Area malati, disabili e anziani

6150czIHPKL._AC_UF1000,1000_QL80_Cecilia Sorpilli, Essere madri di figli con disabilità, Un percorso di counseling narrativo e motivazionale, Erickson, Trento, 2023, 98 pp.
L’autrice, affetta da distrofia muscolare, ricostruisce il percorso di narrazione autobiografica che ha proposto, in qualità di counselor, a un gruppo di madri di bambini e bambine con patologie simili, nell’intento di offrire uno spazio in cui potersi confrontare senza sentirsi giudicate e, soprattutto, senza giudicarsi. Attraverso un’intervista strutturata secondo le tecniche del counseling motivazionale e del counseling narrativo centrato sulla soluzione, sostenute dalla sensibilità dell’autrice che ha vissuto la stessa situazione «dall’altra parte», le donne rileggono l’esperienza della maternità, raccontando la fatica di convivere con la sofferenza, la stanchezza quotidiana, la gioia nonostante tutto, ma anche il rimpianto per aver perduto o dimenticato una parte profonda della propria identità. Esse arrivano a comprendere di dover ritrovare questa parte di sé, perché è necessario prendersi cura di sé come donne, oltre che come madri, per potersi prendere cura degli altri.
Collocazione Biblioteca: P0177

Franca Maino … [et al.], Social work e anziani, in Lavoro sociale, vol. 23, n. 1 (feb. 2023), pp. 17-31
Il dossier raccoglie tre articoli sul lavoro sociale con gli anziani. Il primo contributo, dal titolo “Long term care” di Franca Maino, analizza le sfide e le prospettive di cambiamento derivanti dalla nuova riforma della non autosufficienza in Italia. Il secondo, “Una scatola con altre scatole” di Nicola Gencarelli, esamina il ruolo della tecnologia digitale nella cura delle persone anziane f ragili. L’ultimo articolo, intitolato “Come utilizzare il PAI” di Giulia Avancini, descrive le fasi di applicazione del Piano Assistenziale Individualizzato.

Claudio Melchior, The map of disability: exploring the media representation of disability and disabled people, in Salute e società, a. 22, n. 3 (2023), pp. 165-180
Secondo numerosi studiosi, i media propongono una visione stereotipata e pregiudizievole delle persone disabili, spesso stigmatizzate e sottorappresentate; la disabilità viene rappresentata come una condizione obiettivamente anormale, secondo un modello di tragedia personale o di medicalizzazione. Per investigare questa affermazione gli autori dello studio hanno selezionato 624 articoli sulla disabilità pubblicati dal quotidiano Corriere della Sera nel corso di tutto il 2019.

Cattura dGiovanni Ottoboni e Diletta Ruscolo, La cura psicosociale per le persone con demenza, Modelli, diagnosi e interventi, Erickson, Trento, 2023, 143 pp.
Numerose evidenze scientifiche dimostrano l’efficacia dell’approccio multifattoriale di tipo bio-psico-sociale basato sull’analisi del funzionamento della persona e la creazione di progetti individualizzati nella cura delle persone affette da demenza. Tuttavia, tale modello oggi è ancora poco praticato nella pratica clinica. Il testo è un manuale chiaro, diretto, pragmatico, pensato per rispondere alle necessità degli operatori che lavorano con le persone con demenza. Forti della loro pluriennale esperienza, gli autori forniscono indicazioni sulle modalità di comunicazione con i pazienti, descrivono i modelli clinici della demenza, propongono strumenti pratici per i caregiver informali e gli operatori formali, oltre che una serie di testimonianze dirette ed esempi di buone prassi. Si veda anche l’articolo di Giovanni Ottoboni, Invecchiare con la demenza. Gli interventi psicosociali focalizzati al mantenimento di una buona qualità di vita dopo la diagnosi, in Lavoro sociale, n. 2, vol. 23, (apr. 2023), pp. 5-9.
Collocazione Biblioteca: 20412

Giulia Avancini, Francesca Rosso, Sara Alberici, Social work e fine vita, in Lavoro sociale, n. 2, vol. 23, (apr. 2023), pp. 17-31
Il processo di pianificazione anticipata nel fine vita permette di chiarire i valori, i desideri, le preferenze e gli obiettivi di cura in un’équipe che include anche gli assistenti sociali, se opportunamente preparati. La spiazzante presa di consapevolezza del tempo che resta sollecita gli operatori all’assunzione di responsabilità: la risposta al dolore totale richiede un intervento integrato, è necessario un agire pensante, volto a personalizzare e umanizzare la cura

Rosanna Taberna, Alleanza con le famiglie di persone con disabilità, in Prospettive Sociali e Sanitarie, a. 53, n. 2 (2003), pp. 31-34
La relazione con le famiglie di persone con disabilità è un aspetto che tutti i servizi per la disabilità devono affrontare, in qualsiasi contesto di riferimento si operi, territoriale, diurno o residenziale. L’autrice propone un decalogo che aiuti a perseguire un’alleanza con i famigliari dei disabili da parte dei servizi, volto a coltivare fiducia con feed-back costanti.

Cattura jMaria Giulia Bernardini, Anziani e il diritto all’abitare, Franco Angeli Open Access, Milano 2023, 252 pp.
Il diritto all’abitare parte dalla casa, ma comprende anche spazi che vanno oltre quest’ultima, come lo spazio urbano. Sfera domestica, strade, quartieri, centri e periferie si intersecano, sono oggetto di politiche pubbliche e luogo di esercizio dei diritti, o della loro negazione. Sono dunque fondamentali nei processi di inclusione delle persone e nel garantire il diritto a una città più giusta. Per i soggetti che finora si sono trovati in una condizione di vulnerabilità sociale e spaziale, come le persone anziane, l’abitare assume un rilievo particolare. Nonostante i proclami diretti a promuovere la domiciliarità, la transizione verso “nuovi” modelli del welfare, l’invecchiamento attivo o il diritto alla vita indipendente, fattori quali la crisi economica o l’assenza di politiche pubbliche adeguate concorrono ad acuirne l’esclusione sociale e la diseguaglianza

A cura di Federica Lapietra e Pietro Segreto, La cura secondo il CARe Model, in Lavoro Sociale, vol. 22, n. 6 (dicembre 2023), pp. 45-49.
In questa intervista il Prof. Wilken, scienziato sociale e psicologo della salute, risponde alla domanda sulla sua definizione di “etica della cura” e dice che questa ha due livelli inter-connessi: il livello della società, con i suoi sistemi politici ed economici e il livello delle relazioni inter-umane. Inoltre l’articolo presenta il CARe Model, sviluppatosi negli ultimi 35 anni

A cura di Beatrice Longoni, La visita domiciliare in Lavoro Sociale, vol. 23, n. 6 (dicembre 2023), pp. 4-9
Il Gruppo anziani dell’Ordine Assistenti Sociali Lombardia, accorpando professionisti di diversa età ed esperienza hanno sviluppato in due sottogruppi paralleli un percorso lungo e complesso: un sottogruppo si è dedicato al tema del gioco d’azzardo e dell’alcool in età anziana, l’altro al tema dell’assistente sociale con persone anziane. Questo ultimo sottogruppo ha elaborato un “Quaderno dell’ordine” e questo articolo è un estratto incentrato sul tema della visita domiciliare

Antonio Monteleone, Reputazione e territorialità delle RSA, in Welfare oggi, n. 3 (lug.-set. 2023), pp. 26-30
L’autore riflette sulla sanità territoriale in Italia con riferimento alle persone anziane, sulle leggi che la regolamentano, sugli obiettivi da perseguire e sugli interventi necessari per soddisfare bisogni diversificati. In questo quadro, propone di modellare le RSA sia come centri multifunzionali sia come centri multiservizi, in grado di fornire servizi in house e a domicilio a variabile intensità e per bisogni diversificati, con una funzione intermedia tra casa e ospedale.

cop2313A cura di Francesca Corradini, Giulia Notari, Accompagnare all’ingresso in struttura protetta, in Prospettive sociali e sanitarie, a. 52 n. 4 (autunno 2023),  pp. 33-36
Le autrici, assistenti sociali e docenti di servizio sociale, espongono alcune riflessioni sulle funzioni degli assistenti sociali nell’ambito dell’assistenza a persone non autosufficienti, in particolare riguardo al loro ingresso in struttura residenziale.

A cura di Elisa Castellaccio, La Lay-expertise del caregiver informale: un’integrazione socio-sanitaria possibile?, in Salute e Società , a. 22 , n. 3 (2023) pp. 164-176
L’autrice parla di caregiver usando il genere femminile, in quanto la maggior parte di chi si prende cura di chi soffre di Alzheimer sono donne (mogli, figlie, nipoti). Secondo gli studiosi, la “lay-expertise” della caregiver può essere definita come un sapere sensibile, tacito, raramente riconosciuto in termini istituzionali e che emerge dalle pratiche esperienziali reiterate quotidianamente. Le attività di cura svolte dalla caregiver sono variegate e sono il luogo da cui sorge la conoscenza: attività fisiche, emotive e organizzative. L’articolo descrive una ricerca empirica che ha coinvolto, tramite intervista, 15 donne (mogli o figlie) e 6 uomini (mariti o figli) che si prendono cura di un famigliare (o due) affetto da Alzheimer.Sull’argomento si veda anche la ricerca esposta nell’articolo a cura di Sara Saltarelli, Fiorinto Scirgalea, Donne e caregiving: lo stress invisibile. Fattori di rischio e prevenzione, in Welfare oggi, n. 2 (apr.-giu. 2023), pp. 39-47

A cura di Anna Contardi … [et al.], Social work e disabilità, in Lavoro sociale, vol. 23, n. 4 (ago. 2023), pp. 23-37
Il focus raccoglie tre articoli sul lavoro sociale con le persone con disabilità. I titoli sono: 1) “Niente su di noi senza di noi” di Anna Contardi, sulla partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale; 2) “Esperienze di lavoro per persone con autismo” di Erika Coppelli, sui progetti dell’Associazione di promozione sociale “Il Tortellante”; 3) ” Quanto decidiamo per loro?” di Ivana Ferrazzoli, sulla co-progettazione e la co-produzione.

9788891658111Matteo Zallio, Oscar Zanutto, Housing a misura di Senior. Progettare abitazioni age-friendly, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2022, 92 pp.
Questo volume esamina il contesto nazionale ed europeo dell’housing per senior, enfatizzando tre aspetti principali. Inizialmente osserva come il contesto sociale e normativo per l’accessibilità e l’inclusione abbiano condizionato interventi per il design di abitazioni accessibili a misura di senior. Successivamente esplora come la nuova domanda abitativa si evolverà in prospettiva della fase post-pandemica ed infine delinea possibili scenari considerando il gap economico, generazionale, la sostenibilità dei modelli assistenziali e le attitudini al consumo delle diverse generazioni. Si presenta come un volume informativo, che fornisce al lettore, sia esso progettista, esperto del terzo settore, o singolo cittadino, la conoscenza di base per identificare criticità e l’abilità di ricercare soluzioni user-friendly per migliorare le condizioni di vita nel contesto abitativo.
Collocazione Biblioteca: 19709

A cura di Maria Grazia Breda, Donatella Oliosi, Malati non autosufficienti “salvare le tutele del Servizio sanitario”, Legge 33, necessario difendere il diritto alle cure sanitarie di lunga durata, in Prospettive, n. 222 (apr.-giu. 2023), pp. 11-47
Il dossier pubblica le relazioni presentate all’incontro “La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute”, tenutosi presso la Camera dei Deputati. Le leggi vigenti garantiscono il diritto alla tutela della salute, ma delibere e regolamenti regionali introducono criteri selettivi di accesso alle cure, tra i quali la valutazione socio-economica. La legge 33 sulla non autosufficienza ha l’effetto di rendere legale la discriminazione degli anziani malati cronici non autosufficienti.

Daniela Grignoli, Mariangela D’Ambrosio, From baby to elderly people’s boom. Social inclusion through meaningful ageing in the future Welfare, in Relational social workl, n. 1, vol.7,  (apr. 2023), pp. 153-169
L’articolo presenta il progetto europeo “SEE ME-Social inclusion through meaningful aging”, rivolto alla formazione di operatori per l’assistenza agli anziani con un approccio innovativo. Il progressivo invecchiamento della popolazione europea lascia prevedere un aumento dei bisogni di cura. La letteratura al riguardo identifica due questioni principali. La prima riguarda il rischio di esclusione sociale degli anziani con bisogni di cura, maggiore per quelli con un background migratorio o con scarse risorse economiche. La seconda si riferisce all’attuale attenzione per gli aspetti deficitari della persona anziana, con le cure mediche e fisiche. L’intero numero della rivista è dedicato al servizio sociale per gli anziani.

Andrea Ciattaglia, Cosa serve davvero nelle cure domiciliari per i non autosufficienti. Tutto quello che non c’è nel testo del ddl anziani/non autosufficienza, in Prospettive, n. 220 (ott. – dic. 2022), pp. 18-23
L’articolo critica il ddl “Deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”, che secondo l’autore dovrebbe essere chiamato “ddl non autosufficienza”, perchè mancano i riferimenti alle cure domiciliari, nella forma di interventi che rispondano davvero alle esigenze dei malati e delle persone con disabilità non autosufficienti. Intervistato il docente universitario piemontese Maurizio Motta, nell’articolo viene sottolineato che il mancato riconoscimento degli assegni di cura finanziati dalla Sanità (come invece succede per i ricoverati in Rsa) rende insostenibile la fatica della gestione domiciliare di una persona non autosufficiente.

9788865128428A cura di Guido Lazzarini … [et al.], Domiciliarità e/o residenzialità per il benessere degli anziani non autosufficienti, Marcianum Press, Venezia, 2022, 70 pp.
L’Italia ha il numero più elevato di persone anziane in Europa: dall’ultimo rapporto 2020 dell’ISTAT si evince che gli ultraottantenni con gravi limitazioni di autonomia nelle attività quotidiane fondamentali e in quelle strumentali sono circa 2,3 milioni. È evidente che le politiche sociali devono con urgenza ripensare l’organizzazione dei servizi per gli anziani e le famiglie, creando ambienti in grado di corrispondere ai bisogni della quotidianità, ma soprattutto ai bisogni affettivo-relazionali degli anziani, al rispetto dei valori dell’età avanzata, mettendo sullo stesso piano le relazioni empatiche e le relazioni di cura. Con il documento “Domiciliarità e/o Residenzialità per il benessere degli anziani non autosufficienti”, l’Associazione culturale InCreaSe intende offrire una riflessione multidisciplinare a partire dall’ipotesi che “domiciliarità e/o residenzialità” sono due soluzioni di un percorso di vita che devono considerarsi intercambiabili a seconda delle esigenze della persona e/o dei caregiver.
Collocazione Biblioteca: 20245

Maria Tranquilli, Le persone con disabilità dal nido alla maggiore età. L’approccio culturale alla disabilità e l’inquadramento metodologico nella prospettiva del progetto di vita, in Bambini, n. 9 (nov. 2022), pp. 56-61
L’autrice, psicologa e psicoterapeuta, ci offre uno sguardo sulla disabilità nella prospettiva del progetto di vita, riflettendo sulla presa in carico delle persone con disabilità in un approccio coerente tra servizi educativi e scolastici e servizi per persone adulte. In particolare si prendono a riferimento le linee guida più accreditate del panorama internazionale, in linea con la normativa italiana.

Pietro Segreto, Un contesto delicato. L’operato degli assistenti sociali nell’ambito delle cure palliative, in Lavoro sociale, vol. 22, n. 5 (ott. 2022), pp. 39-43
Le cure palliative richiedono un approccio multidisciplinare per dare una risposta adeguata ai molteplici bisogni delle persone coinvolte. Nei paesi anglosassoni gli assistenti sociali si occupano di questo sistema di cure, supportando i pazienti e i loro cari, contribuendo alla pianificazione anticipata delle cure e offrendo sostegno ai parenti in lutto. L’articolo presenta uno studio condotto dai ricercatori del LUCAS (Centre for Care Research and Consultancy) a Leuven (BE), che ha provato ad individuare le condizioni necessarie per fare in modo che un assistente sociale possa lavorare nel contesto delle cure palliative.

71WOFGQbIML._AC_UF1000,1000_QL80_Valeria Cappellato, Ripensare la non autosufficienza. Logiche di cura a confronto, Carocci, Roma, 2022, 159 pp.
Secondo l’autrice, alla base di molti dei recenti dibattiti pubblici vi è il presupposto che il sistema della salute e quello dell’assistenza siano innanzi a un bivio a causa delle trasformazioni demografiche in atto e delle scarse risorse a disposizione. Questi discorsi contribuiscono a creare un’immagine della non autosufficienza come un problema senza soluzione. Il libro precisa le concezioni e le dimensioni culturali del cure e del care, intesi come pratiche e come logiche o discorsi. Il framework teorico si compone di due diverse prospettive: la prima fa riferimento al dibattito multidisciplinare che legge la cura come sapere in pratica situato; la seconda, che già da tempo dialoga con la precedente, si rifà alle correnti femministe e all’etica della cura.
Collocazione Biblioteca: 19682

Mauro Perino, Come salviamo la vera “vita indipendente”?, in Prospettive, n. 219 (lug.-set. 2022), pp. 50-55
L’articolo ripercorre la storia del concetto di “vita indipendente” a tutela delle persone con disabilità capaci di autodeterminarsi. Secondo l’autore, i fondi e le regole per garantire l’autodeterminazione delle persone con gravi disabilità hanno tradito la loro origine. Da presupposto per l’esercizio dei diritti alle cure sanitarie e all’assistenza sociale, la vita indipendente appare oggi ridotta a elemento accessorio del budget di spesa per la cura. Nel medesimo n. della rista si trova anche l’articolo di Antonio Colonna, Autismo, il progetto di vita personalizzato è già oggi esigibile, pp. 42-49

Cinzia Canali, Silvia Sguotti, Tiziano Vecchiato, Percorsi clinici organizzativi e assistenziali delle persone con malattia oncologica, in Studi Zancan, a. 23, n. 4 (lug. – ago.2022) – on line, pp. 5-74
La malattia oncologica per essere affrontata al meglio necessita l’interazione tra la dimensione clinico-terapeutica, quella assistenziale e quella psicologico-relazionale che va ad incidere profondamente sulla vita della persona affetta dalla malattia e sulle sue relazioni. Lo studio presentato in questa monografia, promosso dal Comitato Amici Abele Casetta con varie associazioni di volontariato del Friuli Venezia Giulia, ha indagato sull’accessibilità ai servizi oncologici di 388 persone coinvolte e sulle difficoltà incontrate.  I risultati mettono a disposizione un quadro valutativo con raccomandazioni per potenziare la qualità, l’efficacia, l’umanizzazione dell’assistenza.

imagesGiulia Avancini, Clara Bertoglio, Il PAI. Passo dopo passo. Strumenti per la costruzione del Piano Assistenziale Individualizzato con l’anziano, Erickson, Trento, 2022, 110 pp.
Nel libro gli operatori sociali e sanitari trovano un’accurata riflessione metodologica sul Piano Assistenziale Individualizzato, uno strumento per comunicare nel percorso di presa in carico con tutti gli stakeolder. Il volume presenta un ampio repertorio di casi concreti ed esempi pratici per orientarsi con efficacia tra strategie, obiettivi, sotto-obiettivi e finalità: dalla distribuzione dei compiti alla misurazione dei tempi, al ruolo della guida relazionale, alla condivisione delle scelte e decisioni. Contiene inoltre suggerimenti per stimolare la creatività nel progetto assistenziale, favorendo la riflessione, la consapevolezza, l’autoefficacia e coinvolgendo a pieno titolo i diversi attori.
Collocazione Biblioteca: 19730   

Alberto Vallarin, Far fiorire la disabilità. Il Capability approach come paradigma per leggere la disabilità, in Lavoro sociale, vol. 22, n. 4 (ago. 2022), pp. 33-37
La disabilità è spesso al centro di stereotipi e pregiudizi. L’articolo intende fare luce sulla realtà delle persone disabili, circa il 5% degli italiani, presentandone alcuni problemi e delineando alcune proposte per affrontarli attraverso un approccio che permetta di riconoscere le risorse intrinseche di ognuno.

Ennio Ripamonti, L’immaginazione al lavoro per reinventarsi casa di riposo. Esplorazione di una storia di residenzialità che mette in gioco tutti (seconda parte), in Animazione Sociale, n. 05/355 (2022), pp. 68-96
Il focus di questo numero raccoglie quattro contributi dello stesso autore, psicosociologo e formatore, intitolati come segue: 1) L’organizzazione al bivio tra “deposito” e “serra”; 2) Apprendere decostruendo stereotipi diffusi; 3) Resistere ogni giorno a logiche di potere; 4) Una comunità di professionisti motivati e capaci. La prima parte dell’articolo, Quando “una casa per anziani” è un luogo che sa di casa?, si trova nel n. 04/354 (2022), pp. 66-96

61ZEDQOxB1L._AC_UF1000,1000_QL80_Maria Cristina Meloni, Sara Soresi, Il maltrattamento nelle scuole d’infanzia e nelle strutture per anziani e disabili. Dalla scoperta all’intervento: guida pratica per genitori, figli e caregiver, Franco Angeli, Milano, 2022, 114 pp.
Affinchè il maltrattamento nelle strutture non rimanga un tema sommerso, le autrici – utilizzando un linguaggio semplice e chiaro – propongono uno strumento, teorico e pratico, utile a chi si trovi ad affrontare questo tipo di violenza. Il volume si rivolge ai genitori, agli insegnanti, ai figli e a chiunque desideri approfondire la tematica o si trovi sfortunatamente coinvolto in questo tipo di situazione. Sull’argomento si consulti anche il testo di Luca Fazzi, Il maltrattamento dell’anziano in RSA. Analisi del fenomeno, strumenti per l’individuazione, strategie di prevenzione, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2021, 172 pp. (Coll, Bibl.: 19849)
Collocazione Biblioteca: 19789

Paola Limongelli, The suffering goodness: an overview on experiences and needs from a group of young caregivers, in Relational social work, vol. 5, n. 2 (ott. 2021) – on line, pp. 43-59
Questo articolo intende stimolare una riflessione preliminare sui giovani caregiver in Italia. Questi ragazzini, di età inferiore ai 18 anni, forniscono regolarmente assistenza ai loro familiari (co-residenti e non) che hanno necessità di assistenza e supervisione. Effettuare un regolare lavoro di assistenza durante la minore età produce conseguenze significative per la loro salute psico-fisica. Benché essi svolgano un ruolo sociale in famiglia, i giovani caregiver sono nascosti nella nostra società. In considerazione delle nuove specificità del fenomeno, è stata effettuata una ricerca volta a delineare le caratteristiche dei caregiver.

Natascia Curto, Cecilia Maria Marchisio, I diritti delle persone con disabilità. Percorsi di attuazione della Convezione ONU, Carocci Faber, Roma, 2021, 146 pp.
Nel 2009 la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità diventa legge in Italia. Il documento costruisce una piattaforma cognitiva e valoriale per guardare, per la prima volta nella storia, i diritti dalla prospettiva della disabilità e la disabilità dalla prospettiva dei diritti e descrive i percorsi relativi all’esistenza delle persone con disabilità non più soltanto in termini di patologie da compensare e riabilitare, ma come parte delle diversità che caratterizzano gli esseri umani. Il libro proposto presenta il punto di vista sviluppato dalle autrici, entrambe membri fondatori del Centro Studi per i diritti e la vita indipendente dell’Università di Torino, sulla base delle esperienze di attuazione della Convenzione ONU condotte negli ultimi dieci anni. Il testo costituisce un tentativo di elaborare riflessioni e indicazioni che si articolino nella cornice delle conoscenze e secondo l’approccio etico e politico che la Convenzione propone.
Collocazione Biblioteca: 19348

Consultare anche le bibliografie su: famigliaHiv e Aids, Sguardi generativi all’invecchiamento; i capitoli 4: Politiche sociali, welfare e diritti e 13: Area lavoro di questa Bibliografia.