Riportiamo le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per riassumere la situazione mondiale:
“Nel nostro mondo di abbondanza, la povertà non dovrebbe avere casa.
Eppure, mentre celebriamo questa Giornata, quasi 700 milioni di persone riescono a malapena a sopravvivere. Oltre un miliardo sono private dei bisogni primari come cibo, acqua, assistenza sanitaria e istruzione, altri ancora dei servizi igienico-sanitari e di accesso all’energia, al lavoro, agli alloggi e alle reti di sicurezza sociale.
I conflitti, la crisi climatica, la discriminazione e l’esclusione – in particolare contro donne e ragazze – stanno aggravando il disagio.
A ciò si aggiunge un sistema finanziario globale obsoleto, disfunzionale e ingiusto che impedisce ai paesi in via di sviluppo di investire nella riduzione della povertà e nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.”

Tema di quest’anno è “Lavoro dignitoso e protezione sociale: mettere in pratica la dignità per tutti” tema che ci riporta a dare uno sguardo alla situazione in Italia dove, secondo il report della Caritas del 2023, le vulnerabilità rilevate dimostrano proprio che il 78,5% delle persone sostenute manifesta uno stato di fragilità economica come “reddito insufficiente” o “assenza totale di entrate” a pesare particolarmente è lo stato di disoccupazione, di precariato, lavoro nero e di licenziamento/perdita di lavoro.

C’è dunque molto da fare ma porre fine alla povertà è la sfida del nostro tempo.
Una sfida che possiamo vincere.

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