C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
Questa poesia, della quale spesso viene citato solo l’ultimo verso, è un po’ il manifesto dello stile di insegnamento che caratterizzava Danilo Dolci, poeta, uomo di pace e grande educatore.
Non si tratta solo di guidare come faceva la pedagogia tradizionale né di lodare, incoraggiare e divertire con uno stile educativo più moderno . Per Danilo Dolci educare è essere in contatto con la complessità del mondo e aperti agli sviluppi futuri; educare poi è soprattutto, come dice il famoso verso, essere capaci di sognare l’altro, con fiducia e speranza perché è possibile crescere e assumersi delle responsabilità per se stessi e per il mondo solo se si sente di avere l’attenzione e la fiducia di qualcuno.
Lunedì 24 giugno ricorre il centenario dalla nascita Danilo Dolci e noi vogliamo ricordarlo attraverso alcuni dei suoi libri che trovate in Biblioteca:
– Chissà se i pesci piangono (1973)
– Dal trasmettere al comunicare (1988)
– Bozza di un manifesto (1989)
– Ciò che ho imparato e altri scritti (2008)
Possediamo inoltre un suo articolo da titolo “Alcuni cenni su creatività e “devianza”” su Scuola e città, n. 3 (1995) dove scrive che spesso la devianza viene usata come sinonimo di criminalità, connessa con chi si discosta dalle norme della società. L’autore tende invece a guardare il problema sotto un’altra ottica: deviante è la tendenza a reprimere la creatività per incasellare le persone nello status quo.
Se vuoi leggere i suoi scritti vieni a trovarci!
Segnaliamo anche che Il 28 giugno alle 17 a Torino presso la sede di Volere la Luna in via Trivero 16 si svolgerà il primo incontro di un ciclo dedicato a Danilo Dolci, con la proiezione del documentario “Dio delle zecche, storia di Danilo Dolci in Sicilia” di Leandro Picarella e Giovanna Rosa. Presenta Livio Pepino e intervengono don Luigi Ciotti e Giustino Scotto d’Aniello.
L’evento è organizzato in collaborazione con Gruppo Abele, da Acmos, Libera Piemonte, Scuola per la Pace, Centro Studi Sereno Regis.
Per Info consulta il sito del Gruppo Abele
#DaniloDolci #ciascunoCresceSoloSeSognato