Storie di adolescenti e genitori
Dopo il lockdown che cosa abbiamo imparato

A partire dalla tante storie di ragazzi e genitori che ha incontrato, Rossetti propone una riflessione sulla resilienza dei nostri figli durante i diversi periodi di lockdown, di chiusura che hanno vissuto, ma anche sulle loro sofferenze più o meno manifeste e che continuano nel tempo perché hanno incrinato sicurezze, speranze, relazioni. Che cosa sappiamo dei vissuti dei nostri figli? Ne abbiamo parlato insieme, oppure insieme abbiamo rimosso quei momenti così dolorosi e disorientanti? Questi e altri saranno i temi e le suggestioni proposte per il confronto.

Se c’è un bisogno che è stato disatteso da quando è iniziata la pandemia è quello di comunità, di confronto, di stare insieme, di convivialità. Un’esigenza fondamentale per il benessere di tutti, dei grandi, come dei piccoli. Ci siamo sentiti e ci sentiamo tutti un po’ più soli, distanti (e distanziati), insicuri, impauriti. Per i genitori l’impossibilità di entrare nelle scuole dei figli, di incontrarsi fisicamente con altri genitori è stato sicuramente un elemento di fatica e di disorientamento. E così per i figli il dover abbandonare molte delle attività aggregative, conviviali, sportive, e vivere sempre con l’incubo del virus e della quarantena. Non ne siamo ancora usciti, anche se gli sforzi fatti ci hanno permesso di ritornare ad una dimensione di “quasi” normalità, ma l’isolamento e la solitudine sono ancora molto forti

C’è anche la possibilità di venire prima, tra le 19 e le 19.30 per un aperipizza insieme, con le ottime pizze di Berberè.
Per i più piccoli ci saranno dei laboratori ludico-creativi a seconda delle fasce d’età.
E’ necessaria la prenotazione e il green pass. Massimo 20 adulti partecipanti.

Per informazioni e prenotazioni:
genitoriefigli@gruppoabele.org

011 3841083 – 3668709090 (anche whatsapp)