E’ uscito da poco per le Edizioni Gruppo Abele il libro: Preparati all’incertezza, a cura di Leopoldo Grosso e Angela La Gioia, con interventi di Lorenzo Camoletto, Ezio Farinetti e Giuseppe Forlano, formatori dell’Università della Strada del Gruppo Abele.
«Comprendere la propria formazione richiede ricostruire la propria storia formativa, raccapezzarsi tra eventi di varia natura della propria biografia, trovando quel filo di passione che piano piano si è intrecciato e irrobustito, e ha condotto alla scelta di diventare formatore»
Perché preparati all’incertezza? «Il fondamento etico del lavoro sociale si colloca nell’empatia, nell’immedesimazione con la sofferenza dell’altra persona che rispecchia e fa riconoscere all’operatore una parte di sé». Non c’è solo il contenuto della formazione: fare il formatore sociale significa riscoprire la propria dimensione umana e incerta. Il volume descrive i punti cardine del processo formativo, non come travaso di dati da un esperto a un recettore vuoto, ma come processo trasformativo di entrambi. Esperienze, competenze personali e anche variabili inedite come emozioni, relazioni e rappresentazioni diventano protagoniste di in uno stretto dialogo fra il cognitivo e l’emotivo. È un testo essenziale per chi si approccia per la prima volta alla formazione nel sociale e necessiti di una guida, ma anche per chi vuole confrontare la propria esperienza con quella di una realtà che da quasi 40 anni si sperimenta nel settore formativo.