctis, Sara Fariello, Irene Strazzeri, Sociologia della maternità, Mimesis, Milano, 2020, 250 p.
Il volume offre un’attenta disamina delle principali dimensioni sociali interessate dall’esperienza della maternità: medicalizzazione, violenza, surrogacy, servizi alla persona, lavoro, welfare e diritti. Prescindendo da ogni interpretazione moralistica, intimistica, patologica e/o psicologica, gli autori propongono una chiave di lettura delle criticità che investono la condizione delle donne, delle madri e delle lavoratrici nella nostra contemporaneità.
Collocazione Biblioteca: 19341

A cura di Manuela Naldini e Cristina Solera, Le nuove famiglie «incontrano» le istituzioni: barriere, risorse, innovazioni, in RPS : La rivista delle politiche sociali, n. 1 (gen. -mar. 2020) – on line, pp. 7-120
In questo numero monografico si affronta il tema dei cambiamenti familiari e istituzionali focalizzando l’attenzione su barriere e risorse che genitori e figli dopo la separazione, genitori e figli nelle famiglie same sex, genitori e figli nelle famiglie in «emigrazione» incontrano nella loro interazione quotidiana con scuole e servizi. Il tentativo è di tenere assieme le «diverse diversità» e confrontare punti di vista di adulti, bambini e operatori, così da provare a dare un quadro su come vengono riconosciute e ostacolate o sostenute queste «diverse diversità».

Benedetta Polini, “IV piano nazionale di azioni e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva”. Alcune osservazioni sulla strategia del sostegno alla genitorialità, in Rassegna Italiana di Sociologia, a. 61, n. 1 (gen.-mar. 2020), pp. 177-189
Partendo dai dati della relazione annuale 2016 del Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’autrice riflette sulla povertà dei minori, compresa quella educativa, e sulla genitorialità, considerata come nuovo rischio sociale e oggetto di timide politiche di sostegno, a partire dal “IV piano nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva”, varato nel 2016 di cui si valutano qui gli effetti di cambiamento.

719dE0SA4LLA cura di Luana Di Profio, Povertà educativa: che fare? Analisi multidisciplinare di una questione complessa, Mimesis, Sesto San Giovanni, 2020, 400 p.
La problematica sociale della povertà educativa mette in scena la concomitanza di diversi fattori e variabili che difficilmente consentono una lettura univoca ed esaustiva. Secondo l’autrice è possibile porre un limite a questo fenomeno, sul quale si sono ormai maturate le giuste consapevolezze sia sul piano politico ed economico, sia su quello educativo e sociale, con la sinergia fra interventi educativi e interventi sociali direttamente coinvolti nelle risposte operative da mettere sul campo. Dai diversi contributi proposti nel libro è emersa una necessità operativa impellente, il richiamo all’azione precoce di contrasto, a interventi integrati a livello nazionale e territoriale che possano arginare, ridurre e compensare lo svantaggio educativo, la cui correlazione con l’aspetto economico non può essere sottaciuta, benché non rappresenti l’unica causa.
Collocazione Biblioteca: 18904

Barbara Segatto, Anna Dal Ben, Decisioni difficili. Bambini, Famiglie e Servizi Sociali, Franco Angeli , Milano, 2020, 149 p.
Il volume nasce dalla volontà di far comprendere i processi che portano a scegliere di attuare uno specifico intervento di protezione dei bambini e di sostegno alle loro famiglie. Attraverso la presentazione degli esiti di una ricerca si è cercato di analizzare il processo decisionale dei professionisti italiani, nonché di contribuire alle carenze di studi sul tema nel nostro Paese. Le decisioni difficili, ricordate nel titolo, riguardano il definire quale progetto di supporto realizzare per contrastare la situazione di rischio presente; il decidere se allontanare temporaneamente un bambino dal suo nucleo di origine e dove collocarlo; o, qualora le condizioni lo rendano necessario, il segnalare all’autorità giudiziaria. Dai risultati si avvalora la forte attenzione degli operatori intervistati verso il sostegno al nucleo familiare e alla salvaguardia dei legami tra il minore e la sua famiglia di origine.  Si consulti inoltre l’articolo di Giovanni Garena, Luciano Tosco, L’allontanamento dei minori nelle nuove fragilità e povertà educative, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 50, n. 3 (estate 2020), pp. 20-23
Collocazione Biblioteca: P0071

Claudio Cotatellucci… [et al.], Giudice tutelare, tutore volontario… la cura e la tutela del minore, in Minorigiustizia, n. 4 (2019), pp. 5-158
Questo numero monografico, pubblicato a 80 anni dall’istituzione del giudice tutelare, tratta della cura e della tutela dei minori. Tra gli argomenti trattati: il ruolo, le funzioni, i poteri e i doveri del giudice tutelare; i rapporti tra giudice tutelare e servizi sociali; le funzioni di tutela del Tribunale dei Minori; i minori stranieri non accompagnati e i ruoli di tutore, protutore e kafil (figura coranica di tutore); l’adozione; i trattamenti sanitari obbligatori; l’interruzione volontaria di gravidanza; la cura del patrimonio. Chiude la monografia un’intervista al giudice tutelare milanese Elisa Ceccarelli.

Consultare anche le bibliografie specifiche su: la famigliai minorigiovani e adolescentiviolenza di genere.