Marina Della Rocca, Una casa per tutte le donne, Etnografia della relazione di accoglienza con donne migranti in situazioni di violenza, Junior, Bergamo, 2023, 213 pp.
Il volume analizza da una prospettiva etnoantropologica le pratiche di accoglienza a favore di donne con background migratorio che si sono rivolte a un centro antiviolenza dell’Alto Adige. Intervistando donne di diverse età e provenienze e analizzando la documentazione di alcuni casi, emerge l’intreccio tra violenze istituzionali, sociali e interpersonali che formano il “mosaico di violenza” che caratterizza i loro vissuti. Inoltre, l’analisi dell’habitus professionale delle operatrici del centro antiviolenza svela la riproduzione di barriere strutturali all’interno di un apparato sociale e istituzionale, che risente di politiche reificanti e marginalizzanti relative ai fenomeni della violenza di genere e della migrazione. Il testo è soprattutto un’etnografia engaged, in cui l’esperienza di operatrice dell’autrice definisce la metodologia e gli obiettivi della ricerca, la quale percorre la strada di un’antropologia collaborativa e applicata al lavoro operativo. Il libro si rivolge non solo al pubblico accademico ma anche a operatori e operatrici che lavorano nei servizi di sostegno a donne con background migratorio, offrendo un’esperienza di riflessione condotta da un centro antiviolenza sul proprio operato e sui possibili percorsi di empowerment delle donne, in relazione alle diverse soggettività e agli specifici posizionamenti sociali
Collocazione Biblioteca 20482
A cura del Centro Studi e Ricerche IDOS ; in collaborazione con Centro Studi Confronti, Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, Dossier Statistico Immigrazione 2023, IDOS, Roma 2023, 510 pp.
Il Dossier Statistico Immigrazione è un rapporto annuale che illustra il panorama migratorio dell’Italia nei suoi più fondamentali ambiti tematici e territoriali attraverso un’analisi ragionata dei dati statistici più aggiornati. Giunto con questa pubblicazione alla sua 33ma edizione, il Dossier vuole contribuire ad elevare il grado di conoscenza e consapevolezza da parte di un pubblico sempre più ampio, affinché, con l’aiuto dei numeri e di una loro corretta lettura, si possa pervenire a un approccio quanto più ancorato alla realtà e, abbandonando visioni ideologiche e preconcetti, intende contribuire a promuovere politiche in grado di migliorare la vita e il futuro di tutte le persone che vivono in Italia. I dati sull’immigrazione in Italia sono raggruppati in cinque principali sezioni che trattano: 1 – la dimensione internazionale ed europea della mobilità umana; 2 – le caratteristiche strutturali della presenza straniera e dei flussi d’ingresso in Italia; 3 – i processi di integrazione e di inserimento sociale dei migranti; 4 – il contributo dei migranti all’economia nazionale e il loro inserimento occupazionale; 5 – l’analisi del quadro migratorio in ogni singola regione e provincia autonoma d’Italia.
Collocazione Biblioteca: 80R11
A cura di Ivana Fellini, Salvatore Strozza e Armando Vittoria, Gli immigrati in Italia: tessere di una realtà in cambiamento, in RPS: La rivista delle politiche sociali, n. 1 (gen.-mar. 2023) on line, pp. 7-142
Obiettivo della sezione tematica di questo numero della rivista è quello di avviare un confronto sulle trasformazioni del fenomeno migratorio in Italia, considerando i diversi tasselli o “tessere” che compongono l’arcipelago immigrazione, con attenzione al processo articolazione della popolazione immigrata e, in particolare, di quelle componenti che, pur rappresentando realtà in divenire, colgono l’avvenuto radicamento degli immigrati nella società italiana e i diversi limiti del modello di integrazione. Gli articoli che la compongono toccano perciò aspetti estremamente differenziati del fenomeno, coprendo un ampio spettro di tematiche, ma non avendo pretesa di esaustività: dalla scuola al lavoro indipendente, dalla molteplicità dei profili demografici alle strategie di cura e di conciliazione delle madri immigrate, dalle politiche migratorie a quelle di contrasto alla violenza di genere. Tutti i contributi puntano i riflettori su aspetti di alcune realtà che sono certamente in mutamento, ma che costituiscono una componente della popolazione che si è radicata nella società italiana, diventandone parte integrante e al contempo espressione di bisogni e istanze specifiche.
A cura di Lucia Bianco, Viola Poggi, L’associarsi di mondi migranti. Radicarsi in città animando mutualità di quartiere, in Animazione Sociale, supplemento al n. 358 (2022), pp. 5-128
La pubblicazione si occupa di alcune esperienze di coinvolgimento attivo delle persone immigrate nelle comunità locali; in particolare, opera una sintesi delle riflessioni maturate all’interno del progetto «Fami Impact Interazioni» in Piemonte, che coinvolge la Regione Piemonte in rete con diversi soggetti, tra cui il Comune di Torino, il Gruppo Abele e altre realtà del Terzo settore. È stato possibile realizzare azioni orientate al protagonismo delle associazioni di cittadini e cittadine di origine straniera nel territorio, promuovendo percorsi di formazione, eventi e riflessioni culturali sul loro ruolo nel welfare territoriale. Le esperienze descritte riguardano il territorio di Torino, Genova, Nord est veneziano e Monza Brianza.
Savino Claudio Reggente, Lavorare nell’accoglienza, in gli asini, a. 13, n. 104-105 (ott.-nov. 2022), pp. 50-52
L’articolo discute della condizione lavorativa delle persone coinvolte nel sistema dell’accoglienza. Dal 2014 in avanti, con l’inizio dell’operazione Mare Nostrum, il sistema dell’accoglienza è diventato una parte integrante della gestione dei flussi migratori, e al contempo è diventato un vero e proprio sistema d’impresa che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. Il punto focale dell’articolo è però la dissonanza tra il lavoro sociale richiesto agli operatori e la loro stessa condizione lavorativa, mal pagata e in un perenne stato di emergenza che non dà spazio a programmazione o formazione, frutto del sistema degli appalti che incoraggia una gestione al ribasso, una generale conflazione della figura dei lavoratori nel campo dell’accoglienza con quella dei volontari che ne squalifica il valore sociale ed economico, e la privatizzazione del settore.
A cura di Maddalena Colombo, Ciro Tarantino, Paolo Boccagni, Disabilità e migrazione. Gli studi in Italia, in Mondi migranti, n. 3 (2022), pp. 7-89
Nei processi migratori le persone con disabilità sono pressoché invisibili per quanto esposte a rischi crescenti di discriminazione negativa; riconoscere tale discriminazione non è semplice perché spesso è implicita e non percepita come tale dalla stessa persona che ne è vittima, La conoscenza di questo fenomeno è parziale a tutti i livelli, gli studi sul campo, anche in Italia, sono rari. L’articolo, che introduce il dossier, vuole delineare l’orizzonte di un campo di studi interdisciplinari che merita di essere approfondito sia per migliorare la conoscenza dei processi intersezionali di “disabilitazione” sia per rendere più efficace l’intervento nei contesti di care. Sull’argomento si consulti anche l’articolo di Giuseppe Arconzo, La condizione giuridica delle persone straniere con disabilità. Percorsi di ricerca nella prospettiva delle discriminazioni multiple, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza, n. 3 (nov. 2022) – on line, pp. 149-212
A cura di Davide Zoletto, Migrazioni, complessità, territori. Prospettive per l’azione educativa, Carocci, Roma, 2022, 238 pp.
Chi opera in ambito educativo incontra oggi la diversità socioculturale e le migrazioni in tanti ambiti e servizi: e i territori stessi appaiono caratterizzati di una complessità che assume a seconda delle circostanze tratti peculiari, che non sempre è facile cogliere e interpretare perché sfuggono in tutto o in parte a molti tradizionali punti di osservazione. Il libro descrive le trasformazioni che si vanno via via palesando in contesti educativi, servizi e territori segnati da tale crescente complessità. Dai servizi per la prima infanzia a quelli per i giovani, dai doposcuola alle attività educative nei mesi estivi, dalle famiglie all’educazione permanente, dalla diversità linguistica all’innovazione digitale, il testo affronta i temi emergenti del lavoro educativo sia in ambiti di migrazione stabile e di seconda generazione, sia con persone di recente immigrazione, come minori non accompagnati, rifugiati, richiedenti asilo. L’autore è docente di Pedagogia sociale all’Università di Udine.
Collocazione Biblioteca: 19952
A cura della campagna LasciateCIEntrare ; Yasmine Accardo … [et al.], Dietro le mura. Abusi, violenze e diritti negati nei Cpr d’Italia, LasciateCIEntrare, [S.l.], 2022, 267 pp.
Il Dossier racconta, nella prima parte, i casi drammatici seguiti dalle attiviste e dagli attivisti nei Cpr di tutta Italia, che hanno causato la morte di tanti migranti con la sola colpa di aver raggiunto l’Europa alla ricerca di una vita migliore. La seconda parte è dedicata all’approfondimento giuridico della detenzione amministrativa, che, secondo gli autori, colpevolizza il migrante e favorisce i gestori di questi centri, dove attivisti, giornalisti e parlamentari non possono entrare liberamente per informare l’opinione pubblica di quanto avviene al loro interno. Nell’appendice, tabelle comparative e dati statistici aiutano a comprendere il fenomeno migratorio e la repressione ad esso collegata, al di là della narrazione costruita per favorire paure ed insicurezza care ad una certa politica. Completano il volume interviste a psichiatri e operatori che raccontano il loro vissuto all’interno di queste strutture.
Carlo Gelosi, Verso una società interculturale, in Welfare oggi, n. 3 (lug.-set. 2022), pp. 14-20
Nella società contemporanea, molto evidenti sono gli elementi di conflittualità e le forme di marginalizzazione, se non addirittura di esclusione sociale. Nuovi profili di povertà vanno emergendo, sia dal punto di vista socio-economico che di quello della partecipazione democratica attraverso la tutela e il rispetto dei diritti e dei doveri dei cittadini. Problematiche che appaiono con grande chiarezza, in particolare con riferimento ad una popolazione straniera che ancora risente di una mancanza o insufficienza di strumenti di comunicazione, dialogo e conoscenza, se non è inserita, come spesso accade, nei processi formativi.
Francesco Della Puppa, Benedetta Fabrucci, Davide Girardi, Famiglie, generi, generazioni dell’immigrazione in Veneto, in Studi Emigrazione, a. 59, n. 227 (lug.-set. 2022), pp. 441-463
Per avanzare uno sguardo d’insieme sull’immigrazione in Veneto e per effettuare un’analisi delle trasformazioni profonde che essa comporta, non è possibile sottrarsi a una riflessione sul processo di familiarizzazione della stessa. Questo contributo quindi investiga alcune delle dimensioni poste in questione dal processo di riunificazione familiare e l’evoluzione da immigrazione del lavoratore a immigrazione familiare. Nello specifico, l’articolo si concentra sui cambiamenti demografici, di genere e generazionali, le trasformazioni sociali e urbane, e sui percorsi scolastici e l’ingresso nell’età adulta delle così dette “seconde generazioni”.
Massimo La Torre, Cittadinanza. Teorie e ideologie, Carrocci, Roma, 2022, 228 pp.
Il libro si occupa della condizione di cittadino che è di nuovo centrale nel dibattito e nel conflitto politico. L’appartenenza alla nazione è un fatto originario o genealogico, jus sanguinis? Oppure è convenzionale e contingente in radice, jus soli, ed è solo la stessa forma della partecipazione a darle sostanza? La questione diventa radicale nella progressiva decadenza dei regimi democratici dove ormai la politica non ha più la missione né la capacità di ridistribuire risorse, bensì solo d’essere amministrazione dell’esistente, d’un mero condominio le cui regole sono dettate da poteri esterni, primo tra tutti il mercato. Le società si fanno pluraliste e multiculturali, e l’identità e l’appartenenza ridiventano un problema primario, già che non possono più darsi per scontate. L’autore è docente di Filosofia del Diritto all’Università di Catanzaro.
Collocazione Biblioteca: 19648
Edoardo Martinelli, I Rom questione europea. Un faticoso riscatto di cittadinanza, in Missione oggi, n.4 (lug. – ago 2022), pp. 45-46
La presenza dei Rom in Europa risale ad almeno sei secoli fa e attualmente si contano circa 12 milioni di persone appartenenti a questa minoranza, che è la più numerosa del continente e che, al di là delle varie denominazioni, è accomunata dall’uso della lingua romanì. Per quanto riguarda l’integrazione ci sono ancora molti problemi (scarsa scolarizzazione, disoccupazione, povertà), dovuti anche al diffuso “antizingarismo” e ai pregiudizi reciproci.
Alain Laborde, Quali alternative ai campi profughi? La presenza dei rifugiati nelle città, in Aggiornamenti Sociali, a. 73, n. 6-7 (giu-lug. 2022), pp. 395-401
Al crescente numero di rifugiati e sfollati che trovano accoglienza e si stabiliscono nelle aree urbane, le organizzazioni umanitarie e di cooperazione sono chiamate a ripensare radicalmente il modo in cui operare, sia nei campi profughi quanto al di fuori, per aiutarli a vivere in sicurezza e dignità.
A cura di Giovanna Marconi, Adriano Cancellieri, Immigrazione e welfare locale nelle città metropolitane. Bari – Milano – Napoli – Torino – Venezia, Franco Angeli, Milano, 2022, 272 pp.
Il libro restituisce gli esiti del progetto di ricerca-azione Capa-CityMetro-Italia, offrendo affondi inediti sul complesso rapporto tra immigrazione e welfare locale nei territori di cinque Città Metropolitane italiane (Bari, Milano, Napoli, Torino e Venezia). La prima parte è dedicata al lavoro di mappatura georeferenziata dei servizi rivolti ai migranti o con alto tasso di utenti immigrati realizzata nei cinque contesti metropolitani, per esplorare se e come l’universo di presìdi e attori presenti in ciascuno dei territori esaminati sia attrezzato per rispondere alle sfide che l’immigrazione pone alle città contemporanee. Nella seconda parte, l’attenzione è rivolta alle pratiche per costruire territori inclusivi, a partire dal percorso della “Scuola itinerante” che è stata progettata e realizzata nel corso del progetto allo scopo di mettere in dialogo il mondo della ricerca e quello dei servizi. Si approfondiscono dunque i temi trattati dalle cinque edizioni del percorso formativo, vale a dire scuola, salute, casa, quartieri contesi e integrazione nei territori rurali. Gli ultimi due capitoli riportano gli esiti di due delle azioni innovative sperimentali realizzate: l’una volta all’inclusione abitativa e lavorativa di giovani migranti attraverso percorsi di formazione e orientamento; l’altra a consolidare e replicare un forum virtuale di scambio tra pari come spazio di apprendimento collaborativo nel quale gli operatori possono condividere saperi, informazioni e buone prassi.
A cura di Alessandra Cioppi, Maria Elena Seu, Le buone pratiche del sistema di Accoglienza. Casi studio, Pacini, Pisa, 2022, 673 pp.
Il volume raccoglie i contributi del Corso di formazione «Le buone pratiche del sistema di Accoglienza. Casi studio» dedicato all’analisi del sistema di prima e seconda accoglienza (CAS e SPRAR) in vigore in Italia. L’obiettivo del Corso è stato proporre ai formanti un approccio teorico e pratico alla gestione del sistema di accoglienza. Il libro fornisce un apporto multidisciplinare in materia di tutela, accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati in Italia.
Collocazione Biblioteca:19940
Enrico Fravega ; prefazione di Luca Queirolo Palmas ; postfazione di Paolo Boccagni, L’ abitare migrante. Racconti di vita e percorsi abitativi di migranti in Italia, Meltemi, Milano, 2022, 253 pp.
Il testo associa l’inquadramento delle problematiche che definiscono la collocazione sociale dei migranti nella società italiana alla ricostruzione secondo il loro punto di vista dei propri percorsi abitativi. L’autore, sociologo, mette in evidenza come la situazione dell’abitare sia un aspetto critico anche per gli stranieri in condizione di regolarità e rileva come l’emergere di stati di precarietà abitativa sia espressione del complesso e instabile legame che unisce la questione dell’abitare alla collocazione sul mercato del lavoro e allo status legale delle persone migranti.
Collocazione Biblioteca: 19571
Francesco Mazzeo Rinaldi, Liliana Leone, Implementation issues in conditional cash transfer programs. A realist synthesis, in Autonomie locali e servizi sociali, n.1 (apr. 2022), pp. 157-175
I programmi di trasferimento condizionato di denaro (Conditional Cash Transfer, CCT) forniscono sussidi a famiglie povere alle quali viene richiesto di soddisfare specifici requisiti del programma, per esempio la frequenza scolastica dei figli. Con un approccio pragmatico, l’articolo presenta una revisione della letteratura disponibile su tali programmi nei paesi OECD, per esplorare in quali contesti istituzionali e attraverso quali meccanismi i programmi CCT danno i migliori risultati.
Alexander Damiano Ricci, Propaganda Europa, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2022, 139 pp.
L’autore, giornalista freelance esperto di Europa per testate italiane e internazionali, denuncia una sfasatura tra la propaganda istituzionale europea e la realtà vissuta da attivisti e operatori di ONG nei contesti di crisi economica, politica e sociale. Nel libro, descrive le contraddizioni e i tabù presenti nel discorso sul processo di integrazione europea, come nel caso dell’immigrazione, dove l’Unione europea trasmette messaggi rassicuranti di tutela dei diritti fondamentali attraverso la sua comunicazione ufficiale, mentre i fatti mostrano politiche disumanizzanti e lesive di quegli stessi diritti. Contraddizioni sono presenti anche in altri campi, come la tutela dello stato di diritto o il welfare. Secondo l’autore, per promuovere un processo di integrazione europea autentico è necessario entrare nel merito dei problemi specifici, valorizzare il lavoro dei movimenti sociali, avviare un dibattito pubblico sulla effettiva tutela dei diritti e sulla partecipazione dei cittadini alla crescita di un Europa inclusiva di tutti.
Collocazione Biblioteca: 19116
Sergio Cecchi, The image of Roma people in a group of social workers. Some reflections on the presence of stereotypes and on the burden of discrimination in social services following the conclusion of a research study, in Relational social work, vol. 6, n. 1 (apr. 2022) – on line, pp. 11-122
I Rom e i Sinti sperimentano un tipo particolare e specifico di stigmatizzazione e di ingiustizia sociale, che si è costituito durante 5 secoli. Questo articolo intende indagare l’immagine dei Rom in un gruppo professionale di 246 assistenti in Friuli Venezia Giulia. In particolare si intende studiare le percezioni espresse dagli assistenti sociali su tale minoranza etnica socialmente stigmatizzata e spesso sottoposto a controlli e repressioni istituzionali. Lo scopo era di controllare il peso sociale dei pregiudizi su operatori che nel loro lavoro dovrebbero esprimere gli ideali di giustizia sociale, uguaglianza, rifiuto dell’esclusione sociale e delle discriminazioni, valori espressi in ambito internazionale e nel codice etico dei servizi sociali nazionali. I risultati indicano che è necessario un maggior supporto agli assistenti sociali all’interno di un processo di riflessione critica sul ruolo che svolgono nel controllo dei problemi che queste minoranze si trovano ad affrontare. Senza formazione sulla cultura Rom e Sinti e sull’effetto della stigmatizzazione sociale, le azioni degli assistenti sociali rischiano di trasformarsi in un altro strumento di oppressione e violenza istituzionale.
Lorenzo Bernardini, La detenzione degli stranieri tra “restrizione” e “privazione” di libertà: la CEDU alla ricerca di Godot, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza, n. 1 (mar. 2022) – on line, pp. 75-139
L’applicazione amministrativa di misure detentive nei confronti degli stranieri è una tecnica legale largamente adoperata dagli Stati europei per gestire i fenomeni migratori, esercitando così il proprio potere sovrano di controllo del territorio. Tali misure comprimono il diritto alla libertà previsto dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). Le numerose garanzie CEDU previste a vantaggio del prigioniero vengono attivate solamente quando la persona coinvolta è privata della propria libertà personale e non soltanto ristretta. L’autore discute della questione.
A cura di Andrea Biagiotti e Tiziana Tarsia, Traiettorie dell’inclusione. Esperienze e strategie di lavoro sociale con le persone straniere, Carocci, Roma, 2021, 126 pp.
Il volume offre una rassegna di ricerche su servizi ed esperienze nel campo dell’inclusione. Dopo una descrizione dei recenti sviluppi del fenomeno migratorio in Italia si esplorano, a partire dalle specificità del lavoro sociale, la relazione di aiuto, l’attivazione delle reti di supporto e le traiettorie di vita nell’intervento con i migranti, descrivendo nei casi concreti le strategie e le pratiche sociali che gli operatori e i servizi mettono in atto per costruire percorsi di autonomia e spazi di permanenza consapevole.
Collocazione Biblioteca: 18872
A cura di Giovanna Carugo, Elisa Rossoni, La doppia diversità, in Bambini, n. 10 (dic. 2022), pp. 27-54
Gli articoli raccolti nel dossier trattano il tema della disabilità all’interno delle famiglie migranti. I titoli dei contributi sono i seguenti: 1) “Famiglie migranti e bambine/i con disabilità” di Alessia Cinotti, Roberta Caldin; 2) “La dimensione culturale della disabilità” di Ivana Bolognesi; 3) “Prendersi cura per favorire l’inclusione dei bambini migranti con disabilità” di Samantha Armani, Valentina Pennazio; 4) “Disabilità e migrazione al nido d’infanzi” di Anna Pileri; 5) “Saperi speciali” di Silvia Maggiolini, Caterina Martinazzoli; 6) “Ri-progettare per iniziare” di Elena Furiosi, Erica Zaboi.
Stefania Collina … [et al.], Abitare, in Solidea, a. 11, n. 3 (dic. 2021), pp. 1-58
Questo numero, partendo dal significato che ciascuno dà al concetto di casa, prova a rispondere a una domanda che apre una finestra su una delle scommesse più delicate del nostro “futuro sostenibile”: come si traduce, in termini di strategie politiche, il diritto all’abitare? Ripensare l’abitare come azione collettiva e condivisa è un esercizio di democrazia: i cittadini possono sperimentare in modo diretto che il comportamento di ciascuno può avere un impatto positivo all’interno della comunità e che quindi aiutare gli altri diventa un valore necessario e fondamentale per il futuro. Segnaliamo a pagina 18 un articolo sul progetto dell’ex MOI (Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso) di Torino.
A cura di Maria Grazia Foschino Barbaro, Minori stranieri non accompagnati tra vulnerabilità e resilienza. Percorsi di accoglienza, presa in carico, tutela e cura, Franco Angeli, Milano, 2021, 158 pp.
I minori stranieri non accompagnati sono esposti a un maggior rischio di sviluppare un complesso trauma migratorio, pertanto vanno garantiti standard adeguati di formazione degli operatori che si occupano della loro accoglienza, presa in carico e cura. In questa ottica il volume presenta nella prima parte la cornice legislativa e le misure di tutela, con un contributo di etnopsicologia. La seconda parte presenta buone prassi illustrando i modelli che promuovono l’inclusione sociale e culturale. Ampio spazio è riservato alla metodologia e alle procedure per l’accertamento dell’età, necessario per garantire il superiore interesse del minore. La terza parte del libro sposta l’attenzione al sistema di cura, dall’assistenza sanitaria alla salute mentale, concludendo con la presentazione del funzionamento traumatico e dei modelli di psicoterapia per garantire il diritto alla cura psicologica.
Collocazione Biblioteca: 18977
ASGI, Fuggire dalla miseria, cercare rifugio in Italia, essere distrutti dallo Stato: quando l’Europa nega l’umano. Libro nero sul Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) di Torino – Corso Brunelleschi, ASGI, Torino, 2021, 28 pp.
In Italia le autorità possono trattenere uno straniero privo di documenti fino a 120 giorni. Il trattenimento viene disposto quando uno straniero privo dei documenti di soggiorno non può essere immediatamente rimpatriato nel paese di cittadinanza o di provenienza. Il presente documento illustra le condizioni di vita delle persone all’interno del CPR di Torino, il secondo in Italia per capienza. Questo libro nero è stato redatto in seguito al suicidio di Moussa Balde, il ventiduenne guineano prima aggredito a Ventimiglia poi trasferito nel CPR di Torino in attesa di espulsione. Il documento analizza le condizioni di vita dei reclusi nel CPR, il loro isolamento e la carenza di servizi sanitari di base, sottolineando il contesto disumanizzante. Vengono infine avanzate richieste per riportare il CPR al rispetto della legalità.
A cura di Giuseppe Riggio, Centro Astalli: 40 anni a fianco dei rifugiati, in Aggiornamenti Sociali, a. 72, n. 10 (ott. 2021), pp. 553-559
Fondato quarant’anni fa il Centro Astalli è oggi presente in varie città italiane e si adopera per tutelare i diritti e la dignità dei rifugiati giunti in Italia e per far crescere la capacità di accoglierli e di integrarli. L’anniversario della sua nascita è l’occasione per richiamare le motivazioni all’origine di questa realtà e per guardare al futuro. Nel presente articolo l’autore propone l’intervista a Camillo Ripamonti, Presidente del Centro. Del Centro Astalli si veda anche il Rapporto annuale Duemilaventi, Attività e servizi del Centro Astalli, Roma, 2020, 121 p.
Marcella Ferri, La tutela della vita privata quale limite all’allontanamento: l’attuazione (e l’ampliamento) degli obblighi sovranazionali attraverso la nuova protezione speciale per integrazione sociale, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza, n. 2 (lug. 2021) – on line, pp. 77-128
La sentenza 4455/2018 della Corte di Cassazione, richiamando il diritto alla vita privata e familiare sancito dalla Convenzione europea dei diritti umani, ha riconosciuto rilevanza all’integrazione sociale ai fini del riconoscimento della protezione umanitaria. In linea con questa giurisprudenza, il decreto-legge 130/2020 ha previsto il riconoscimento della protezione speciale nell’ipotesi in cui vi sia il rischio che l’allontanamento dello straniero determini una violazione del suo diritto alla vita privata e familiare. Dopo una breve ricostruzione dell’evoluzione della protezione umanitaria, la prima parte dello saggio si sofferma sulla nuova forma di protezione speciale per integrazione sociale, al fine di indagarne il rapporto con la protezione umanitaria riconosciuta a partire dalla sentenza 4455/2018. La seconda parte è, invece, incentrata sull’analisi della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sul diritto alla vita privata e sul rapporto esistente tra questa giurisprudenza e la nuova protezione speciale. Da ultimo, lo scritto discute il rapporto tra quest’ultima e il diritto dell’Unione europea ed esamina la protezione garantita alla vita privata e familiare dei cittadini di Paesi terzi nel diritto UE.
Greta Persico, “Volevo solo un posto tranquillo!” Carriere abitative di famiglie rom e politiche locali a Milano, in Mondi migranti, n. 3 (2021), pp. 199-218 L’articolo ha l’obiettivo di rilevare i punti di svolta nelle traiettorie di vita di tre famiglie rom romene che per oltre dieci anni hanno vissuto nella città di Milano e sono quindi state oggetto di interventi politici. L’analisi lascia spazio alla dimensione interpretativa dei soggetti e alla valutazione che essi stessi fanno degli esiti delle proprie carriere abitative: un appartamento in affitto, una casa popolare e una baracca, considerati parte di un processo complesso e determinato da una moltitudine di variabili individuali, familiari, culturali e strutturali.
Giuseppina Talamo, Migrazioni forzate per cause ambientali e cambiamenti climatici: un’analisi socio-economica, in Mondi migranti, n. 2 (2021), pp. 169-185
Nel dibattito recente, la relazione tra lo studio dei movimenti della popolazione causati da mutamenti climatici o prodotti da ragioni di tipo ambientale, ha acquisito una rinnovata centralità all’interno del mondo politico e mediatico ed è stato fatto oggetto di analisi attente da parte del mondo scientifico. In questo lavoro, si intende focalizzare l’attenzione sul fatto che la decisione di migrare è, molto spesso, condizionata da diversi fattori, quali quelli personali, economici, di relazioni e che l’aspetto ambientale e quello climatico possono, pertanto, essere sì la causa diretta del fenomeno, ma possono anche determinarlo in modo indiretto, incidendo su altri fattori. Con questo lavoro, dunque, si intende non solo evidenziare un problema quanto mai attuale, ma dimostrare che anche gli aspetti climatico-ambientali, insieme ad altre variabili, possono avere un ruolo nel determinare importanti spostamenti di popolazione.
CAT- cooperativa sociale, MEDU e Associazione progetto Arcobaleno, Consultorio Persefone. Donne migranti vittime di tratta, violenze e torture. Report attività novembre 2020 – giugno 2021, MEDU, 2021, 20 pp.
L’obiettivo principale del progetto Persefone è quello di supportare le donne straniere vittime di tratta e di tortura, richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale nell’accesso e nella presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale e del servizio sanitario regionale, integrando i loro bisogni sanitari e sociali specifici. Nel periodo tra Novembre 2020 e Giugno 2021 sono giunte a Persefone 91 richieste di presa in carico. La maggior parte delle donne sono giovani, nella fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni, più della metà provengono dalla Nigeria. L’équipe ha nell’ultimo periodo ricevuto la maggior parte delle segnalazioni dai CAS e dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. I principali motivi di accesso sono la violenza estrema subita e la tratta, ma anche vittime di violenza di genere e problematiche ostetriche. Sono tutte donne che necessitano di un approccio multidisciplinare, che va dal livello fisico a quello psicologico-culturale.
Consultare anche le bibliografie su: immigrati e integrazione, tratta degli esseri umani e prostituzione, Come si dice dream? Minori stranieri non accompagnati: sfide e buone pratiche a confronto” e il capitolo 4: Politiche sociali, welfare e diritti di questa bibliografia